Incentivi per la formazione di grandi consorzi che operano nel settore agricolo

  • Pubblicato il 30 Aprile 2020
  • da IIS V. Julia, Acri (CS)
Incentivi per la formazione di grandi consorzi che operano nel settore agricolo

Onorevoli Senatori! - Nonostante il settore agricolo rappresenti il settore trainante della nostra economia interna ed esterna e nonostante gli interventi attuati dallo Stato nel corso degli anni per innescare lo sviluppo, ad oggi questo settore produttivo riscontra ancora difficoltà sia organizzative e sia gestionali. L’agricoltura in Europa è dominata da aziende di piccole dimensioni: il 65% ha una superficie inferiore ai 5 ettari e solo il 3% delle aziende agricole dell’Unione Europea raggiunge i 100 ettari, lavorando oltre la metà della superficie agricola utilizzata (SAU).
Secondo quanto riportato dal rapporto AgrOsserva, un report continuativo di monitoraggio delle dinamiche congiunturali e di mercato del sistema agricolo e alimentare italiano, realizzato da ISMEA (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare) e dalle rilevazioni ISTAT, l’agricoltura dell’Unione Europea è prevalentemente gestita da over 60. Econdo tali dati, infatti, solo l’11% dei gestori ha meno di 40 anni, contro il 32%, quasi un terzo, che di anni ne ha 65.
L’andamento economico in Italia nel 2017 non ha segnato un momento particolarmente positivo per il comparto agricolo e agroalimentare, almeno per quanto riguarda il volume di produzione e i prezzi al consumo. Rispetto al 2016, infatti, si è rilevata una battuta d’arresto nella produzione complessiva di frutta e di ortaggi. All’origine di tale deficit sono da considerare le condizioni climatiche avverse che hanno funestato gran parte dell’anno, tanto che il 2017 è stato annoverato come l’anno più siccitoso degli ultimi sessant’anni. Tali condizioni hanno determinato il ridimensionamento del valore aggiunto del comparto agricolo, della silvicoltura e della pesca, tanto da registrare il 4,4% in meno rispetto al 2016. Su tutte, secondo l’ISTAT, le produzioni che hanno maggiormente sofferto sono state quella del frumento duro (-16,4%), del mais (-11,6%) e delle mele (-18,2%) ed è anche diminuita la produzione del vino (-12,0%), della frutta (-3%) e dei cereali (-2,6%).
Al contrario, il 2019 è stato un anno favorevole per la produzione di olio (cresciuta del 32,0%), per le coltivazioni foraggere (+3,5%), le patate (+2,0%) e gli ortaggi (+1,1%). In generale, il calo produttivo è dovuto soprattutto al Centro e al Nord-Est, aree in cui si sono registrati valori negativi nella produzione agricola complessiva (valori rispettivamente pari a -5,7% e -3,4%). Valori costanti si sono rilevati invece per il Sud (a esclusione delle Isole), unica area territoriale che ha registrato un segno positivo (+0,6%), seppure minimo.
Da un’analisi dei dati ISTAT sul sesto censimento sull’agricoltura, si evidenzia anche una consistente diminuzione delle aziende agricole che si assestano al 32,4% del totale; nel contempo si è avuta una diminuzione della Superficie Agricola Utilizzata (SAU) e della Superficie Agricola Totale (SAT), assestatasi al 3,2% e al 2%. Il numero di impiegati nel settore agricolo nel 2017, secondo rapporto ISMEA, è pari a un valore assoluto di 919.000 unità, di cui 466.000 sono dipendenti e 453.000 gli indipendenti, numeri in lieve calo (-0,6%) rispetto al 2016.
Con maggiore precisione le Unità di Lavoro totali (ULA, unità di misura dell’occupazione che riporta le posizioni lavorative a tempo parziale in unità di lavoro a tempo pieno) sono diminuite in complesso dell’1,2%, diminuzione dovuta in particolar modo al calo di ULA indipendenti (-2,5%).
Viste le premesse fin qui esposte, al fine di rilanciare il settore agricolo italiano, si intende incentivare la formazione di consorzi che mettano in atto nuove metodologie e pratiche di coltivazione, quali ad esempio il Vertical Farming, l’inerbimento, la coltivazione a Y (V.D. ART. 1). Tale obbiettivo è realizzabile prevalentemente con l’Istituto di agevolazioni fiscali correlate al fatturato e alle dimensioni e localizzazioni dei consorzi sul territorio.

