Chiavari si differenzia?!

  • Anno scolastico 2023-2024
  • Presentato da LSC Marconi-Delpino, Chiavari (Genova)

    

Chiavari si differenzia?!

L’agenda 2030 rappresenta l’impegno dell’ONU in tema di sviluppo sostenibile e identifica 17 punti nei confronti dei quali sarà necessario adottare nei prossimi anni delle misure forti ed efficaci.
Il punto 11, in particolare, mira alla sostenibilità degli insediamenti urbani, tramite la riduzione dell’inquinamento atmosferico e una corretta gestione dei rifiuti. 
Oggi più che mai la regola delle cinque R (Riduzione, Riuso, Riciclo, Raccolta, Recupero) si presenta non più come un lontano obiettivo ma come una urgente necessità.
Proprio perchè il miglioramento del mondo che ci circonda parte in primis da noi stessi, è necessario iniziare ad innescare dei circoli virtuosi di sostenibilità ambientale a partire dalle realtà locali.
La terza fase delle cinque “R” nella fattispecie, ovvero il riciclo dei materiali non più utilizzabili, è diventata cruciale nell’attività gestionale delle Istituzioni.
Il riciclo della carta ostacola la grave deforestazione in atto in tutto il mondo, che sta causando enormi problemi all'ambiente e che peggiora il dissesto idrogeologico.
Quello dell’alluminio e del vetro permette il riutilizzo pressoché infinito di due materiali dalle caratteristiche uniche ed eccellenti nei più svariati ambiti industriali.
Differenziare la plastica è indispensabile per evitare danni permanenti all’ecosistema, soprattutto marino, poiché il tempo di degradazione di tale materiale dura secoli.
Anche la raccolta dell’umido è una risorsa fondamentale poiché isola i rifiuti organici (e quindi non dannosi per l’ambiente) dal resto dei rifiuti.
Anche altri rifiuti “speciali” come i Raee (rifiuti elettronici), gli oli esausti e gli pneumatici necessitano di una gestione a sé stante accurata ed efficiente.
Una menzione a parte meritano anche i rifiuti detti “ingombranti” che per le loro dimensioni sono spesso smaltiti illegalmente gettandoli nell’ambiente.
L’indagine conoscitiva che si intende sviluppare riguarda proprio l’andamento della raccolta differenziata nel Comune di Chiavari, sede del nostro Istituto, anche in rapporto alle realtà limitrofe (Provincia di Genova).
Tale indagine mira alla raccolta di dati e informazioni aggiornati, in modo da ottenere non solo un quadro preciso ed esaustivo dello stato attuale, ma anche e soprattutto una proiezione di quello che potrà essere il futuro della raccolta differenziata nel territorio comunale. 
Una fotografia dunque dell’andamento degli ultimi anni ma soprattutto una base sulla quale lavorare per il futuro, tramite attività volte al raggiungimento della raccolta differenziata per la quasi totalità dei rifiuti urbani.
Si configura dunque un progetto di alto tasso partecipativo degli studenti che potranno interfacciarsi con le Istituzioni locali per proporre idee e stimolare il confronto, comportandosi da cittadini attivi e consapevoli, fornendo così un esempio calzante di alta Educazione Civica.
Sarà proprio tramite interviste a rappresentanti di Enti locali, indagini sul territorio e raccolta di dati ufficiali forniti dalle autorità competenti che gli studenti porteranno a termine una indagine conoscitiva precisa e puntuale, in modo da avere un quadro chiaro ed esaustivo di come le istituzioni territoriali gestiscono un tema sociale fondamentale come quello del riciclo dei rifiuti.
Verrà inoltre lasciato spazio per idee e progetti che i ragazzi potranno suggerire alle istituzioni stesse per migliorare ulteriormente i risultati raggiunti e proporre nuove ambiziose sfide in ambito ambientale.

È inutile per l’uomo conquistare la Luna, se poi finisce per perdere la Terra.
(François Mauriac)

  • 16 Aprile 2024
    C. M. - Chiavari (GE)

    diario degli incontri

    il primo incontro si è tenuto il 27 novembre 2023 su meet con il professor ramella (presenti tutti i partecipanti)
    il secondo incontro si è tenuto il 6 marzo 2024 al fine di organizzare il progetto (presenti tutti i partecipanti) …

“La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. Tutela l'ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell'interesse delle future generazioni”.

