Fenomeni di dissesto idrogeologico in Costiera amalfitana: stato dei pendii terrazzati e diffusione dell’agricoltura eroica

  • Anno scolastico 2023-2024
  • Presentato da LCE annesso al Convitto Nazionale Torquato Tasso, Salerno

    

Fenomeni di dissesto idrogeologico in Costiera amalfitana: stato dei pendii terrazzati e diffusione dell’agricoltura eroica

La Strada Statale 163 che collega i Comuni della Costa d’Amalfi con Salerno è spesso interrotta o subisce limitazioni nella viabilità a causa di frane e altri fenomeni di dissesto del territorio attraversato, con gravi ripercussioni sulla mobilità di lavoratori e studenti che la devono percorrere quotidianamente. Le frane hanno causato a volte l’isolamento di nuclei abitati o lo sgombero cautelativo di abitazioni, come accaduto ad Amalfi nel febbraio 2021. Nel mese di giugno 2022 ad Amalfi sono crollati alcuni vecchi terrazzamenti a ridosso della statale, causando un ampio smottamento. Nel maggio 2023 una frana, dovuta al cedimento di un muro a secco, ha coinvolto il Sentiero dei limoni tra i Comuni di Minori e Maiori. Numerosi sono gli altri eventi analoghi accaduti negli ultimi anni.
L’indagine si propone di acquisire notizie, informazioni e documentazioni sullo stato di conservazione dei muretti a secco presenti nei terrazzamenti della Costiera amalfitana e sulla correlazione tra la loro manutenzione ed i fenomeni di dissesto idrogeologico verificatisi.
Si intendono, poi, riassumere le norme che attualmente disciplinano la manutenzione dei pendii terrazzati, indagando se vi sono carenze o vuoti normativi, e definire gli interventi normativi ulteriori eventualmente necessari per prevenire a breve termine  fenomeni di dissesto idrogeologico come quelli che si manifestano nella Costiera amalfitana.
L’obiettivo, in generale, è quello di individuare quali siano gli interventi improcrastinabili non solo sotto l’aspetto tecnico.
Prima fase: acquisizione di notizie, informazioni e documentazioni
-in aula, mediante ricerche online:
a) sulle frane/dissesti verificatisi negli ultimi anni nella zona di indagine, consultando in particolare il sito Idrogeo dell’ISPRA e l’IFFI (Inventario Fenomeni Franosi in Italia),
b) sulle norme riguardanti la tutela dei muretti a secco, consultando siti istituzionali, nazionali, locali e europei,
c) sulle norme di contrasto dell’abbandono delle attività agricole nei territori terrazzati e a sostegno dell’agricoltura eroica;
-sul territorio, mediante richiesta di informazioni/interviste con amministratori locali o responsabili di associazioni operanti nella tutela e conservazione del territorio e delle biodiversità su:
a) fenomeni verificatisi in corrispondenza di aree terrazzate con muri a secco,
b) presenza di attività agricole nelle aree individuate,
c) disponibilità nel territorio di artigiani maestri macerini o analoghe maestranze esperte,
d) interventi e iniziative in atto a favore dell’agricoltura eroica;
-sul territorio, richiedendo agli uffici tecnici competenti per i dissesti presi in esame nell’indagine conoscitiva:
a) copie dei rilievi fotografici tecnici acquisiti,
b) informazioni sullo stato dell’area prima dei fenomeni di dissesto ivi verificatisi,
c) se al momento sono in corso o sono programmati a breve termine interventi di risanamento sia dei terrazzamenti presenti nelle aree coinvolte nel dissesto, sia di altri che mostrano condizioni di degrado.
Seconda fase: 
-in aula, rielaborazione di tutti i dati raccolti nella prima fase e prima organizzazione degli elementi da inserire nel Rapporto finale;
-fuori aula, acquisizione di pareri da esperti, mediante interviste, sulla base anche dei dati raccolti;
-in aula, riepilogo dei punti salienti dell’indagine e predisposizione delle conclusioni.
Terza fase:
-in aula, elencazione delle conclusioni e delle proposte e realizzazione del prodotto multimediale relativo all’indagine conoscitiva condotta.

