Peculiarità energetiche dell'Alta Vallecamonica

  • Anno scolastico 2023-2024
  • Presentato da IIS Federico Meneghini, Edolo (Brescia)

    

Peculiarità energetiche dell'Alta Vallecamonica

L’indagine conoscitiva che si vuole intraprendere riguarda il territorio dell’Alta Vallecamonica dove l’istituto F. Meneghini di Edolo è collocato. La Vallecamonica è una zona della Lombardia che offre numerosi temi di interesse naturalistico e turistico, basti pensare al più esteso sito d’arte rupestre d’Europa oltre a testimonianze storiche di epoca celtica, romana e medievale. Molteplici le possibilità di pratiche sportive e di benessere grazie agli impianti sciistici, ai percorsi ciclabili e ai parchi naturali dell’Adamello e dello Stelvio. Tuttavia la sempre più marcata attenzione per l’ambiente e per la natura va di pari passo con la necessità di salvaguardare le attività produttive presenti in un’area già geograficamente svantaggiata e con la necessità di sviluppare un turismo sostenibile dal punto di vista ambientale, sociale ed economico. Non da ultimo proprio a Edolo sorgerà una delle centrali ad idrogeno che dovrà rifornire i treni della linea ferroviaria che qui trova il suo capolinea e verrà convertita ad idrogeno in un futuro molto vicino. In questo contesto si colloca l’idea della classe di analizzare il fabbisogno energetico dell’area e di cercare di capire attraverso quali fonti attualmente venga soddisfatto, con l’intento ultimo di promuovere la tutela e la salvaguardia del patrimonio ambientale attraverso un uso più consapevole delle fonti energetiche nell’agire di tutti i giorni. 
La prima fase del progetto prevede una ricerca con visite tecniche alle principali centrali che producono energia presenti sul territorio: la centrale idroelettrica di Edolo, la centrale di teleriscaldamento di Edolo e la centrale di teleriscaldamento a biomassa di Temù per citarne alcune. 
Cercheremo di capire il funzionamento e di studiare le caratteristiche di impianti ad energia oltre che idroelettrica e a biomassa, anche fotovoltaica e geotermica concentrandoci infine sulla diffusione di queste tecnologie nel territorio in oggetto e, se possibile, cercheremo di informarci tecnicamente sulla centrale a idrogeno che nascerà sul nostro comune.  
La seconda parte dell’indagine avrà come oggetto la condizione del costruito: la classe energetica degli edifici presenti e il tipo di energia utilizzata per alimentare ogni struttura.  Il tema della promozione dell’efficienza energetica è fondamentale, infatti, per garantire un futuro sostenibile a qualsiasi territorio, cogliendo le sfide significative dovute soprattutto alla vetustà del costruito che si traduce in inquinamento per l’ambiente e maggiori costi di mantenimento.
Il percorso progettato dalla classe 4G dell’indirizzo Costruzioni, Ambiente e Territorio mira a far essere gli studenti protagonisti attivi dell’indagine per impegnarli direttamente su un territorio che in un futuro li vedrà protagonisti attivi dal punto di vista lavorativo, sottolineando l’importanza della sostenibilità ambientale, sociale ed economica di tutto l’agire umano.
Obiettivo dell’indagine è alimentare quel prezioso legame tra esperienza del passato, lettura della contemporaneità e appunti per un futuro tutto da scrivere, per trovare soluzioni pragmatiche e innovative alle sfide che ogni giorno ci si presentano. Il progetto andrà così via via strutturandosi, cambiando forse direzione, rispondendo ai diversi stimoli e spunti di volta in volta emergenti, fino ad arrivare a un qualcosa di concreto, reale, con una dichiarazione di intenti condivisa alla base, la volontà comune di intraprendere un cammino che possa durare nel tempo collaborando nella gestione delle complessità del territorio montano.

