Sii solidale per dare valore all’essenziale

  • Anno scolastico 2023-2024
  • Presentato da SSIG G. Verga, Gela (Caltanissetta)

    

Sii solidale per dare valore all’essenziale

Il progetto nasce dal desiderio di far comprendere agli alunni che non tutti godono delle stesse opportunità nella vita. Talvolta  tra gli studenti di 12 anni non vi è la piena consapevolezza delle realtà presenti sul territorio che operano per il benessere degli altri, è compito degli adulti e delle agenzie formative quali la scuola mettere a conoscenza della loro esistenza e del loro operato, spiegare loro come si muovono sia le autorità che gli enti sociali e assistenziali, le parrocchie per assicurare il diritto alla nutrizione, salute, invalidità, abitazione, etc.; per limitare l’emarginazione sociale. Pertanto gli studenti devono avere accesso non solo alla conoscenza dei contenuti e ai valori democratici fondamentali, ma anche alle opportunità di apprendere abilità di cittadinanza e applicarle ai problemi e ai bisogni del territorio, al di fuori della classe. 
Sviluppo del progetto
In una fase iniziale, prima con un brainstorming e poi con una ricerca  guidata, si cercherà di capire con gli alunni cos’è un’associazione o ente sociale, chi sono i soggetti che possono partecipare e come operano nel territorio. 
SVILUPPO
FASE1
I ragazzi visiteranno gli enti territoriali, sottoporranno agli operatori o volontari delle domande/ interviste per conoscere meglio come si svolge la loro attività di aiuto e di recupero delle differenze sociali. Inoltre raccoglieranno i dati statistici dei nuclei familiari in condizione di disagio presso l’ufficio dei servizi sociali . Visiteranno e raccoglieranno le esperienze di vita presso l’associazione “Orizzonte” per comprendere l’impegno per l’inclusione dei soggetti con disabilità nei vari contesti sociali, anche in quello sportivo. 
Saranno svolte delle visite per consentire una conoscenza diretta di alcune associazione di volontariato del territorio, quali “Casa del volontariato di Gela”, associazione “Orizzonte”, “Piccola casa della Misericordia”,….
FASE2
Gli alunni, attraverso i loro rappresentanti di classe e consiglieri,  condivideranno prima con CSRR dell’Istituto (Consiglio Scolastico delle Ragazze e dei Ragazzi) e poi con l’intera comunità scolastica i dati raccolti e promuoveranno azioni di solidarietà per una delle associazioni visitate.
Fase 3
Incontro finale all’interno della scuola con i rappresentanti politici del Comune e delle associazioni di volontariato del territorio per condividere l’esperienza vissuta
Fase 4
Gli alunni elaboreranno un prodotto digitale nel quale sintetizzeranno il diario delle attività, la loro esperienza e metteranno in risalto i loro propositi per il futuro.
FINALITA`
Disuguaglianza sociale, istruzione, salute, pace, giustizia, sviluppo e lavoro sono tematiche strettamente connesse tra loro, di cui i giovani sono chiamati a prenderne coscienza e a porsi le domande giuste per “fare qualcosa”, per determinarne un cambiamento necessario. La scuola deve proporre esperienze concrete vicine al vissuto dei ragazzi, per attuare un percorso condiviso di riflessione che educhi al pensiero critico, capace di trovare l’essenziale e il funzionale in ogni situazione.
Obiettivi
-    Sviluppare la partecipazione attiva ad una comunità.
-    Comprendere che la democrazia si basa sul principio della partecipazione dei cittadini alla vita sociale;
-    Comprendere che ogni forma di diversità (culturale, sociale, etnica) è una risorsa per l’umanità;
-    Ridurre i disagi sociali, partendo dalla conoscenza e dal  rispetto dei diritti di ciascun individuo. 
-    Maturare una crescente sensibilità nei confronti dei soggetti più deboli e fragili.
-    Innescare una forte motivazione alla solidarietà attraverso il coinvolgimento in gruppo.
-    Mettere in atto comportamenti di solidarietà , collaborazione e di amicizia.
- Aumentare la capacità di comprensione dell’altro per condurre il ragazzo a condividere con gli altri lo stesso patrimonio di bisogni e di valori.
- Sensibilizzare i ragazzi ad amare il proprio territorio, suscitando il desiderio di essere cittadini responsabili.