  • 16 Aprile 2024
    A. D. V. - Salerno

    Difficoltà di inserimento post seduta 19/03/2024

    Il post relativo alla seduta n.3 del 19 marzo 2024, pur essendo di 10470 caratteri, spazi inclusi, è stato diviso in due parti ai soli fini di caricamento, non essendo stato possibile farlo acquisire intero. Il file è stato inviato …

  • 11 Aprile 2024
    A. D. V. - Salerno

    Il documento con il video finale

    Seduta n.6 di giovedì 11 aprile 2024
    Sede: aula classe III AL
    Presidente: Claudia FUSCO (Rappresentante di classe).
    Resoconto a cura di: Giorgia PENZA (Rappresentante di classe).
    Resoconto
    I lavori hanno inizio alle ore 09,40.
    Ordine del giorno: documento conclusivo …

  • 10 Aprile 2024
    A. D. V. - Salerno

    Esiti di e-mail inoltrate

    Seduta n.5 di mercoledì 10 aprile 2024
    Sede: aula classe III AL
    Presidente: Claudia FUSCO (Rappresentante di classe).
    Resoconto a cura di: Giorgia PENZA (Rappresentante di classe).
    Resoconto
    I lavori hanno inizio alle ore 11,15.
    Ordine del giorno: Comunicazioni trasmesse …

  • 04 Aprile 2024
    A. D. V. - Salerno

    La manutenzione dei muri a secco in Costiera amalfitana

    Seduta n.4 di lunedì 25 marzo 2024
    Sede: Aula III AL - Convitto Nazionale “T.Tasso”, Salerno
    Presidente: Claudia FUSCO (Rappresentante di classe).
    Resoconto a cura di: Giorgia PENZA (Rappresentante di classe).
    Resoconto
    I lavori hanno inizio alle ore 9,13.
    Ordine …

  • 04 Aprile 2024
    A. D. V. - Salerno

    La problematica dei muri a secco in Costiera amalfitana-seconda parte

    Seduta n.3 di martedì 19 marzo 2024 - seconda parte

    PRESIDENTE
    Invita il Dott. Squizzato a riferire riguardo all’importanza del sostegno dell’agricoltura eroica per ridurre il rischio di dissesto in Costiera Amalfitana.
    SQUIZZATO Secondo
    Su tale tema recentemente l’associazione ha …

  • 04 Aprile 2024
    A. D. V. - Salerno

    La problematica dei muri a secco in Costiera amalfitana-prima parte

    Seduta n.3 di martedì 19 marzo 2024
    Sede: Auditorium Convitto Nazionale “T.Tasso”, Salerno
    Presidente: Giorgia PENZA (Rappresentante di classe).
    Resoconto a cura di: Michela LONGO.
    Resoconto
    I lavori hanno inizio alle ore 11,10.
    Ordine del giorno: Audizione del Dott. Secondo …

  • 11 Marzo 2024
    A. D. V. - Salerno

    Le ricerche online

    Seduta n.2 di giovedì 22 febbraio 2024
    Sede: aula classe III AL
    Presidente: Jacopo MIGLIARO (Rappresentante d’Istituto), in sostituzione di Claudia Fusco, assente.
    Resoconto a cura di: Giorgia PENZA (Rappresentante di classe).
    Resoconto
    I lavori hanno inizio alle ore 9,15. …

  • 26 Febbraio 2024
    A. D. V. - Salerno

    L'ambito di indagine e i motivi della scelta

    Seduta n.1 di giovedì 15 febbraio 2024
    Sede: aula classe III AL
    Presidente: Claudia FUSCO (Rappresentante di classe)
    Resoconto a cura di: Giorgia PENZA (Rappresentante di classe)
    Resoconto
    I lavori hanno inizio alle ore 9,15
    Ordine del giorno. Il Progetto …

Premessa

L’indagine conoscitiva condotta è stata ispirata dall’esigenza di tutelare un paesaggio culturale quale quello della Costiera amalfitana, riconosciuto dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità, e di salvaguardare contestualmente anche un Patrimonio Culturale Immateriale UNESCO quale l’arte dei muretti a secco.

Il territorio della Costiera amalfitana, incantevole e ricco di storia, patisce ricorrentemente fenomeni di dissesto idrogeologico e incendi della lussureggiante macchia mediterranea, con conseguenti pericoli per la pubblica incolumità, danni al patrimonio paesaggistico, limitazioni nell’utilizzo delle infrastrutture viarie; subisce, inoltre, gli effetti del progressivo abbandono delle pratiche agricole, con perdita di produzioni sostenibili e di biodiversità.

I muretti a secco, denominati localmente macere, sorreggono molti terrazzamenti e sono, dunque, elementi di prevenzione di frane e alluvioni.

