Testimoni dei diritti

  • Anno scolastico 2018-2019
  • Presentato da I.C.S. "Giovanni Pascoli", Portogruaro (VE)

Art. 3 e artt. 5, 6, 7, 22, 24, 25 e 26

Art. 3
Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà ed alla sicurezza della propria persona.


Noi, alunni delle classi IB IIB e IIC dell’I.C.G.P. di Portogruaro, dopo aver letto, commentato e discusso con il nostro prof. di italiano Giovanni Perfetto tutti gli articoli della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, abbiamo deciso di approfondire gli articoli 3-5-6–7-22-24-25-26 verificarne poi l’attuazione nel nostro territorio e formularvi delle proposte per assicurarne il rispetto. Ci siamo resi conto che la nostra città, Portogruaro, non è molto sicura perché durante le ore serali, per strada si possono incontrare persone poco raccomandabili. Noi bambini vorremmo uscire da soli, ma i nostri genitori continuano a ripeterci che non è possibile perché temono per la nostra sicurezza. Le nostre proposte sono: intensificare il controllo delle forze dell’ordine (polizia, carabinieri, vigili urbani) per le vie della città, anche nelle zone periferiche installare delle telecamere per una maggiore sorveglianza controllare di più che nei supermercati e nei bar non siano venduti alcolici e sigarette ai minorenni creare una chat di quartiere in modo tale che i vicini possano avvisarsi e aiutarsi nel caso vedano una persona malintenzionata aggirarsi in modo sospetto nei dintorni; rendere la città più sicura dal punto di vista strutturale perché alcune settimane fa sono cadute delle tegole dal campanile della Chiesa, perciò vorremmo che tutti gli edifici vecchi di carattere storico fossero ristrutturati senza abbatterli, perché ci piacciono e rappresentano Portogruaro; organizzare dei corsi gratuiti di autodifesa per noi bambini, adulti e anziani; sensibilizzare i cittadini al diritto alla vita, alla libertà, alla sicurezza della propria persona e alla conoscenza del diverso, organizzando mensilmente degli eventi di discussione e dibattito su queste tematiche imporre delle pene più severe per chi non rispetta la legge e anche delle multe. Nel nostro territorio l’istruzione è un diritto per tutti. Noi bambini, anche se non siamo molto contenti di alzarci la mattina e venire a scuola, ci rendiamo conto che essa è importante perché è lì che impariamo a crescere e a conoscere la storia del nostro passato. La nostra scuola promuove la comprensione, la tolleranza, l'amicizia fra tutte le persone di diversa nazionalità e religione. Le nostre proposte sono: iniziare la scuola alle ore 9.00 e non alle ore 8.00 anche se sappiamo che poi dobbiamo uscire alle ore 14.00 e non alle ore 13.00 arredare le aule scolastiche in base alle esigenze degli studenti presenti oggi in classe creare ambienti dinamici con: tavoli componibili e facili da spostare, tavoli collaborativi di grandi dimensioni per didattica laboratoriale, sedie leggere, con ruote, con piani di appoggio, adatte per una corretta postura e schienali flessibili, pouf, tappeti morbidi, cuscinoni, panche e tribune morbide, angoli per la condivisione di idee, tablet per il docente e per tutti gli alunni, armadi per la salvaguardia e la ricarica dei dispositivi laboratori mobili, bacheca elettronica con monitor interattivi creare spazi dove si possa lavorare in gruppo ma allo stesso tempo relazionarsi con il resto della classe, con punti focali per la lezione, lontani dalle zone di accesso e di distrazione finestre libere da mobili o cartelloni tende o veneziane per schermare la luce quando serve colori delle pareti per definire zone e aree tutto ciò per rendere la didattica divertente ma allo stesso tempo istruttiva. Organizzare almeno una volta al mese degli incontri gratuiti con persone esperte (psicologi, assistenti sociali,ecc.) in cui invitare a partecipare tutta la cittadinanza su tematiche relative alla violenza sotto tutte le sue forme sopra descritte perché crediamo che l’informazione e il confronto siano fondamentali per essere liberi. Organizzare dei concorsi artistici per valorizzare la personalità di tutti i cittadini e aiutare le persone in difficoltà chiedendo al comune di conceder loro delle abitazioni in affitto ma a un prezzo modesto e offrendogli un lavoro.

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