Un piano per la mitigazione dei fenomeni gravitativi della costa dei Trabocchi

  • Anno scolastico 2023-2024
  • Presentato da LS Alessandro Volta, Ortona (Chieti)

    

Un piano per la mitigazione dei fenomeni gravitativi della costa dei Trabocchi

PREMESSA
La " Via Verde" della  costa dei Trabocchi nel Comune di Ortona è stata scelta nella primavera dell’anno in corso come partenza del Giro d'Italia, edizione 106. Questa corre parallelamente alla costa adriatica e per la sua alta valenza paesaggistica e storico culturale ha suscitato grande curiosità da parte del pubblico essendo proiettata in "mondo visione" e in estate ha attratto molti turisti italiani e stranieri.  D’altro canto, però, in quest’area è fortemente presente tuttora, e ben documentato storicamente, un elevato rischio idrogeologico.
La tematica scelta dalle classi 4A e 4B della sede di Ortona dell’IIS “A. Volta” di Francavilla al Mare e Ortona è nata così spontaneamente, dal desiderio dei ragazzi di comprendere come un luogo così bello avesse, lungo una sua infrastruttura viaria importante, continue interruzioni dovute a movimenti gravitativi.
Con l'avvicinarsi della stagione estiva è cresciuta anche  l'attesa spasmodica di turisti e abitanti locali per una Via Verde completamente fruibile e priva di interruzioni, ma con essa anche la preoccupazione per un cantiere ancora aperto e dagli evidenti nodi da sciogliere, soprattutto sulla messa in sicurezza del tratto di costa tra Ortona e Francavilla al Mare dove sono presenti falesie a strapiombo e gravi impedimenti alla ripresa dei lavori. Come previsto dall’articolo 48 del regolamento del Senato, è stato possibile rilevare quanto il tema del dissesto sia sentito e, pertanto, l’indagine conoscitiva riguarderà appunto i fenomeni gravitativi che interessano da sempre il centro  storico e gli scorci paesaggistici più suggestivi del Comune di Ortona.
Le analisi conoscitive riguarderanno inizialmente il dissesto idrogeologico da un punto di vista puramente scientifico, grazie al supporto del geologo Enrico Miccadei, professore di Geografia Fisica e Geomorfologia presso l’Università degli Studi G. D’Annunzio di Chieti e Pescara; a seguire l’introduzione al problema tecnico-amministrativo sarà affrontato dalla Regione Abruzzo per il tramite del Dirigente del Servizio Difesa del Suolo, ing. Gianluca Dionisi e il geologo della Regione Abruzzo,  Alessandro Urbani, con la Legge 3 agosto 1998, n. 267 con approcci ecosistemici alle infrastrutture "green" suggeriti da Legambiente con il geologo Andrea Minutolo, attraverso l'analisi degli effetti derivanti dalla direttiva Europea 2014/C 249/01.
METODOLOGIA dell’INDAGINE CONOSCITIVA
1.    Attività di ricerca bibliografica e documentale ed attività di riflessione sui dati acquisiti.
3.    Audizioni di soggetti referenti e rappresentanti di enti ed esperti nella materia d’esame;
4.    Seminari scolastici tenuti da esperti sui fenomeni franosi registrati sulla costa teatina e sul recepimento del problema del dissesto idrogeologico da parte della normativa nazionale e di quella  della Regione Abruzzo;
5.    Convegni tecnici per “soluzioni” natural based di Ingegneria Ambientale;
5.    Percorsi geomorfologici  lungo la costa-ciclabile e nelle zone interne del territorio sul versante sud della Alta Valle Aventino della Maiella;
6.    Workshop di prevenzione e tutela dei beni culturali e paesaggistici con gruppi di lavoro di  alunni. 
L'OBIETTIVO del percorso indicato in questa indagine conoscitiva è di evidenziare l’importanza dell’analisi integrata delle caratteristiche geomorfologiche del territorio, al fine di rilevarne le criticità e i rischi in funzione preventiva e di salvaguardia attraverso l’esplorazione dell’ area  della costa dei Trabocchi del Comune di Ortona (Chieti).
Inoltre verrà posta particolare attenzione alla normativa europea delle prescrizioni del Reg. (UE) 2020/852 sugli obiettivi ambientali cui deve   attenersi un’attività economica per essere considerata eco-sostenibile, affinché il percorso PCTO, che interesserà gli alunni, contribuisca in modo sostanziale, alla convinzione che l’Obiettivo 15 dell’Agenda 2030 debba essere raggiunto, con la consapevolezza di dover aiutare la natura a salvare se stessa e quindi a salvarci.