Art. 1
(Definizione)


La presente legge è diretta ad agevolare la formazione di grandi consorzi che operano nel settore agricolo.
•    La Vertical Farming (Sky Farming) rappresenta una rivoluzione per la coltivazione primaria e per la produzione del cibo. Tale metodologia può essere realizzata in qualsiasi tipo di edificio: grattacieli o altri immobili adibiti esclusivamente alla produzione di generi alimentari e alla coltura, oppure in cui far coesistere situazioni ibride: abitative e produttive. Le Vertical Farming nascono con l’obiettivo di reinserire nelle città l’aspetto produttivo primario e rendere la città in grado di provvedere a sé stessa attraverso l’autoproduzione di materie prime e generi alimentari.
•    La Coltivazione a Y garantisce un significativo risparmio economico, riducendo l’altezza della fascia produttiva, facilitando le operazioni lavorative e diminuendo le ore di lavoro necessarie alla defogliazione e al diradamento. Questo sistema permette una migliore gestione della luce, importante nella fotosintesi delle piante. L'Ipsilon è un sistema di coltivazione intensiva applicabile ad esempio alla produzione dell’olio: per anticiparne l'entrata in produzione, ridurne il sesto di impianto e contenerne i costi della raccolta. Il nome è dovuto alla forma a “Y” che assume la struttura ideale pensata come un fusto con le sue branche primarie. L'Ipsilon si presenta come una pratica di agricoltura innovativa e vantaggiosa per la rapidità della produzione, la predisposizione ai sesti d'impianto stretti e l'adattamento a differenti metodi di raccolta, sia manuale e sia agevolata.
•    L’Inerbimento è una tecnica che favorisce la conservazione della fertilità dei suoli in termini di sostanza organica, accumulo di risorse idriche e riduzione dei fenomeni erosivi. Oltre a ridurre l’impatto ambientale, questa tecnica elimina i costi relativi alle lavorazioni del suolo. L’inerbimento del vigneto, ad esempio, è una pratica di coltivazione del terreno molto utilizzata dalle aziende vinicole che abbattono in tal modo i termini di costi e fatica.
•    Il Consorzio identifica un’associazione fra imprese, di natura economica, che ha la specifica finalità di realizzare gli interessi finanziari dei partecipanti, attraverso la collaborazione volta alla massimizzazione dei risultati che intendono raggiungere. Esiste una specifica disciplina di legge, prevista dal nostro codice civile, che regolamenta l’organizzazione e la forma del Consorzio. I consorzi rientrano, dal punto di vista contrattuale, nella categoria codicistica dei contratti plurilaterali con comunione di scopo, quindi un contratto con più parti che, insieme, perseguono un obbiettivo comune. Il codice civile stabilisce che, attraverso il contratto di consorzio, più imprenditori possano creare un’organizzazione comune per disciplina o per determinate fasi delle rispettive imprese. Il contratto di consorzio, da stipularsi per iscritto, deve indicare fra l’altro l’oggetto e la durata del consorzio, gli obblighi e i contributi dei consorziati, i casi di recesso e di esclusione. Esistono diversi tipi di consorzi che possono essere realizzati dagli imprenditori, tra cui i consorzi con attività interna e quelli con attività esterna. I consorzi con attività interna regolamentano le proprie attività e le fasi delle imprese consorziate e non hanno soggettività giuridica, né autonomia patrimoniale. I consorzi con attività esterna sono quelli nei quali l’organizzazione è destinata ad attività rivolte verso l’esterno del consorzio stesso. In quanto destinato a svolgere attività che lo mettono in relazione con soggetti terzi, il consorzio con attività esterna ha una propria soggettività e autonomia patrimoniale.

Art. 2
(Requisiti di ammissione per Unità lavorative)

I consorzi di nuova costituzione, o il raggruppamento di consorzi già costituiti, possono accedere ad agevolazioni sul costo personale in base alle unità lavorative già impegnate e per un massimo di 4 anni:
•    Sino a un numero di 25 unità lavorative è prevista una riduzione del 5% dei contributi sociali obbligatori;
•    Sino a un numero di 50 unità lavorative è prevista una riduzione del 10% dei contributi sociali obbligatori;
•    Da 51 unità lavorative in poi è prevista una riduzione del 15% dei contributi sociali obbligatori.

