Modifica della legge 20 agosto 2019, n. 92 recante norme sull’introduzione dell’insegnamento scolastico dell’educazione civica
- Pubblicato il 15 Marzo 2023
- da I. I. S. S. Sciascia-Fermi - Liceo Linguistico Classe 4 A, Sant'Agata di Militello (Messina)
- Testo presentato
- Relazione
- Emendamenti
- Testo finale
Carissimi Onorevoli e Carissimi Senatori,
- premesso che lo studio della Costituzione, l’approfondimento delle Istituzioni e dell’ordinamento democratico è fondamentale per educare i giovani ad una cittadinanza consapevole ed attiva nella partecipazione alla vita democratica del Paese;
- premesso che l’inserimento organico della disciplina dell’educazione civica dotata di una propria autonomia didattica e valutativa nella programmazione scolastica di tutti gli istituti rileva quale strumento di fondamentale importanza al fine di sviluppare un compiuto processo formativo delle giovani generazioni volto a renderle consapevoli dei propri diritti e doveri;
- premesso che lo studio della Costituzione italiana deve essere integrato con quello relativo alla storia, al funzionamento e alle norme dell’Unione Europea al fine di far maturare negli studenti la consapevolezza di essere soggetti attivi e partecipi dell’Unione Europea e promuovere i temi della legalità, della cittadinanza digitale, della sostenibilità ambientale, del diritto alla salute e al benessere della persona;
- vista la legge 20 agosto 2019, n. 92, recante “Introduzione dell’insegnamento scolastico dell’educazione civica” che ha inteso promuovere la conoscenza de “l’organizzazione costituzionale ed amministrativa del nostro Paese…”, preso atto de “i valori che ispirano gli ordinamenti comunitari e internazionali…”, nell’ottica della promozione e incentivazione della normativa volta a “rispettare l’ambiente, curarlo, conservarlo, migliorarlo, assumendo il principio di responsabilità… compiere le scelte di partecipazione alla vita pubblica e di cittadinanza coerentemente agli obiettivi di sostenibilità sanciti a livello comunitario attraverso l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile” e “esercitare i principi della cittadinanza digitale, con competenza e coerenza rispetto al sistema integrato di valori che regolano la vita democratica” che ha suddiviso i contenuti nelle tre sezioni:
- Costituzione, diritto (nazionale e internazionale), legalità e solidarietà;
- Sviluppo sostenibile, educazione ambientale, conoscenza e tutela del patrimonio e del territorio;
- Cittadinanza digitale.
- preso atto che è di primaria importanza la collaborazione tra le istituzioni scolastiche e le famiglie, fondamenti dell’educazione e della crescita delle giovani generazioni, come specificato, più in particolare, nell’art. 7 della suddetta legge;
- tenuto conto del principio della trasversalità e pluralità degli obiettivi di apprendimento e delle competenze e nel rispetto dell’autonomia organizzativa e didattica di ciascuna istituzione scolastica.
Al fine di incentivare lo sviluppo dello studio dell’educazione civica, incentrato in particolare sui settori del diritto sopra richiamati, il presente disegno di legge delinea una serie di proposte di modificazione da apportare alla Legge n. 92 del 20 agosto 2019, attualmente in vigore, con il precipuo scopo di giungere a concretizzare la messa in atto delle conoscenze e delle competenze acquisite mediante compiti di realtà.
Quanto sopra, visti anche gli allegati A, B, C delle linee guida della Legge n.92 del 20 agosto 2019.
In considerazione della particolare rilevanza del tema affrontato dal presente disegno di legge, se ne auspica quindi una celere calendarizzazione nell’ambito dei lavori di Commissione e Assemblea, per l’adozione della seguente
Art. 1
L’art. 2 della legge 92/2019, comma 4 viene così modificato:
- L’insegnamento dell’educazione civica è affidato a un unico docente di materie giuridico-economiche o storico-filosofiche, facilitando l’accesso alle classi di insegnamento di settore ai laureati in giurisprudenza e/o in materie considerati equivalenti o equipollenti dai relativi Decreti Interministeriali.
- Il docente individuato per l’insegnamento della disciplina propone al consiglio di classe un progetto che preveda l’approfondimento di una tematica prevista dalle tre sezioni già proposte dal presente disegno di legge, focalizzando obiettivi e finalità del progetto.