  • 09 Aprile 2024
    P. F. - Ortona (Chieti)

    La modifica della geologia della costa dei Trabocchi raccontata dai giovani studiosi e ricercatori: riflessioni

    lunedì 8/04/2024
    In data 8 Aprile gli alunni hanno effettuato un’uscita didattica sul territorio insieme al professor Enrico Miccadei e a due studentesse del primo anno di magistrale della facoltà di geologia, Cecilia Luciani e Sara Sticca che hanno portato …

  • 04 Aprile 2024
    P. F. - Ortona (Chieti)

    Intervista all'ingegnere Marcello Zarotti di Prati Armati

    Lunedì 25/03/2024 pomeriggio
    A seguito dell'incontro on line, tenutosi la mattina del 14 Marzo che ha visto la presentazione della tecnologia antierosione di Prati Armati, sono state rivolte domande all'ingegnere Marcello Zarotti sulla presenza di questi cantieri sul Territorio della …

  • 04 Aprile 2024
    P. F. - Ortona (Chieti)

    Un giardino antierosione a bordo mare- Conferenza on line

    Giovedì 14 Marzo ( mattina)
    La conferenza tenutasi il 14 marzo con l'ingegner Marcello Zarotti, on line, ha consentito ai ragazzi di fare domande molto pertinenti sui cantieri di Prati Armati realizzati sia in Italia che all'Estero ed in particolare …

  • 04 Aprile 2024
    P. F. - Ortona (Chieti)

    Cambiamenti climatici e dissesto idrogeologico: due facce della stessa medaglia

    Giovedì 18/01/2024
    L'incontro con il Coordinatore scientifico di Legambiente, il geologo Andrea Minutolo ha consentito ai ragazzi del liceo scientifico di Ortona di poter comprendere la connessione tra i fenomeni di dissesto aggravati dai cambiamenti climatici in atto con la …

  • 04 Aprile 2024
    P. F. - Ortona (Chieti)

    La conoscenza del dissesto idrogeologico e la resilienza alle calamità "naturali" .

    Martedì 16/01/2024
    In questo secondo incontro con il referente dell'ufficio tecnico di mitigazione del rischio della Regione Abruzzo si è posta l'attenzione sulla relazione che lega il concetto di " rischio" a quello di Pericolosità e Vulnerabilità attraverso esempi concreti …

  • 04 Aprile 2024
    P. F. - Ortona (Chieti)

    Analisi di una frana profonda. Uscita sul Parco Nazionale della Maiella orientale: Lettopalena

    Giovedi 17/11/2023
    L’uscita del 17 novembre si è svolta nell’alta valle del fiume Aventino affluente di sinistra del fiume Sangro, nel versante sud orientale del Parco della Maiella divenuto, da pochi anni, Geoparco dell’Unesco .
    Il geologo della Regione Abruzzo, …

  • 04 Aprile 2024
    P. F. - Ortona (Chieti)

    Convegno presso il Polo Eden di Ortona su “ Interventi antierosivi” a cura di Prati Armati Srl

    Obiettivo del convegno del 6 novembre, in oggetto, è stato l’analisi dei problemi posti dall’ erosione dei terreni e delle rocce e delle soluzioni per controllare la degradazione superficiale del suolo e le ripercussioni su dissesti più profondi. Queste soluzioni …

  • 27 Marzo 2024
    P. F. - Ortona (Chieti)

    Uscita sulla costa dei Trabocchi per osservazioni dei fenomeni gravitativi

    Sabato 21/10/2023
    Visualizzazione ed analisi della stratificazione geologica, caratterizzanti la storia evolutiva dell'area per comprendere dall'evoluzione passata gli scenari futuri del paesaggio in un momento di forti cambiamenti climatici. Attraverso la lettura delle superfici di strato piano-parallele, da quelle più …

