Arrivederci

  • Pubblicato il 30/04/2019
  • da A. M. - Paternò (CT)

Sebbene bisogna fare un resoconto di questa esperienza particolare e allo stesso tempo generale, poiché abbraccia tutti i valori comuni di diverse religioni, dico che il riverbero in me e nei nostri alunni sarà incessante. Da un lato c’è stato lo stupore per la comunanza tra i diversi “credo” e dall’altro abbiamo appreso dettagli, incastonature preziose e particolari in ogni religione da noi visitata. La scaletta del nostro progetto è stata ricca e mirata a fare sperimentare con fatti e azioni tutti quei valori che spesso esperiamo istintivamente o che trascuriamo: siamo partiti con la comprensione della “Dichiarazione dei diritti umani” attraverso ricerche sul territorio per individuare i diversi culti con interviste e reportage, così i ragazzi hanno compreso i comportamenti, i segni e le differenze che sono ingredienti normali della quotidianità, che la differenza è un valore aggiunto. Hanno confrontato feste, riti, cibi, musiche e danze, e come vuole Dio, si sono divertiti ed erano ben contenti. Spesso nei loro commenti del nostro blog hanno uso l’aggettivo “bello, bellissimo, bellissima”, che a primo impatto può sembrare ripetitivo, in realtà la bellezza ha bisogno di poche parole e questo i ragazzi lo sanno. Questa è stata anche una esperienza intima perché i ragazzi, felici come mai, hanno messo in campo i loro valori, li hanno sottolineati con la partecipazione entusiasta e attiva di una gioia spesso consapevole. Come se ci avessero voluto dire: perché non l’abbiamo saputo prima di ora? Gli incontri con i rappresentanti delle religioni e la visita guidata ai luoghi di culto li ha meravigliati e incuriositi: in una lasso di tempo breve, una mattinata, hanno fatto il giro del mondo attraverso coloro che praticano un’altra fede: hanno incontrato in rispettoso silenzio rappresentanti dell’Islamismo, Induismo, Buddhismo, Cristianesimo ed Ebraismo. Certo l’immagine di Dio in loro è cambiata e, lo ammetto, anche in me. Il confronto lungo questo percorso è stato ricco di emozioni e richiami alla solidarietà, alla giustizia equilibrata, al rispetto, anzi all’attrazione, per ciò che noi percepiamo diverso. Credo che la comprensione dell’identità religiosa nei nostri ragazzi è stata avviata, i loro cuori si sono aperti così come le loro menti. Durante la preparazione dei laboratori di drammatizzazione e creatività centrati sui testi sacri, le musiche e le danze di altre culture non sono mancate le improvvisazioni dei nostri alunni, attraverso piccoli componimenti sia scritti che recitati hanno potuto esprimere le loro percezioni sacre. Ecco mancava la parole sacro. Ringrazio i miei alunni per questa sacra e magnifica esperienza. Prof.ssa Barbara Santoro
Ecco l'ultimo lavoro della nostra alunna Ginevra Turrisi
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