L’indagine-prima fase

Sono state innanzitutto acquisite informazioni, documentazioni, notizie mediante ricerche online su:

a) frane/dissesti verificatisi negli ultimi anni nella zona di indagine, consultando in particolare il sito Idrogeo dell’ISPRA e l’IFFI (Inventario Fenomeni Franosi in Italia);

b) norme riguardanti la tutela dei muretti a secco, consultando siti istituzionali, nazionali, locali e europei;

c) norme di contrasto dell’abbandono delle attività agricole nei territori terrazzati e a sostegno dell’agricoltura eroica.

Riguardo al punto a), si è visto che:

-il sito Idrogeo dell’ISPRA offre una mappa navigabile e vari pannelli informativi, con dati di pericolosità e indicatori di rischio;

-gli eventi nell’inventario IFFI nel sito Idrogeo dell’ISPRA riguardano il periodo 2018-2022 e l’aggiornamento previsto è povero di dati;

-per l’arricchimento dell’Inventario IFFI nel 2020 è stata promossa la campagna “Segnala la frana”, invitando alla collaborazione geologi, professionisti della Rete delle professioni tecniche, funzionari regionali e di amministrazioni pubbliche;

-per i dissesti riguardanti i muri a secco dei terrazzamenti, non vi è ancora un’organica raccolta dati, anche se esiste un progetto locale, “Tutela il Tuo Territorio”, promosso dal Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali di Ravello, aperto a segnalazioni su base volontaria.

Circa il punto b), preso atto che le norme sui muretti a secco ricadono nel campo di interesse di più settori, quali i beni culturali e paesaggistici, le politiche agricole e forestali, l’ambiente e la tutela del territorio, oltre che essere oggetto di disposizioni giuridiche e di tipo tecnico edilizio, si è riscontrato che:

-la tutela dei muretti a secco è prevista dalla Convenzione Europea del Paesaggio, in quanto beni culturali da proteggere e valorizzare;

-il D.M.6/10/2005 del Ministero della Cultura ha inserito i sistemi di contenimento dei terrazzamenti tra le tipologie tutelate dal Codice dei beni culturali e del paesaggio (D.Lgs.n.42/2004) e tra quelle interessate dalla Legge n.378/2003 (Disposizioni per la tutela e la valorizzazione dell'architettura rurale); la Direttiva del Ministero della Cultura del 2008 ha dato poi disposizioni sulla programmazione degli interventi di tutela e valorizzazione dell'architettura rurale;

-dal punto di vista paesaggistico-agronomico, i Limoneti terrazzati della Costiera Amalfitana sono inseriti nel Registro nazionale dei paesaggi rurali storici, istituito presso il Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste;

-riguardo alla gestione del territorio, la Legge regionale della Campania n.35/1987, "Piano urbanistico territoriale dell'area sorrentino-amalfitana", contiene indicazioni tecniche sugli interventi di rifacimento dei muri di sostegno dei terrazzamenti agricoli;

-sempre a livello regionale, l’intero territorio della Costiera amalfitana è inserito nel “Catalogo e Atlante delle dichiarazioni di notevole interesse pubblico”, approvato nel 2022 dalla Giunta regionale della Campania ai fini della stesura del Piano Paesaggistico Regionale, previsto dal Codice dei Beni Culturali;

-il Testo unico in materia di foreste e filiere forestali (D.Lgs.n.34/2018) considera i terrazzamenti e i muri a secco per il ruolo idrogeologico svolto, dando indicazioni sui relativi interventi di sistemazione idraulico-agraria e idraulico-forestale;

-il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale della provincia di Salerno prevede la promozione di programmi di manutenzione, risanamento conservativo e/o ripristino dei terrazzamenti agricoli e opere di regimazione idraulica con interventi di prevenzione e/o mitigazione dei rischi idrogeologici dei versanti;

-il Testo unico dell’edilizia, D.P.R.n.380/2001, è il riferimento per gli aspetti tecnici riguardanti i lavori sui muri a secco dei terrazzamenti.

Riguardo al punto c), emergono i seguenti punti:

-a livello europeo il Piano Strategico illustrativo della Politica agricola comune, PAC, prevede contributi per le superfici coltivate su terrazzamenti con muretti a secco e in favore dei paesaggi iscritti al Registro nazionale dei Paesaggi rurali storici; in particolare è riconosciuto un sostegno economico agli agricoltori che si impegnano nel mantenimento e recupero di oliveti, vigneti, castagneti da frutto e agrumeti ubicati in aree a valenza ambientale e paesaggistica con pendenze elevate, dove la scarsa redditività della gestione delle colture arboree ha causato abbandono e perdita del valore dei territori, spopolamento, diffusione di patogeni per gli oliveti e i vigneti;

-il Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste ha definito un Programma di sviluppo rurale nazionale, che può avvalersi dei contributi europei, resi disponibili attraverso il Fondo agricolo per lo sviluppo rurale, FEASR;

