S.O.S. Salviamo (gli) Organismi Spiaggiati nel Parco Marino Regionale "Baia di Soverato" (COME PESCI FUOR D'ACQUA IN UN MONDO ALLA DERIVA) - n. 1

  • Pubblicato il 16/04/2024
  • da G. V. - Soverato (CZ)

Al fine di comprendere come sia percepito il fenomeno dello spiaggiamento degli animali marini, all’inizio di Gennaio abbiamo sottoposto, mediante google moduli, un questionario, di seguito riportato, ai nostri compagni di scuola.
Nel laboratorio informatico, insieme alla prof.ssa Caterina Mancuso, docente di informatica, abbiamo analizzato i dati registrati. Dalla detta analisi è emerso che gran parte degli intervistati (il 45%) ritiene che la principale causa di spiaggiamento sia l’ingestione di plastica e che, secondo il 78%, è, perlopiù, l’uomo il principale responsabile del fenomeno. Il 70% degli intervistati ritiene che, ad oggi, non sia stata attuata alcuna politica di contrasto allo spiaggiamento e il rimanente 30% che le politiche attuate siano, comunque, poco efficaci. Gli animali marini che più frequentemente si spiaggiano sono, secondo il 37%, Tursiope, Capodoglio e tartaruga verde. Il 47% degli intervistati pensa che il maggior rischio sanitario per chi interviene sull’animale spiaggiato sia la trasmissione di malattie infettive, zoonosi o tossine. Il maggior rischio per l’animale spiaggiato è, invece, secondo il 58%, il soffocamento. Al fine di perfezionare la nostra analisi, abbiamo analizzato anche i dati della Rete Regionale Spiaggiamenti della Regione Calabria, relativi alla causa di morte dei cetacei in Calabria ed alle cause dello spiaggiamento delle tartarughe marine dal 2011 al 2020 dati spiaggiamento 1 [https://drive.google.com/file/d/1Wto66fLCsM7b08KuuYt2t6Ne5qwYBngG/view?usp=sharing], dati spiaggiamento 2 [https://drive.google.com/file/d/1RHEFE95vrgsjkdSkJXI0mJoi2czjEIBr/view?usp=sharing], dati spiaggiamento 3 [https://drive.google.com/file/d/1dZUPA4FvxF-KpyFzBtGfRWYefilwC8yG/view?usp=sharing], dati spiaggiamento 4 [https://drive.google.com/file/d/1jreCQNmBpnQIcocKsdb2DN4Z_ae7nQ9f/view?usp=sharing].
Questionario sullo spiaggiamento
1) Sapresti dare una definizione del fenomeno dello spiaggiamento? Se sì, esponila.
2) Quale tra queste ritieni che sia la maggiore causa di spiaggiamento di animali marini?
a. Malattie infettive (virus, batteri e parassiti)
b. Catture accidentali della pesca
c. Impatto con imbarcazioni
d. Ingestione di plastica
3) Secondo te, quanto l’essere umano è responsabile del fenomeno dello spiaggiamento in percentuale?
a. 1%
b. 20-40%
c. 70-90%
d. 100%
4) Quale pensi che sia la frequenza media con cui si verifica uno spiaggiamento sulle coste italiane?
a. 150-200 cetacei all’anno, 400-500 tartarughe marine all’anno
b. 400-500 cetacei all’anno, 100-150 tartarughe marine all’anno
c. 50-70 cetacei all’anno, 100-150 tartarughe marine all’anno
d. 20-30 cetacei all’anno e 50-60 tartarughe marine all’anno
5) Quale pensi che sia la frequenza media con cui si verifica uno spiaggiamento sulle coste della Calabria?
a. 30-40 delfini all’anno e 100-150 tartarughe all’anno
b. 100-150 delfini all’anno e 70-80 tartarughe all’anno
c. 10-20 delfini all’anno e 30-40 tartarughe all’anno
d. 5-10 delfini all’anno e 10-20 tartarughe all’anno
6) Quale pensi che sia la frequenza con cui si verifica uno spiaggiamento sulle coste della provincia di Catanzaro?
a. 10-20 delfini all’anno e 2-3 tartarughe all’anno
b. 5-10 delfini all’anno e 30-40 tartarughe all’anno
c. 2-3 delfini all’anno e 5-10 tartarughe all’anno
d. 30-40 delfini all’anno e 5-10 tartarughe all’anno
7) Quali tra queste ritieni che siano le specie di animali marini che più frequentemente si spiaggiano?
a. Capodoglio (Physeter macrocephalus), Stenella striata (Stenella coeruleoalba) e tartaruga verde (Chelonia mydas)
b. Tursiope (Tursiops truncatus), Capodoglio (Physeter macrocephalus) e tartaruga verde (Chelonia mydas)
c. Stenella striata (Stenella coeruleoalba), Grampo (Grampus griseus) e tartaruga marina comune (Caretta caretta)
d. Stenella striata (Stenella coeruleoalba), Tursiope (Tursiops truncatus) e tartaruga marina comune (Caretta caretta)
8) Quali pensi che siano i maggiori rischi per il benessere dell’animale spiaggiato?
a. Soffocano perché non riescono a respirare fuori dall’acqua
b. Traumi e ferite a causa dello sfregamento con la sabbia
c. Ipertermia in stagione calda e ipotermia in stagione fredda
d. Stress anche mortale (dovuto a stare in un ambiente non naturale per l’animale e al disturbo causato da persone/rumori)
9) Quali pensi che siano i maggiori rischi sanitari legati agli spiaggiamenti per chi interviene sull’animale spiaggiato?
a. Trasmissione di malattie infettive (zoonosi) o tossine
b. Incidente stradale nel recupero
c. Rischio traumatico, causato dai morsi/movimenti di pinne dell’animale
d. Svenire per colpo di sole
10) Secondo te, sono attualmente in atto politiche volte alla limitazione di tale fenomeno?
a. Sì
b. No
11) In caso di risposta affermativa alla domanda precedente, quanto efficaci ritieni che siano queste nel combattere il fenomeno dello spiaggiamento?
a. Molto efficaci
b. Abbastanza efficaci
c. Poco efficaci
d. Affatto efficaci
12) Sapresti proporre nuove possibili soluzioni allo spiaggiamento? Se sì, esponile.