  • 23 Aprile 2024
    M. R. V. - Gela

    Lavori multimediali del progetto "Sii Solidale per dare valore all'essenziale"

    La raccolta di immagini e prodotti multimediali racchiusi nel padlet, vuole rendere partecipi dei momenti e delle esperienze vissute, sperando di trasferire parte delle emozioni provate.
    link :

    https://padlet.com/mariabonanno97/progetto-senato-cpug6iafa867wi92

  • 23 Aprile 2024
    M. R. V. - Gela

    Riflessioni sull'Articolo 25

    Sii solidale per dare valore all’essenziale

    Sono diverse le associazioni che abbiamo visitato, ognuna di questa ha un ruolo differente. Il comune non riesce a garantire il diritto alla salute a tutti i cittadini perché, come spiegavano alcuni assistenti sociali, …

  • 23 Aprile 2024
    M. R. V. - Gela

    L'INCONTRO CON LE ISTIUTUZIONI

    Il 15 febbraio del 2024 la nostra classe 2D ha visitato gli uffici dei servizi sociali per poter avere contezza della situazione in tema di bisogni nel territorio di Gela. L’assessore ai servizi sociali il sig. Ugo Costa ci ha …

  • 22 Aprile 2024
    M. R. V. - Gela

    DALLO SLOGAN AL LOGO

    Dopo aver scelto l’art. 25 della Dichiarazione Universale dei diritti , abbiamo scelto un titolo che potesse esprimere la finalità del nostro progetto.
    La solidarietà deve muovere ogni azione con l’intenzione di accogliere e aiutare l’altro, infatti la generosità unita …

  • 21 Aprile 2024
    M. R. V. - Gela

    Solidarietà ed emozione : la Piccola Casa della Misericordia

    Il 25 marzo 2024 abbiamo avuto l'opportunità di visitare la Casa della Misericordia a Gela insieme a Ignazio Puci e la presidente dell’Associazione Adelaide Ferrigno. L'incontro è avvenuto nella suggestiva piazza Sant’Agostino, cuore pulsante della comunità.
    Dopo i saluti iniziali, …

  • 18 Aprile 2024
    M. R. V. - Gela

    Visita Associazione Orizzonte: la diversità un valore aggiunto

    Ieri, giorno 28 febbraio, io e la mia classe ci siamo recati in palestra presso l’associazione Orizzonte, nella scuola di via Fuentes. Quando siamo entrati gli atleti, ci hanno accolto con un applauso. Ero entusiasta di incontrare nuove persone e …

  • 17 Aprile 2024
    M. R. V. - Gela

    Azioni di solidarietà: Raccolta alimentare

    Grazie a questo concorso abbiamo appreso molto sulla situazione sociale del nostro territorio. Noi diamo per scontato i diritti che ci spettano ma purtroppo abbiamo capito che a Gela c’è tanta gente che vive in condizioni disagiate, tali da non …

  • 17 Aprile 2024
    M. R. V. - Gela

    LA CASA DEL VOLONARIATO DI GELA

    LA CASA DEL VOLONTARIATO DI GELA
    La Casa del Volontariato di Gela è un luogo vibrante di solidarietà e impegno sociale, dove le varie associazioni si uniscono per portare avanti progetti significativi. Tra le diverse specializzazioni, spiccano quelle legate all'alimentazione, …

 

La Dichiarazione universale dei diritti umani venne approvata e proclamata il 10 dicembre 1948 dall’ Assemblea Generale delle Nazioni Unite  come ideale comune da raggiungersi da tutti i popoli e da tutte le Nazioni  Si tratta di diritti dell’uomo inalienabili che spettano, senza distinzione alcuna, a ogni individuo in ragione della sua condizione umana. Sono universali e fondamentali, ossia essenziali alla dignità, alla sopravvivenza e allo sviluppo umani. 
Articolo 25

