Desertificazione e degrado del suolo: la più grande sfida ambientale del nostro tempo

  • Anno scolastico 2023-2024
  • Presentato da IIS Sciascia, Sant'Agata di Militello (Messina)

    

Desertificazione e degrado del suolo: la più grande sfida ambientale del nostro tempo

La tutela del patrimonio ambientale, della biodiversità e degli ecosistemi è un diritto fondamentale dell'uomo che si traduce, come affermato nella nostra Costituzione, in un dovere verso le future generazioni. L’indagine conoscitiva sul territorio prende spunto dalla consapevolezza che eventi meteorologici estremi sono sempre più frequenti e la Sicilia, per la sua posizione geografica, è particolarmente soggetta a processi di trasformazione del territorio dovuti non solo ai cambiamenti climatici con rischi di siccità, aridità e desertificazione, ma anche agli incendi che distruggono la flora, la fauna e mettono in pericolo la vita stessa dell’uomo. Precipitazioni sempre più ridotte e temperature sempre più elevate concorrono a minare, unitamente ad altri fattori naturali e antropici, la qualità del suolo, una risorsa fondamentale che svolge un’azione idrogeologica che non ha eguali. Il suolo è una risorsa vitale, limitata, non rinnovabile e insostituibile che rappresenta l’interfaccia tra terra, aria e acqua, ospitando gran parte della biosfera. Gli eventi piovosi estremi, l'impermeabilizzazione del suolo, la siccità insieme all'espansione urbana e antropica dell’uomo, trasformano preziosi ecosistemi in deserti di cemento rendendo il suolo una risorsa fragile e limitata con danni non solo ambientali ma anche economici e sociali. Infatti, con l’accelerazione del cambiamento climatico e l’intensificazione degli eventi estremi anche il tema dei danni, della loro quantificazione in termini monetari insieme al fenomeno dei migranti climatici si fa sempre più attuale. Arrestare il consumo di suolo nel nostro Paese permetterebbe di fornire un contributo fondamentale per affrontare le grandi sfide poste dai cambiamenti climatici, dal dissesto idrogeologico, dalle diverse forme di inquinamento, dal diffuso degrado del territorio, del paesaggio e dell’ecosistema, dalla perdita di biodiversità.
Gli studenti, con l’ausilio di esperti, professori universitari, analizzeranno i rapporti di Enti e istituzioni che insieme alla cartografia e a diverse banche dati liberamente accessibili sui siti dell’ISPRA consentiranno loro di studiare i processi di trasformazione della copertura del suolo, di valutare il degrado del territorio e l’impatto del consumo di suolo sul paesaggio e sui servizi ecosistemici. 
Esamineranno come l’istituzione di aree protette, in particolare quella del Parco dei Nebrodi, incida positivamente nella tutela del suolo e della biodiversità. Per la realizzazione dell’indagine, saranno coinvolti la Società Italiana di Scienze del suolo, l’ente Parco dei Nebrodi, alcune Università della Regione Sicilia, Legambiente, ARPA SICILIA, ISPRA, il Comando Carabinieri per la Tutela Forestale e dei Parchi e per la Tutela della Biodiversità, i Vigili del fuoco e le amministrazioni comunali. Alla fine del percorso, per socializzare i risultati dell’indagine conoscitiva realizzata dagli studenti con riguardo al territorio dei Nebrodi e della Sicilia, sarà organizzata una campagna di sensibilizzazione che coinvolgerà le scuole del comprensorio, gli stakeholders e tutta la cittadinanza. L’obiettivo sarà quello di sviluppare una maggiore coscienza civica, di conoscere ed amare l’ambiente in cui viviamo, di tutelarlo cominciando da piccoli gesti quotidiani perché l’impatto dell’umanità sul pianeta sta producendo effetti devastanti e non ha mai avuto tempi così rapidi e conseguenze così vaste. La tutela del patrimonio ambientale, del paesaggio e il riconoscimento del valore del suolo richiedono l’impegno e l’operato di singoli cittadini, istituzioni nazionali, europee e mondiali. L’European Green Deal, la legge per il ripristino della natura, la Strategia europea per il suolo per il 2030 e la recentissima direttiva europea per il monitoraggio e la resilienza rappresentano solo alcune delle misure previste dall’Europa in questa importante sfida che ci attende: tutelare l’ambiente per tutelare noi stessi e le generazioni future.