(1) Con cattura accidentale si intende la pesca involontaria di specie non target (cioè tutte quelle specie che non interessano al pescatore). Tra queste, oltre a diverse specie ittiche, ci sono anche squali, tartarughe marine e delfini, che attratti dalle esche o dal pescato vengono catturate accidentalmente negli attrezzi di pesca

(2) Le zoonosi sono quella categoria di malattie infettive che possono essere trasmesse dagli animali all’uomo e viceversa

Incontri con gli esperti
Il 20 gennaio 2024, presso il nostro Istituto, abbiamo incontrato la dottoressa Stefania Giglio foto, [https://drive.google.com/file/d/1OOy95h9VCMEFa_zFZv4YTXRU9L9IbH8G/view?usp=sharing]biologa marina, operatore scientifico della Rete Regionale Spiaggiamento e referente del Centro Recupero Animali Marini M.A.R.E. Calabria di Montepaone Lido, che ci ha illustrato le diverse cause antropiche di spiaggiamento degli animali marini, quali la pesca, l'inquinamento da plastica ed il disturbo causato dall’inquinamento acustico, e ha sottolineato l’importanza di una corretta gestione di eventuali spiaggiamenti dati spiaggiamento tartarughe regione calabria [https://drive.google.com/file/d/1061w0TEL4JAUgTsAuBIX2o5T0TrdXfn3/view?usp=sharing], dati spiaggiamento cetacei regione calabria [https://drive.google.com/file/d/1eepSfsGWZa6odpdB4asDx1iexPBESpI2/view?usp=sharing]. In tali circostanze, è fondamentale garantire prima di tutto la sicurezza delle persone, considerando il rischio di trasmissione di malattie zoonotiche come brucella, toxoplasma e listeria. È necessario dunque evitare contatti diretti con gli animali spiaggiati e affidarsi sempre a personale esperto. La Dott.ssa Giglio ha, inoltre, evidenziato il ruolo e l'importanza della Rete nazionale spiaggiamento che gestisce casi di cetacei e tartarughe, e ha fatto riferimento ai decreti regionali (DPGR CA n. 104 del 29 luglio 2013 e DCA n. 130 del 1 dicembre 2016) per la tutela degli animali spiaggiati framework normativo [https://drive.google.com/file/d/1-UkvMICagJokiX5CvtE-765WdVefEvtV/view?usp=sharing].

