Olbia porta dell’accoglienza della Sardegna e crocevia di popoli nel Mediterraneo attraverso i secoli dalle origini a oggi

  • Anno scolastico 2022-2023
  • Presentato da SM N. 1 E. Pais, Olbia (Sassari)

Art. 2

Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciate nella presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione. Nessuna distinzione sarà inoltre stabilita sulla base dello statuto politico, giuridico o internazionale del paese o del territorio cui una persona appartiene, sia indipendente, o sottoposto ad amministrazione fiduciaria o non autonomo, o soggetto a qualsiasi limitazione di sovranità.

Olbia porta dell’accoglienza della Sardegna e crocevia di popoli nel Mediterraneo attraverso i secoli dalle origini a oggi

L’intento del progetto è sensibilizzare gli studenti delle classi prime su quanto sia fondamentale per la crescita dell’umanità intera lo scambio di culture e tradizioni. La Dichiarazione Universale dei Diritti Umani è la massima espressione del riconoscimento dei valori universali che tutelano la libertà e la dignità di tutti gli esseri umani.
La partecipazione a tale concorso rappresenta l’occasione di riflessione da parte dei giovanissimi sulla particolarità della città di Olbia, la peculiarità del luogo deriva dal suo carattere cosmopolita e la propensione all’accoglienza verso chiunque decida di stanziarsi. La città di Olbia, conosciuta principalmente come porta del turismo esclusivo del nord Sardegna, si è sempre distinta nell’arco dei secoli per l’accoglienza nei confronti di tutte le popolazioni arrivate dal mare, dall’antichità fino ai nostri giorni. Ancora oggi si distingue per il carattere multietnico della sua collettività. Attraverso confronti con  i rappresentanti delle principali comunità straniere che risiedono in città, supportati dall’amministrazione locale, come l’assessorato alle politiche sociali e la  Soprintendenza per i beni archeologici, i discenti dovranno  valutare  se, la propria città,  offra le stesse opportunità a tutti i suoi abitanti a prescindere da nazionalità, religione e usanze alla luce dell’articolo 2 della Dichiarazione universale dell’uomo (che tanto ha appassionato durante il dibattito in classe).
Fasi di lavoro
-Fase 1: Lettura della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e scelta dell’Articolo 2 come comma da approfondire
Lettura e analisi collettiva dell’intero testo della Dichiarazione, contestualizzazione del momento storico e dei motivi per i quali si è ritenuto necessario mettere per iscritto il rispetto della vita umana e dei diritti fondamentali dati come scontati fino a qual determinato periodo. Attraverso la metodologia del debate, gli alunni stessi hanno scelto quale articolo approfondire. L’articolo 2 richiede un’attenta riflessione sui concetti di libertà, uguaglianza e rispetto, diritti inalienabili e scontati per i nostri discenti.
-Fase 2: Modalità di verifica dell’attuazione dell’art. 2 sul territorio
Perseguendo una didattica laboratoriale, supportati da fonti e apposita documentazione, gli studenti dovranno sviluppare un senso critico e valutare come l’articolo 2 sia rispettato e attuato nella città in cui vivono. Il lavoro di indagine si avvarrà dell’apporto delle istituzioni locali e delle associazioni di volontariato, nonché i rappresentanti delle diverse nazionalità presenti nel territorio.
La prima parte dell’indagine riguarderà lo sviluppo della città nelle diverse epoche storiche, saranno approfonditi quei secoli con la maggiore vivacità culturale, momenti di splendore che hanno coinciso con lo stanziarsi di nuove popolazioni, a riprova che nell’antichità così come in tempi moderni lo scambio di culture ha portato un valore aggiunto alla società
Tutte le conclusioni dell’indagine saranno riportate su un libro multimediale realizzato con l’app digitale Book-creator