  • 15 Aprile 2024
    P. D. - sant'agata di militello

    Organizzazione attività con esperti, redazione resoconti, elaborati, documento conclusivo e video finale

    Lo svolgimento dell'indagine ha richiesto un'intensa attività organizzativa, momenti di confronto con esperti del settore, raccolta di dati e informazioni inerenti il territorio siciliano ed in particolare il territorio del Parco dei Nebrodi. L'attività di studio individuale e di gruppo …

  • 15 Aprile 2024
    P. D. - sant'agata di militello

    Sopralluogo e audizione esperti ufficio tecnico del Comune di Santo Stefano di Camastra

    Resoconto audizione esperti ufficio tecnico di Santo Stefano di Camastra

    https://youtu.be/ldxww2taprE

    Il giorno 08/04/2024, gli studenti della 3A del liceo classico, insieme alle docenti Drago Patrizia e Naro Maria Pia, si sono recati presso la sede comunale di Santo Stefano …

  • 15 Aprile 2024
    P. D. - sant'agata di militello

    Audizione Vigili del fuoco di Messina

    Resoconto audizione Vigili del Fuoco di Messina
    http://www.liceosciasciafermi.edu.it/wp-content/uploads/2024/04/S_A_24-RESOCONTO-VIGILI-DEL-FUOCO.pdf


    Sabato 23 marzo gli studenti della classe 3 A del liceo classico, insieme alle insegnanti Patrizia Drago e Maria Pia Naro, hanno incontrato presso l'aula di scienze di Contrada Cannamelata i capi …

  • 15 Aprile 2024
    P. D. - sant'agata di militello

    Audizione Tenente Colonnello Carabinieri per la tutela della biodiversità e Direttore Banca del Germoplasma di Ucria

    Resoconto Carabinieri per la tutela della biodiversità e Direttore Banca del Germoplasma di Ucria

    http://www.liceosciasciafermi.edu.it/wp-content/uploads/2024/04/S_A_24-RESOCONTO-CARABINIERI-BIODIVERSITA.pdf

    L'incontro con il Nucleo Carabinieri per la tutela forestale, ambientale e della biodiversità, tenutosi venerdì 22 marzo presso l'Aula di Scienze della nostra scuola, è …

  • 15 Aprile 2024
    P. D. - sant'agata di militello

    Audizione rappresentanti del Comune di San Fratello, esperti dell'ufficio tecnico, geologo e agronomo, ispettore del Corpo forestale della regione Sicilia. Sopralluogo sui luoghi della frana ed escursione bosco Parco dei Nebrodi

    Resoconto audizione rappresentanti Comune di San Fratello, esperti ufficio tecnico, geologo, agronomo e ispettore del corpo forestale della Sicilia. Sopralluogo nei luoghi della frana ed escursione al bosco di San Fratello - Parco dei Nebrodi

    http://www.liceosciasciafermi.edu.it/wp-content/uploads/2024/04/S_A_-24-RESOCONTO-COMUNE-S.FRATELLO.pdf

    Il 20 marzo gli …

  • 15 Aprile 2024
    P. D. - sant'agata di militello

    Audizione dirigente ARPA SICILIA

    Resoconto audizione ARPASICILIA

    https://www.liceosciasciafermi.edu.it/events/arpa-sicilia-videoconferenza/

    Il 4 marzo, gli studenti e le studentesse della 3A del liceo classico, insieme alle docenti referenti del progetto hanno partecipato alla conferenza online con il dott. Cuffari Giuseppe, DIRETTORE dell’Unità Operativa Complessa “Educazione Ambientale e …

  • 15 Aprile 2024
    P. D. - sant'agata di militello

    Resoconto sopralluogo sede Ente Parco dei Nebrodi e audizione prof. Giuseppe Lo Papa, docente presso il Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Forestali dell’Università degli studi di Palermo.