  • 27 Marzo 2024
    P. F. - Ortona (Chieti)

    Geologia dell’Abruzzo orientale

    Sabato 14/10/2023
    Per capire meglio le cause del rischio idrogeologico, legato alla Costa dei Trabocchi, sono state eseguite indagini dirette sul terreno. I ragazzi hanno imparato cos’è una falesia e letto le chiavi geomorfologiche per capirne la loro evoluzione presente …

  • 27 Marzo 2024
    P. F. - Ortona (Chieti)

    Normativa sulla prevenzione del rischio idrogeologico a cura della Regione Abruzzo

    Giovedì 05/10/2023
    L’obiettivo del percorso affrontato con i referenti dell'Ufficio Tecnico di mitigazione del rischio idrogeologico della Regione Abruzzo, l'ing. Gianluca Dionisi ed il geologo Alessio Urbani, indicato in questa indagine conoscitiva è di comprendere l’importanza dell’analisi integrata delle caratteristiche …

L’indagine conoscitiva messa in campo dagli alunni delle classi 4A e 4B del liceo scientifico di Ortona (Ch) ha riguardato i fenomeni gravitativi che interessano da sempre il centro storico e gli scorci paesaggistici più suggestivi del comune di Ortona, appartenente alla famosa “costa dei Trabocchi”, nota per aver ospitato nella primavera del 2023 la partenza del Giro d'Italia, edizione 106. Secondo il report preparato dall’amministrazione comunale, con il supporto della componente tecnica della Regione Abruzzo, l’attenzione maggiore è stata rivolta al colle su cui si erge il Castello Aragonese, inconfondibile  simbolo della città e all’area circostante, classificata R3 (a rischio idrogeologico elevato) secondo il P.A.I. della Regione Abruzzo. La tematica scelta dalle classi è nata spontaneamente dal desiderio dei ragazzi di comprendere come un luogo così bello avesse continue interruzioni dovute a movimenti gravitativi lungo una sua infrastruttura viaria che corre parallelamente alla costa adriatica (la “Via Verde”). Pertanto, per fare il punto sulla questione del rischio idrogeologico legato alla Costa dei Trabocchi, si è proceduto con l’analisi conoscitiva da un punto di vista puramente scientifico, grazie al supporto del geologo Enrico Miccadei, professore di Geografia Fisica e Geomorfologia presso l’Università degli Studi G. D’Annunzio di Chieti e Pescara; a seguire, ci si è avvalsi dell’approfondimento tecnico-amministrativo a cura della Regione Abruzzo per il tramite del Dirigente del Servizio Difesa del Suolo, ing. Gianluca Dionisi e del geologo  Alessandro Urbani, sulla Legge 3 agosto 1998, n. 267.  Non sono mancati gli approcci ecosistemici alle infrastrutture "integralmente green" suggeriti da Legambiente con il geologo Andrea Minutolo, attraverso l'analisi degli effetti derivanti dalla direttiva Europea 2014/C 249/01. Infine l’ attenzione alla normativa europea delle prescrizioni del Reg. (UE) 2020/852 con l’innovativa tecnologia dei PRATI ARMATI. METODOLOGIA dell’INDAGINE CONOSCITIVA: 1.Attività di ricerca bibliografica e documentale ed attività di riflessione sui dati acquisiti; 2.Audizioni di soggetti referenti e rappresentanti di enti ed esperti nella materia d’esame; 3.Seminari scolastici tenuti da esperti sui fenomeni franosi registrati sulla costa teatina e sul recepimento del problema del dissesto idrogeologico da parte della normativa nazionale e di quella  della Regione Abruzzo; 4.Convegni tecnici per “soluzioni” nature based di Ingegneria Ambientale; 5.Percorsi geomorfologici  lungo la costa ciclabile e nelle zone interne del territorio sul versante sud della Alta Valle Aventino della Maiella; 6. Interviste a studiosi e ricercatori  che hanno approfondito le modifiche geologiche e morfologiche del nostro territorio. AVVIO - RICERCA Il lavoro di approfondimento all'interno dell’indagine conoscitiva ha coinvolto le nostre due classi guidate dal Tutor esterno, prof. Enrico Miccadei,  che ha condotto i ragazzi alla scoperta del territorio della Regione Abruzzo con il suo inquadramento geologico. Esse hanno effettuato una rielaborazione dei contenuti informativi ricevuti durante gli incontri, usando le dispense realizzate appositamente dal professore Miccadei ma anche dai referenti del Servizio Difesa del Suolo della Regione Abruzzo  e dal Coordinatore scientifico di Legambiente, il geologo Andrea Minutolo e  successivamente predisponendo la lettura delle relazioni svolte. Gli alunni hanno sviluppato una coscienza critica del loro territorio e sono stati portati a  farsi tante domande, alcune anche molto scomode!  