- La realizzazione del progetto di cui all’art. 1 c. 2, si divide in due fasi:
-la prima, prevede un dibattito in classe sulle tematiche prese in esame con la finalità di confrontarsi su idee differenti e cercando di capire ogni punto di vista, rispettando le opinioni altrui;
-la seconda fase avviene mediante azioni pratiche, esperienze all’esterno in accordo con la scuola e con gli enti di riferimento o tramite patti di collaborazione con aziende private.
- Le attività sono svolte secondo la metodologia del Service Learning, un approccio pedagogico che unisce in un unico progetto i processi di insegnamento/apprendimento e l’intervento nella realtà, allo scopo di dare risposta a bisogni o problemi presenti nella comunità.
Art. 2
L’art. 2 della legge 92/2019, comma 5 viene così modificato:
Per ciascuna classe il docente titolare dell’insegnamento dell’educazione civica ha il compito di coordinare l’attività didattica per garantire la trasversalità degli obiettivi di apprendimento.
Art. 3
L’art. 2 della legge 92/2019, comma 6 secondo capoverso viene così modificato:
In sede di scrutinio, il docente della materia, che fa parte del consiglio di classe, formula la proposta di voto espresso in decimi, rispettando i criteri di valutazione deliberati dal collegio dei docenti, valutando il livello di apprendimento degli alunni sui temi oggetto del presente documento.
Art. 4
All’art. 3 della legge 92/2019 viene aggiunto il comma 3:
Per il raggiungimento degli obiettivi preposti, si utilizzano le risorse digitali poste a disposizione dell’istituzione scolastica al fine di poter approfondire in tempo reale le tematiche di attualità e si effettuano lezioni di approfondimento.
Con scadenze periodicamente individuate e programmate, si prevedono tavoli di informazione e disamina sulla situazione politica nazionale, regionale ed internazionale al fine di poter sviluppare un pensiero critico che consenta anche durante il periodo dell’adolescenza essere cittadini responsabili e consapevoli.
Aggiungere all’articolo il seguente comma:
“1-bis. Questo spiega la valutazione teorica dei temi affrontati, diversamente si predispone una griglia per valutare gli insegnamenti pratici. Si mettono in pratica delle azioni per poi autovalutarsi da soli.
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- Favorevoli: 7
- Contrari: 3
- Astenuti: 3
Prima del comma 1 aggiungere il seguente comma:
L’insegnamento trasversale dell’educazione civica è oggetto delle analisi periodiche e finali messe in conto dal decreto n.62 del 13 aprile 2017 e dal regolamento stabilito il 22 giugno del 2009, n.122.
- Voti totali: 13
- Favorevoli: 1
- Contrari: 7
- Astenuti: 5
Al comma 4, dopo "allo scopo di dare risposta a bisogni o problemi presenti nella comunità" aggiungere le seguenti parole:
"ma non solo, queste attività sono svolte anche secondo la metodologia del Cooperative Learning: attraverso questo metodo, gli studenti apprendono le varie discipline organizzandosi in piccoli gruppi, in questo modo raggiungono obiettivi comuni, cercando di migliorare reciprocamente il loro apprendimento. I vantaggi riportati da alcune ricerche hanno dimostrato che: portano relazioni più positive tra gli studenti; responsabilità individuale e di gruppo."
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Al comma 1 dopo “unico docente di materie giuridico-economiche” sopprimere le parole “o storico-filosofiche”
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- Contrari: 2
- Astenuti: 2
Sono soppresse le parole “ma non solo,”
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- Contrari: 1
- Astenuti: 1
Al comma 3 dopo “- la prima, prevede un dibattito in classe” aggiungere le seguenti parole “o incontri con esperti in materia”
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- Contrari: 0
- Astenuti: 0
Al comma 1, dopo le parole: "per garantire la trasversalità degli obiettivi di apprendimento", aggiungere il seguente periodo:
“Affinché avvenga il coinvolgimento degli studenti, l'insegnante si pone come modello sociale positivo creando un team e mette in atto comportamenti relazionali come l'ascolto, l'empatia e l'aiuto.”
