S.O.S. Salviamo (gli) Organismi Spiaggiati nel Parco Marino Regionale "Baia di Soverato" (COME PESCI FUOR D'ACQUA IN UN MONDO ALLA DERIVA) - n. 2

  • Pubblicato il 16/04/2024
  • da G. V. - Soverato (CZ)

Il 5 marzo, nella sala conferenze dell’IIS Guarasci Calabretta, abbiamo organizzato una conferenza foto [https://drive.google.com/file/d/1AFeiX0NFsml1YnfKoNyU3U2AD7lxtLNf/view?usp=sharing] alla quale hanno partecipato il sindaco di Soverato l’arch. Daniele Vacca, il dott. Lucifora dell'IZSM, la dott.ssa Battaglia del Servizio Veterinario ASP di Soverato, il dr. Ernesto Alecci, ex sindaco di Soverato e attualmente Consigliere regionale e presidente del FLAG Jonio 2, la dott.ssa Stefania Giglio, operatore scientifico dell'Associazione M.A.R.E. Calabria, che gestisce il Centro di Recupero Animali Marini Spiaggiati di Montepaone, e la sua collaboratrice la dott.ssa Giorgia Corazzola foto [https://drive.google.com/file/d/1MhFxW1sDr_ceHoftivxUCEN77KtQ9yE4/view?usp=sharing].
Abbiamo rivolto alla dott.ssa Luciana Battaglia foto [https://drive.google.com/file/d/1iztmEf-n3tDjFPWsGkUhThR8cOK2iAup/view?usp=sharing], Dirigente ASL e referente delle attività sanitarie per il Servizio Veterinario Area C, le domande di seguito riportate.
D: Qual è il ruolo dell'ASP all'interno della rete regionale spiaggiamenti?
R: L’ASP insieme all'Istituto Zooprofilattico cura la componente sanitaria. Dopo l'identificazione del sito in collaborazione con enti, organi e associazioni riconosciute si garantisce l'incolumità, il benessere dell'animale e anche il trasferimento dei dati nei luoghi dove vengono recuperati e inseriti.
D: In caso di spiaggiamento di animale vivo cosa fa il medico veterinario dell'ASP?
R: Dopo l'identificazione si fa una verifica sullo stato sanitario dell'animale, se ne valuta la condizione, lo si stabilizza e poi si procede indicando l'Istituto dove deve essere trasferito.
D: E se invece è deceduto?
R: Se l'animale è deceduto, si contatta subito l'Istituto Zooprofilattico e, se le dimensioni della carcassa lo consentono, l'esemplare viene trasferito alla sede opportuna per effettuare gli esami post-mortali e conseguentemente indagare lo stato della fauna marina e la causa del decesso. Se le dimensioni dell’animale non consentono il trasferimento all'Istituto, l'autopsia viene eseguita sul posto insieme alla collaborazione di enti scientifici riconosciuti all'interno di un elenco regionale. A questo punto lo smaltimento della carcassa è affidato al Comune e la sanificazione del luogo all’ASP. Nessun animale può essere smaltito o sotterrato né, qualora l'esemplare fosse vivo, può essere spostato dal luogo del ritrovamento senza il consenso del medico veterinario locale.
Successivamente abbiamo posto al dr. Giuseppe Lucifora foto [https://drive.google.com/file/d/1hYj19akYciFTl2Nzadj-uxwm-fGlY6i8/view?usp=sharing], responsabile della sede della provincia di Vibo Valentia dell'Istituto Zooprofilattico sperimentale del Mezzogiorno, le seguenti domande.
D: Potrebbe brevemente spiegarci qual è il suo ruolo nell’Istituto Zooprofilattico?
R: L'Istituto Zooprofilattico è un'azienda sanitaria e il punto di riferimento per quanto riguarda campioni che pervengono per la diagnostica della sanità animale e per la sicurezza alimentare. Il mio ruolo è quello di referente scientifico e di supporto ai Servizi Veterinari territoriali.
D: Quando è stata istituita la Rete Regionale Spiaggiamenti calabrese e perché?
R: La Rete Regionale Spiaggiamenti calabrese è stata fondata nel 2013, allo scopo di regolamentare gli eventi di spiaggiamenti di cetacei, all’epoca particolarmente numerosi. Nel 2016 le linee guida sono state perfezionate con un ulteriore decreto. La Rete Regionale è istituita come rete minima di intervento per garantire la salute pubblica il benessere degli animali e la sicurezza ambientale.
D: Cosa si intende con "sorveglianza diagnostica" e per quale motivo è importante svolgere degli esami post-mortali sulle carcasse degli animali spiaggiati?
R: La sorveglianza diagnostica è un’attività di raccolta sistematica di dati necessari alle decisioni di politica sanitaria. Essendo un intervento su fauna, su grossi pesci, cetacei, tartarughe e squali, ha un impatto ambientale significativo. Inoltre, questa sorveglianza ha permesso di individuare malattie infettive e di seguire l’andamento di queste, ma anche di attenzionare patologie emergenti, come SARS-CoV-2 e l'influenza aviaria. L'intervento sulle carcasse ha come scopo la ricerca della causa della morte dell'esemplare e la raccolta di tutti i dati sanitari, biologici o ambientali necessari, al fine di incrementare la sorveglianza stessa.
D: Quali sono i rischi sanitari legati all’intervento e qual è l’importanza del rispetto dei ruoli sanitari?
R: I rischi sanitari per il personale che interviene o per il cittadino che eventualmente soccorre un animale vivo spiaggiato sono: fisici, dati i denti aguzzi o le ranfoteche piuttosto potenti; infettivi, per i patogeni che possono passare all’uomo. Altri rischi sono di carattere ambientale e di sanità pubblica, vista la dispersione di materiale potenzialmente infetto. Il rispetto dei ruoli risulta dunque fondamentale per garantire la sanità pubblica.
D: Dagli studi post mortali eseguiti quali risultano essere le cause di morte principali riscontrate in cetacei, tartarughe marine e squali nei mari calabresi?
R: Dall’esperienza regionale, per la maggior parte dei casi i cetacei spiaggiati muoiono per malattie infettive, anche indotte dall’uomo; per quanto riguarda le tartarughe e gli squali la principale causa è la pesca accidentale.
Infine, abbiamo rivolto al dr. Ernesto Alecci foto [https://drive.google.com/file/d/1JSOa2KoJhzWpyP_ud7cU70-Dqw3c_EQ6/view?usp=sharing] queste domande.
D: Perché proprio la Calabria è stata una tra le prime regioni a creare una Rete Spiaggiamenti?
R: Ciò è stato possibile grazie alla volontà di alcuni professionisti che hanno voluto creare questa rete in virtù della loro passione e il loro amore verso la natura. Inoltre, la costa della Calabria, per la sua conformazione, è molto ampia e spesso capita di ritrovare animali spiaggiati. Dunque, la Calabria con i suoi 780 chilometri di costa e la sua notevole biodiversità marina necessitava di partire con questo progetto.
D: Che cosa si può fare per migliorare ulteriormente l'operatività della Rete Spiaggiamenti?
R: Per migliorare la Rete Spiaggiamenti ci sarebbe bisogno di più persone e soprattutto di più risorse. Anche lo svolgimento di giornate come questa è molto importante, perché servono a dare visibilità a tali attività e a sensibilizzare chi gestisce le risorse investendole sull’ambiente.