Interviste
Il 19 febbraio ci siamo recati presso il Palazzo di Città di Soverato per porgere al Sindaco, dott. Daniele Vacca foto [https://drive.google.com/file/d/1JIgRUhtMA-to5v_U1kKGAZ-kY3GdUcqc/view?usp=sharing], alcune domande che riportiamo di seguito.
D: Quando e perché la baia dell’ippocampo è diventata Parco Marino Regionale?
R: La baia dell’ippocampo è diventata Parco Marino Regionale con legge regionale 21 aprile 2008 n. 10, è custode di diversi reperti archeologici e ospita varie specie protette, in particolare gli unici due esemplari di Hippocampus presenti nei mari italiani; il cavalluccio marino è ormai simbolo della nostra bella Soverato, sede di uno dei cinque Parchi Marini Regionali in Calabria, che servono a garantire l'integrità, la biodiversità e la conservazione dei luoghi. Ciò ha consentito alla nostra città di avere anche risonanza a livello turistico oltre i confini regionali.
D: A livello comunale esistono o sono in programma iniziative per la pulizia dei rifiuti dalle spiagge e dai fiumi?
R: Si, innanzitutto esiste un capitolato sulla raccolta dei rifiuti urbani che prevede a cadenza mensile la pulizia delle spiagge ma anche dei fiumi. Inoltre, all'interno delle attività amministrative, con le associazioni di volontariato vengono organizzate giornate che prevedono la pulizia delle spiagge e dei fiumi. Quello sulla pulizia è un investimento molto importante che ci ha anche permesso di essere assegnatari di un bellissimo riconoscimento che è quello della Bandiera Blu.
D: L'amministrazione ha predisposto sistemi per evitare la dispersione dei rifiuti nell’ambiente, ad esempio cartellonistica per incentivare cittadini e turisti a non buttare rifiuti per terra o a riportare i propri rifiuti a casa dopo essere stati in spiaggia, a fare la raccolta differenziata, oppure l’installazione di cestini che evitino la dispersione dei rifiuti a causa del vento o altri eventi di sensibilizzazione?
R: Assolutamente sì. Nell’ambito del programma Bandiera Blu è prevista la cartellonistica e punti di raccolta differenziata; per la città abbiamo acquistato da poco anche porta rifiuti, e in prossimità della stagione estiva ho emesso, proprio l'anno scorso, il divieto di lasciare i rifiuti per le strade ma anche, per esempio, il divieto a non utilizzare palloncini di plastica, che sono poi quei rifiuti che vanno in mare e che compromettono l'ambiente marino. Per quanto riguarda la sensibilizzazione, con il progetto Eco-School alcuni funzionari dell'Assessorato all'Ambiente insieme al sottoscritto siamo entrati proprio nelle scuole per sostenere la formazione sul rispetto ambientale; adesso ci stiamo preparando, per quanto riguarda la nuova stagione estiva, ad organizzare iniziative che non riguardino solo la pulizia delle spiagge ma anche la pulizia delle acque marine. Bisogna salvaguardare l'ambiente a tutti i costi e sicuramente le nuove generazioni possono dare un supporto fondamentale.

Il primo marzo siamo andati sulla spiaggia di Soverato per rivolgere ai pescatori della Cooperativa Stella del Mare foto [https://drive.google.com/file/d/1MgcJm7PDCAh3tpi2ZXL9AtQzdABLVPfg/view?usp=sharing] alcune domande:
D: Come le specie marine protette interagiscono con le attività di pesca?
R: Le specie marine protette interagiscono quasi sempre nelle attività di pesca, specialmente il delfino che quasi ogni giorno si nutre dei pesci che vanno nella rete e la mordono danneggiandola; anche le tartarughe interagiscono spesso con le reti ma anche con le nasse.
D: Qual è la gestione delle catture accidentali di tartarughe, squali e delfini?
R: Quando accidentalmente catturiamo queste specie marine protette chiamiamo la Rete Regionale Spiaggiamenti che si recano sul posto e con l’aiuto dei biologi prendono in consegna l’animale per permettergli di essere curato se è ferito.
D: Come i pescatori possono contribuire al monitoraggio delle specie marine?
R: Noi pescatori abbiamo realizzato un progetto per segnalare questi animali marini e per costruire una gabbia in mare per curare il delfino in situazioni di emergenza cattura accidentale [https://drive.google.com/file/d/1g7VWjWPvloVP8MupxCFoxV-KFo3hR2w-/view?usp=sharing].