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Dopo le parole “modello sociale positivo” sono soppresse le seguenti “creando un team”
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- Favorevoli: 12
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- Astenuti: 0
Al comma 1, dopo "per garantire la trasversalità degli obiettivi di apprendimento", si aggiungono le seguenti parole:
"Bisogna sviluppare la conoscenza nei ragazzi in tutti i settori della società per ampliare le loro competenze e sensibilizzare alla cittadinanza responsabile."
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- Favorevoli: 11
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Sono soppresse “Questo spiega la valutazione teorica dei temi affrontati, diversamente”
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Le parole “Si mettono in pratica delle azioni per poi autovalutarsi da soli” sono sostituite dalle seguenti “Si incentiva l’autovalutazione degli studenti secondo le indicazioni deliberate dal Collegio docenti”.
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- Favorevoli: 9
- Contrari: 2
- Astenuti: 2
Al comma 1 dopo le seguenti parole: “valutando il livello di apprendimento degli alunni sui temi oggetto del presente documento”, si aggiunge quanto segue: “e, soprattutto, tenendo conto della maturità e partecipazione con cui sono state affrontate le varie tematiche”
- Voti totali: 13
- Favorevoli: 13
- Contrari: 0
- Astenuti: 0
Carissimi Onorevoli e Carissimi Senatori, - premesso che lo studio della Costituzione, l’approfondimento delle Istituzioni e dell’ordinamento democratico è fondamentale per educare i giovani ad una cittadinanza consapevole ed attiva nella partecipazione alla vita democratica del Paese; - premesso che l’inserimento organico della disciplina dell’educazione civica dotata di una propria autonomia didattica e valutativa nella programmazione scolastica di tutti gli istituti rileva quale strumento di fondamentale importanza al fine di sviluppare un compiuto processo formativo delle giovani generazioni volto a renderle consapevoli dei propri diritti e doveri; - premesso che lo studio della Costituzione italiana deve essere integrato con quello relativo alla storia, al funzionamento e alle norme dell’Unione Europea al fine di far maturare negli studenti la consapevolezza di essere soggetti attivi e partecipi dell’Unione Europea e promuovere i temi della legalità, della cittadinanza digitale, della sostenibilità ambientale, del diritto alla salute e al benessere della persona; - vista la legge 20 agosto 2019, n. 92, recante “Introduzione dell’insegnamento scolastico dell’educazione civica” che ha inteso promuovere la conoscenza de “l’organizzazione costituzionale ed amministrativa del nostro Paese…”, preso atto de “i valori che ispirano gli ordinamenti comunitari e internazionali…”, nell’ottica della promozione e incentivazione della normativa volta a “rispettare l’ambiente, curarlo, conservarlo, migliorarlo, assumendo il principio di responsabilità… compiere le scelte di partecipazione alla vita pubblica e di cittadinanza coerentemente agli obiettivi di sostenibilità sanciti a livello comunitario attraverso l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile” e “esercitare i principi della cittadinanza digitale, con competenza e coerenza rispetto al sistema integrato di valori che regolano la vita democratica” che ha suddiviso i contenuti nelle tre sezioni:
1. Costituzione, diritto (nazionale e internazionale), legalità e solidarietà;
2. Sviluppo sostenibile, educazione ambientale, conoscenza e tutela del patrimonio e del territorio;
3. Cittadinanza digitale.
- preso atto che è di primaria importanza la collaborazione tra le istituzioni scolastiche e le famiglie, fondamenti dell’educazione e della crescita delle giovani generazioni, come specificato, più in particolare, nell’art. 7 della suddetta legge;
- tenuto conto del principio della trasversalità e pluralità degli obiettivi di apprendimento e delle competenze e nel rispetto dell’autonomia organizzativa e didattica di ciascuna istituzione scolastica.
Al fine di incentivare lo sviluppo dello studio dell’educazione civica, incentrato in particolare sui settori del diritto sopra richiamati, il presente disegno di legge delinea una serie di proposte di modificazione da apportare alla Legge n. 92 del 20 agosto 2019, attualmente in vigore, con il precipuo scopo di giungere a concretizzare la messa in atto delle conoscenze e delle competenze acquisite mediante compiti di realtà. Quanto sopra, visti anche gli allegati A, B, C delle linee guida della Legge n.92 del 20 agosto 2019. In considerazione della particolare rilevanza del tema affrontato dal presente disegno di legge, se ne auspica quindi una celere calendarizzazione nell’ambito dei lavori di Commissione e Assemblea, per l’adozione della seguente.
