I nostri genitori in cattedra

  • Pubblicato il 11/03/2022
  • da M. C. - Porto Viro (Rovigo)

Questa settimana abbiamo pensato di invitare a scuola tre genitori di origine non italiana che sono arrivati nel nostro Paese per motivazioni diverse, affinché ci raccontassero le loro esperienze.
A., mamma di T., ci ha descritto il suo arrivo dall’Argentina; M., papà di M. e A. è emigrato dall’Iran, mentre S. mamma di A. si è trasferita in Italia provenendo dalla Bosnia Erzegovina.
L’ascolto diretto della testimonianza dei nostri genitori è stato sicuramente molto diverso da una semplice ricerca in internet e ci ha permesso di condividere le loro emozioni.
La partecipazione e il coinvolgimento dei nostri genitori, che ci hanno presentato le loro testimonianze, raccontandoci aneddoti, curiosità e segreti vari, hanno rappresentato un valore aggiunto al progetto che stiamo sviluppando.
Ecco alcune immagini dell’incontro:

https://youtu.be/8IYn-ue9AkY

Commenti (16)

  • il 08/04/2022
    A. B. - Licodia Eubea
    ha commentato:

    Mi complimento per l'attività che avete svolto, coinvolgendo persone esterne alla classe. Secondo me è fondamentale la presenza degli scambi culturali, anche noi abbiamo fatto una cosa simile però visitando il centro rifugiati politici della nostra città,come voi abbiamo ascoltato le loro storie e le attività che svolgono durante i giorni di festa della loro cultura.

  • il 29/03/2022
    T. B. - Porto viro (RO)
    ha commentato:

    Questa attività mi è piaciuta molto perché ho capito le origini, la cultura, le tradizioni, gli usi e costumi dei genitori stranieri, e anche perché mi ha arricchito di sapere.

  • il 25/03/2022
    T. B. - Porto viro (RO)
    ha commentato:

    Il papà di due nostre compagne ci ha spiegato le diverse condizioni di vita del suo Paese d'origine, l'Iran. Ci ha spiegato le difficoltà che ha incontrato quando è arrivato in Italia, in particolare nell'imparare una nuova lingua. Ci ha anche parlato di usi, costumi, tradizioni del suo paese d'origine, arricchendoci culturalmente, aprendoci a nuovi orizzonti.

  • il 25/03/2022
    T. B. - Porto viro (RO)
    ha commentato:

    Oggi a scuola sono venuti a parlarci della loro esperienza di vita alcuni genitori stranieri dei miei compagni di classe. In particolare ci hanno presentato la cultura bosniaca e la cultura iraniana. Ascoltando racconti di questi genitori ho imparato alcune cose nuove su questi popoli e le loro abitudini e tradizioni, ho inoltre capito quanto sia stata dura per loro lasciare la terra d'origine e trasferirsi qui in Italia. Tutto ciò mi ha fatto riflettere sul fatto che esistano ancora dei Paesi così poco sviluppati, quindi mi sento fortunato a essere nato in un Paese più ricco. Ci hanno raccontato anche le difficoltà che hanno avuto ad ambientarsi perché alcune volte non sono stati accettati bene, in quanto stranieri. Mi ha colpito molto sentire che sono tornati pochissime volte a trovare i loro famigliari a casa e questo mi ha rattristato un po'.

  • il 25/03/2022
    S. A. - Porto viro
    ha commentato:

    Il 7 e 8 marzo sono venuti dei genitori di alcuni nostri compagni a scuola a farsi intervistare da noi.
    Ci hanno raccontato la loro storia, com'è stato trasferirsi qua in italia.
    Alcuni sono venuti qua da piccoli e sono riusciti a imparare velocemente la nostra lingua,mentre altri sono arrivati che erano già adulti, quindi per loro è stato più difficile imparare la lingua e anche integrarsi con le altre persone.
    Ci hanno parlato anche dei loro piatti tipici e ci hanno spiegato come vanno cucinati.

  • il 14/03/2022
    S. A. - Porto viro
    ha commentato:

    Ieri con i miei compagni abbiamo incontrato mia mamma.
    abbiamo parlato della sua storia, del suo passato e delle sue origini.
    Ha raccontato perchè è venuta in Italia nel lontano 2005 all'età di 38 anni; in origine viveva in Argentina, più precisamente nella capitale: Buenos Aires.
    Lei è venuta venire in italia per motivi di lavoro; mio papà è venuto 5 mesi prima per vedere se c'era lavoro e un luogo abitabile.
    In seguito ha cercato lavoro e dopo 4 anni ha partorito me, che l'ha aiutata a integrarsi meglio.
    Grazie ai vicini, dopo aver trovato la residenza, è stata aiutata a capire l'italiano e parlarlo.
    A volte quando torna in Argentina, si sente a casa però quando pensa che dovrà ritornare in Italia le viene male perchè dovrà rilasciare la sua Terra.
    Adesso lavora come cameriera in un ristorante e si trova molto bene visto che questo paesino è molto calmo e tranquillo.
    E' stato molto interessante ascoltare mia mamma raccontare la sua storia perchè un po' già la sapevo, però ha descritto dei momenti che non conoscevo.
    In più, confrontando la sua storia con gli altri, sono uscite delle domande che non mi sarei mai posto conoscendo così anche più a fondo la sua storia.
    Verso la fine abbiamo parlato dei piatti tipici e ci ha detto una frase in spagnolo.