AUDIZIONI: anche a più riprese! 1- Giovedì 05/10/2023. Normativa sulla prevenzione del rischio idrogeologico a cura della Regione Abruzzo. L’obiettivo del percorso affrontato con i referenti dell'Ufficio Tecnico di mitigazione del rischio idrogeologico della Regione Abruzzo  è stato quello di comprendere l’importanza dell’analisi integrata delle caratteristiche geomorfologiche del territorio al fine di rilevarne le criticità e i rischi in funzione preventiva e di salvaguardia. È stato esplorato il territorio della costa dei Trabocchi del Comune di Ortona e ne sono stati evidenziati i punti a rischio presenti nella Carta della pericolosità e del rischio da frana del P.A.I. , carta predisposta dall’Autorità di bacino Distrettuale, strumento dinamico di  pianificazione e di riferimento della sua evoluzione nel tempo.  2- Sabato 14/10/2023. Geologia dell’Abruzzo orientale Il professore Miccadei ha guidato i ragazzi al riconoscimento di falesie e alla lettura delle chiavi geomorfologiche.  3- Sabato 21/10/2023. Uscita sulla costa dei Trabocchi per osservazioni dei fenomeni gravitativi . Durante questa uscita sulla Via Verde sono state svolte le seguenti attività: visualizzazione ed analisi della stratificazione geologica caratterizzante la storia evolutiva dell'area, per comprendere dall'evoluzione passata gli scenari futuri del paesaggio in un momento di forti cambiamenti climatici. La conoscenza diretta sul territorio permetterà ai ragazzi nel loro futuro di ottimizzare le scelte personali e di pianificazione territoriale collettive.  4- Lunedì 6/11/2023  Convegno presso il Polo Eden di Ortona su “ Interventi  antierosivi” a cura di Prati Armati Srl. Il convegno del 6 novembre indetto dall’ordine dei geologi della Regione Abruzzo ha avuto come obiettivo l’analisi dei problemi posti dall’ erosione dei terreni e delle rocce e delle soluzioni per controllare la degradazione superficiale del suolo e le ripercussioni su dissesti più profondi. Queste soluzioni sono note con il nome di Anti-erosion Technologies, l’innovativa tecnologia dei PRATI ARMATI.   5- Giovedì 17/11/2020  Analisi di una frana profonda. Uscita sul Parco Nazionale della Maiella orientale: Lettopalena.  L’uscita del 17 novembre si è svolta nell’alta valle del fiume Aventino affluente di sinistra del fiume Sangro, sul versante sud orientale del Parco della Maiella divenuto, da pochi anni, Geoparco dell’Unesco. Il geologo della Regione Alessio Urbani ha illustrato le caratteristiche geologiche della Maiella orientale presso Lettopalena in cui si ipotizza che la presenza di uno strato argilloso abbia conferito una notevole fragilità al sistema,  diventando un effetto predisponente a movimenti franosi come ad Ortona dove le arenarie e i conglomerati poggiano su strati argillosi.  6- Martedì 16/01/2024  La conoscenza del dissesto idrogeologico e la resilienza alle calamità "naturali"In questo secondo incontro con il referente dell'ufficio tecnico di mitigazione del rischio della Regione Abruzzo si è posta l'attenzione sulla relazione che lega il concetto di " rischio" a quello di pericolosità e vulnerabilità attraverso esempi concreti, a testimonianza che il problema del dissesto idrogeologico investe l'intera società e pertanto va prevenuto. Il rischio nasce dalla interazione dinamica tra gli eventi naturali (Hazard) e la componente socio - economica in ragione della sua vulnerabilità e resilienza. La resilienza dei sistemi complessi richiede approcci multidisciplinari e deve permeare l’intera organizzazione delle nostre società nonché i processi decisionali da condividere con la popolazione anche attraverso un’informazione corretta. Gli studenti hanno familiarizzato con le leggi emanate nel settore per comprendere le problematiche aperte.  