Art.3
(Requisiti di ammissione per fatturato)

I consorzi di nuova costituzione, o il raggruppamento di consorzi già costituiti, potranno ottenere uno sgravio nel versamento delle imposte per i primi 4 anni in proporzione al fatturato realizzato nell’anno precedente pari a:
•    5% in meno di versamenti sul totale per consorzi che raggiungono un fatturato inferiore a 500.000,00;
•    10% in meno di versamenti sul totale per consorzi che raggiungono un fatturato superiore a 500.000,00 ma inferiore a 1.500.000,00;
•    15% in meno di versamenti sul totale per consorzi che raggiungono un fatturato superiore a 1.500.000,00.

Art.4
(Requisiti di ammissione per Pratica di coltivazione)

Per i consorzi che andranno ad utilizzare i nuovi tipi di coltivazione quali Vertical Farming, inerbimento, coltivazione a y, si avrà una detassazione sul proprio utile per i primi 4 anni:
•    Questa detassazione sarà pari al 30% sull’utile del consorzio.

Art.5
(Copertura finanziaria)

La presente Legge comporta variazioni sul bilancio dello Stato e pertanto i competenti ministeri dovranno provvedere a garantirne la copertura finanziaria. 

il 17/05/2020
R. M. - Acri (Cosenza)
ha proposto il seguente emendamento:
Emendamenti

1.1
Sostituire l’art.1 con:
<<Art. 1
(Definizione)
La presente legge è diretta ad agevolare la formazione di grandi consorzi che operano nel settore agricolo.

• La Vertical Farming (Sky Farming) rappresenta una rivoluzione per la coltivazione primaria e per la produzione del cibo. Tale metodologia può essere realizzata in qualsiasi tipo di edificio: grattacieli o altri immobili adibiti esclusivamente alla produzione di generi alimentari e alla coltura, oppure in cui far coesistere situazioni ibride: abitative e produttive. Le Vertical Farming nascono con l’obiettivo di reinserire nelle città l’aspetto produttivo primario e rendere la città in grado di provvedere a sé stessa attraverso l’autoproduzione di materie prime e generi alimentari.

• La coltivazione a Y garantisce un significativo risparmio economico, riducendo l’altezza della fascia produttiva, facilitando le operazioni lavorative e diminuendo le ore di lavoro necessarie alla defogliazione e al diradamento. Questo sistema permette una migliore gestione della luce, importante nella fotosintesi delle piante. L'Ipsilon è un sistema di coltivazione intensiva applicabile ad esempio alla produzione dell’olio: per anticiparne l'entrata in produzione, ridurne il sesto di impianto e contenerne i costi della raccolta. Il nome è dovuto alla forma a “Y” che assume la struttura ideale pensata come un fusto con le sue branche primarie. L'Ipsilon si presenta come una pratica di agricoltura innovativa e vantaggiosa per la rapidità della produzione, la predisposizione ai sesti d'impianto stretti e l'adattamento a differenti metodi di raccolta, sia manuale e sia agevolata.

• L’inerbimento è una tecnica che favorisce la conservazione della fertilità dei suoli in termini di sostanza organica, accumulo di risorse idriche e riduzione dei fenomeni erosivi. Oltre a ridurre l’impatto ambientale, questa tecnica elimina i costi relativi alle lavorazioni del suolo. L’Inerbimento del vigneto, ad esempio, è una pratica di coltivazione del terreno molto utilizzata dalle aziende vinicole che abbattono in termini di costi e fatica.