Art. 1
L’art. 2 della legge 92/2019, comma 4 viene così modificato:
1. L’insegnamento dell’educazione civica è affidato a un unico docente di materie giuridico-economiche, facilitando l’accesso alle classi di insegnamento di settore ai laureati in giurisprudenza e/o in materie considerati equivalenti o equipollenti dai relativi Decreti Interministeriali.
2. Il docente individuato per l’insegnamento della disciplina propone al consiglio di classe un progetto che preveda l’approfondimento di una tematica prevista dalle tre sezioni già proposte dal presente disegno di legge, focalizzando obiettivi e finalità del progetto.
3. La realizzazione del progetto di cui all’art. 1 c. 2, si divide in due fasi:
-la prima, prevede un dibattito in classe o incontri con esperti in materia sulle tematiche prese in esame con la finalità di confrontarsi su idee differenti e cercando di capire ogni punto di vista, rispettando le opinioni altrui;
-la seconda fase avviene mediante azioni pratiche, esperienze all’esterno in accordo con la scuola e con gli enti di riferimento o tramite patti di collaborazione con aziende private.
4. Le attività sono svolte secondo la metodologia del Service Learning, un approccio pedagogico che unisce in un unico progetto i processi di insegnamento/apprendimento e l’intervento nella realtà, allo scopo di dare risposta a bisogni o problemi presenti nella comunità. Queste attività sono svolte anche secondo la metodologia del Cooperative Learning: attraverso questo metodo, gli studenti apprendono le varie discipline organizzandosi in piccoli gruppi, in questo modo raggiungono obiettivi comuni, cercando di migliorare reciprocamente il loro apprendimento. I vantaggi riportati da alcune ricerche hanno dimostrato che: portano relazioni più positive tra gli studenti; responsabilità individuale e di gruppo.
Art. 2
L’art. 2 della legge 92/2019, comma 5 viene così modificato:
Per ciascuna classe il docente titolare dell’insegnamento dell’educazione civica ha il compito di coordinare l’attività didattica per garantire la trasversalità degli obiettivi di apprendimento.
Affinché avvenga il coinvolgimento degli studenti, l'insegnante si pone come modello sociale positivo e mette in atto comportamenti relazionali come l'ascolto, l'empatia e l'aiuto. Bisogna sviluppare la conoscenza nei ragazzi in tutti i settori della società per ampliare le loro competenze e sensibilizzare alla cittadinanza responsabile.
Art. 3
L’art. 2 della legge 92/2019, comma 6 secondo capoverso viene così modificato:
In sede di scrutinio, il docente della materia, che fa parte del consiglio di classe, formula la proposta di voto espresso in decimi, rispettando i criteri di valutazione deliberati dal collegio dei docenti, valutando il livello di apprendimento degli alunni sui temi oggetto del presente documento e, soprattutto, tenendo conto della maturità e partecipazione con cui sono state affrontate le varie tematiche.
1-bis Si predispone una griglia per valutare gli insegnamenti pratici. Si incentiva l’autovalutazione degli studenti secondo le indicazioni deliberate dal Collegio docenti.
Art. 4
All’art. 3 della legge 92/2019 viene aggiunto il comma 3:
Per il raggiungimento degli obiettivi preposti, si utilizzano le risorse digitali poste a disposizione dell’istituzione scolastica al fine di poter approfondire in tempo reale le tematiche di attualità e si effettuano lezioni di approfondimento.
Con scadenze periodicamente individuate e programmate, si prevedono tavoli di informazione e disamina sulla situazione politica nazionale, regionale ed internazionale al fine di poter sviluppare un pensiero critico che consenta anche durante il periodo dell’adolescenza essere cittadini responsabili e consapevoli.
Approfondimento
Approfondimento normativo
Il disegno di legge che vi presentiamo riguarda la necessità di intervenire per modificare la legge n. 92/2019, il Decreto Ministeriale n. 35/2020 e le linee guida vigenti per l’insegnamento dell’educazione civica.