Come cita l’articolo 9 della costituzione italiana, inserito tra gli articoli fondamentali, la repubblica italiana si muove a difesa della tutela dell’ambiente e degli ecosistemi, a tal proposito abbiamo deciso di indagare sulla qualità ambientale e sulla gestione dei rifiuti sul nostro territorio, il Tigullio.

Il Tigullio è un comprensorio territoriale che fa parte della città metropolitana di Genova, in Liguria.Il territorio comprende principalmente i comuni costieri di Portofino, Santa Margherita Ligure, Rapallo, Zoagli, Chiavari, Lavagna e Sestri Levante.

Attraverso sondaggi e interviste abbiamo verificato la conoscenza interrogando diverse fasce di età cercando così di avere una visione ampia.

L’indagine comprende uno studio riguardo la conoscenza della gestione dei rifiuti del nostro territorio da parte di noi cittadini e la ricerca di nuove idee per cercare di migliorare quello che è il sistema attuale. 

Ci siamo infine rivolti ad esperti del settore avendo così un resoconto dall’interno. 

 

Siamo partiti proponendo il sondaggio alla nostra generazione, verificando attraverso parametri che variavano da 1 a 5, rispettivamente il minimo e il massimo, che comprende una serie di domande incentrate su: (figura 1)

Cosa si intende per raccolta differenziata

Se si ha la possibilità di farla nelle varie circostanze (casa, scuola, lavoro) e se si ha l’abitudine(figura 2-3-4)

se si riscontrano difetti o si possano approntare miglioramenti

A seguito dell’analisi dei dati riportati abbiamo riscontrato che la nostra fascia d’età è interessata a fare la differenziata ma non conoscendo dove buttare alcuni tipi di rifiuti, la svolge spesso in modo errato. (figura 5-6-7-8-9)

Sempre a seguito dell’analisi abbiamo compreso che i ragazzi sono però interessati alla cura e allo sviluppo sostenibile del nostro territorio.(figura 10)

Di seguito alcune delle risposte maggiormente significative.(figura 11-12-13)

Al fine di avere un ulteriore riscontro dai cittadini abbiamo rivolto l’intervista anche ad adulti, di seguito riportate due interviste.

Intervista 1

fai la raccolta differenziata? sì

di che tipo? porta a porta, infatti ogni sera viene il camion dell’immondizia a prenderla.

secondo te funziona? Sì perché i netturbini passano ogni sera

A lavoro fai la raccolta differenziata? sì ma non credo funzioni molto perché non c’è un bidone per ogni tipo di rifiuto

cosa miglioreresti nella raccolta? bisognerebbe aggiungere un bidone in più per il secco perché viene raccolto una sola volta a settimana ed è però consumato in maggior quantità rispetto a quanto può contenere il bidone dato in dotazione.

ritieni utili le manifestazioni e i progetti volti a sensibilizzare la sostenibilità ambientale? sì perché la manifestazione è un tipo di propaganda che provoca una attenzione obbligata dei comuni e delle autorità svolgendosi in luoghi pubblici come piazze.

dove butteresti il cartone della pizza? nella carta

e se invece contenesse ancora parti di cibo? nel secco

dove butteresti le posate compostabili? nella plastica (errato, essendo compostabili vanno nell’umido)

Intervista 2

fai la raccolta differenziata? sì

di che tipo? a Sestri e a Lavagna (luogo di lavoro) è presente un bidone esterno nel mio quartiere nel quale i cittadini ripongono i propri rifiuti

secondo te funziona? la raccolta e perchési perché quando vado a buttare i miei rifiuti mi rendo conto che tutti i rifiuti sono nel bidone giusto.

