UN CALCIO PER TUTTI

  • Pubblicato il 09/05/2020
  • da A. P. - Cerano (Novara)

Qui di seguito alleghiamo alcuni dei lavori svolti dai nostri ragazzi per riflettere sullo sport come diritto, prendendo spunto dall'attività della ONLUS "Un calcio per tutti", presentata ai ragazzi dal calciatore Daniele Buzzegoli.

P., 2^B
Articolo 1 della Dichiarazione dei Diritti Umani
“Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza”.
E’ proprio questo che ho trovato visitando il sito della onlus “Un calcio per tutti”:
la loro missione è far si che tutti i ragazzi con disabilità intellettive o motorie possano esprimersi e fare sport aiutati da professionisti che li supportano coinvolgendoli in attività singole e di gruppo.
Nel sito ho trovato una frase che mi ha colpito molto:
“ulteriore obiettivo di questo progetto è quello di offrire FELICITA’: felicità agli atleti e alle loro famiglie che potranno cimentarsi al gioco del calcio divertendosi e provando le stesse emozioni dei bambini normodotati.”questa è secondo me la vera essenza dell’uguaglianza, provare tutti le stesse emozioni, avere tutti la possibilità di esprimersi e di fare ciò che ci piace senza barriere fisiche o mentali.
L’aiuto che viene da chi collabora con la onlus è lo spirito della fratellanza, l’aiutare il prossimo, vedere le differenze non come un handicap ma come una nuova opportunità, una sfida che aiuta i ragazzi che partecipano al progetto ma soprattutto arricchisce chi ne fa parte.
Dare a tutti la possibilità di realizzare un sogno, di sentirsi liberi e uguali, è una delle cose che permette di fare questa associazione.Vivere nel rispetto delle diversità altrui e regalare gioia e “normalità”.

N., 2^B
Come dice il titolo lo sport è un diritto per tutti,anche per le persone con disabilitá.
Perché loro non sono diversi da noi,siamo tutti uguali.
Io penso che loro hanno anche qualità in più di noi,sono anche loro importanti quanto lo siamo noi.
Dopo aver letto la pagina internet della ONLUS sono rimasta davvero colpita da quanti sforzi fanno per far fare lo sport anche a questi ragazzi disabili.
Li aiutano in tutto. Li vanno a prendere e li portano al campo,li vestono e gli fanno anche la doccia dopo essersi allenati.
Io immagino anche quanto sia difficile fare tutto questo ma loro ci riescono comunque!
È anche bellissimo vedere questi ragazzi divertirsi e vederli sorridere.
Poi è anche un buon motivo per conoscere nuovi ragazzi e fare amicizia !
Alcuni come ho capito dal video si conoscono magari giá dalla scuola..ancora meglio!
Faccio veramente i complimenti a tutte queste persone che fanno di tutto pur di rendere anche felici questi ragazzi.

M., 2^A
Spesso la “diversità” nelle persone spaventa o ci lascia indifferenti, vedere queste persone che si prodigano
per altri per fare in modo che la loro vita sia uguale o comunque il più simile possibile a quello delle
persone normali mi fa riflettere e mi fa capire che tutti, se dedicassero anche solo 10 minuti del loro tempo
a queste persone, ne gioveremmo tutti.
L’ articolo 1 della Dichiarazione dei Diritti Umani che parla di UGUAGLIANZA, DIGNITA' e FRATELLANZA
non fa differenza tra persone normali o diverse proprio perché tutti dovremmo godere della gioia che lo
sport ci dona stando insieme, gioendo delle vittorie o piangendo nelle sconfitte.
La gioia che proviamo quando stiamo insieme spesso viene negata ad alcune persone perché pensiamo che
avendo un handicap non potranno mai fare quello che fanno le persone normali, questa ONLUS ci fa capire
che insieme aiutando queste persone, creando delle manifestazioni o degli eventi per loro danno, gioia e
felicità, riconoscimenti, premi ma soprattutto tanta felicità a queste persone.