Legge n. 632/1967 «Autorizzazione di spesa per l’esecuzione di opere di sistemazione e difesa del suolo» , norma emanata a seguito della disastrosa alluvione che colpisce la città di Firenze nel 1966 e nuovamente anche il Polesine dopo le alluvioni del 1951 e del 1957. Viene istituita la Commissione Interministeriale per lo studio della sistemazione idraulica e di difesa del suolo (cd.Commissione De Marchi). 18 maggio 1989, n. 183 «Norme per il riassetto organizzativo e funzionale della difesa del suolo»: detta norme per la riorganizzazione delle competenze degli organi centrali e delle amministrazioni locali. Vedono la luce le Autorità di Bacino nazionali, interregionali e regionali con il compito di redigere i cd. Piani di bacino. D.M. del 14 febbraio 1997 «Direttive tecniche per l’individuazione e perimetrazione da parte delle Regioni a rischio idraulico»: dopo otto anni dalla emanazione della L.183 è prevista la regolamentazione delle aree di esondazione secondo classi di probabilità alta, media e bassa probabilità. D.L. 11.06.1998 n. 180 «Misure urgenti per la prevenzione del rischio idrogeologico ed a favore delle zone colpite da disastri franosi nella regione Campania (c.d. Decreto Sarno)»: emanato a seguito dell’evento calamitoso del 5 maggio 1998 che coinvolse la città di Sarno e Quindici provocando 160 morti ed innumerevoli feriti, con danni economici di grande rilevanza. Tra gli obiettivi della norma quello di perimetrare le aree a rischio secondo quattro classi a gravosità crescente (R1/R2/R3/R4). Questo Decreto Legge Fissa al 31.12.1998 l’adozione dei Piani Stralcio di Bacino per l’Assetto Idrogeologico (PAI). D.L. n. 132 del 13.05.1999: convertito dalla Legge 13.07.1999, n. 226 modifica la L. n.267/98 fissando l’adozione perentoria dei PAI al 30.06.2001 e al comma 1 bis il termine del 31.10.1999 l’approvazione di Piani Straordinari e relative Misure di Salvaguardia. Decreto Legge n. 279/2000 «Interventi urgenti per le aree a rischio idrogeologico molto elevato e in materia di protezione civile, nonché a favore di zone colpite da calamità naturali» Convertito con Legge n. 365/2000 (legge Soverato): Interventi urgenti per le aree a rischio idrogeologico molto elevato ed in materia di protezione civile, nonché a favore delle zone della regione Calabria danneggiate dalle calamità idrogeologiche di settembre ed ottobre 2000. POSSIAMO DAVVERO PARLARE DI DISSESTO IDROGEOLOGICO? La crescita della popolazione, l'urbanizzazione non sostenibile, la scarsa gestione dei terreni, il degrado degli ecosistemi ed il cambiamento climatico hanno determinato nell’ultimo decennio un aumento della frequenza, dell'intensità e dell'impatto delle cosiddette calamità "naturali". Nonostante il miglioramento nella gestione del rischio e la sostanziale riduzione del numero delle perdite di vite umane sono ancora numerose le persone che, ogni anno, sono colpite da disastri "naturali" con danni economici il cui valore finanziario tende ad aumentare. L’art. 9 della Costituzione afferma: "La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. Tutela l'ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell'interesse delle future generazioni".  