A lavoro fai la raccolta differenziata? sì e funziona

ritieni utili le manifestazioni e i progetti volti a sensibilizzare la sostenibilità ambientale? non ne ho mai preso parte ma credo funzionino

 dove butteresti il cartone della pizza? se sporca, nell’indifferenziata 

dove butteresti le lampadine? vanno nell’isola ecologica, anche se personalmente mi è capitato di buttarle nel vetro.

dove butteresti l’olio da cucina? nelle campane gialle, appositi contenitori

dove butteresti la carta del prosciutto? nell’indifferenziata essendo oleata

dove butteresti il polistirolo? nella plastica

Concluse le interviste abbiamo constatato che i cittadini locali hanno concrete conoscenze a proposito dell’argomento

A seguito di un incontro con il professor Ramella, abbiamo compreso che l’importanza per l’economia circolare della crescita delle percentuali di raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani è fortemente sottolineata sia a livello europeo che nazionale, anche a fronte del mancato raggiungimento dell’obiettivo nazionale che aveva fissato già al 31 DICEMBRE 2012 il target del 65% di raccolta differenziata.

Nel quadro normativo attuale le Direttive europee stabiliscono una gerarchia ben precisa della gestione dei rifiuti: prevenzione, preparazione al riutilizzo, riciclo, recupero di energia e smaltimento dei rifiuti in discarica: l’Italia, con il D.lgs. 116/2020 – si impegna a raggiungere entro il 2025 il 55% del riciclo dei rifiuti urbani.

A livello regionale, per stimolare i comuni a potenziare rapidamente le attività di raccolta differenziata e successivo invio a recupero, la legge regionale n.20 dell'1 dicembre 2015 "Misure per lo sviluppo della raccolta differenziata e del riciclaggio" aveva introdotto per i comuni anche obiettivi minimi da raggiungere in tema di riciclaggio e recupero, fissando il target per il periodo 2016-2019 al 45% (con l'eccezione del comune di Genova per cui era stato fissato al 40%), innalzato indistintamente al 65% dal 2020.

Il mancato raggiungimento di tali soglie comportava l'applicazione del costo aggiuntivo di 25 euro per ogni tonnellata eccedente il limite conferita in discarica.

Per determinare il tasso percentuale di rifiuti inviati a effettivo riciclaggio e recupero, per ciascuna frazione, deve essere calcolato il rapporto tra la quantità inviata a riciclaggio e recupero ed il quantitativo totale prodotto.

Nel 2020, considerato che il traguardo da raggiungere era salito dal 45% al 65%, è

risultato quasi triplicato il contributo che i comuni sono stati tenuti a versare rispetto ai 356.100 euro relativi al 2019 (importo minimo accertato, data la diminuzione rispetto agli oltre 750.000 € dei primi anni a fronte dei miglioramenti ottenuti).

Come per le annualità precedenti gran parte del contributo versato è dovuto dal Comune di Genova (778.767,99 euro), che sconta il suo basso risultato di raccolta differenziata, che non permette di arrivare ad un tasso di riciclaggio e recupero consistente. Seguono, per analoghe motivazioni, i Comuni di Savona (63.057,78 euro) e Ventimiglia (56.829,49 euro).

A livello regionale è stata, inoltre, prevista, all’art. 1 della L.r. n. 20/2015, a seguito delle modifiche disposte dalla L.r. n. 22/2021, una nuova misura incentivante in sostituzione della misura basata sul Tasso di Riciclaggio e Recupero di rifiuti urbani, volta ad assicurare il raggiungimento degli obiettivi di raccolta differenziata di cui all’articolo 205 del D. lgs. n. 152/2006, secondo la quale i comuni concorrono al sistema gestionale di ambito versando alla Regione 5,00 euro per ogni tonnellata di rifiuto urbano indifferenziato residuo, eccedente la percentuale del 35 % in peso rispetto al totale del rifiuto prodotto per l’annualità di riferimento.

Come secondo esperto abbiamo intervistato un’impiegata di Aprica S.p.A., azienda che gestisce la raccolta dei rifiuti, la pulizia delle strade e tutti i servizi essenziali per l'ambiente ed il decoro urbano in oltre 200 comuni nelle province del nord Italia.

Di seguito riportata l’intervista.