1. Ogni individuo ha diritto ad un tenore di vita sufficiente a garantire la salute e il benessere proprio e della sua famiglia, con particolare riguardo all’alimentazione, al vestiario, all’abitazione, e alle cure mediche e ai servizi sociali necessari; e ha diritto alla sicurezza in caso di disoccupazione, malattia, invalidità, vedovanza, vecchiaia o in altro caso di perdita di mezzi di sussistenza per circostanze indipendenti dalla sua volontà.
È un articolo che riassume e ricapitola tutti gli altri nel segno della dignità integrale della persona. 
L’articolo 25 si prende cura delle necessità vitali delle persone  attraverso azioni concrete , infatti esso  parla di un tenore di vita che produca e alimenti il benessere integrale della persona e della sua famiglia, cioè dell’essere umano fatto di anima e di corpo, di spirito e di materia.
In questo contesto il concetto di salute è quello definito dalla Costituzione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità: “una condizione di completo benessere fisico, mentale e sociale, e non meramente l’assenza di malattia”. La Costituzione precisa che “il godimento del più alto conseguibile livello di salute costituisce uno dei diritti fondamentali di ogni essere umano senza distinzione di razza, di religione, di fede politica, di condizione economica o sociale” e che “la salute di tutti i popoli è fondamentale ai fini del conseguimento della pace e della sicurezza ed è dipendente dalla più piena collaborazione degli individui e degli stati”.
In tante parti del mondo si continua ancora a morire di fame, a causa di carestie, ma anche nel nostro territorio ci sono famiglie vulnerabili che a causa della disoccupazione  e della pandemia, non riescono a fare fronte ai propri bisogni e sono costrette a ridurre i pasti giornalieri e impoverire la dieta.
La partecipazione al concorso “Testimoni dei diritti” attraverso l’approfondimento dell’art. 25 e il titolo del progetto, Sii solidale per dare valore all’essenziale, è nato dopo la lettura approfondita degli articoli  e una riflessione sul concetto di salute nel suo significato più ampio, non strettamente legato all’esistenza di  una malattia, quanto piuttosto al benessere della persona che si realizza attraverso vari fattori e per mezzo delle relazioni tra le rappresentanze delle istituzioni.
La traduzione operativa di questa consiste nelle politiche sociali e nelle azioni positive nei settori della sanità, della casa, dell’occupazione, dell’assistenza, della speciale protezione dei bambini e della maternità.
I ragazzi hanno accolto la proposta con entusiasmo e grande motivazione e la notizia che il progetto fosse stato accettato ha dato loro linfa per operare in modo quanto più produttivo e risolutivo.
Il nostro territorio da anni è afflitto dal problema della disoccupazione e ciò nel tempo ha determinato da un lato l’emigrazione di molte famiglie , e dall’altro la scelta di  rimanere nel luogo natio  che si rivela ogni giorno ostile e  poco generoso per pensare serenamente al domani . Ad aiutare coloro che si trovano nella situazione sopra citata intervengono le associazioni di volontariato che, spinte dal desiderio di rendersi utile per l’altro  in modo incondizionato, danno un contributo ormai indispensabile per il territorio di Gela.
Per conoscere lo stato di salute dei cittadini del territorio, abbiamo incontrato l’assessore dei servizi sociali, sig. Ugo Costa con i suoi collaboratori, presso la sede sita all’interno del Comune di Gela. 
Appartenere ad una comunità significa dialogare, cercare soluzioni insieme tra enti locali e scuola, pertanto l’incontro con le istituzioni rappresentate da individui che accolgono, rispondono e danno soluzioni diventa un esercizio  democratico di partecipazione attiva e costruttiva dell’ educazione. Infatti le istituzioni sono faro e  specchio reale della situazione del paese. 
