Il diritto alla Privacy: navigare in rete senza naufragare

  • Premio
  • Anno scolastico 2021-2022
  • Presentato da IC "Capuana - Pardo", Castelvetrano (Trapani)

Guarda il video elaborato nell'ambito del progetto

Art. 12

Nessun individuo potrà essere sottoposto ad interferenze arbitrarie nella sua vita privata, nella sua famiglia, nella sua casa, nella sua corrispondenza, né a lesione del suo onore e della sua reputazione. Ogni individuo ha diritto ad essere tutelato dalla legge contro tali interferenze o lesioni.

Il diritto alla Privacy: navigare in rete senza naufragare

Lo stravolgimento sociologico che il Covid ha rappresentato, le limitazioni imposte dalla pandemia hanno costretto i giovani a modificare drasticamente le proprie abitudini ed ha, nel contempo, incrementato la diffusione dell’uso/abuso dei mezzi di comunicazione, in particolare dei social network, vissuti come un appiglio per non perdere le relazioni sociali. La scelta dell’art. 12 della Dichiarazione Universale dei diritti umani, nasce dalla consapevolezza che tra i principali compiti della scuola vi è quello di favorire l’acquisizione delle competenze necessarie all’esercizio di una cittadinanza digitale consapevole. Tali indicazioni sono contenute anche nella Legge 20 agosto 2019 n. 92 “Introduzione dell'insegnamento scolastico dell'Educazione Civica”. Pertanto, in coerenza con uno dei nuclei fondanti dell’Educazione Civica, ma anche con il  PTOF e con il RAV dell’I.C. “Capuana-Pardo”, il progetto mira a promuovere un uso responsabile di Internet, stimolando i ragazzi alla riflessione che quando si naviga nel web è opportuno proteggersi dal rischio di rivelazione di dati personali che compromettono il diritto alla dignità e alla riservatezza, rinforzando le regole di autoprotezione in relazione alla propria e altrui intimità. I ragazzi assumeranno consapevolezza dei rischi e delle conseguenze del bullismo online, rifletteranno e sperimenteranno il valore dell’empatia, attraverso il riconoscimento e l’accettazione delle emozioni e i sentimenti propri e altrui per creare un vero incontro.

Fasi di attuazione. I fase: lavoro di ricerca e analisi: raccolta, lettura e analisi di articoli e/o documenti, fatti di cronaca relativi alla violazione della riservatezza. Presentazione della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, confronto con la Carta Costituzionale, focus sull'articolo 12, analisi della legge 71 del 29 maggio del 2017, emanata in seguito al suicidio dell’adolescente Carolina Picchio. Incontro virtuale con il Dottor Paolo Picchio, padre di Carolina.

Elaborazione  del questionario “I ragazzi e i social network”, rivolto a discenti e comunità educante di tutto l’Istituto per sondare quanta consapevolezza abbiano gli adolescenti circa i rischi e le opportunità dei social network e per sondare, contemporaneamente,  la percezione che hanno i genitori rispetto alla vita on line dei ragazzi. Analisi dei dati in seguito all’ elaborazione di grafici e conseguente condivisione. Interviste sul territorio che testimonino vissuti di intromissione nella vita del singolo.

II fase: partnership con l’Osservatorio Infanzia e Adolescenza,  gruppo di lavoro Salute Medi@le  che, attraverso  interventi mirati e  work-shop, stimolerà il confronto, il dialogo e la riflessione,  lavorando sugli aspetti sociali al fine di sviluppare e potenziare le life skills, le soft skills e le competenze digitali  per prevenire l’insorgere problematiche tra gli adolescenti e offrendo suggerimenti che consentiranno un corretto utilizzo degli strumenti tecnologici e della vita OnLifes. III fase: feedback. I discenti, in gruppo (collaborative-learning), realizzeranno un decalogo per una navigazione in rete sicura e responsabile. Proporranno all’assessorato delle politiche sociali del Comune l’istituzione del “telefono amico”, che avrà il compito di ascoltare coloro i quali sono stati vittima di violazione della privacy on line al fine di valutare le soluzioni più idonee. Sviluppo di un flash mob di sensibilizzazione sul diritto alla riservatezza. Attività di drammatizzazione a scuola e nel “Sistema delle piazze” di Castelvetrano che preveda il coinvolgimento della cittadinanza locale e della rappresentanza dell’amministrazione locale.