    Resoconto sopralluogo sede Ente Parco dei Nebrodi e audizione prof. Giuseppe Lo Papa, docente presso il Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Forestali dell’Università degli studi di Palermo.
    https://youtu.be/D_UCv7HqZ3k


    Il giorno 19 febbraio, gli studenti e le studentesse della 3A …

  • 15 Aprile 2024
    P. D. - sant'agata di militello

    Audizione esperto Legambiente Nebrodi

    Resoconto audizione esperto LEGAMBIENTE NEBRODI
    http://www.liceosciasciafermi.edu.it/wp-content/uploads/2024/04/S_A_-24-RESOCONTO-LEGAMBIENTE-NEBRODI.pdf

    Giorno 29 gennaio si è tenuta l’audizione presso la nostra scuola del dott. Salvatore Granata, esperto della tematica oggetto della nostra indagine, rappresentante di Legambiente Nebrodi, fortemente impegnato per la tutela del nostro meraviglioso …

 PREMESSA

L’indagine conoscitiva sul degrado del suolo e sulla desertificazione nel territorio dei Nebrodi prende spunto da una sensibilità ambientale che anima e coinvolge noi giovani consapevoli che il pianeta non può più aspettare. Il suolo è una risorsa preziosa sul piano ecologico ed economico, limitata e non rinnovabile. Dalla sua salute dipende la possibilità di far fronte alla crisi climatica e di assicurare i servizi ecosistemici essenziali. È necessario impegnarsi concretamente e in modo coordinato per garantire un utilizzo sostenibile del suolo alle generazioni future, come sancito nell’art. 9 della Costituzione. Basti pensare che ci vogliono 1000 anni per formare circa 3 cm di suolo fertile, mentre oggi, l’equivalente di un campo da calcio è eroso ogni 5 secondi.

Le politiche ambientali devono dunque essere progettate globalmente e nel lungo periodo.

NOTA METODOLOGICA

L’indagine ha interessato il territorio dei Nebrodi, la più grande area protetta della Sicilia istituita il 4 agosto 1993. Con una superficie di 86.000 ha si affaccia a nord sul Mar Tirreno, a sud è delimitato dall’Etna e comprende 24 Comuni. I suoi 50.000 ha di boschi (un quarto dell’intero patrimonio forestale siciliano) lo rendono “il polmone verde di Sicilia”.

http://www.liceosciasciafermi.edu.it/wp-content/uploads/2024/04/S_A_24-PARCO-NEBRODI.pdf

I soggetti coinvolti sono stati l’Ente Parco dei Nebrodi, l’ARPA Sicilia, Legambiente Nebrodi, il Corpo forestale, i Vigili del fuoco, i Carabinieri per la tutela della biodiversità, i Sindaci dei comuni di Santo Stefano di Camastra e San Fratello, territorio interessato da un importante dissesto idrogeologico.

Partendo dalla definizione contenuta nella Convenzione dell’ONU per la lotta alla desertificazione, sono state esaminate le cause e contestualizzato il fenomeno nel nostro territorio.

http://www.liceosciasciafermi.edu.it/wp-content/uploads/2024/04/S_A_24-DESERTIFICAZIONE-CAUSE-ED-EFFETTI.pdf

I dati dell’ISPRA evidenziano che il degrado del suolo, il cui massimo grado è la desertificazione con perdita di produttività economica e biologica, è ormai diffuso su tutto il pianeta.

Il 10% del territorio italiano è molto vulnerabile alla desertificazione e il 49,2% ha una media vulnerabilità ai diversi fattori di degrado a causa di erosione e disaggregazione (23%), compattazione (8%), salinizzazione (4%), contaminazione (Rame 14%, Mercurio 1%, Azoto 8%, Fosforo 2%), diminuzione di sostanza organica (19%), perdita di biodiversità, consumo di suolo, fatti aggravati negli ultimi anni dall’aumento quantitativo e qualitativo di fenomeni siccitosi. La Sicilia è la regione più colpita (42,9%), seguita da Molise, Basilicata (24,4%) e Sardegna (19,1%).

In Sicilia, ogni anno 117 Km2 di terreno, una superficie pari a quella di tutte le Isole Eolie, si desertifica con conseguenze ambientali e socioeconomiche. Le aree più compromesse vengono abbandonate e si stima che nel 2022 oltre 310mila persone hanno lasciato la Sicilia. Entro il 2030 il fenomeno rischia di interessare tre quarti dell’Isola.         