            Organizzazione della raccolta differenziata nelle città di Sestri Levante e Casarza Ligure

A Sestri Levante viene attuata la raccolta porta-porta, con raccolta stradale, tuttavia le persone che vivono nell’area del lungomare hanno accesso ad isole ecologiche, grazie ad una particolare tessera che viene loro fornita.

Coloro che non hanno accesso alla raccolta utilizzano i mastelli, ossia i classici bidoncini colorati, a seconda della tipologia di rifiuti.

In teoria ogni condominio e ogni ente considerabile “a sè”, e che quindi ha a disposizione i mastelli, devono seguire un calendario, in cui vengono specificati i giorni di raccolta da parte degli operatori ecologici.

Il mancato rispetto di questo calendario causerebbe parecchi disguidi, nel momento in cui i rifiuti vengono lasciati in strada fuori dalle abitazioni.

Nel comune di Casarza Ligure, invece, a dispetto della raccolta porta-porta, è in atto un processo detto “di prossimità”, che suddivide le abitazioni in lotti, ai quali è assegnata un’isola ecologica, sempre calendarizzata.

            La raccolta è più semplice ed efficace a Sestri Levante, comune più grande, o a Casarza, comune invece di più piccole dimensioni?

L’introduzione del sistema porta-porta, sebbene con qualche problema di “assestamento” e qualche trasgressione alle regole nella gestione dei rifiuti, ad oggi ha portato ottimi risultati, con una generale percentuale di raccolta differenziata molto alta.

Per quanto riguarda Casarza, la raccolta di prossimità ha garantito una maggiore libertà e tutto dipende dal singolo cittadino. In questo caso però, gli “errori” sono dovuti a disattenzione nel separare le tipologie di rifiuto.

Gioca un ruolo fondamentale la campagna di sensibilizzazione, avvenuta tramite incontri pubblici e all’interno delle scuole nel comune di Sestri Levante.

            Quali sono i principali ostacoli che incontra l’amministrazione?

In primis viene evidenziata l’inciviltà delle persone, poco educate o abituate. Nel comune di Sestri, ad esempio, è presente un Infopoint che distribuisce sacchetti e chiavi utili per la raccolta. Sta quindi al cittadino attivarsi solamente per prendere tali oggetti. Viene anche messa in atto un’isola ecologica che apre al weekend dedicata a coloro che hanno una seconda casa, i quali non potrebbero rispettare le norme dei calendari.

Un altro esempio è la spazzatura che viene lasciata a sacchi lungo la strada che porta da Casarza al Passo del Bracco, ad oggi spesso controllata dalle guardie forestali.

Di fondamentale importanza è anche la gestione dei rifiuti definiti “ingombranti o speciali”, che spesso non possono essere raccolte attraverso il sistema di raccolta differenziata; questo genere di rifiuti riguarda principalmente l’edilizia, che necessita di un procedimento di smaltimento differente

            Come si comporta il comune nei confronti delle trasgressioni?

Se le trasgressioni sono molto evidenti e gravi, come ad esempio l’abbandono o lo smaltimento illegale dei rifiuti, avviene l’intervento anche dei carabinieri con sanzioni pesanti.

In ambito più cittadino, soprattutto in estate, il Comune è solito multare, tra i 50 e i 100 euro in media, i trasgressori che non rispettano alla lettera le norme date.

L’obiettivo, quindi, più che punire, è quindi quello di educare il cittadino al rispetto della città e della propria realtà.

In conclusione, avendo avuto un riscontro da adolescenti ed adulti, abbiamo compreso che i cittadini sono ampiamente consapevoli del grave problema riguardante il cambiamento climatico nonostante ciò sono ancora elevate le continue disattenzioni nel fare la raccolta soprattutto riguardo rifiuti specifici e meno comuni.

Negli anni passati noi studenti abbiamo partecipato ad una serie di manifestazioni e progetti a favore della sostenibilità ambientale e in un modo ancor più presente ci impegneremo a farlo nel futuro.

 

LINK figure

file:///C:/Users/Hp/Downloads/IMMAGINI%20PROGETTO%20AMBIENTE.pdf

 

LINK video

https://youtu.be/n9llRvJEtIo