-il Programma di sviluppo rurale PSR 2014-2020 ha previsto a livello regionale interventi nelle aree di grande pregio paesaggistico e ambientale, caratterizzate da un'agricoltura definita "eroica" in quanto svolta in condizioni estreme rispetto alla coltivazione tradizionale; tali interventi a livello regionale sono previsti anche nel Complemento per lo Sviluppo Rurale CSR 2023-27;

-il Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste ha emanato nel 2020 un Decreto, il n.6899, che riguarda in particolare la salvaguardia dei vigneti eroici e storici, individuati anche in funzione della presenza di terrazzamenti storici o di particolare pregio;

-nel 2022 la Coldiretti Campania nel “Manifesto per l’Agricoltura Eroica” ha auspicato un riconoscimento legislativo nazionale dell’agricoltura eroica e degli agricoltori eroici.

L’indagine-seconda fase

Dalle informazioni raccolte sono stati individuati come rappresentativi ai fini dell’indagine conoscitiva i seguenti eventi di dissesto di terrazzamenti con muri a secco:

1)frane di Cetara del 20/12/2019; 2)frana di Vettica di Amalfi, S.S.163 km 27.5, del 21/12/2019; 3)frana di Amalfi del 6/6/2022; 4)frana nella frazione Torre di Minori del 16/5/2023.

In relazione a tali eventi, sono state chieste tramite e-mail:

-al Comando dei Vigili del Fuoco di Salerno, documentazione videofotografica e tecnica;

-alle amministrazioni comunali di Cetara, Minori e Amalfi, informazioni sullo stato dell’area prima del dissesto verificatosi e se fossero in corso o programmati a breve termine interventi di risanamento sia dei terrazzamenti nelle aree coinvolte nel dissesto, sia di altri in condizioni di degrado.

Si è avuta risposta solo dal Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, che ha comunicato di non gestire un archivio documentale, tranne che per attività inerenti indagini giudiziarie, ed ha inviato, ritenendolo di interesse, il materiale video-fotografico sul dissesto idrogeologico presso la galleria di Amalfi lungo la S.S.163, avvenuto in data 2 febbraio 2021.

E’ stato invitato ed ascoltato in audizione il Dott. Secondo Squizzato, presidente di “L’Innesto”, associazione di Cetara (SA), di tutela dell’ambiente e valorizzazione del territorio e dell’agricoltura. Il Dott. Squizzato, conoscitore della tematica d’indagine per esperienza, come ha riferito, sia diretta, sia derivante da passati impegni nell’amministrazione locale, ha fornito informazioni su a) alcuni fenomeni verificatisi in corrispondenza di aree terrazzate con muri a secco nel Comune di Cetara, b) la presenza di attività agricole nelle aree coinvolte in dissesti, c) la disponibilità nel territorio di artigiani maestri macerini o analoghe maestranze esperte, d) gli interventi e iniziative in atto a favore dell’agricoltura eroica; e) gli interventi per il risanamento dei terrazzamenti che mostrano condizioni di degrado.

Il Dott. Squizzato si è soffermato sulla funzione di mitigazione del rischio idrogeologico svolta dai terrazzamenti con muri a secco regolarmente manutenuti, spiegando che l’acqua, quando scorre sui terrazzamenti, viene assorbita e rallentata prima dal terreno che è su di essi, poi nell’attraversamento dei fori dei muri, confluendo in un sistema di raccolta, che a sua volta la rallenta. Tale meccanismo, però, viene meno quando, mancando la periodica e frequente manutenzione del muro a secco, nei fori di uscita delle acque cresce la vegetazione infestante; in tali condizioni l’acqua, non potendo uscire, esercita una pressione sul muro fino a causarne il crollo.

Nell’audizione del Dott. Squizzato è emerso che:

-nelle frane di Cetara del 20/12/2019, che avvennero in sette punti diversi, ben cinque coinvolsero terrazzamenti con muri a secco;

-in Costiera Amalfitana si assiste da tempo al progressivo abbandono delle attività agricole nei terrazzamenti e non è nota la reale estensione delle superfici effettivamente coltivate e di quelle abbandonate;

-non esiste una mappatura dei terrazzamenti;

-di terrazzamenti crollati e non risistemati ce ne sono numerosi;

-sono poche le maestranze locali esperte nella costruzione/riparazione dei muretti a secco;

-quando un terrazzamento crolla, dopo poco cresce l’erba e non lo si vede più, con conseguente ritardo nell’intervento necessario;

-il mancato tempestivo intervento di riparazione del muro a secco crollato crea le premesse per l’estensione del crollo nel tempo;

-la scarsa remunerabilità delle produzioni può indurre l’agricoltore che dovrebbe riparare un muro a secco crollato a non investire denaro;

-al momento manca una legge a sostegno della cosiddetta agricoltura eroica, quale è quella praticata dai proprietari di fondi terrazzati in zone impervie, generalmente piccoli, la cui attività è definita eroica per le difficoltà che incontra e va sostenuta non per il valore della produzione, ma perché attraverso quella produzione c’è il mantenimento di un territorio e la tutela dell’ambiente.

