Visita Associazione Orizzonte: la diversità un valore aggiunto

  • Pubblicato il 18/04/2024
  • da M. R. V. - Gela

Ieri, giorno 28 febbraio, io e la mia classe ci siamo recati in palestra presso l’associazione Orizzonte, nella scuola di via Fuentes. Quando siamo entrati gli atleti, ci hanno accolto con un applauso. Ero entusiasta di incontrare nuove persone e socializzare. Abbiamo iniziato ponendo tutte le domande che avevamo scritto in classe. Essi ci hanno spiegato molte cose e ho capito tanto. Coloro che frequentano l’associazione Orizzonte sono più di trenta atleti, che praticano molti sport. Il programma si svolge sia in Estate che in Inverno, in Estate giocano 3-4 ore alla settimana, invece in Inverno 4-5 giorni alla settimana, in base alle discipline che scelgono. In genere con i bambini di otto anni si inizia col nuoto o atletica (sport individuali) e poi si aggiungono agli sport di gruppo. La Nazionale Italiana programma delle gare mondiali per tutti gli atleti, tranne quelli arrivati da poco. Per esempio, Valentina, un’atleta che fa parte dell’associazione, è andata a Roma. I bambini possono iscriversi all’associazione dopo i due anni. Essi preferiscono praticare sport individuali come bocce o nuoto. Gli adulti che coordinano i ragazzi sono volontari e hanno fatto questa scelta perché a loro piace aiutare. Infatti, una frase che hanno citato è stata “Il loro stare bene, fa stare bene anche a noi”. L’associazione lavora solo il pomeriggio e hanno dei turni. Quando hanno detto che i trofei sono centinaia, mi sono stupita e mi sono ricreduta! Non immaginavo fossero così bravi, perché in generale si pensa che chi abbia una disabilità non abbia le capacità atletiche. Essi, non hanno una classifica, a loro non importa averla, il loro obbiettivo è migliorarsi. Inoltre, le loro competizioni non sono campionati, ma gare perché ognuno cerca di dare il meglio, ma “gare”. Abbiamo posto le domande sia agli operatori adulti, sia agli atleti, e ho scoperto davvero tante cose. Abbiamo conosciuto vari atleti: Nuccio Samà, che fa parte dell’associazione fin dalla fondazione, Valentina, che, come ho detto prima, è andata a Roma al Parlamento perché fa un corso d’atletica. Ella ha raccontato che all’inizio era un po’ titubante, perché non sapeva cosa le aspettasse. Da lì, ha conosciuto tanti sport, le piace l’attività di bocce e anche l’educazione stradale. Per Valentina l’associazione rappresenta avere fiducia da parte del Mister e di sé stessa. Valentina non pensava di arrivare fino a questo livello con lo sport, si trova benissimo anche con gli atleti e non si sente completa senza l’associazione. Secondo me, senza questa associazione, i disabili potrebbero provare un senso di isolamento sociale. Io penso che non si debbano isolare i disabili, perché ogni individuo ha il diritto di essere incluso e contribuisce, con le proprie abilità, a migliorare. Lo sport permette alle persone disabili di sentirsi valorizzate e integrate. Stupore e ammirazione sono state le emozioni che ho provato in questo giorno. “Stupore” perché non pensavo di trovare gente così disponibile e socievole. Dal primo impatto sembrava che non volessero fare amicizia con noi, invece era tutto il contrario! Erano molto socievoli e disponibili in tutto, gentili e bravi nel lessico, cosa che non avrei mai pensato. Eppure, non mi hanno fatta sentire diversa, ma mi hanno fatto provare un sentimento di uguaglianza. “Ammirazione” perché ammiravo soprattutto la loro forza. Loro affrontano sfide uniche e superano ostacoli con coraggio. Hanno vinto coppe, medaglie...
A me hanno arricchito davvero tanto e mi hanno meravigliata dal modo con cui giocavano a Ping-pong, erano davvero eccezionali. Non basterebbe solo un aggettivo per descriverli. Sono veramente felice di aver fatto questo incontro. Spero che anche loro verranno qui a salutarci e anche a condividere un’altra esperienza.

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