I servizi sociali infatti offrono gli strumenti per garantire assistenza a persone in difficoltà in un sistema di Stato sociale. Nei servizi sociali sono comprese tutte le attività e gli interventi atti ad attenuare o superare lo stato di bisogno fisico, economico e di emarginazione sociale, essi promuovono interventi finalizzati a garantire una buona qualità di vita, pari opportunità, inclusione e diritti di cittadinanza. La sola azione degli operatori non è sufficiente alla domanda che aumenta ogni giorno  a cui devono rispondere le istituzioni.
La discussione dialogata, attraverso domande che i ragazzi avevano preparato in classe, tra l’assessore ed in particolare le assistenti sociali ha fornito informazioni chiare e smentito alcuni preconcetti che erroneamente i ragazzi elaborano nel loro  universo mentale. 
Affettuose e professionali le assistenti sociali incontrate che si sono messe a disposizione dei ragazzi rispondendo alle domande, hanno spiegato il loro lavoro sempre più ricco di richieste di assistenza a dimostrazione della necessità  di intervenire per far star bene  chi chiede aiuto. I ragazzi spesso associano l’intervento dei servizi sociali alla sottrazione del minore dalla dimora familiare. L’incontro non solo ha smentito ma ha rassicurato gli studenti in quanto essi operano per mantenere il nucleo familiare unito, offrendo loro i servizi di cui hanno bisogno.
Nell’incontro era emerso da parte degli operatori la collaborazione con le associazioni locali, mattoni fondamentali per garantire la dignità di vivere a molte famiglie ed individui a cui offrono un aiuto immediato per garantire loro sicurezza alimentare , medica e relazionale.
Dopo aver raccolto i dati e le informazioni dai servizi sociali, i ragazzi hanno ricercato quali associazioni operano  nel territorio in modo attivo in collaborazione con i servizi sociali.
Dalle ricerche svolte, abbiamo scoperto varie associazioni alcune laiche, altre legate al mondo parrocchiale che promuovono attraverso azioni concrete il benessere dei cittadini.
Avremmo voluto visitarle tutte ma il tempo non ce l’ha permesso. Abbiamo visitato tre associazioni ognuna delle quali si occupa di aspetti importanti della salute del cittadino: banco alimentare, inclusione, cultura e relazioni sociali.
La visita di ogni associazione è stata preceduta in classe da lavoro di ricerca, rielaborazione e stesura di domande e curiosità da porre agli operatori del settore. Le visite si sono svolte sia in orario scolastico che extra curriculare in particolare di pomeriggio grazie alla disponibilità dei genitori che si sono resi disponibili e pronti alla collaborazione. 
Identificare prima e visitare dopo le associazioni del territorio ha permesso agli studenti di conoscere realtà del luogo tese a collaborare sia con le istituzioni sia con il tessuto sociale.
Le associazioni visitate sono state :
-    Casa del Volontariato di Gela 
-    Casa della Piccola Misericordia 
-    Associazione orizzonte 
Organizzare le date delle visite , preparare gli alunni e predisporli ad accogliere quanto avrebbero appreso è stato il lavoro svolto in classe con la regia di noi docenti coinvolte nel progetto. La ricerca a piccoli gruppi ha fatto nascere non solo curiosità ma ha lambito la soglia dei loro sentimenti  ancora tanto genuini e aperti in modo incondizionato all’altro che ha bisogno e che ha meno .
La Casa del Volontariato ospita 17 associazioni di volontariato per aiutare, formare e accogliere la comunità gelese, dai bambini agli adulti, e che oggi sostiene circa 800 nuclei familiari.
Dai banchi del cibo, all’outlet del vestito, ai progetti di formazione per adulti e giovani, dai corsi di teatro o di ceramica per disabili, la casa di cuori e mattoni, oltre alle associazioni con sede in loco, ospita anche quelle provenienti dai paesi limitrofi.
Questo hub di condivisione, solidarietà e formazione partecipa a vari bandi di progettualità in rete, di attività rivolte sempre ai cittadini e al territorio. Un bene comune da preservare e sostenere. 
I ragazzi hanno potuto vedere all’opera i volontari (sarte, stiratrici, ..) che stavano preparando la Cena di San Giuseppe, in programma  per il 19 marzo. Si tratta di un rituale della tradizione siciliana, un altare decorato con cibi prelibati e speciali, fiori e altri oggetti per ringraziare il Santo dei miracoli ricevuti. In questo caso, la comunità attraverso una raccolta di donazione di cibo sostiene  e aiuta il prossimo in un momento di condivisione e aiuto senza condizioni.
