In viaggio tra le tradizioni popolari

  • Pubblicato il 25/10/2020
  • da M. C. - Porto Viro (Rovigo)

In questo primo mese di scuola, abbiamo voluto continuare il nostro studio delle tradizioni locali, scoprendo e indagando la nostra cultura contadina fatta di fede, lavoro, sacrificio, condivisione e di altri valori che oggi ci sembrano persino dimenticati. Come l’albero dà frutto soltanto se le sue radici sono ben nutrite dal terreno, anche noi abbiamo bisogno di riscoprire ciò da cui ha preso origine la nostra vita e di trarre nutrimento dal terreno che ci ha generati! Per comprendere il presente e sapere chi siamo…
A gruppi, abbiamo approfondito lo studio di alcune danze e canzoni ambientati nei tempi passati, quando i nostri nonni e bisnonni vivevano a stretto contatto con un territorio che, talvolta, risultava essere anche pericoloso.
Abbiamo anche scoperto la figura del “Torototela”, una persona esistita realmente che gironzolava per i paesi raccontando storie nelle piazze e nelle stalle. Sulle sue spalle c’era sempre il suo inseparabile strumento, ricavato da zucche svuotate ed essiccate dalle quali tagliava un pezzo e vi aggiungeva delle corde creando una sorta di mandolino. Parlava e canticchiava. In cambio del suo show riceveva delle fette di salame, un bel bicchiere di vino o della mortadella. In inverno dormiva nelle stalle e d’estate all’aria aperta.
Vogliamo condividere con voi i risultati della nostra ricerca:

https://drive.google.com/file/d/1f60Xr9SWj6d4RrfiValpqilqpoTxkOfl/view?usp=sharing

Commenti (5)

  • il 12/11/2020
    M. B. - Porto Viro (Ro)
    ha commentato:

    Sono rimasto molto colpito dal testo della canzone “Tera e aqua”. Mi ha fatto pensare a quanta disperazione e povertà ci doveva essere in Polesine nei secoli scorsi. Questa canzone evoca il dolore per guadagnarsi da vivere, ma è presente anche una forma di sottomissione alla volontà della terra.

  • il 25/10/2020
    G. M. - Porto Viro (RO)
    ha commentato:

    Grazie alla mia ricerca, ho potuto approfondire la ricerca di un personaggio del passato di cui ignoravo l’esistenza: il Torototela. II Torototela era un cantastorie che girava di villaggio in villaggio, fermandosi nelle osterie dove si faceva offrire del vino e del cibo dai presenti. Lui ricambiava con i suoi racconti e le sue storie, in parte reali e in parte inventate, ricche di divertenti particolari. Il loro scopo erano la convivialità e il divertimento.

  • il 25/10/2020
    A. C. - Porto Viro
    ha commentato:

    Gli insegnanti ci hanno detto che, non appena terminerà questa emergenza sanitaria che ci impone il distanziamento sociale, organizzeranno un laboratorio per farci sperimentare alcune danze popolari. Penso che sarà divertente metterci in gioco provando movimenti e ritmi che di certo saranno stati cari ai nostri bisnonni.

  • il 25/10/2020
    M. C. - Porto Viro
    ha commentato:

    Ricordare le tradizioni è importantissimo e ci permette di dare un senso a tanti costumi, modi di dire, usanze, permettendo loro di avere vita anche oltre l’immediatezza del presente. Inoltre, quando la tradizione viene manifestata, spesso riesce a trasmettere sensazioni che possono essere simili a quelle provate alle origini. Le tradizioni ci inducono a fare nuove esperienze che non avevamo mai sperimentato.

  • il 25/10/2020
    L. B. - Porto Viro (RO)
    ha commentato:

    La conoscenza delle radici culturali del territorio in cui viviamo è un elemento fondamentale nel processo formativo, punto di partenza per ampliare conoscenze e stimolo per confronti culturali oggi sempre più attuali. Studiando le canzoni del lavoro dei loro bisnonni, i ragazzi hanno potuto comprendere l'importanza dei sacrifici sostenuti, evidenziare il rapporto e la ricerca di un'equilibrata convivenza uomo-territorio che ha caratterizzato il nostro passato. Il confronto tra passato e presente ha stimolato paragoni tra diverse culture, consentendo di affrontare con maggiore consapevolezza le dinamiche del mondo moderno, per costruire una società della convivenza e del reciproco rispetto.