E., 2^B
Ho ascoltato le parole dell’ex giocatore del Novara Calcio, Daniele
Buzzegoli, padre di un ragazzo affetto da autismo e ho visitato il sito
dell’Associazione “Un Calcio per Tutti Onlus” di cui è Presedente.
Si tratta di un’Associazione che opera nell’ambito di un progetto sportivo-
sociale denominato appunto “Un Calcio per Tutti”. ONLUS
Le attività che l’Associazione offre riguardano la pratica sportiva del
calcio da parte di ragazzi con disabilità motorie o intellettive, medio-gravi:
lo sport diventa uno strumento d’integrazione e contribuisce allo sviluppo
fisico e personale dei bambini con disabilità fisiche ed intellettive medio-
gravi attraverso il gioco del calcio.
La pratica di questa disciplina e le regole del gioco sono adattate alle loro
capacità e ai loro bisogni.
Gli obiettivi di questo progetto sono:
– stimolare l’accettazione dell’altro attraverso la cultura dello sport;
– favorire e rafforzare l’identità e l’autonomia di ogni partecipante;
acquisire sicurezza e coscienza delle potenzialità del proprio corpo in
relazione al movimento;
– favorire lo sviluppo delle potenzialità motorie e relazionali;
– migliorare l’autocontrollo del bambino, in particolare al livello motorio;
– apprendere e rispettare le regole del gruppo dell’essere una squadra e
della filosofia del gioco del calcio.
Soprattutto lo scopo dell’Associazione è offrire momenti di serenità e
felicità ai ragazzi e alle loro famiglie.
I ragazzi potranno cimentarsi al gioco del calcio divertendosi e provando
le stesse emozioni dei bambini normodotati, con i quali in alcune occasioni
si ritroveranno per condividere allenamenti e partitelle.
Quindi anche per i ragazzi normodotati sarà una importante e significativa
esperienza di condivisione.
Ho fatto una rapida ricerca sul web e ho scoperto che esistono moltissime
associazioni sportive per la pratica di numerosi sport da parte di disabili:
atletica leggera, volley, basket, nuoto e molte altre.
Ho anche scoperto che le prive vere Olimpiadi per disabili sono nate in
Italia, precisamente a Roma, in occasione dei Giochi del 1960. In
quell’anno Antonio Maglio, direttore del centro paraplegici dell’INAIL,
ottenne di portare l’evento nella capitale, subito dopo le Olimpiadi estive
dedicate ai normodotati.
Nacquero così, in territorio italiano e su iniziativa di un nostro
connazionale, i primi Giochi Paralimpici.
Mi sembra sia assai significativo: lo spirito olimpico è rappresentato dal
famoso motto, “l’importante è partecipare”, ovvero, non importa che
qualcuno sia più “bravo” di me, l’importante è che io mi comporti come
meglio posso, in base a come sono, perché lo sport non ha barriere, non ci
sono distinzioni di colore della pelle, di religione, di nazionalità, di ceto
sociale.
 Le Paralimpiadi rappresentano un esempio concreto di accettazione e
considerazione della diversità e sono un invito a guardare alla ‘disabilità’
non come a un limite, ma come a una risorsa perché lo sport è lo spazio
della libertà, del valore di ogni persona, al di là di ogni differenza, ma anzi
dell’eguaglianza e della fratellanza fra gli uomini.

B., 2^A
Secondo me questo progetto è stata un ottima idea da parte di Daniele Buzzegoli e
tutti i collaboratori, con il passare degli anni mi auguro venga presa come esempio
e diventi un’ associazione conosciuta da tutti.
Proprio nel rispetto dell’ articolo 1 della Dichiarazione dei Diritti, che dice “ tutti gli
esseri umani nascono liberi ed uguali in dignità e diritti”, i progetti come questo lo
rendono attuabile.
Solo attraverso attività studiate per aiutare i ragazzi diversamente abili a svolgere
attività sportiva, si rende attuabile questo diritto e soprattutto lo sport avvicina le
persone in una passione comune. E’ come se lo sport, in questo caso, rendesse tutti
uguali.
La seconda parte dell’ articolo 1 inoltre spiega che gli individui devono vivere con
spirito di solidarietà e secondo coscienza, un progetto come questo ben rispecchia
questo concetto, in quanto gli adulti hanno agito con questo spirito.
Nel fondare questa associazione più persone si prendono cura di questi ragazzi in
maniera volontaria senza ricevere nessun compenso, aiutano le loro famiglie con
spirito di fratellanza come fossero i propri figli e rendono l’ attività sportiva attuabile
e uno strumento per farli divertire e socializzare. Il fatto di farli giocare anche con
ragazzi normodotati è importantissimo per entrambe le parti, perché i più fortunati
possano fin da giovani capire ed essere utili per i propri coetanei.