Qual è la forza che spinga i volontari a proporre, anno dopo anno, le più svariate attività e a far crescere il numero delle associazioni? La risposta si trova in una dichiarazione del presidente della Casa del Volontariato Gero Bongiorno:
“Perché continuiamo a farlo? Quanto ci pagano? Queste, alcune delle domande più frequenti che ci vengono rivolte; noi rispondiamo sempre “SI’”, ci pagano e neanche poco! Ci ripagano con un sorriso, con una benedizione, con un grazie sincero, una carezza affettuosa, un abbraccio, con lacrime di gioia…e noi volontari, siamo consapevoli e felici di avere dato qualcosa di prezioso a qualcuno in difficoltà ed è questo il valore inestimabile che ci fa andare avanti nella nostra mission.”
L’Associazione “Dives in Misericordia” è una Associazione di ispirazione cristiana,
di solidarietà familiare e di volontariato in risposta alle tante povertà presenti nel nostro territorio. 
L’Associazione è il supporto principale all’iniziativa della “Piccola casa della Misericordia" che vuole promuovere interventi mirati a favore di coloro che vivono in condizioni svantaggiate, in particolare verso i poveri, gli adolescenti, la terza età, le persone malate e quelle disabili, gli emarginati, gli ultimi.
Il Centro, nell’affrontare particolari situazioni di emergenza, è collegato con le altre strutture e i servizi presenti nel territorio e si pone in collaborazione, non in sostituzione, con i Servizi Sociali Comunali, le Asl, il mondo della scuola, le parrocchie, le associazioni di volontariato e il privato sociale, in modo da consentire l’individuazione delle forme più adeguate di intervento.
Lo scopo finale del Centro è la promozione dell’individuo, come soggetto unico e irripetibile, ed il reinserimento dello stesso all’interno del tessuto sociale e culturale di origine. 
Particolarmente significativo è stato l’incontro con un volontario, il signor Puci,  che, oltre ad aver raccontato la propria storia personale, ha  parlato ai ragazzi del grande dono della famiglia e dei beni che consentono loro di vivere serenamente, lontani dalla miseria e dalla fame, a differenza di tanti giovani che aveva incontrato. Un sentimento di commozione ma anche di gratitudine è stato manifesto nei ragazzi che hanno raccontato quel momento in modo geloso.
La visita e il dialogo con gli operatori ha dato consapevolezza ai ragazzi dei bisogni primari che si celano nella società gelese, spesso offuscata da un’apparenza che non fa trasparire le necessità, perché molte famiglie cercano di difendere la loro dignità perché mostrarsi poveri umilia. In tal senso i ragazzi hanno capito il rispetto della privacy e che l’azione di solidarietà non dipende dal destinatario ma semplicemente da un libero gesto che rende migliori e libera da ogni tristezza.
La visita dell’associazione Orizzonte è stata la più coinvolgente perché i ragazzi hanno avuto la possibilità di giocare e relazionarsi con atleti diversamente abili, un’esperienza che li ha fortemente e positivamente segnati.
 L’associazione Orizzonte applica il programma Special Olympics che valorizza il potere dello sport per consentire a ciascuno di raggiungere il proprio pieno potenziale. 
Il presidente dell’associazione dott. Saluci, fisioterapista nella vita, riconosce il  grande valore dello sport come attività che unisce e include, oltrechè sviluppa abilità che un individuo disabile non sa di avere. L’Associazione non ha una sede stabile come spazio ginnico, infatti utilizza due palestre messe a disposizioni da due istituzioni scolastiche per  gli allenamenti.  I materiali utilizzati dai ragazzi sono stati acquistati dall’associazione con raccolte di donazioni perché pochi o nulli sono gli aiuti economici. La realtà incontrata è veramente unica nel suo genere, perché se è facile trovare strutture che curano la salute fisica come le palestre, non è consueto, nell’immaginario comune, pensare ad una struttura per diversamente abili. Molte famiglie sono grate ai volontari  che ogni giorno dedicano cure e attenzioni ai loro figli che diversamente sarebbero esclusi da attività motorie e soprattutto da quelle relazionali. 