  • il 14/03/2022
    F. G. - Porto Viro
    ha commentato:

    Lo scorso lunedì e martedì sono venuti nella nostra classe tre genitori stranieri di alcuni miei compagni di classe,ci hanno parlato della loro vita e del perchè sono venuti ad abitare in Italia .Una è venuta dalla Bosnia-Erzegovina, una dall'Argentina e uno dall'Iran. Tutti e tre i genitori sono venuti in Italia quando erano abbastanza giovani. Nessuno di loro ha subito atti di razzismo per la provenienza, ma una signora un giorno è andata a tagliarsi i capelli da una mamma che fa la parrucchiera, e la signora ha detto che non voleva che le persone straniere la toccassero. Queste parole l'hanno fatta dispiacere tanto. Poi ci hanno parlato dei loro piatti tipici, in Bosnia si mangiano tante patate e pane, poca pasta, un dolce con tanto zucchero e tanti piatti di carne e pesce. Il papà di un'altra compagna ha detto che è venuto in Italia (Porto Viro) perchè prima si era trasferito a Milano e lì c'era il caos e voleva stare tranquillo e allora è venuto a Porto Tolle dove insegnava in una palestra, e lì ha conosciuto sua moglie e poi sono venuti ad abitare a Porto Viro. Poi la mamma di un altro compagno è venuta in Italia 15 anni fa, suo marito era venuto 5 mesi prima per cercare lavoro per cercare lavoro e un luogo abitabile. La prima cosa che ha fatto quando è arrivata in Italia, è stato andare alla scuola di Adria per imparare l'Italiano, perchè senza sapere la lingua, non avrebbe potuto trovarsi un lavoro. Mi è piaciuto tantissimo ascoltarli e imparare nuove cose su altri stati, mi è piaciuto anche sentir parlare di nuovi piatti e un giorno spero di assaggiarli.

  • il 12/03/2022
    M. D. - Porto Viro
    ha commentato:

    Avere un genitore proveniente da un paese estero è molto interessante, perché puoi conoscere altre lingue, la cultura e la religione di altri paesi.
    Come la mamma di T. , che è venuta in Italia nel 2005, a 38 anni, dall'Argentina, più precisamente dalla capitale Buenos Aires.
    É stata molto interessante la sua storia e mi piacerebbe molto che anche un mio genitore provenisse dall'estero per imparare cose nuove e interessanti.

  • il 12/03/2022
    M. Z. - Porto Viro
    ha commentato:

    A scuola abbiamo svolto un bellissimo progetto chiamato " il mondo in classe nostra" , mi ha affascinato molto conoscere la storia e le esperienze vissute dai genitori dei nostri compagni di classe, le tradizioni e le usanze principali dei loro paesi di origine . Ci hanno parlato delle discriminazioni razziali subite durante il loro percorso nel nostro stato e delle mentalità chiuse ancora presenti in esso , Ci hanno insegnato , però a rispondere con gentilezza. Ringrazio i genitori dei miei compagni per essersi resi disponibili a raccontarci la loro esperienza e i nostri insegnanti per aver reso questa attività possibile

  • il 12/03/2022
    A. H. - PORTO VIRO
    ha commentato:

    Questa settimana abbiamo avuto degli ospiti speciali ,ovvero tre genitori di tre nostri compagni di classe. E' stata un'esperienza indimenticabile e indescrivibile, abbiamo potuto conoscere tre diverse nazionalità diverse scoprendone il valore e la ricchezza. Io da questa esperienza ho capito che talvolta la parola "straniero" viene usato per discriminare, ma la gente spesso non capisce la gravità di certi atteggiamenti.

  • il 12/03/2022
    D. A. F. - Porto Viro
    ha commentato:

    L'esperienza svolta stamattina è stata molto carina ed interessante per scoprire fantastiche storie; infatti i genitori dei nostri tre compagni ci hanno intrattenuto molto raccontandoci il loro percorso di vita. Inoltre i due genitori ci hanno dato diversi consigli di vita da tenere stretti. Oltre le loro emozionanti storie e i momenti particolari della vita, ci hanno raccontato e spiegato varie tradizioni, culture , usanze dei loro paesi di provenienza ( in questo caso i tre stati presi in considerazione sono Iran, Argentina e Bosnia-Erezgovina ) per conoscere varie informazioni in più e allargare le nostre conoscenze e i nostri confini.