M., 2^A
Le attività della ONLUS Un Calcio per tutti sono legate strettamente all'articolo 1 della
Dichiarazione dei Diritti Umani.
Il progetto che spiega Daniele Buzzegoli consiste nel creare partite con ragazzi disabili, al fine di
far fare loro sport, coinvolgendo anche le famiglie di questi ragazzi. Questa associazione permette
di far fare sport, cosa molto importante per i ragazzi disabili, poiché così essi possono fare esercizio
fisico.
I collaboratori vanno a prendere i ragazzi disabili a casa e li portano al palazzetto sportivo, li fanno
cambiare, giocare, lavare dopo la partita e li riportano a casa. È un momento molto bello perché i
ragazzi normodotati ogni due settimane vengono invitati ad allenarsi a stretto contatto con i ragazzi
disabili e imparano a lavorare, collaborare e a giocare insieme.
Questo progetto rispetta in modo molto chiaro l'articolo della Dichiarazione dei Diritti Umani
poiché porta i ragazzi disabili a svolgere attività identiche a quelle svolte dai ragazzi normodotati,
facendoli integrare e socializzare. I ragazzi così facendo possono crescere in spirito di fratellanza, si
possono aiutare gli uni gli altri, hanno gli stessi diritti e la stessa dignità. Il progetto inoltre consente
ai ragazzi disabili di praticare in sicurezza il gioco del calcio, sempre sotto il controllo vigile dei
collaboratori. La pratica dello sport e le regole sono ovviamente adattate alle capacità dei ragazzi
disabili che giocano in quel momento. Gli obiettivi che sono alla base di questo progetto coincidono
con l'Articolo 1 della Dichiarazione: viene stimolata l'accettazione dell'altro usando lo sport, si
favorisce l'identità e l'autonomia di ogni partecipante, essi acquisiscono più sicurezza e coscienza
delle proprie specifiche potenzialità, viene migliorato l'autocontrollo, si migliora lo sviluppo delle
potenzialità motorie, si educa a apprendere e rispettare le regole del gruppo, dell'essere squadra e
del gioco, in generale, del calcio. I ragazzi disabili così possono provare felicità, poiché vengono
trattati in modo uguale ai ragazzi normodotati e possono così provare le stesse emozioni. Tutti,
veramente, così possono avvicinarsi, crescere, imparare con l'aiuto della pratica sportiva, adeguata
alle differenti esigenze dei vari partecipanti. Anche i ragazzi normodotati possono, collaborando
con questo progetto, arrivare a conoscere e a capire meglio quali sono le caratteristiche di questi
ragazzi, arrivando a conoscerli, capirli meglio, approcciarsi con loro nel migliore dei modi.

Commenti (6)

  • il 29/05/2020
    A. V. C. - Cerano
    ha commentato:

    I lavori svolti dai miei compagni sono ottimi! Bravissimi!
    Ho apprezzato molto svolgere questo lavoro perché mi ha fatto riflettere su quanto sia un privilegio essere sani e poter aiutare gli altri. Lo sport non regala felicità, lo sport è felicità, quindi bisogna ringraziare queste società che hanno come obiettivo quello di rendere lo sport accessibile a tutti i ragazzi.
    Grazie!
    A.V.C IIA

  • il 23/05/2020
    G. M. - CERANO
    ha commentato:

    Ho letto i lavori dei miei compagni e penso che siano stati tutti molto bravi. Io che sono un appassionato dello sport e non potrei farne a meno sono molto felice che esistano ONLUS e associazioni come questa che aiutano i ragazzi a fare sport cosa che aiuta l'integrazione e annulla le differenze.

    G.M. 2B

  • il 12/05/2020
    T. J. - Cerano
    ha commentato:

    I lavori sono stati svolti davvero bene!! Da tutto questo ho imparato che dobbiamo sempre lottare affinché i diritti dei più deboli sia sempre difeso! Pensare che questi ragazzi, che hanno già una vita difficile, possano trovare la felicità nello sport è bellissimo!!
    T.J. 2.b

  • il 10/05/2020
    C. G. - Cerano
    ha commentato:

    I nostri alunni ci hanno stupito.......non pensavamo che si impegnassero così tanto in questo particolare periodo dove tutto viene ridimensionato e la realtà pare stravolta. Hanno saputo riflettere e con parole semplici dare vita alle loro riflessioni!
    Bravi! Date anche a noi energie per andare avanti!
    C.G. (Cerano) - Novara

  • il 09/05/2020
    G. C. - Vespolate
    ha commentato:

    Ottimo lavoro ragazzi! Siamo anche noi un bel esempio di fratellanza!

  • il 09/05/2020
    S. M. - Cerano
    ha commentato:

    Questi testi scritti dai miei compagni sono davvero magnifici! Si capisce perfettamente che ci hanno messo impegno nel svolgerli! Faccio i miei più grandi complimenti agli autori di questi testi... Bravissimi tutti , davvero!

    S.M