Da fratello a fratello

  • Anno scolastico 2019-2020
  • Presentato da ICS "d'Aosta-Scura", Napoli

Art. 1
Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza.

 

Chi nasce nei Quartieri Spagnoli, sebbene ad un passo dal salotto buono di Napoli, sembra avere già segnato il proprio destino da emarginazione, criminalità, diritti negati e futuro incerto. La scuola ha l'obbligo di educare ai Diritti Umani per far prendere coscienza della propria dignità di essere umano e far assumere opinioni, atteggiamenti e comportamenti che conducono a rispettare sè e gli altri, in ogni circostanza e condizione. La sfida è scardinare il concetto di "brotherhood-fratellanza" tra bambini che si approcciano all'adolescenza, consapevoli di rimanere impuniti sotto i 14 anni, inteso come legame di sangue destinato a mettere in atto comportamenti devianti in gruppo, talvolta impulsivi e senza motivazione apparente, certamente non conformi ad una norma sociale, e alimentati da serie tv o film che osannano comportamenti criminali, per non parlare della seduzione esercitata dagli idoli musicali che rispecchiano i modelli delle gang americane basate sui soldi, potere e armi. In un quartiere a rischio e in una psiche già labile, questi modelli costituiscono un fattore condizionante e di rinforzo, e il rischio di affiliazione al "sistema", ovvero a gruppi criminali strutturati è altissimo. Occorre contrastare modelli negativi coSI seducenti attraverso un modello positivo più potente: fare leva sullo spirito di fraternità e solidarietà partenopea per educare alla fratellanza universale di uguaglianza, cooperazione, concordia, libertà e pace fra tutti gli uomini della terra, al di là delle varie culture e religioni. Il progetto mira a incrementare lo scambio tra la scuola, il territorio e le istituzioni ed è fondato sull'impegno e la partecipazione dei diversi soggetti coinvolti, in vista del raggiungimento di un obiettivo comune: la costruzione di una società globale più equa, giusta e solidale. I ragazzi, attraverso la crescita equilibrata della propria personalità, si fanno portatori di atteggiamenti responsabili verso se stessi, la società e il mondo intero, imparando a gestire meglio i conflitti interpersonali per capire conflitti più ampi, ad accettare gli altri e a condividere con loro i valori di pace e di fratellanza. Il progetto si articola in 3 fasi. La prima fase prevede la riflessione, il dialogo e l'espressione di opinioni riguardo al significato di diritto e ai vari articoli trattati nella Dichiarazione universale dei diritti umani; la riflessione sulla propria condizione di vita confrontandola con quella di altri; l’ampliamento delle proprie conoscenze storiche e sociali, acquisendo informazioni specifiche su alcune realtà, situazioni e problematiche in cui i diritti vengono violati, riconquistati o difesi; l’accettazione degli altri e condivisione di valori di pace e fratellanza. In questa fase saranno coinvolte famiglie, ex allievi, abitanti del quartiere, istituzioni, esercenti, associazioni che operano sul territorio, attraverso interviste che vertono sui vari concetti di dignità, identità e appartenenza, alterità e relazione, partecipazione. In classe si analizzeranno testi, canzoni, film inerenti agli stessi temi e saranno creati gruppi di studio che analizzeranno anche i dati acquisiti dalle interviste e produrranno volantini e manifesti da distribuire nel quartiere. La seconda fase prevede l’elaborazione del tutto attraverso la stesura del soggetto e sceneggiatura di un breve video, favorendo lo spirito di gruppo, stimolando ogni partecipante a esprimersi con fantasia e immaginazione, favorendo il confronto e la valutazione obiettiva delle proposte. Saranno dunque assegnati i ruoli, caratterizzando anche i vari personaggi ispirandosi ad aspetti peculiari della personalità. La terza fase prevede le riprese video, ambientate a scuola e nel quartiere, con il coinvolgimento degli abitanti disponibili a dare un segnale positivo, e il montaggio delle scene per il prodotto finale.

Da fratello a fratello