  • il 12/03/2022
    S. A. - Porto viro
    ha commentato:

    E' stato molto interessante ascoltare la storia della mamma di T. che ci ha fatto capire che bisogna credere nei propri sogni. Lei è passata da un territorio all'altro e ha addirittura imparato una nuova lingua pur avendo 38 anni. Non aveva la patente e quindi si trovava in difficoltà per andare a scuola. Però la signora era felice lo stesso perché è convinta che andare a piedi faccia bene alla salute, invece oggi anche 200 metri si devono fare in macchina. Lei all'inizio non sapeva la lingua. Dopo qualche anno ha imparato l'italiano e adesso fa la cameriera.

  • il 11/03/2022
    R. C. - Porto viro
    ha commentato:

    La mamma di un nostro compagno ha mostrato disponibilità per narrarci la sua storia: è partita dalla capitale dell' Argentina , cioè Buenos Aires . L'abbiamo intervistata e abbiamo scoperto che non ha mai subito discriminazioni. Ci ha detto che c'è una grande fratellanza tra Italia e Argentina. Lei non sapeva parlare italiano e ha frequentato un corso di italiano. Ci ha detto che la nostra piccola cittadina è un piccolo paradiso. Ha riferito che certi stereotipi non sono veri, ad esempio non tutti gli argentini ballano il tango e mangiano carne.

  • il 11/03/2022
    S. A. - Porto viro
    ha commentato:

    Lo scorso martedì io e i miei compagni abbiamo incontrato la mamma di un nostro amico. Abbiamo parlato della sua storia, del suo passato e delle sue origini. Ha raccontato perché è venuta in Italia nel 2005, a 38 anni. In origine abitava in Argentina, più precisamente nella capitale Buenos Aires. È dovuta venire in Italia per motivi di lavoro, suo marito è venuto cinque mesi prima per cercare lavoro e un luogo abitabile. La prima cosa che ha fatto quando è arrivata in Italia è stato andare alla scuola di Adria per imparare l’italiano e lo ha imparato anche grazie alla sua vicina di casa. Per lei è stato difficile integrarsi non sapendo parlare la lingua e quindi è stato difficile trovare lavoro, malgrado il suo diploma di ragioneria. Col tempo ha trovato lavoro perché è riuscita a imparare la lingua. È stato molto bello ascoltarla e imparare nuove cose.

  • il 11/03/2022
    S. A. - Porto viro
    ha commentato:

    Il papà delle nostre due compagne ha trattato principalmente le diverse circostanze di vita in cui si è trovato quando si è trasferito in un altro stato, nell’apprendimento di una nuova lingua o nell’integrazione sociale all’interno di un istituto comprensivo. Ci ha descritto le difficoltà che uno straniero ha nell’ottenere delle agevolazioni che possono portare a una vita migliore in uno stato e dei disagi che ha vissuto anche nel trovare una dimora. Inoltre ci ha fornito informazioni sui principali usi, costumi e tradizioni del suo paese arricchendoci culturalmente, aprendoci nuovi orizzonti, non più basati solo sul nostro stato.

  • il 11/03/2022
    A. H. - PORTO VIRO
    ha commentato:

    La mamma di una nostra compagna lunedì7 è venuta nella nostra scuola a spiegarci la sua storia, come ha lasciato il suo paese natale emigrando in Italia, raccontandoci le sue avversità incontrate nell’arco del tempo e tutte le difficoltà che ha provato nell’imparare una nuova lingua e nel trovare un nuovo lavoro. Ci ha spiegato tutta la tristezza che ha provato, nell’essere chiamata “straniera” solo per la sua nazionalità diversa, tutte le forme di razzismo che ha subito, tutta la gente che era sempre pronta per giudicarla e prenderla in giro per ogni sua decisione in tutti i casi, tranne uno, il caso più bello, ovvero “l’amore”. Con la forza di suo marito, l’unica persona che la conosceva veramente, è riuscita a imparare la lingua e trovare un lavoro che ha sempre sognato di fare, ma un giorno si ritrovò davanti una cliente che non voleva farsi toccare i capelli da una straniera anche se comunque non lo era più. Dopo alcuni anni ha imparato a non dare più peso alle parole e ai giudizi negativi che la gente le diceva, ha imparato a dare a se stessa autostima e a non farsi condizionare dalla gente che la circondava, a farsi valere, ha imparato a difendersi con le parole e col sorriso, non con i brutti gesti o parole, per non far star male. Ma la cosa più bella che ha imparato è stata quella di rimanere se stessa senza mai cambiare per qualcun altro e senza far cambiare gli altri.