Interventi di risoluzione
Durante la realizzazione del progetto, volendo offrire un aiuto più concreto per la salvaguardia degli animali spiaggiati, abbiamo avuto l’idea di creare un cartellone che fornisse le istruzioni essenziali su come agire in caso di avvistamento di organismi marini a riva.
Nella sezione superiore del cartellone abbiamo inserito il titolo: "S.O.S. SALVIAMO gli ORGANISMI SPIAGGIATI" affiancato dalle icone di un delfino e di una tartaruga marina, che simboleggiano la vita marina in pericolo. La parte centrale presenta, invece, le indicazioni su cosa fare e cosa non fare per tutelare l’animale spiaggiato. Nella sezione "COSA FARE" si chiede di: chiamare la Guardia Costiera, mantenere un ambiente calmo, proteggere l'animale dal sole o dal freddo con panni umidi o asciutti a seconda della temperatura; tutte attività che dimostrano un approccio attento e rispettoso verso gli organismi in difficoltà. Nella sezione "COSA NON FARE" rientrano invece azioni potenzialmente dannose come: toccare l'animale, che potrebbe determinare un rischio legato a trasmissione delle malattie, rimettere l'animale in acqua, tagliare o rimuovere materiali dal corpo dell'animale e coprire le narici di tartarughe o gli sfiatatoi dei delfini. In fondo al cartellone si trova, infine, un codice destinato alla scansione per la traduzione in lingua inglese, spagnola, tedesca, francese e cinese, così da rendere le informazioni accessibili anche ai numerosi turisti provenienti da tutto il mondo.
Il cartellone ha, quindi, lo scopo di educare e coinvolgere attivamente ciascuno nella protezione degli organismi marini spiaggiati cartello [https://drive.google.com/file/d/1PRieRFzhR_rvSr1juEX9I17U9ILSqYmu/view?usp=sharing] ed è stato donato al Comune di Soverato: diverse copie sono state posizionate in zone e strade limitrofe al mare e ogni lido avrà una stampa da sottoporre direttamente all’attenzione dei bagnanti foto al cartello [https://drive.google.com/file/d/1ifwjCkvhYISoXzICurEqYDQM3mCNfGcN/view?usp=sharing]