Solidarietà ed emozione : la Piccola Casa della Misericordia

  • Pubblicato il 21/04/2024
  • da M. R. V. - Gela

Il 25 marzo 2024 abbiamo avuto l'opportunità di visitare la Casa della Misericordia a Gela insieme a Ignazio Puci e la presidente dell’Associazione Adelaide Ferrigno. L'incontro è avvenuto nella suggestiva piazza Sant’Agostino, cuore pulsante della comunità.
Dopo i saluti iniziali, abbiamo iniziato la visita dei locali. Il cortile, accogliente e vivace, era animato dalle attività delle volontarie che preparavano pacchi alimentari per le famiglie bisognose. Le stanze-dispense erano ordinate e piene di generi di prima necessità pronti per essere distribuiti. Una piattaforma online permette di scaricare questi pasti chiamata Fead. I pacchi sono divisi in: pacco X e pacco F. Il pacco X è destinato per nuclei di 1 o 2 persone, invece quello F è per più membri di una famiglia. Inoltre, offrono anche degli alimenti per bambini come gli omogeneizzati e i pannolini.
L’ associazione si occupa anche della raccolta di indumenti, raccolta di giochi, c’è anche un dormitorio, che noi non abbiamo visitato, dove possono dormire le persone senza tetto. Di pomeriggio c’è anche un servizio di volontariato che si occupa di bambini e ragazzi aiutandoli a fare i compiti.
L’associazione della Piccola Casa della Misericordia non si occupa solo di pacchi alimentari, ma anche di altri settori; ci sono anche dei locali dell’Orfanotrofio, che noi non abbiamo anche visitato. Qui si trovano delle stanze destinate al centro di ascolto.
Qui il signor Puci, ci ha spiegato che due volontari, accolgono e parlano con le famiglie in difficoltà specie i genitori in crisi e vicini alla separazione si appoggiano e chiedono aiuto a figure specializzate come psicologi. I volontari prestano aiuto e ospitalità a chiunque si trovi in difficoltà di vario genere.

Mi ha commosso il racconto di un giovane che era stato trovato in spiaggia; alcune persone di sera lo avevano sentito piangere, si riparava sotto una barchetta. Si trattava di un immigrato che cercava i suoi genitori, così è stato accolto e ospitato dalla piccola casa della Misericordia per alcuni giorni, fino a quando lui di sua spontanea volontà ha deciso di andarsene. Un anno dopo è tornato all’associazione con i suoi genitori che aveva trovato a Vittoria per ringraziare del bene ricevuto.
Riflettendo su questa esperienza, ci sentiamo grate per aver avuto l'opportunità di essere parte di qualcosa di così significativo. Ciò ci ha spinto a chiederci cosa possiamo fare di più per gli altri nella nostra vita quotidiana. Il sentimento prevalente è stato un misto di umiltà e ispirazione.
In confronto ad altre esperienze, abbiamo imparato che anche un piccolo gesto di gentilezza può fare la differenza. Abbiamo potuto cogliere che il vero significato della vita sta nel darci reciprocamente supporto e amore.
In conclusione, suggeriremmo di continuare a sostenere l'Associazione della Casa della Misericordia Gela con donazioni e volontariato. È un luogo di speranza e solidarietà che merita il nostro sostegno.

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