  • 08 Aprile 2024
    M. P. - Edolo (BS)

    COMUNITÀ ENERGETICHE

    Negli ultimi anni è sempre più necessaria la transizione energetica, per costruire un nuovo modello di organizzazione sociale basata sull'utilizzo di energia proveniente da fonti rinnovabili.
    L'attivazione di nuove forme collettive, di economie collaborative e opportunità offerte dalle nuove tecnologie …

  • 08 Aprile 2024
    M. P. - Edolo (BS)

    Ristrutturazione degli edifici nei centri storici

    Al giorno d’oggi ristrutturare un edificio che si trova all’interno di un centro storico è sempre più complicato e ci sono sempre più limitazioni ambientali quindi molte volte ci si trova obbligati a non poter apportare modifiche ai prospetti esterni; …

  • 21 Marzo 2024
    M. P. - Edolo (BS)

    CLASSIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICI IN ALTA VALLE CAMONICA

    La classe energetica indica la qualità energetica dell’edificio e quindi permette di conoscere il fabbisogno di energia necessario per il riscaldamento, la produzione di acqua calda, l’illuminazione e di conseguenza i consumi e i costi; per questo motivo è fondamentale …

PECULIARITÀ ENERGETICHE DELL’ALTA VALLECAMONICA:

COME VALORIZZARE IL TERRITORIO DI MONTAGNA TRA ESPERIENZA DEL PASSATO, LETTURA DELLA CONTEMPORANEITÀ ED APPUNTI PER IL FUTURO.

L’analisi conoscitiva svolta è stata un cammino di esplorazione di potenzialità e criticità energetiche che caratterizzano un territorio montano, quello dell’Alta Valle Camonica.

Edolo è infatti un comune della Valle Camonica, vallata della Lombardia che ha donato il suo segno di riconoscimento alla regione: la cosiddetta rosa camuna proprio perché è qui che gli antichi camuni hanno lasciato le loro primitive tracce nel più esteso sito d’arte rupestre europeo.

Un territorio immerso nella storia e nella natura ma non privo di problematiche e incertezze legate allo spopolamento delle regioni montane e alle forze centripete che tendono a concentrare tutto in pochi luoghi fisici: le grandi città. È importante da questo punto di vista cercare di potenziare il patrimonio culturale e paesaggistico attraverso il turismo, la filiera dell’artigianato e le diverse realtà coinvolte contribuendo a consolidare l’economia locale e a preservare le radici del territorio.

Tutto questo non può prescindere, tuttavia, dalla necessità di una transizione energetica e di una sostenibilità agìta e tangibile.

La base dell’intera indagine è stata l’energia, il modo in cui viene prodotta, immagazzinata e distribuita all’interno del nostro territorio, l’impatto che essa ha sull’ambiente e le condizioni che regolano il suo utilizzo.

Abbiamo quindi dedicato le nostre prime ricerche ai due tipi di energia presenti ad oggi nel mondo: energie rinnovabili e non rinnovabili, concentrandoci sulle prime.

Nel 2018 l’energia prodotta da fonti rinnovabili in Italia è riuscita a soddisfare il 17,8% del fabbisogno energetico elettrico del Paese. Grazie a questi ottimi risultati la nostra società si sta indirizzando verso la sostituzione delle fonti di energia non rinnovabili con quelle rinnovabili, passaggio che prende il nome di decarbonizzazione.

Al termine di questa prima parte di approfondimento generale abbiamo selezionato i venti comuni pìù vicini a noi sui quali elaborare le nostre statistiche. I comuni sono situati nella parte alta della vallata che pur essendo una piccola zona di montagna si è rivelata capace di produrre autonomamente quantità non indifferenti di energia rinnovabile sfruttando le fonti energetiche naturali del territorio.

Gli stessi comuni sono stati inoltre oggetto di indagini riguardanti la classe energetica degli edifici presenti in ognuno, alle quali sono seguite diverse considerazioni sull’efficienza energetica del nostro territorio.