• Il consorzio identifica un’associazione fra imprese, di natura economica, che ha la specifica finalità di realizzare gli interessi finanziari dei partecipanti, attraverso la collaborazione volta alla massimizzazione dei risultati che intendono raggiungere. Esiste una specifica disciplina di legge, prevista dal nostro codice civile, che regolamenta l’organizzazione e la forma del consorzio. Essi rientrano, dal punto di vista contrattuale, nella categoria codicistica dei contratti plurilaterali con comunione di scopo, quindi un contratto con più parti che, insieme, perseguono un obiettivo comune. Il codice civile stabilisce che, attraverso il contratto di consorzio, più imprenditori possano creare un’organizzazione comune per disciplina o per determinate fasi delle rispettive imprese. Tale contratto, da stipularsi per iscritto, deve indicare fra l’altro l’oggetto e la durata del consorzio, gli obblighi e i contributi dei consorziati, i casi di recesso e di esclusione. Esistono diversi tipi di consorzi che possono essere realizzati dagli imprenditori, tra cui quelli con attività interna e quelli con attività esterna. I consorzi con attività interna regolamentano le proprie attività e le fasi delle imprese consorziate e non hanno soggettività giuridica, né autonomia patrimoniale. I consorzi con attività esterna sono quelli nei quali l’organizzazione è destinata ad attività rivolte verso l’esterno del consorzio stesso. In quanto destinato a svolgere attività che lo mettono in relazione con soggetti terzi, il consorzio con attività esterna ha una propria soggettività e autonomia patrimoniale. >>
Approvato
  • Voti totali: 15
  • Favorevoli: 15
  • Contrari: 0
  • Astenuti: 0
il 18/05/2020
R. M. - Acri (Cosenza)
ha proposto il seguente emendamento:
2.1
Nella definizione dell’articolo 2 sostituire “unità” al posto di “Unità”.
Approvato
  • Voti totali: 15
  • Favorevoli: 15
  • Contrari: 0
  • Astenuti: 0
il 18/05/2020
R. M. - Acri (Cosenza)
ha proposto il seguente emendamento:
4.1
Sostituire l’articolo 4 con:
<<Art. 4 
(Requisiti di ammissione per pratica di coltivazione)
Per i consorzi che andranno ad utilizzare i nuovi tipi di coltivazione quali Vertical Farming, inerbimento, coltivazione a Y, per i primi 4 anni avranno una detassazione pari al 30% sull’utile del consorzio.>>
Approvato
  • Voti totali: 15
  • Favorevoli: 15
  • Contrari: 0
  • Astenuti: 0
il 18/05/2020
R. M. - Acri (Cosenza)
ha proposto il seguente emendamento:
3.0.1
Dopo l’articolo 3 inserire l’articolo:
<<Art. 3-bis
Al fine di incentivare e rafforzare i consorzi, lo Stato andrà a riconoscere una “una tantum” pari al 10% dell’utile, se nei 2 anni precedenti il fatturato è aumentato del 20%.>>
Approvato
  • Voti totali: 15
  • Favorevoli: 15
  • Contrari: 0
  • Astenuti: 0
il 18/05/2020
R. M. - Acri (Cosenza)
ha proposto il seguente emendamento:
4.0.1
Dopo l’articolo 4 inserire l’articolo:
<<Art. 4-bis
Al fine di incentivare il recupero ambientale e territoriale delle aree e degli edifici dismessi o abbandonati molto presenti nel territorio italiano, con riferimento alle mappature dei singoli comuni, lo Stato andrà a riconoscere per tutti i consorzi che acquisteranno, ristruttureranno o riurbanizzeranno le sopracitate entità, uno sconto del 60% sugli oneri di urbanizzazione e la possibilità dell’aumento delle volumetrie fino al 20%.>>
Approvato
  • Voti totali: 15
  • Favorevoli: 15
  • Contrari: 0
  • Astenuti: 0