Dallo studio del Geodatabase Rischio Desertificazione in Sicilia dell’Università di Catania è emerso che il territorio dei Nebrodi ha un rischio medio basso, mentre solo una parte è classificata come rischio fragile 1 e 2. Dalla cartografia emergono due scenari: nella prima metà del XX secolo il territorio si attestava per il 24,3% nel non minacciato, il 7,7% nel potenziale, il 17,9% nel fragile, il 48,7% nel critico con una incidenza del 26,9% nel critico 3. Nella seconda metà del secolo XX ricade per il 62,6% nel non minacciato, il 9,1% nel potenziale, il 16,7% nel fragile, il 5,1% nel critico con una incidenza dell’1,2% nel critico 3.

Nel primo periodo San Teodoro era il comune a rischio più elevato di desertificazione seguito da Alcara Li Fusi, Capizzi, Castel di Lucio, Cesarò, Galati Mamertino, Longi, Militello Rosmarino, Mistretta, San Marco d'Alunzio, Sant'Agata di Militello, Tortorici e Tusa su un totale di 27 comuni.

Nel secondo periodo tutti i 27 comuni risultano a minor rischio, tranne Capo d’Orlando minacciato da erosione costiera.

Dopo l’istituzione del Parco dei Nebrodi vi è stato un notevole incremento dei territori in classe non minacciato con azzeramento della classe critico grazie all’attività di gestione del territorio, riqualificazione della flora e della fauna e al rispetto dei limiti previsti per le aree protette. Il miglioramento è stimato al 67,1%, pari a 57.927 ha.

https://www.parcodeinebrodi.it/pdf/Decreto4agosto1993-IstituzioneParcoNebrodi_e_EnteParcoNebrodi.pdf

Solo l’1,8% (1.546 ha su 85.687) ha subito peggioramenti ed il 31,1% (26.214 ha su 85.687) è rimasto invariato.

Le aree antropizzate, che nel primo periodo occupavano il 58,7% dei territori, nel secondo si riducono al 24,6%.

In Italia, invece, il rapporto dell'ISPRA sul consumo del suolo nel 2023 conferma il trend in crescita del 10% rispetto al 2021, pari a 77 Km2. Ciò ha causato: l’incremento delle temperature nelle città tra 43 e 46 °C, l’aumento del rischio idrogeologico con oltre 900 ha di terreno resi impermeabili, la diminuzione di aree agricole, con perdita di altri 4.550 ha in 12 mesi, pari al 63% .

In 15 regioni il suolo consumato al 2022 supera il 5%. Il valore più elevato è quello della Sardegna (+0,67%), Molise (+0,46%) e Puglia (+0,45%) seguito da Campania, Sicilia, Piemonte, Lazio, Veneto e Marche (+0,33%).

La Sicilia si pone al sesto posto per consumo di suolo nel 2022.

INQUADRAMENTO DEL PROBLEMA

Con il supporto di esperti e istituzioni, è stata posta l’attenzione sulla composizione e sulle funzioni del suolo https://youtu.be/J_WIfg4oGa4, nonché sui processi del suo degrado chimico, fisico e biologico derivanti da fattori naturali e da pressione antropica.

https://youtu.be/V2x1rsK2vdE

La Sicilia, già vulnerabile per la posizione geografica tra fronti atmosferici africani ed europei, ha visto modificato il suo ecosistema e aumentato il rischio di desertificazione dei 2/3 a causa di eventi meteorologici estremi. Negli ultimi dieci anni il 70% dei comuni siciliani è risultato a rischio con 175 eventi climatici estremi, di cui 25 solo nel 2022.

Siccità e aridità compromettono la qualità del suolo e mettono in crisi gli agricoltori costretti a sperimentare colture tropicali. I territori che si affacciano sul canale di Sicilia e la Piana di Catania, compresi tra 0 e 200 m s.l.m., presentano livelli di rischio più alti; le zone tra i 200 e i 700 m sono a rischio; sopra i 700 m il problema è meno significativo.