Noi alunni della classe I A dell’I.C. “Capuana-Pardo” di Castelvetrano abbiamo partecipato con entusiasmo al Concorso “Testimoni dei Diritti”.  Testimoniamo il diritto alla privacy, contenuto nell’art. 12 della Dichiarazione Universale dei diritti Umani. La decisione di dedicarci a tale articolo è nata in seguito a un ampio dibattito in classe sullo stravolgimento sociologico causato dall’emergenza Covid e sulle conseguenze che questa ha comportato, ovvero l’uso/abuso di Internet e la diffusione di comportamenti errati che sottopongono a rischi di manipolazione della sfera intima e privata sia nostra che altrui.  A causa delle limitazioni imposte dalla pandemia, le tecnologie digitali, i mezzi di comunicazione ed in particolare i social network hanno rappresentato per noi l’ultima “ancora di salvezza” di fronte alla solitudine e alla noia, nonchè l’unico appiglio per mantenere relazioni con i nostri coetanei. Tuffarsi nello schermo, muoversi in Internet in sé sono operazioni semplici, ma saper stare a galla non significa esattamente conoscere i rischi del mare. Da queste riflessioni è nato in noi il desiderio di offrire il nostro contributo affinchè la rete diventasse un luogo sicuro per noi giovani.
Articolazione del percorso formativo:
I Fase:
-    Analisi degli articoli della Dichiarazione Universale dei diritti Umani. Focus sull’art. 12: evoluzione del concetto di privacy dalle origini all’era digitale; capisaldi normativi che tutelano il diritto alla privacy.
-    Formulazione e somministrazione di un’intervista all’interno della classe sulla nostra vita on line;
-     Instaurazione di una partnership con l’Osservatorio Infanzia e Adolescenza, rappresentato dal Dottor F. Lucido, sociologo presso l’ASP di Trapani. Tra novembre ed aprile siamo stati coinvolti nel “Progetto Ri_media@8.0” al fine di: promuovere il benessere socio-psico fisico dei minori e delle loro famiglie, la cittadinanza digitale e l’utilizzo responsabile, consapevole, critico di Internet, degli smartphone e delle nuove tecnologie della comunicazione;
-    Lettura, analisi di articoli di cronaca, prodotti multimediali su vittime che hanno subito un abuso del diritto alla privacy con particolare riguardo alle vittime di bullismo e cyberbullismo. Attività di role play con simulazione dei ruoli di vittima, bullo, spettatore. Elaborazione di un video per sensibilizzare gli altri a non commettere azioni che ledano la dignità altrui. Tale video è stato donato a Papà Picchio, padre della I vittima acclarata di cyberbullismo e presentato alle scolaresche dell’Istituto.
II Fase: sensibilizzare scuola e territorio.
-    Coinvolgimento del team bullismo e cyberbullismo, del team digitale della scuola per la progettazione di un piano di formazione con l’intervento di esperti.
-    Attuazione degli interventi formativi nei mesi di febbraio/marzo:
1°:  “Generazione Z nell’era del Metaverso”, guidato dal sociologo Francesco Pira, professore dell’Università di Messina;  
2°: Intervento formativo guidato dagli esperti formatori di Fondazione Carolina: dott.ssa Miriam Friedenthal e dott. Diego Buratta. Testimonianza di Papà Picchio, padre della I vittima acclarata di cyberbullismo; Nuclei fondanti: - Legge 71/2017; - Comprendere e contestualizzare fenomeni di bullismo e cyberbullismo; - Gestire casi di casi di cyberbullismo nei contesti educativi. L’incontro si è svolto con un doppio appuntamento: al mattino per minori, in orario serale per comunità educante.
3°: Incontro- dibattito con la Polizia si Stato di Castelvetrano;
4°: Incontro-dibattito con la psicologa dello sportello di ascolto predisposto dalla nostra scuola;
5°: Incontro- dibattito con la Polizia postale di Trapani.
I link per seguire in diretta le videoconferenze degli interventi formativi-educativi con gli esperti sono stati pubblicizzati tramite locandine, testate giornalistiche del territorio, social network e sito della scuola, affinchè potesse partecipare chiunque desiderasse formarsi.
-    Formulazione di un questionario rivolto a studenti e comunità educante a chiusura delle attività di formazione e successiva analisi dei dati emersi. Tale questionario è stato messo a disposizione della scuola per monitorare ed eventualmente attuare misure di prevenzione rispetto ad abusi on line che violino il diritto alla privacy.
III Fase: Proposte attuative al Sindaco e all’Assessore alle politiche sociali: - attivazione di una linea telefonica di supporto a tutti coloro che sono vittime di violazione della privacy; - adozione di una panchina dedicata a Carolina Picchio, I vittima acclarata di cyberbullismo. Entrambe le proposte sono state accolte dalla nostra amministrazione. Abbiamo reso partecipe della nostra iniziativa Papà Picchio, il quale ci ha omaggiato un video nel quale ci ha ringraziato calorosamente. Infine abbiamo elaborato una canzone rap per diffondere tra i giovani buone pratiche per affrontare il web.
Al termine di questo straordinario viaggio alla scoperta del diritto alla privacy possiamo affermare che si è innescato in noi una rivoluzione empatica, un processo di responsabilizzazione che ci ha indotto a credere che sia ancora possibile fare in modo che la rete diventi per noi giovani un’occasione di incontro e non di prevaricazione e di lesione della privacy e più in generale della dignità umana. Ringraziamo di cuore il Senato ed il Ministero dell’Istruzione per averci offerto la possibilità di diventare Testimoni dei Diritti. I ragazzi della IA, alias “I ragazzi dell’articolo 12”.