I ragazzi hanno potuto sperimentare che le barriere mentali sono dei limiti costruiti dall’uomo, giocare, confrontarsi, disputare con loro è stato emozionante e superiore ad ogni aspettativa. La timidezza e la diffidenza iniziali hanno lasciato posto  all’allegria ad una sana competizione  che li ha visti attori attivi del loro processo di  buone pratiche di cittadinanza e di inclusione. È stato un momento veramente emozionate perché anche gli atleti, accompagnati dai loro genitori, non volevano lasciare la palestra perché apprezzavano la presenza dei ragazzi, ospiti attesi e giocatori come loro. 
L’incontro con i volontari e la visita in diretta delle situazioni sentite o ascoltate in classe ha risvegliato nei ragazzi la voglia di prodigarsi per l’altro anche nel loro piccolo.
Dopo la visita delle associazioni locali, la riflessione continuata in classe ha fatto germogliare in ognuno di loro la domanda: io, come ragazzo/studente come posso contribuire a far vivere meglio l’altro? Cosa posso fare per far sorridere l’altro ?
Il nostro istituto già da qualche anno promuove all’interno del progetto di educazione civica l’elezione del sindaco e del consiglio scolastico, espressione di tutti gli alunni e di tutte le classi. La consigliera Casciana, stimolata dalla classe, ha chiesto la convocazione del CSRR per proporre e promuovere un’azione di solidarietà autentica, quale una raccolta alimentare da donare alle associazioni del territorio in occasione delle festività di Pasqua. La proposta è stata accolta all’unanimità dal CSRR. Tutti gli studenti si sono mobilitati a portare quel poco che è diventato un’onda di generosità tale da riempire scatoloni di derrate alimentari.
Nelle attività del Consiglio dei Ragazzi si sviluppa il senso di appartenenza al territorio e la consapevolezza dei propri diritti, si induce a riflettere su situazioni e ne consegue la necessità di assumersi il dovere della solidarietà.
Solidarietà e qualità della vita sociale si fondano insieme  per sostenere e curare gli altri  nella dimensione che il l lontano si fa molto vicino, un piccolo gesto diventa un’eruzione irrefrenabile di generosità.
Trattare di solidarietà in ambito educativo, come è stato nel CSRR, è significato non solo conoscere e fare esperienza dei valori fondanti della solidarietà, come promuovere la raccolta alimentare, ma è significato anche conoscere i disagi economici e sociali delle famiglie del territorio che i ragazzi conoscevano attraverso le voci dei volontari incontrati e dati raccolti.
Dall’esperienza vissuta dai ragazzi emerge quanto sia importante la presenza di istituzioni  nel territorio, senza le quali molte famiglie non potrebbero fruire di beni e servizi, necessari per  vivere in salute fisica e psicologica.  Resta inteso che la preziosità delle associazioni si fonda sulla forza del volontariato che come un esercito di soldati marcia in modo armonico e sicuro per riscuotere la vittoria che non riceve bottini e beni materiali ma sorrisi e sguardi sereni specie dei bambini, così come ci hanno raccontato i volontari in ogni associazione che abbiamo visitato. Colpisce in modo speciale come il territorio non offra strutture ludiche e rieducative pomeridiane per i diversamente abili e solo l’associazione Orizzonte garantisce  a tutti i disabili un’opportunità di riscatto sociale e personale, promuovendo l’autostima e la fiducia nel lavoro di squadra . 
 La solidarietà dunque, valore fondamentale legato alla crescita del giovane, può trovare terreno fertile tra i banchi di una classe soprattutto se intesa come educazione alla giustizia sociale, alla non-violenza, alla legalità, all’attenzione alla qualità della vita ed alla crescita di beni comuni
La scuola rappresenta oggi uno degli agenti formativi più accreditati, da cui ci si aspetta maggiormente attenzione nell’educazione ai valori etici di convivenza sociale.