Il 2023 è stato il più arido degli ultimi 100 anni nonostante a febbraio siano caduti 310 mm di pioggia in 48 ore sulla Sicilia Orientale. I volumi d'acqua negli invasi e le riserve idriche sono diminuiti con un deficit di circa 220 mm di pioggia da settembre a dicembre. Enna e Catania hanno registrato fino al 96% in meno nel solo mese di dicembre.

Secondo l'Osservatorio europeo sulla siccità il 45% della regione è in allerta e le immagini satellitari evidenziano il peggioramento nel corso dell'ultimo anno.

La Sicilia classificata in zona rossa ha costretto il Governo regionale a dichiarare lo stato di calamità naturale e a istituire una task force per fronteggiare la crisi. Secondo l'ultimo rapporto Ispra, sono quasi duemila i Km2 in cui potrebbero verificarsi disastri ambientali, pari al 7% della superficie dell’Isola. In riferimento ai fenomeni franosi essa si pone tra le regioni più a rischio di dissesto geomorfologico.

Gli incendi hanno fortemente interessato l’area dei Nebrodi: nel 2022 la Sicilia si colloca al primo posto per quantità di terre percorse dal fuoco, corrispondenti ad oltre il 50% del totale del territorio nazionale bruciato.

http://www.liceosciasciafermi.edu.it/wp-content/uploads/2024/04/S_A_24-SICILIA-TERRE-PERCORSE-DAL-FUOCO.pdf

Come risulta dai dati del SIF, su 10 comuni del nostro territorio presi in esame (Santo Stefano di Camastra, Sant’Agata di Militello, Militello Rosmarino, San Marco d’Alunzio, Tusa, Capo d’Orlando, Caronia, Tortorici, San Salvatore di Fitalia, Naso) 7 sono stati interessati da incendi di aree boschive o di pascolo. In particolare, San Marco d’Alunzio, Tusa, Tortorici e Capo d’Orlando sono le aree più colpite, rispettivamente con 82 ha, 27.61 ha, 43.98 ha e 11.01 ha bruciati. Santo Stefano di Camastra ha riportato 3.40 ha, San Salvatore di Fitalia 2.02 ha e Naso 0.68 ha di aree danneggiate.

È emersa una netta preponderanza degli incendi di origine dolosa e colposa, rispetto alle cause naturali o accidentali.

Alle cause sopra contestualizzate si aggiungono l’uso di pratiche agricole intensive e non sostenibili, la salinizzazione del suolo, l’eccessiva urbanizzazione e la deforestazione che rendono il suolo più vulnerabile all'erosione e incrementano le zone a rischio di desertificazione.  

RIEPILOGO DELLE ATTIVITÀ

L’audizione del dott. Granata Salvatore di Legambiente Nebrodi ha fornito numerosi spunti di riflessione sull'emergenza climatica, sociale ed economica che stiamo vivendo sensibilizzando gli studenti a adottare comportamenti sostenibili. Sono state date indicazioni sulle normative relative alla trattazione della nostra indagine e sulle pubblicazioni sul consumo di suolo.

http://www.liceosciasciafermi.edu.it/wp-content/uploads/2024/04/S_A_-24-RESOCONTO-LEGAMBIENTE-NEBRODI.pdf

Il seminario di studio presso la sede del Parco dei Nebrodi a cui hanno partecipato oltre al Commissario Straordinario, il prof. Giuseppe Lo Papa, docente presso il Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Forestali dell’Università degli studi di Palermo ha consentito di raccogliere informazioni inerenti alle funzioni del suolo, della biodiversità e il ruolo del Parco nella tutela del territorio. https://youtu.be/D_UCv7HqZ3k

L’incontro con il dott. Cuffari Giuseppe di ARPA SICILIA, è stata occasione preziosa per riflettere sull’importante problema della desertificazione come fenomeno complesso di degrado del suolo. Di particolare rilevanza è stata la condivisione del volume 8 Collana Studi e ricerche dell’ARPA Sicilia “Lotta alla desertificazione e gestione sostenibile dei sistemi agroforestali – l’esperienza del progetto Wall”. 