La classe energetica di un edificio indica la qualità energetica posseduta dallo stabile e permette di conoscere il fabbisogno di energia necessario per riscaldamento, produzione di acqua calda e illuminazione, e di conseguenza di calcolare i costi che la struttura deve sostenere per ottenere questi servizi.

Nel 2005 è stato introdotto l’obbligo della certificazione energetica degli edifici che consiste nel valutare le prestazioni energetiche per poi produrre l’APE, l’Attestato di Prestazione Energetica. Questo documento tiene conto di diversi parametri come l'isolamento termico, la posizione dello stabile e la presenza di impianti che garantiscano comfort all'interno dell’ambiente domestico.

Esistono 10 classi nominate A4, A3, A2, A1, B, C, D, E, F, G, delle quali la classe A4 è la più performante e la classe G è quella meno efficiente. Un edificio rientra in una determinata classe energetica in base al consumo annuo energetico al m2 per l’energia elettrica e per il riscaldamento degli ambienti e dell’acqua.

In base alla nostra ricerca possiamo notare come la maggior parte degli edifici presenti nei comuni presi in considerazione facciano parte delle classi meno efficienti, ovvero la F e la G:

Facendo una media di questi dati, gli edifici dell’alta Valle Camonica appartengono per il 9.4% alla classe A, il 58.3% alle classi F e G e il 32.3% alle altre classi energetiche. Inoltre, abbiamo approfondito la nostra ricerca: analizzando i dati della Lombardia notiamo che solo il 5% degli immobili lombardi sono in classe A ed il 59.4% in classe F e G; in Italia invece abbiamo mediamente il 12% in classe A, il 13.5% in classe F e G e il 74.5% in altre classi.

La scarsa efficienza energetica nei nostri paesi è principalmente causata dal fatto che quasi tutti gli edifici sono stati costruiti tra il 1950 e il 2000, con metodi efficienti dal punto di vista strutturale ma non da quello energetico e sostenibile. Questo si può notare nelle strutture più datate, dove l’involucro non è isolato, gli infissi non sono abbastanza performanti, gli impianti di riscaldamento sono dei fattori inquinanti per l’ambiente e dove quindi risultano esserci elevati consumi di energia, che a loro volta comportano elevati costi.

Tra il 1950 e il 2006, ovvero gli anni in cui si è costruito maggiormente, la maggior parte di APE depositati rappresentano nuove costruzioni con classi energetiche molto basse. Dal 2006 a questa parte nell’edilizia si inizia invece a seguirei criteri di efficientamento energetico e bioedilizia: tutte le nuove costruzioni vengono costruiti nel modo più efficiente possibile in termini energetici.

Ci siamo quindi chiesti come migliorare l’efficienza energetica degli immobili già esistenti. Uno degli interventi più efficaci per migliorare l’efficienza energetica di un’abitazione è l’installazione di infissi e serramenti di alta qualità. Finestre e porte efficienti riducono le perdite di calore in inverno e limitano l’ingresso del calore esterno in estate. Ciò significa che è possibile mantenere una temperatura confortevole all’interno senza dover fare affidamento su costosi sistemi di riscaldamento o raffreddamento. Un altro aspetto fondamentale è l’isolamento termico dell’edificio, lavorando sull’intero involucro. La scelta del materiale dipende dagli obiettivi dal progetto e dal tipo di soluzione tecnologica scelta, anche in base ad uno studio di fattibilità. In ogni caso, lo scopo principale è quello di eliminare le dispersioni di calore e risolvere i ponti termici. Passando agli impianti, è consigliabile sostituire gli impianti obsoleti con soluzioni più efficienti, come pompe di calore, caldaie a condensazione o sistemi di riscaldamento a pavimento. L’installazione di pannelli solari fotovoltaici può contribuire significativamente a migliorare la classe energetica di un’abitazione: i pannelli catturano l’energia solare per la produzione di elettricità, riducendo la dipendenza dalle fonti energetiche tradizionali.

