COME TUTTO E' INIZIATO

  • Pubblicato il 26/03/2020
  • da L. V. - Zevio (Verona)

Questa nostra avventura è iniziata nella primavera dell'anno scorso. In un'attività sui diritti inviolabili per una persona, che ha avviato una discussione molto animata, gli alunni stessi hanno proposto di elaborare un'attività più strutturata da presentare come progetto per il concorso bandito dal Senato della Repubblica. Ci siamo così presi tutto il tempo necessario per leggere attentamente tutti i diritti umani: ciascuno è stato eviscerato, rovesciato come un calzino, smembrato e rattoppato. Le discussioni sono state accese, spesso hanno visto la classe dividersi in due fronti contrapposti; i ragazzi hanno imparato a confrontarsi, ma soprattutto a scontrarsi con opinioni talvolta nettamente diverse dalle proprie. Sono state riformulate le regole dell'ascolto: è stato in quel momento che si è sentita l'esigenza di "mettersi nei panni degli altri", perchè è risultato subito evidente che la diversità di punti di vista è anche dovuta a differenti contesti famigliari, sociali, culturali. In quel frangente l'apporto di idee, opinioni, pensieri, ma anche emozioni, sentimenti ha sottolineato l'eterogeneità dei luoghi di provenienza di un terzo della classe: gli alunni albanesi e romeni hanno avuto l'occasione di mostrare l'altro lato della medaglia, soprattutto per quanto riguarda gli spostamenti da e per l'Italia. Si è aperto allora davanti ai loro occhi un immenso scenario, ed hanno capito che il concetto di "libertà di movimento" contiene molto più di quanto viene espresso nel testo della Dichiarazione dei Diritti Umani. Per questo, dopo vari dibattimenti e votazioni (spesso non privi di accesi e vivaci scambi di vedute) la scelta è caduta sull'articolo 13. E l'anno scolastico si è concluso con la proposta di rifletterci durante l'estate, di documentarsi, guardarsi intorno, prestare attenzione a ciò che ci circonda. Con la consapevolezza che nuovi dubbi e nuove domande erano sorti, interrogativi cui avremmo cercato di rispondere l'anno successivo.

Commenti (10)

  • il 18/04/2020
    M. D. - Zevio (VR)
    ha commentato:

    Questo progetto ci ha coinvolti dall'inizio, discutendo e litigando per le proprie idee ma naturalmente abbiamo lavorato insieme con impegno, per poter continuare l'attività al meglio. Durante questa quarantena stiamo vermanete capendo e valutando l'importanza di quest'articolo e continueremo il lavoro, anche a distanza per poi ritornare ad ascoltarci e unire le nostra forze per lavorare al meglio, insieme ce la potremo fare!
    M.D.

  • il 01/04/2020
    M. D. F. - Zevio (VR)
    ha commentato:

    Quando l'anno scorso abbiamo iniziato a lavorare a questo progetto non capivo bene l'importanza della libertà di movimento, ma durante la quarantena sto capendo quanto sia importante poter muoversi liberamente.
    E' stato fin da subito un progetto molto interssante, a cui abbiamo partecipato tutti e riusciremo a portarlo avanti nonostante la lontananza.
    M.D.F.

  • il 30/03/2020
    G. Q. - Zevio (VR)
    ha commentato:

    Una cosa molto interessante e divertente, è stata proprio confrontarsi. Abbiamo discusso su ogni cosa, ogni pensiero che condividevamo veniva commentato, criticato o appoggiato da qualcuno. Ora che questi scambi di pensieri e idee non sono più possibili, mi rendo conto di quanto fossero importanti.
    G.Q.

  • il 28/03/2020
    A. C. - Zevio (VR)
    ha commentato:

    Nei miei tredici anni di vita, se devo pensare alla libertà, penso proprio alla libertà di movimento.
    Per me è proprio questa l'idea di libertà, potersi spostare a proprio piacere in ogni direzione, attraversando confini e stati.
    Questo l'ho capito anche grazie ai miei compagni di classe provenienti dagli altri stati, capendo come fosse importante per le loro famiglie potersi vedere con i propri parenti e coltivare i loro affetti.
    Queste settimane di quarantena hanno amplificato a dismisura il senso di clausura e oppressione che lo stare obbligato ai "domiciliari" crea.
    Spero che questo periodo finisca presto e che possiamo ricominciare a spostarci liberamente e perché no, ricominciare a dedicarci a questo meraviglioso progetto.
    A.CANEVA

  • il 27/03/2020
    C. D. - Palermo
    ha commentato:

    Complimenti ragazzi, buon lavoro a tutti voi!

  • il 27/03/2020
    C. S. - Zevio (VR)
    ha commentato:

    Questo progetto ci ha entusiasmati fin da subito, abbiamo lavorato con impegno per svolgere al meglio le varie attività.
    E' stato interessante conoscere i diritti umani in modo attivo e non solo studiandoli sui libri.
    Mi è piaciuto quando ci siamo confrontati fra di noi, ma soprattutto conoscere le realtà dei miei compagni di classe che hanno origini albanesi e romene.
    Adesso, purtroppo, non abbiamo più libertà di movimento, non solo verso gli altri stati, ma anche all'interno dell' Italia. Con l'impegno di tutti sono convinta che tutto questo passerà, potremo muoverci di nuovo e saremo più forti di prima.
    C.S.

  • il 27/03/2020
    A. M. - Castel Mella (Brescia)
    ha commentato:

    Bravi, ragazzi!
    Continuate con questo entusiasmo.
    Professoressa A.M. - IC Castel Mella (BS)

  • il 27/03/2020
    N. O. - Zevio (VR)
    ha commentato:

    Abbiamo lavorato con molto impegno fin da subito perché eravamo molto felici di questo progetto, continueremo a lavorare per confrontare tutte le nostre idee. FORZA RAGA!
    N.O.

  • il 26/03/2020
    A. S. - Zevio (VR)
    ha commentato:

    Questo progetto ci ha entusiasmato fin da subito, e siamo pronti a continuare ascoltando e confrontando le idee di tutti noi ragazzi.
    Quest'estate ho avuto modo di scoprire l'importanza che ha avuto il Trattato di Schengen, e la rivoluzione che ha portato al diritto di libertà di movimento, e mi ha fatto riflettere sulle difficoltà che hanno le persone che vivono nei paesi al di fuori del trattato.
    A. S.

  • il 26/03/2020
    G. A. - Zevio (VR)
    ha commentato:

    L'anno scorso abbiamo preso l'iniziativa di nostra spontanea volontà, ci siamo rimboccati le maniche, unito le forze e insieme abbiamo iniziato l'avventura con coraggio, impegnandoci al massimo in ogni attività. Ed ora eccoci qui, pronti a lavorare e a metterci in gioco di nuovo. Forza ragazzi!
    G.A.