Esperienze di solidarietà e di responsabilità civile consentono ai ragazzi di vivere l’esperienza scolastica come una fase non solo di costruzione del proprio sapere e della propria professionalità ma anche di crescita personale nella capacità relazionale e come cittadini che possono e devono contribuire, anche attraverso piccole azioni quotidiane, al miglioramento delle condizioni di vita della comunità di appartenenza.
Formare il cittadino responsabile e attivo significa non solo insegnare le norme fondamentali degli ordinamenti di cui siamo parte, ma anche aiutare i ragazzi a trovare dentro di sé e nella comprensione degli altri, nella storia e nella cronaca, le basi etiche da cui dipendono sia il rispetto delle norme esistenti, sia l'impegno a volerne di migliori.
La nostra scuola vuole formare cittadini in grado di partecipare consapevolmente alla costruzione di collettività più ampie e composite, consapevoli delle tradizioni e delle memorie della comunità di appartenenza. Insegnare le regole del vivere e del convivere è per noi un compito essenziale e prevede un’educazione che spinga lo studente a fare scelte autonome all’interno di un confronto continuo con i valori che orientano la società in cui vive.
I ragazzi  osservando, leggendo, ascoltando, riflettendo hanno potuto dedurre quanto bisogno reale ci sia nella città per garantire il diritto alla salute , inteso come valore completo della persona,  e quanta debolezza manifestano le istituzioni perché non corroborate da altre istituzioni o da investimenti economici per poter sostenere con più forza e vigore il diritto della salute dei cittadini. Inevitabile risulta in questo percorso svolto dalla classe 2^D la conoscenza del territorio e delle realtà presenti; molti di loro non conoscevano molte delle associazioni visitate così come le mamme , prova che  non si conosce o si conosce poco il bisogno reale della città  ecco perché i ragazzi hanno voluto dare il titolo Sii Solidale, apriti all’altro , per dare valore all’essenziale, per dare vita speranza a chi ha meno , abbattendo stereotipi e pregiudizi che condizionano il nostro essere umani.
Obiettivi irrinunciabili dell’educazione alla cittadinanza sono la costruzione del senso di legalità e lo sviluppo di un’etica della responsabilità, che si realizzano nel dovere di scegliere e agire in modo consapevole e che implicano l’impegno a elaborare idee e a promuovere azioni finalizzate al miglioramento continuo del proprio contesto di vita, a partire dalla vita quotidiana a scuola.
Essere un cittadino attivo significa avere piena consapevolezza e profondo rispetto di sé, degli altri e anche dell’ambiente che lo circonda. Ecco perché fin dai primi anni di vita è significativo accompagnare i giovani alla scoperta dei propri diritti e fornire loro le conoscenze e gli strumenti necessari per diventare attivi e coscienti, per poter esercitare con consapevolezza i propri diritti, doveri, poteri e responsabilità.
Se è vero che per cambiare e migliorare la società in cui viviamo serve uno sforzo da parte di tutti, promuovere e sviluppare la cittadinanza attiva e le competenze civiche nei più giovani diventa essenziale, specialmente quando si tratta di valori fondamentali che ci riguardano da vicino come la solidarietà, l’uguaglianza, il futuro e la sostenibilità. Il percorso per diventare cittadini attivi, infatti, aiuta a sviluppare nei ragazzi  un’ attenzione in più nei confronti del prossimo e della società in cui crescono.
L’elaborato finale , il video prodotto dalla classe, sintetizza i momenti salienti del nostro percorso che ha visto protagonisti gli alunni della classe 2^ D  che  attraverso la condivisione, il mutuo soccorso  e la solidarietà hanno imparato a porgere la mano all’altro nella ricerca di ricevere un  sorriso che non ha prezzo 
Ogni alunno è stato coinvolto nelle esperienze del gruppo, ha sostenuto il compagno, si è preso cura dell’altro per cogliere l’essenziale che fa di ciascuno individuo un essere speciale.

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