Onorevoli Senatori! - Nonostante il settore agricolo rappresenti il settore trainante della nostra economia interna ed esterna e nonostante gli interventi attuati dallo Stato nel corso degli anni per innescare lo sviluppo, ad oggi questo settore produttivo riscontra ancora difficoltà sia organizzative e sia gestionali. L’agricoltura in Europa è dominata da aziende di piccole dimensioni: il 65% ha una superficie inferiore ai 5 ettari e solo il 3% delle aziende agricole dell’Unione Europea raggiunge i 100 ettari, lavorando oltre la metà della superficie agricola utilizzata (SAU).
Secondo quanto riportato dal rapporto AgrOsserva, un report continuativo di monitoraggio delle dinamiche congiunturali e di mercato del sistema agricolo e alimentare italiano, realizzato da ISMEA (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare) e dalle rilevazioni ISTAT, l’agricoltura dell’Unione Europea è prevalentemente gestita da over 60. Econdo tali dati, infatti, solo l’11% dei gestori ha meno di 40 anni, contro il 32%, quasi un terzo, che di anni ne ha 65.
L’andamento economico in Italia nel 2017 non ha segnato un momento particolarmente positivo per il comparto agricolo e agroalimentare, almeno per quanto riguarda il volume di produzione e i prezzi al consumo. Rispetto al 2016, infatti, si è rilevata una battuta d’arresto nella produzione complessiva di frutta e di ortaggi. All’origine di tale deficit sono da considerare le condizioni climatiche avverse che hanno funestato gran parte dell’anno, tanto che il 2017 è stato annoverato come l’anno più siccitoso degli ultimi sessant’anni. Tali condizioni hanno determinato il ridimensionamento del valore aggiunto del comparto agricolo, della silvicoltura e della pesca, tanto da registrare il 4,4% in meno rispetto al 2016. Su tutte, secondo l’ISTAT, le produzioni che hanno maggiormente sofferto sono state quella del frumento duro (-16,4%), del mais (-11,6%) e delle mele (-18,2%) ed è anche diminuita la produzione del vino (-12,0%), della frutta (-3%) e dei cereali (-2,6%).
Al contrario, il 2019 è stato un anno favorevole per la produzione di olio (cresciuta del 32,0%), per le coltivazioni foraggere (+3,5%), le patate (+2,0%) e gli ortaggi (+1,1%). In generale, il calo produttivo è dovuto soprattutto al Centro e al Nord-Est, aree in cui si sono registrati valori negativi nella produzione agricola complessiva (valori rispettivamente pari a -5,7% e -3,4%). Valori costanti si sono rilevati invece per il Sud (a esclusione delle Isole), unica area territoriale che ha registrato un segno positivo (+0,6%), seppure minimo.
Da un’analisi dei dati ISTAT sul sesto censimento sull’agricoltura, si evidenzia anche una consistente diminuzione delle aziende agricole che si assestano al 32,4% del totale; nel contempo si è avuta una diminuzione della Superficie Agricola Utilizzata (SAU) e della Superficie Agricola Totale (SAT), assestatasi al 3,2% e al 2%. Il numero di impiegati nel settore agricolo nel 2017, secondo rapporto ISMEA, è pari a un valore assoluto di 919.000 unità, di cui 466.000 sono dipendenti e 453.000 gli indipendenti, numeri in lieve calo (-0,6%) rispetto al 2016.
Con maggiore precisione le Unità di Lavoro totali (ULA, unità di misura dell’occupazione che riporta le posizioni lavorative a tempo parziale in unità di lavoro a tempo pieno) sono diminuite in complesso dell’1,2%, diminuzione dovuta in particolar modo al calo di ULA indipendenti (-2,5%).
Viste le premesse fin qui esposte, al fine di rilanciare il settore agricolo italiano, si intende incentivare la formazione di consorzi che mettano in atto nuove metodologie e pratiche di coltivazione, quali ad esempio il Vertical Farming, l’inerbimento, la coltivazione a Y (V.D. ART. 1). Tale obbiettivo è realizzabile prevalentemente con l’Istituto di agevolazioni fiscali correlate al fatturato e alle dimensioni e localizzazioni dei consorzi sul territorio.

Art. 1
(Definizione)