Una ulteriore possibilità per migliorare la situazione energetica dell’alta Valle Camonica è la ristrutturazione degli edifici storici per garantire un efficientamento dei centri dei nostri paesi rispettandone le caratteristiche e preservandoli dal punto di vista storico-culturale oltre che energetico, riducendo le spese di mantenimento del costruito.

La ristrutturazione di un edificio storico è complessa a causa delle limitazioni ambientali e delle normative che regolano questa pratica. Tuttavia, ci sono vantaggi e bonus che incoraggiano tale attività. Il processo di ristrutturazione coinvolge diversi passaggi: ricerche preliminari, ottenimento delle autorizzazioni necessarie, conservazione e restauro delle caratteristiche originali, informazione riguardo le normative specifiche vigenti nel determinato comune in cui il centro storico si trova, coinvolgimento di esperti qualificati per garantire la sicurezza strutturale, l’efficienza energetica, la sostenibilità e l’accessibilità dell’edificio una volta effettuati i lavori.

Al termine di queste analisi abbiamo ritenuto necessario completare il quadro generale delle condizioni energetiche del nostro territorio. Fino a questo momento abbiamo infatti preso in considerazione pregi e difetti dei singoli edifici esistenti in valle e il modo in cui essi consumano e trattengono al loro interno l’energia, senza mai parlare però delle strutture che la producono e la distribuiscono.

Il primo genere di struttura che abbiamo studiato e della quale abbiamo appreso il funzionamento è la centrale idroelettrica, la quale è in grado di fornire corrente tramite lo sfruttamento di energia idroelettrica. Quest’ultima è una fonte rinnovabile di energia, ottenuta dalla conversione dell’energia cinetica, posseduta dall’acqua in movimento, in energia elettrica tramite turbine idrauliche. È considerata una fonte pulita e sostenibile poiché non rilascia emissioni nocive per l’ambiente durante la sua produzione.

Grazie alla visita guidata alla centrale idroelettrica di Edolo, che si è svolta in data lunedì 20 novembre 2023, è stato per noi possibile apprendere a pieno la procedura di produzione di energia all’interno della struttura. La principale caratteristica che differenzia la centrale di Edolo da tante altre centrali idroelettriche è la presenza in essa di un impianto di pompaggio che permette, a differenza delle centrali a bacino, di incanalare di nuovo l’acqua all’interno della struttura per farle ripercorrere l’impianto in senso contrario, generando energia anche durante la risalita dell’acqua.

In Valle Camonica sono presenti diverse dighe che accrescono l’efficienza energetica delle centrali del territorio, malgrado questo genere di struttura causi impatti ambientali e paesaggistici non indifferenti.

Sebbene la centrale idroelettrica di Edolo sia riconosciuta per dimensioni e apporto annuo di energia come una delle più importanti d’Europa, l’energia elettrica prodotta entra nella rete nazionale e non incide a livello locale a differenza delle centrali a biomassa di Edolo e di Temù che grazie al teleriscaldamento danno un contributo significativo a livello di risparmio energetico per i comuni e i privati allacciati alla rete. Per questa ragione abbiamo dedicato una parte delle ricerche anche a questo secondo genere di centrale.

Le centrali a biomassa utilizzano diversi tipi di materiali biologici come combustibili, tra i quali residui agricoli, biomassa forestale e scarti alimentari. Un impianto a biomassa forestale, ad esempio, brucia cippato di legno per generare calore o più correttamente energia termica, che viene poi convertita in energia elettrica o utilizzata per riscaldare l’acqua di sistemi di teleriscaldamento.

Le centrali termiche a biomassa offrono vantaggi quali l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili e di materiali di scarto, ma presentano anche alcuni svantaggi: il più grave tra tutti dal punto di vista ambientale consiste nelle emissioni inquinanti risultanti dalla combustione.

