Giorno della Memoria

  • Scuola secondaria di primo grado
Giorno della Memoria

"La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, "Giorno della Memoria", al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati."

 

Con la legge della Repubblica n. 211 è stato istituito, nell’anno 2000, il "Giorno della Memoria".

Per alcuni anni, in occasione della ricorrenza del Giorno della Memoria, il Centro di in-Form@zione e Libreria multimediale del Senato ha svolto con le scuole in visita a Palazzo Madama una serie di attività incentrate sulla Shoah e ha prodotto materiali didattici scaricabili dal sito del Senato. 

A studenti e docenti è stata chiesta una partecipazione attiva alla commemorazione del 27 gennaio, affinché, unitamente all'aspetto celebrativo, essa possa costituire un'occasione di dialogo, riflessione e approfondimento sui valori della fratellanza, della solidarietà e della tolleranza, che nel momento più tragico e oscuro della Storia del nostro Paese e dell'Europa, in un clima di profondo smarrimento della coscienza collettiva, apparvero irrimediabilmente perduti. In realtà essi, proprio come ha ribadito il Presidente emerito Giorgio Napolitano, sono "valori di civiltà e umanità senza frontiere di luogo e di tempo" e costituiscono le fondamenta su cui poggia la Carta costituzionale e quindi la nostra Repubblica democratica.
Così il Giorno della Memoria diventa un'occasione per parlare dei valori di civiltà allo scopo di aiutare gli studenti a salvaguardare l’eredità lasciataci da coloro che reagirono alla barbarie della violenza e a lottare con le armi della ragione contro ogni forma di discriminazione e di odio razziale.

Inoltre, partendo dal valore civile e morale della memoria, si vuole accendere nei giovani visitatori l’interesse per tutti quegli italiani che, mettendo in atto ogni forma di solidarietà e a rischio della loro stessa vita, salvarono tanti ebrei dallo sterminio, meritando dallo Stato d’Israele il riconoscimento di "Giusti tra le Nazioni". Sono proprio questi italiani, rimasti per molto tempo nell’anonimato, che in qualche modo hanno cancellato con il loro gesto generoso e disinteressato l’oscura pagina italiana delle leggi razziali approvate nel 1938.