È certamente un ambito su cui si è molto discusso in passato, a partire dal 1958 quando in Italia, fu Aldo Moro, con il D.P.R. n. 585, il primo a introdurre l’insegnamento dell’Educazione Civica nelle scuole medie e superiori: due ore al mese obbligatorie, affidate al professore di storia, senza valutazione.
Il ministro Pedini, con il Decreto Ministeriale 9 febbraio 1979, emanò nuovi programmi che aggiornavano i precedenti impostati sul D.P.R. n. 585 del 1958. Si prevedeva così l’insegnamento di una materia chiamata “Storia, Educazione Civica e Geografia”, che prevedeva 4 ore settimanali nelle classi prime e seconde e 5 nelle classi terze e che non aveva valutazione autonoma.
Con il Decreto Legislativo 1° settembre 2008, n. 137 venne convertito con modifiche dalla Legge 30 ottobre 2008, n. 169 e all’art.1 prevede l’introduzione dell’insegnamento di Cittadinanza e Costituzione nella scuola dell’Infanzia e nel primo e secondo ciclo.
Viene presentato un documento, la circolare MIUR prot. n. 2079 del 4/3/2009, che contiene le linee guida da far seguire alle istituzioni scolastiche e che indirizza la sperimentazione della nuova materia
Dopo un periodo di due anni scolastici di sperimentazione la materia ‘’Cittadinanza e Costituzione’’ inizia ad essere studiata e comprende cinque ambiti:
• Educazione Ambientale,
• Educazione Stradale,
• Educazione Sanitaria,
• Educazione Alimentare,
• Costituzione Italiana.
La Legge n. 92/2019 introduce l’insegnamento trasversale dell’Educazione Civica per tutti gli Istituti di ogni ordine e grado e con il Decreto Ministeriale n. 35 del 22 giugno 2020 viene prevista la progettazione di un’UdA dal singolo consiglio di classe in cui rientrano le competenze multidisciplinari. Stante il principio della trasversalità del nuovo insegnamento, richiamato dalla norma, anche in ragione della pluralità degli obiettivi di apprendimento e delle competenze attese, non ascrivibili a una singola disciplina e neppure esclusivamente disciplinari, il Consiglio di Classe stabilisce le tematiche da sviluppare e/o approfondire relativamente a una o più tra le seguenti macroaree:
1. Costituzione, diritto (nazionale e internazionale), legalità e solidarietà;
2. Sviluppo sostenibile, educazione ambientale, conoscenza e tutela del patrimonio e del territorio;
3. Cittadinanza digitale.
Risulta complesso, a nostro parere, poter dare una definizione esaustiva di che cosa sia l’educazione civica, poiché i fattori da considerare sono molteplici, sia di carattere storico che didattico.
Sicuramente si tratta di una materia che racchiude numerosi ambiti d’azione, il cui denominatore comune è formare cittadini responsabili e consapevoli.
È fondamentale, a nostro avviso, effettuare delle modifiche poiché l’educazione civica non rimanga confinata al mero ambito teorico e diventi, invece, pratica quotidiana.
Approfondimento tematico
Dopo un’analisi di alcuni degli articoli della Costituzione, della legge n.92/2019 e del Decreto Ministeriale n. 35/2020 siamo giunti alla conclusione che è necessaria una modifica dell’insegnamento dell’educazione civica. Avendo in questi anni studiato educazione civica ci siamo resi conto che, per quanto siano lodevoli gli obiettivi prefissati, non si potranno raggiungere a causa del metodo di insegnamento di questa materia. Per conoscere la nostra Costituzione e i diritti e i doveri che ne comporta, per tutelare il nostro patrimonio e il nostro territorio e per essere educati a una buona cittadinanza digitale dovremmo avere delle competenze pratiche che non abbiamo acquisito in questi anni, pur avendo studiato educazione civica.
In quanto ragazzi abbiamo bisogno di vivere sul campo la cittadinanza attiva per renderci conto delle responsabilità che ci attendono una volta divenuti maggiorenni e per essere cittadini consapevoli delle nostre responsabilità.
