IL DENTRO E IL FUORI, L 'ALTRO E GLI ALTRI

  • Pubblicato il 27/03/2019
  • da V. R. - Bologna

Come già spiegato nel preludio del progetto " veni vidi vici", la seconda C , ha lavorato con la Professoressa Flecchia (ARTE E IMMAGINE) sul concetto di limiti, confini, che non sono solo figurativi; infatti i ragazzi, grazie alla competenza significativa della insegnante, hanno sperimentato il "dentro e fuori". Riportiamo quindi una sintesi del lavoro svolto e un breve video del lavoro.
Oggi abbiamo lavorato con un filo nero elastico, quel filo sottile rappresentava il nostro Confine e abbiamo potuto sperimentare, che chiudendo con un piccolo nodo, quella linea/confine in un cerchio, potevamo intanto lavorare sulla Libertà, di quello Spazio.
Quel cerchio è diventato il nostro spazio personale, tutto da esplorare dentro e fuori.
Il filo/confine ci ha permesso anche di ricordarci che c'è un fuori in cui è possibile incontrare l'Altro, gli Altri.
Così abbiamo iniziato, prima individualmente e poi in coppia a cercare nel movimento e nell'esplorazione, un contatto che non fosse invasivo.
Ci possiamo avvicinare all'Altro se abbiamo ben presente, qual'è in nostro spazio vitale e cosa di noi vogliamo difendere, ricordando che si può essere vicini ma anche troppo vicini, cioè che potremmo anche invadere troppo lo spazio dell'Altro.
Abbiamo capito che il confine può servire a non creare situazioni di disagio e che il confine si può superare solo, nella consapevolezza che ciascuno di noi ha diritto al proprio spazio.
" Tutto comincia con un filo elastico, un confine. Due persone che non si possono nè vedere nè incontrare, nè avere un contatto per la presenza di un confine.
Lo spazio personale si può condividere naturalmente, stabilendo dei limiti da non superare. E' stata un'esperienza significativa, che si può comprendere pienamente con l'esperienza, ma che si può ugualmente trasmettere." Beatrice B.

https://gopro.com/v/1emR9Xmp87peL

Commenti (6)

  • il 07/04/2019
    E. P. - Bologna
    ha commentato:

    Il lavoro che abbiamo svolto in classe ci ha fatto riflettere sul nostro confine personale. Infatti credo che ognuno di noi abbia un confine immaginario che può essere oltrepassato solo da chi vogliamo. La professoressa Flecchia ci ha spiegato questo importante concetto con dei fili elastici e ci ha fatto provare a cercare un contatto con l'altro che non fosse invasivo.
    Personalmente credo che sia stata un' attività molto interessante che per prima cosa ci ha ricordato che i confini non sono solo quelli degli stati e delle regioni ma anche quelli delle persone e del loro benessere

  • il 02/04/2019
    S. L. - Bologna
    ha commentato:

    L'esperienza con l'elastico non l'hanno provata tutti ma non credo che sia stato facile avere un confine perché secondi me una persona non ha confini come Simona Anedda

  • il 01/04/2019
    G. D. - bologna
    ha commentato:

    Grazie alla professoressa Flecchia che ci ha regalato questa bellissima e significante esperienza, ho capito che i confini non sono solamente esterni, ma anzi molto spesso i confini che ci impediscono di agire, sono quelli interiori. Utilizzando un semplice e sottile elastico abbiamo imparato che i confini interiori ci ostacolano tante cose he spesso noi neanche ce ne accorgiamo, quindi questa lezioni diversa dal solito mi ha fatto pensare a come agiamo e a quello che potrebbe arrivare alle persone del mondo fuori.

  • il 31/03/2019
    T. G. D. - Bologna
    ha commentato:

    É stato molto interessante vedere il significato di confine come un elastico e non solo come muro o delimitazione tra due stati. Ho trovato anche, come i miei altri compagni, difficile avere contatti con l'altro soggetto anche se non ho avuto la possibilità di provare.

  • il 31/03/2019
    L. B. - Irnerio (Bo)
    ha commentato:

    Nonostante io non abbia provato l'esperienza con elastico penso ( come Dylan ) che sia stato difficile stabilire un contatto tra i due ragazzi

  • il 27/03/2019
    D. M. - BOLOGNA
    ha commentato:

    Io ho provato questo esperienza con l'elastico e devo dire che e' stato difficile avere un contatto con un'altro soggetto.
    Siamo stati bravi a dare il meglio di noi in ogni prova con l'elastico,stiamo OLTREPASSANDO ogni confine con questo progetto