La presente legge è diretta ad agevolare la formazione di grandi consorzi che operano nel settore agricolo.
• La Vertical Farming (Sky Farming) rappresenta una rivoluzione per la coltivazione primaria e per la produzione del cibo. Tale metodologia può essere realizzata in qualsiasi tipo di edificio: grattacieli o altri immobili adibiti esclusivamente alla produzione di generi alimentari e alla coltura, oppure in cui far coesistere situazioni ibride: abitative e produttive. Le Vertical Farming nascono con l’obiettivo di reinserire nelle città l’aspetto produttivo primario e rendere la città in grado di provvedere a sé stessa attraverso l’autoproduzione di materie prime e generi alimentari.
• La coltivazione a Y garantisce un significativo risparmio economico, riducendo l’altezza della fascia produttiva, facilitando le operazioni lavorative e diminuendo le ore di lavoro necessarie alla defogliazione e al diradamento. Questo sistema permette una migliore gestione della luce, importante nella fotosintesi delle piante. L'Ipsilon è un sistema di coltivazione intensiva applicabile ad esempio alla produzione dell’olio: per anticiparne l'entrata in produzione, ridurne il sesto di impianto e contenerne i costi della raccolta. Il nome è dovuto alla forma a “Y” che assume la struttura ideale pensata come un fusto con le sue branche primarie. L'Ipsilon si presenta come una pratica di agricoltura innovativa e vantaggiosa per la rapidità della produzione, la predisposizione ai sesti d'impianto stretti e l'adattamento a differenti metodi di raccolta, sia manuale e sia agevolata.
• L’inerbimento è una tecnica che favorisce la conservazione della fertilità dei suoli in termini di sostanza organica, accumulo di risorse idriche e riduzione dei fenomeni erosivi. Oltre a ridurre l’impatto ambientale, questa tecnica elimina i costi relativi alle lavorazioni del suolo. L’Inerbimento del vigneto, ad esempio, è una pratica di coltivazione del terreno molto utilizzata dalle aziende vinicole che abbattono in termini di costi e fatica.
• Il consorzio identifica un’associazione fra imprese, di natura economica, che ha la specifica finalità di realizzare gli interessi finanziari dei partecipanti, attraverso la collaborazione volta alla massimizzazione dei risultati che intendono raggiungere. Esiste una specifica disciplina di legge, prevista dal nostro codice civile, che regolamenta l’organizzazione e la forma del consorzio. Essi rientrano, dal punto di vista contrattuale, nella categoria codicistica dei contratti plurilaterali con comunione di scopo, quindi un contratto con più parti che, insieme, perseguono un obiettivo comune. Il codice civile stabilisce che, attraverso il contratto di consorzio, più imprenditori possano creare un’organizzazione comune per disciplina o per determinate fasi delle rispettive imprese. Tale contratto, da stipularsi per iscritto, deve indicare fra l’altro l’oggetto e la durata del consorzio, gli obblighi e i contributi dei consorziati, i casi di recesso e di esclusione. Esistono diversi tipi di consorzi che possono essere realizzati dagli imprenditori, tra cui quelli con attività interna e quelli con attività esterna. I consorzi con attività interna regolamentano le proprie attività e le fasi delle imprese consorziate e non hanno soggettività giuridica, né autonomia patrimoniale. I consorzi con attività esterna sono quelli nei quali l’organizzazione è destinata ad attività rivolte verso l’esterno del consorzio stesso. In quanto destinato a svolgere attività che lo mettono in relazione con soggetti terzi, il consorzio con attività esterna ha una propria soggettività e autonomia patrimoniale.

Art. 2
(Requisiti di ammissione per unità lavorative)

I consorzi di nuova costituzione, o il raggruppamento di consorzi già costituiti, possono accedere ad agevolazioni sul costo personale in base alle unità lavorative già impegnate e per un massimo di 4 anni:
•    Sino a un numero di 25 unità lavorative è prevista una riduzione del 5% dei contributi sociali obbligatori;
•    Sino a un numero di 50 unità lavorative è prevista una riduzione del 10% dei contributi sociali obbligatori;
•    Da 51 unità lavorative in poi è prevista una riduzione del 15% dei contributi sociali obbligatori.

Art.3
(Requisiti di ammissione per fatturato)

I consorzi di nuova costituzione, o il raggruppamento di consorzi già costituiti, potranno ottenere uno sgravio nel versamento delle imposte per i primi 4 anni in proporzione al fatturato realizzato nell’anno precedente pari a:
•    5% in meno di versamenti sul totale per consorzi che raggiungono un fatturato inferiore a 500.000,00;
•    10% in meno di versamenti sul totale per consorzi che raggiungono un fatturato superiore a 500.000,00 ma inferiore a 1.500.000,00;
•    15% in meno di versamenti sul totale per consorzi che raggiungono un fatturato superiore a 1.500.000,00.

Art. 4


Al fine di incentivare e rafforzare i consorzi, lo Stato andrà a riconoscere una “una tantum” pari al 10% dell’utile, se nei 2 anni precedenti il fatturato è aumentato del 20%.

Art. 5
(Requisiti di ammissione per pratica di coltivazione)


Per i consorzi che andranno ad utilizzare i nuovi tipi di coltivazione quali Vertical Farming, inerbimento, coltivazione a Y, per i primi 4 anni avranno una detassazione pari al 30% sull’utile del consorzio.


Art. 6


Al fine di incentivare il recupero ambientale e territoriale delle aree e degli edifici dismessi o abbandonati molto presenti nel territorio italiano, con riferimento alle mappature dei singoli comuni, lo Stato andrà a riconoscere per tutti i consorzi che acquisteranno, ristruttureranno o riurbanizzeranno le sopracitate entità, uno sconto del 60% sugli oneri di urbanizzazione e la possibilità dell’aumento delle volumetrie fino al 20%.

Art.7
(Copertura finanziaria)

La presente Legge comporta variazioni sul bilancio dello Stato e pertanto i competenti ministeri dovranno provvedere a garantirne la copertura finanziaria.

Approfondimento

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