La soluzione suggerita dal Dott. Squizzato è di sostenere gli agricoltori proprietari di appezzamenti terrazzati in cambio del loro impegno a continuare a coltivare il proprio fondo, ponendo tale impegno quale requisito per poter usufruire di un sostegno economico, il cui ordine di grandezza è stimabile modesto rispetto agli impegni finanziari ordinari in agricoltura.

Sono stati invitati poi in qualità di esperti, per acquisirne il parere, il prof. Settimio Ferlisi, Ordinario di Geotecnica all’Università degli studi di Salerno, e la prof.ssa Marina Fumo, Ordinario di Architettura tecnica presso l’Università degli studi di Napoli “Federico II”, già Direttore del Centro Interdipartimentale di ricerca per lo Studio delle Tecniche Tradizionali dell’Area Mediterranea.

Ha accolto l’invito ed è venuto in audizione il solo prof. Ferlisi, che ha espresso valutazioni concordi con quanto ascoltato nell’audizione del Dott. Squizzato, cioè che:

-i terrazzamenti per la loro particolare geometria assolvono alla funzione di facilitare la stabilità dei versanti, favorendo l’infiltrazione delle acque e limitando i deflussi superficiali;

-la pratica agricola è il primo elemento per poter esercitare una cura del territorio, ma non basta da sola, occorrendo poi associarla ad attività che servono a preservare il particolare terrazzamento, quali interventi di manutenzione rispettosi dell’esistente e che tengano conto della tipologia di conci con cui è stato edificato il muro a secco.

Conclusioni

Dall’analisi dei dati raccolti sulla distribuzione e caratterizzazione dei fenomeni di dissesto nell’area di indagine e dalle audizioni effettuate, al termine della discussione svolta in aula la classe terza A ha concluso che a livello non solo di Costiera amalfitana, ma in generale nazionale, a tutela di tutti i territori con criticità analoghe, sono da perseguire le azioni che si elencano.

  1. Si dovrebbero prima intraprendere un censimento organizzato dei terrazzamenti con muri a secco e istituire un elenco nazionale di quelli di interesse pubblico, in quanto sovrastanti luoghi abitati, insediamenti produttivi e strade principali (come, nel caso dei luoghi in esame, la S.S.163 Amalfitana), e poi definire un protocollo per il loro monitoraggio, per individuare con rapidità quelli crollati/danneggiati/abbandonati, con la eventuale collaborazione del corpo forestale e di altri operatori territoriali o di polizia locale, anche di concerto con strutture della Protezione civile.
  2. Risulterebbe utile redigere a livello centrale linee guida sugli interventi manutentivi ordinari periodici da eseguire sui terrazzamenti con muri a secco e introdurre un fascicolo/libretto che riporti caratteristiche del muro (materiali, ecc.) e interventi effettuati.
  3. Sarebbe opportuno sostenere l’agricoltura eroica, raccordando le norme attuali con le esigenze dei piccoli proprietari di terrazzamenti in aree impervie attraverso la sottoscrizione di un vero e proprio patto collaborativo, valorizzandone l’impegno come manutentori e sentinelle del territorio, con compiti di prevenzione dei dissesti idrogeologici e degli incendi, oltre che di tutori di un bene comune di valore ambientale, paesaggistico e culturale.
  4. Si potrebbero prevedere agevolazioni per l’installazione di sistemi di trasporto verticale in presenza di terrazzamenti ubicati in aree molto impervie, come quelle della Costiera amalfitana o altre simili.
  5. Gli eventi di dissesto dovrebbero essere catalogati man mano che si verificano, entro pochi giorni, in modo sistematico e con prassi operativa ben definita, a cura di figure con incarico specifico di inserimento dei dati in una piattaforma di agevole e rapida consultazione, in grado di fornire un quadro conoscitivo sempre, per quanto possibile, aggiornato, anche se meno dettagliato rispetto all’IFFI dell’ISPRA.

https://www.youtube.com/watch?v=pnmO9qCjM1c