I casertani sognano il proprio Central Park. Indagine conoscitiva sul MACRICO e sulle prospettive di bonifica e riqualificazione dell'ex area militare di 33 ettari al centro della città
- Anno scolastico 2024-2025
- Presentato da Liceo Artistico San Leucio, Caserta
La nostra indagine conoscitiva ha ad oggetto una zona verde che dovrebbe essere bonificata e riqualificata chiamata ex MACRICO (Magazzino Centrale Ricambi Mezzi Corazzati), un’area di 324.533 mq. situata in una posizione urbanisticamente strategica, dismessa dal Ministero della Difesa, che ha portato a riflettere sul valore della sostenibilità ambientale e sull’importanza della tutela del territorio per le nostre vite.
Il nostro territorio è martoriato sul piano ambientale per la presenza di cave, polveri sottili, rifiuti non smaltiti correttamente, tanto da ricevere l’appellativo di “Terra dei fuochi”. Ebbene il MACRICO è una speranza per il futuro della cittadinanza. Nella città di Caserta infatti manca un parco, un polmone verde e sociale realmente fruibile dai cittadini dal momento che il giardino della famosa Reggia di Caserta è un verde monumentale, che non può essere fruito come un parco pubblico liberamente accessibile.
L’indagine si propone di acquisire notizie, informazioni e documentazioni sullo stato di conservazione dell’area e sulla sua possibile destinazione. Si intendono verificare le disposizioni del piano regolatore del Comune di Caserta, al fine di conoscere quale sia la destinazione d’uso dell’area. L’obiettivo, in generale, è quello di individuare quali siano gli interventi possibili per procedere alla riqualificazione della zona.

- Scheda progetto iniziale
- Scheda progetto finale
Il Liceo Artistico “San Leucio” si trova a Caserta dove è presente una zona verde, non fruibile dalla cittadinanza, che dovrebbe essere bonificata e riqualificata. La nostra indagine conoscitiva ha ad oggetto proprio questa zona, chiamata ex MACRICO (Magazzino Centrale Ricambi Mezzi Corazzati), un’area di 324,533 mq. situata in una posizione urbanisticamente strategica, dismessa dal Ministero della difesa, che ha portato a riflettere sul valore della sostenibilità ambientale e sull’importanza della tutela del territorio per le nostre vite. Il nostro territorio è martoriato sul piano ambientale per la presenza di cave, polveri sottili, rifiuti non smaltiti correttamente, tanto da ricevere l’appellativo di “Terra dei fuochi”. Ebbene il MACRICO è una speranza per il futuro della cittadinanza. Nella città di Caserta infatti manca un parco, un polmone verde e sociale realmente fruibile dai cittadini dal momento che il giardino della famosa Reggia di Caserta è un verde monumentale, che non può essere fruito come un parco pubblico liberamente accessibile. Il MACRICO nasce come pertinenza dell’edificio vescovile, requisito successivamente dai Borboni per farne campo di addestramento militare dell’esercito borbonico, il c.d. “Campo di Marte”. Nel dopoguerra viene utilizzato dalle Forze Armate come deposito dei mezzi militari (Caserma Sacchi). Negli anni ’80 la Curia di Caserta avvia una causa per ottenere la restituzione dell’area, che vince nel 1994. Il MACRICO torna così ad essere a disposizione della diocesi e per la “Legge concordataria”, essendo un beneficio ecclesiastico, ne diviene proprietario l’IDSC, articolazione periferica dell’Istituto Centrale per il Sostentamento del Clero, con personalità giuridica autonoma, indipendente, quindi, dal Vescovo della diocesi. I tempi tecnici per consentire la liberazione del sito da parte del Ministero della Difesa servono all’IDSC a valutare le offerte che giungono per l’utilizzo di quest’area. Oggi l’area è in uno stato di totale abbandono e si presenta occupato da costruzioni, in parte in muratura e in parte in lamiera, con presenza di amianto. L’indagine si propone di acquisire notizie, informazioni e documentazioni sullo stato di conservazione dell’area e sulla sua possibile destinazione. Si intendono verificare le disposizioni del piano regolatore del Comune di Caserta, al fine di conoscere quale sia la destinazione d’uso dell’area. L’obiettivo, in generale, è quello di individuare quali siano gli interventi possibili per procedere alla riqualificazione della zona. Metodologia dell’indagine conoscitiva: - PRIMA FASE: destinata all’acquisizione di informazioni, notizie e documentazione attraverso ricerche in alula e on-line per verificare lo stato in cui versa la zona del MACRICO; - SECONDA FASE: destinata alle uscite didattiche presso la Curia, Amministratori locali e Comitati che si sono attivati a tutela della conservazione del verde dell’area e alle interviste di giornalisti ed esperti che nel corso degli anni si sono interessati dell’oggetto della nostra indagine. - TERZA FASE: destinata alla rielaborazione, in aula, di tutti i dati raccolti nella prima e seconda fase e riepilogo dei punti salienti dell’indagine. Organizzazione delle conclusioni e realizzazione del prodotto multimediale relativo all’indagine conoscitiva condotta.