7- Giovedì 18/01/2024  Cambiamenti climatici e dissesto idrogeologico: due facce della stessa medaglia. L'incontro con il Coordinatore scientifico di Legambiente ha consentito ai ragazzi del liceo scientifico di Ortona di poter comprendere la connessione tra i fenomeni di dissesto aggravati dai cambiamenti climatici in atto con la gestione del territorio urbanizzato e non, che non ha mai messo la prevenzione del rischio idrogeologico al primo posto. Sempre più  spesso i fiumi sono fortemente modificati e privati delle loro funzioni “naturali”. In Italia si continua ad assistere alla realizzazione di interventi puntuali che mirano a risolvere situazioni locali, invece che garantire l’efficacia a scala di bacino. I dati riportati nel dossier “Ecosistema Rischio 2018”, l’indagine di Legambiente rivolta ai comuni classificati ad elevato rischio idrogeologico, sono eloquenti: 1.  un’alterazione delle dinamiche naturali dei corsi d’acqua (fiumi, fiumare e torrenti) 2. un consumo di suolo, una cementificazione e una impermeabilizzazione dei terreni non più sostenibile. Tutto questo ha contribuito ad amplificare il rischio, anche in virtù del verificarsi di eventi atmosferici di rilevante entità sempre più frequenti in questi ultimi anni. QUALE RISOLUZIONE SI DOVREBBE ADOTTARE  per evitare che si verifichino dei danni così importanti come quelli accaduti negli ultimi anni? Esistono soluzioni tecniche molto efficaci a costo zero che potrebbero essere messe in campo dal Governo attraverso una Legge specifica sullo "stop al consumo di suolo". Dunque per rendere più efficaci gli interventi necessari che servono per mitigare i rischi occorrerebbe una specifica Legge che preveda il non consumo di suolo per nuove edificazioni o al massimo un ripristino della permeabilità,  dove possibile, o riqualificazione degli spazi già esistenti,  permettendo così certamente di ridurre i fattori scatenanti il dissesto da una parte e garantendo, dall'altra, spazi urbani rigenerati e sempre più inclusivi.   8- Giovedì 14/03/2024  Un giardino antierosione a bordo mare- Conferenza on line. La conferenza tenutasi il 14 marzo con l'ingegner Marcello Zarotti, on line, ha consentito ai ragazzi di fare domande molto pertinentI sui cantieri di Prati Armati realizzati sia in Italia che all'Estero e in particolare su quello riconsegnato alla città di Ortona proprio il 6 novembre del 2023.Quest'ultimo ha visto il potenziamento della linea ferroviaria Pescara - Bari tra l'ingresso Nord della stazione di Ortona e la galleria "Cimitero". Obiettivi di progetto: 1. blocco dell’erosione  2. rinaturalizzazione  3. canalette pulite senza manutenzione 4. canalette inerbite  Praticamente : il cantiere ITALFERR di Ortona (CH) si presenta oggi come “Un giardino antierosione a bordo mare”.  9- Lunedì 25/03/2024 Intervista all'ingegnere M. Zarotti di Prati Armati.  10- lunedì 8/4/2024 La modifica della  geologia della costa dei Trabocchi raccontata dai giovani studiosi e ricercatori: riflessioni . In data 8 Aprile gli alunni hanno effettuato un’uscita didattica sul territorio insieme al professor Enrico Miccadei e a due studentesse del primo anno di magistrale della facoltà di geologia, C.Luciani e S. Sticca che hanno portato l’attenzione sul Comune di San Vito Marina(CH); in particolare sono state fatte notare alcune opere che non tengono conto degli habitat naturali, tra cui l’alveo naturale del torrente Feltrino, ridotto di decine di metri e il territorio su cui doveva scorrere il fiume è stato sostituito da parcheggi, aumentando la pericolosità del relativo dissesto della fascia costiera.  Questo percorso di conoscenza del proprio territorio ha raggiunto l’obiettivo didattico posto all'inizio del progetto: conoscenza come prevenzione e conoscenza come scambio di informazioni tra cittadini, enti e università per creare studenti e cittadini consapevoli! SI PUO' CONCLUDERE con l’affermare che nonostante le leggi per la prevenzione sul territorio siano presenti e adeguate al fine di prevenire i dissesti idrogeologici, non sempre esse sono applicate in modo corretto. Bisognerebbe imitare i nostri ‘’nonni ‘’, giovani del passato, di Ortona e San Vito nella gestione del territorio, nel rispetto più totale della natura e quindi dell'ambiente! LINK VIDEO : https://youtu.be/0Jg7wUMqd5M?si=RidQAgJBpa6TJUa6