Proponiamo un cambiamento nel metodo di insegnamento dell’educazione civica che verta su attività molto più pratiche e che ci portino al di fuori delle mura scolastiche attraverso collaborazioni con i Comuni e con gli altri enti per l’esercizio di una democrazia partecipata o con associazioni dove rafforzare il principio di solidarietà sancito dalla Costituzione e che si pone alla base del nostro vivere in una comunità. È fondamentale che si prevedano attività di service learning, un approccio pedagogico innovativo che collega strettamente imparare e agire e che ha come finalità quella di chiedere agli studenti di compiere azioni concrete, per promuovere lo sviluppo del senso di umanità attraverso la sperimentazione in prima persona dei valori della solidarietà, dell'inclusione e dell'impegno civico.
Mettendo a confronto il nostro modo di insegnare educazione civica con il modo di educare a essere cittadini che attuano negli altri stati ci siamo resi conto che in un paese come il Regno Unito la lezione di diritti LGBTQ+ e di inclusività è diventata una materia di studio obbligatoria. A deciderlo è stata una legge varata dal parlamento nel 2019 e che vede la sua attuazione proprio adesso. E così nelle scuole secondarie inglesi nel piano di studi sono stati introdotti percorsi e lezioni sull’orientamento sessuale, l’identità di genere e le relazioni, mentre per i più piccini le lezioni saranno improntate sul ruolo della famiglia, anche quelle arcobaleno.
In Francia, ad esempio, è previsto che gli studenti vengano educati alla cittadinanza attraverso la vita scolastica che deve essere basata sul rispetto delle regole, la prevenzione della violenza e dei comportamenti antisociali e pericolosi e sulla salute e la sicurezza.
In Germania inoltre pongono maggiore attenzione alla tutela dell’ambiente, portando avanti progetti che insegnano come comportarsi in natura, organizzando anche lavori di giardinaggio e di riciclo, dove ciascuno dei ragazzi porta a scuola abiti o oggetti non in uso aiutando e favorendo i cittadini più bisognosi. Inoltre, a partire dai 10 ai 14 anni, all’interno delle scuole tedesche è presente un programma di emancipazione giovanile: Lions Quest Growing Up. Questo programma si sviluppa tramite delle lezioni durante gli anni scolastici, basate sulla promozione delle abilità sociali degli alunni, che ricevono un sostegno per rafforzare la fiducia in sé stessi e le capacità comunicative.
Da un sondaggio condotto sugli studenti del nostro istituto è emerso che sarebbe preferibile affidare la trattazione dei tre nuclei fondamentali a un unico professore perché l’insegnamento affidato a tutti i docenti della classe comporta una mancanza di sincronizzazione negli interventi degli insegnanti e, inoltre, la diversità degli insegnamenti, nella maggior parte dei casi, non consente di affrontare tematiche comuni.
Per promuovere la conoscenza e l’approfondimento della nostra carta costituzionale e delle principali leggi nazionali, europee e internazionali si ritiene più opportuno che sia affrontato con un esperto della materia per fornire agli studenti gli strumenti per conoscere i propri diritti e doveri, di formare cittadini responsabili e attivi che partecipino pienamente e con consapevolezza alla vita civica, culturale e sociale della loro comunità.
Il docente cui viene affidato l’insegnamento dell’educazione civica entrerà a far parte del consiglio di classe e formulerà una proposta di voto rispettando i criteri di valutazione deliberati dal collegio dei docenti.
Nella valutazione si deve dare risalto all’atteggiamento civico dello studente e della studentessa poiché spesso capita che, sebbene non si conoscano in maniera ottimale i contenuti, l’alunno con il suo comportamento dimostra di averli interiorizzati attuando condotte di un’alta valenza educativa dal punto di vista civico. Non può essere esclusivamente, come accade in molte scuole, un test interdisciplinare magari a risposta multipla a valutare il senso civico dello studente.
Il percorso didattico si dividerà in due fasi:
-la prima, in cui si affronterà un dibattito in classe sulle tematiche prese in esame con la finalità di confrontarsi su idee differenti e cercando di capire ogni punto di vista, rispettando le opinioni altrui;
-la seconda fase avverrà mediante azioni pratiche, esperienze all’esterno in accordo con la scuola e con gli enti di riferimento o tramite patti di collaborazione con aziende private.
Con queste modifiche si spera di dare a studentesse e studenti gli strumenti per affrontare le sfide e le emergenze di questo secolo, per sviluppare uno spirito critico volto a contribuire alla formazione di cittadini responsabili e consapevoli.