Come per la centrale idroelettrica, abbiamo effettuato due visite informative presso le centrali a biomassa di Edolo, in data mercoledì 29 novembre 2023, e di Temù, in data mercoledì 10 gennaio 2024. Gli impianti sono alimentati uno a pellet di legno e l’altro a cippato (interessante poiché proveniente dai boschi locali spesso danneggiati da eventi avversi straordinari come la tempesta Vaia o il bostrico). Le due centrali offrono soluzioni sostenibili per il riscaldamento degli ambienti e dell’acqua in ambito prevalentemente domestico grazie alle grandi dimensioni degli impianti che consentono non solo una gestione e manutenzione ottimali, ma anche l’uso di sistemi di filtraggio che abbattono le emissioni inquinanti ai livelli degli impianti a metano. Tuttavia anche queste strutture presentano degli aspetti negativi quali gli alti costi di costruzione e lo spazio occupato.

Giunti a questo punto della nostra indagine abbiamo ritenuto interessante informarci anche su altre fonti energetiche. Alcune non presentii in Valle Camonica ma che presto dovrebbero arrivare come l’idrogeno.

Per fare ciò in data 29 gennaio 2024 si è tenuto un primo incontro informativo presso il nostro istituto riguardo all'utilizzo dell'idrogeno come nuova fonte di energia, con la presentazione a cura del dott. Paolo Testini in rappresentanza della Società Nazionale Metanodotti (Snam) e, a distanza di pochi giorni, un secondo incontro con le stesse finalità tenuto dalla Energy Sevice Company Fedabo.

L'idrogeno è stato in entrambe le conferenze presentato come una promettente fonte di energia grazie al suo alto contenuto energetico per unità di massa. Inoltre, a differenza di qualsiasi altro elemento, la sua combustione non genera emissioni pericolose perché non produce anidride carbonica.

Esistono diversi metodi per produrre idrogeno che lo classificano in vari "colori" a seconda del processo utilizzato. L'idrogeno verde è considerato il più pulito. L'idrogeno può essere utilizzato in molteplici settori, inclusa l'industria e la mobilità, con progetti che mirano a decarbonizzare il trasporto pubblico e favorire la sostenibilità. Tuttavia, ci sono ancora sfide economiche e tecniche da nell'implementazione su larga scala dell'idrogeno come fonte energetica. La Vallecamonica parteciperà a livello intenso a questa evoluzione con il progetto "H2iseO Hydrogen Valley": un programma iconico che mira a decarbonizzare i servizi di trasporto pubblico e a favorire la transizione verso un sistema di trasporti più sostenibile. Una catena del valore industriale italiana basata sull'idrogeno per un sistema di mobilità sostenibile in Val Camonica, patrimonio mondiale dell'UNESCO, lungo la linea ferroviaria non elettrificata Brescia-Iseo-Edolo. Un progetto altamente innovativo che spazia sulle dimensioni sociale, economica, geografica e ambientale della mobilità. Anche tale progetto non è esente da critiche come l’inefficiente stato di conservazione in cui versa la linea su cui bisognerebbe investire prima di pensare a trasformarla ad idrogeno.

Un ulteriore passo verso la sostenibilità economica e sociale è dato dalle comunità energetiche che consentono ai membri di unirsi per condividere energia e di collaborare nella gestione della stessa. L’autoconsumo energetico offre vantaggi economici e ambientali, tra i quali il risparmio in bolletta, i guadagni dalla produzione energetica e la riduzione delle emissioni di anidride carbonica.

È importante per questo favorire lo sviluppo di comunità locali, tra loro coordinate che intendono sfruttare in modo equilibrato le risorse principali di cui dispongono tra cui acqua, boschi e paesaggio.

Questo significa che la transizione energetica non può limitarsi solo alla sostituzione delle fonti energetiche fossili con fonti rinnovabili, ma deve anche coinvolgere una revisione dei modelli produttivi e consumistici attuali, promuovendo la sostenibilità a livello sociale, economico e ambientale affinché essa possa veramente contribuire a creare un futuro sostenibile, a cui si volge il nostro sguardo, un passo dopo l’altro nel nostro cammino.  

https://www.youtube.com/watch?v=ayL3mAXUPcY