https://www.liceosciasciafermi.edu.it/events/arpa-sicilia-videoconferenza/

L’audizione presso il Comune di San Fratello ha visto coinvolti l’amministrazione comunale, l’ufficio tecnico, l’ispettore della locale caserma del Corpo forestale della Sicilia, il geologo e l’agronomo fortemente impegnati nella progettazione di riqualifica del territorio. Il sopralluogo dei luoghi coinvolti dalle frane, l’escursione nei boschi del Parco dei Nebrodi sono stati occasione per spunti di riflessione sul dissesto idrogeologico, sui fattori che favoriscono la crescita di flora e fauna, sui programmi di riforestazione e ripopolamento delle specie a rischio di estinzione e sul ruolo del Corpo Forestale nel controllo e mantenimento del territorio.

http://www.liceosciasciafermi.edu.it/wp-content/uploads/2024/04/S_A_-24-RESOCONTO-COMUNE-S.FRATELLO.pdf

Il Tenente Colonnello Giuseppe Micalizzi del Comando Carabinieri dopo essersi soffermato sull’importante azione svolta dal Nucleo dei Carabinieri per la tutela dell'ambiente e della biodiversità intesa come ecosistema in cui tutti gli elementi dipendono l’uno dall’altro, ha posto l’attenzione sulla irreversibilità del danno ambientale, sui principali nemici della biodiversità, sulla desertificazione come fenomeno complesso e sui comportamenti che possiamo attuare per la tutela di essa. 

Il dott. Ignazio Di Gangi, dirigente del Parco dei Nebrodi e direttore della Banca del germoplasma vegetale con sede ad Ucria che ha messo in luce l’importanza di custodire ecotipi del territorio con pool genetico capace di garantire alla pianta resistenza agli attacchi di parassiti invasivi, alla salinità del terreno, alle alte temperature e ad altre condizioni più estreme. All. 11

http://www.liceosciasciafermi.edu.it/wp-content/uploads/2024/04/S_A_24-RESOCONTO-CARABINIERI-BIODIVERSITA.pdf

I capi reparto dei Vigili del Fuoco di Messina, Nunzio Petitto e Giovanni Billè dopo l’esame della legislazione per la prevenzione degli incendi hanno evidenziato che questi sono quasi sempre dolosi o colposi e che la collaborazione sinergica con il Corpo forestale regionale e la Protezione civile è essenziale nella prevenzione e nello spegnimento degli incendi.

http://www.liceosciasciafermi.edu.it/wp-content/uploads/2024/04/S_A_24-RESOCONTO-VIGILI-DEL-FUOCO.pdf

Momento molto formativo è stato il sopralluogo presso la sede comunale di Santo Stefano di Camastra, dove gli ing.ri Michelangelo Caurro e Antonino Lombardo dopo una presentazione cartografica del territorio del Comune hanno affrontato e contestualizzato la tematica del consumo di suolo causato dall'urbanizzazione, dall'abbandono delle campagne e dagli incendi.

https://youtu.be/ldxww2taprE

CONCLUSIONE

“Suolo e acqua, risorse per la vita” è stato il tema scelto per la Giornata Mondiale del Suolo 2023 con l’obiettivo di sensibilizzare istituzioni e singoli individui sulla responsabilità collettiva nell’utilizzo sostenibile dell’acqua e del suolo per prevenire siccità e desertificazione.

È necessario:

attuare politiche globali; utilizzare e gestire in modo razionale l’acqua; sensibilizzare i cittadini sui danni causati dai roghi e renderli parte attiva nella prevenzione e nel controllo del territorio; regimentare le acque superficiali; adottare tecniche agricole e di allevamento sostenibili o eco-compatibili; rendere le città più green progettando nuove aree verdi; promuovere il recupero del patrimonio esistente; adottare tecniche di progettazione di sviluppo sostenibile dell'edilizia; gestire in modo sostenibile e responsabile le risorse boschive; ridurre, riusare e riciclare secondo i principi dell’economia circolare

Ad oggi il nostro pianeta soffre per azioni irresponsabili dell’uomo; solo con comportamenti sostenibili, possiamo far sì che non venga distrutto ancor di più ...molto dipende da noi.

Bisogna agire subito: tutti abbiamo il dovere di rendere la Terra un posto migliore!

Video conclusivo “Un pianeta da salvare”

https://youtu.be/omnDX3U-Xsg