Dal Senato della Repubblica alla Scuola di Fonte: attività multidisciplinari

  • Pubblicato il 22/04/2024
  • da E. V. - Fonte

ED. CIVICA: “CONOSCIAMO IL SENATO e LA DUDU”

Sabato 27 Gennaio i docenti referenti hanno presentato il progetto “Storie di Viaggio, Storie di Vita” ai ragazzi delle classi seconde informandoli dell’esito della prima selezione nazionale e condividendo tutta la proposta progettuale: titolo e motivazione della scelta (condivisi in fase di stesura iniziale della scheda progettuale), azioni/attività, metodologie, tempi, risorse, ruoli, obiettivi, aspettative di risultato (sociali/relazionali, disciplinari, trasversali).
E’ partita quindi la fase introduttiva, prettamente di EDUCAZIONE CIVICA, dopo aver scattato la foto di gruppo nel cortile scolastico così da distinguere il progetto della nostra Scuola dagli altri.

Abbiamo visionato insieme la piattaforma dedicata del Senato www.senatoragazzi.it. Insieme sono stati letti tutti i progetti ammessi e raffrontati con una prima attività (1) che li porta a dialogare a distanza con diverse realtà e tematiche tutte legate all’importanza del rispetto dei diritti umani. Viene prodotta una tabella riassuntiva con il nome del progetto, la scuola, il tema/focus approfondito, curiosità/mi ha colpito (vd. padlet).
Gli insegnanti si soffermano sul tema “Conosci il Senato” (https://www.senatoragazzi.it/page/conosci-il-senato/), viene consegnata loro una mappa di sintesi sull’organizzazione dello Stato italiano (2).
Viene riletta la Dichiarazione universale dei diritti umani utilizzando il diario di classe ed in particolare, consegnata una fotocopia sulla nascita della stessa (3a, 3b). Per entrare meglio nell’argomento viene proposto loro un laboratorio per esplorare e capire la distinzione fra Bisogno e Diritto. Gli studenti lavorano in gruppo, dialogano, si confrontano attraverso una scheda condivisa (4a, 4b).
https://padlet.com/luisellaalessi1/dal-senato-della-repubblica-alla-scuola-di-fonte-ssf3y9zkrq686o47

MUSICA: “UN CANTO D’EMIGRAZIONE”

La docente di Musica, prof.ssa Lucia Cavasin, ha collaborato al progetto attraverso lo studio del canto “Mamma mia dammi cento lire”. Ha proposto alle tre seconde un’introduzione storica dello stesso e poi si è dedicata alla pratica canora.
Il lavoro si è concluso con una registrazione audio presente nel padlet conclusivo (ausilio tecnico della prof.ssa Bertuola).

Questo canto risale alla seconda metà dell’Ottocento ed è ampiamente diffuso in tutta l’Italia settentrionale. Esso costituisce l’adattamento della ballata piemontese “La maledizione della madre” e si lega al tema dell’emigrazione contadina verso il sud America. La ballata piemontese racconta la storia di una ragazza che decide di sposarsi senza aver ottenuto il consenso della madre e che, a causa di ciò, morirà attraversando a cavallo un corso d’acqua. Il canto “Mamma mia dammi cento lire” riprende dalla ballata sia il contrasto tra madre e figlia sia la morte della ragazza, adattandolo però al fenomeno dell’emigrazione: nonostante il parere contrario della madre, una ragazza decide di intraprendere il suo viaggio verso l’America durante il quale morirà annegata.
Molto commovente questo canto sia per i ragazzi che per i docenti, perché con il pensiero si va inevitabilmente ai tanti morti del Mediterraneo di cui oggi vediamo le immagini nei giornali e in televisione.

Il brano è così cantato dal coro degli alunni delle classi 2^ E-F-G della scuola secondaria di Fonte, preparato e diretto dalla prof.ssa Lucia Cavasin mentre l’accompagnamento strumentale è suonato dal prof. Diego Mazzarolo; la registrazione farà da sottofondo al video finale.

https://padlet.com/emanuelabertuola1/attivit-multidisciplinari-pmfoww45uwv4r74v

TECNOLOGIA: “LA CASA CHE MI PORTEREI IN VIAGGIO”

Nell’ambito tecnologico abbiamo incoraggiato gli studenti a esplorare il concetto di "casa" e come questo si relaziona alla loro identità e al loro senso di appartenenza. Questa scelta è stata fatta per incoraggiare gli studenti a riflettere sul valore della libertà di residenza e sul significato di portare con sé la propria casa.
Il laboratorio si è concentrato sulla “tiny house”.

Una tiny house è una dimora di dimensioni estremamente ridotte, progettata per massimizzare lo spazio e minimizzare l'impatto ambientale. Questo tipo di abitazione rappresenta una risposta creativa e sostenibile alle sfide abitative moderne, offrendo un approccio minimalista alla vita domestica. La sua portabilità e flessibilità la rendono anche un simbolo potente di libertà e mobilità.

La riproduzione di progetti di Tiny House e la costruzione di un modellino hanno spinto gli studenti a confrontarsi con l'idea di ridurre al minimo lo spazio abitativo senza compromettere la funzionalità e il comfort. Siamo partiti dalla comprensione di cosa sia una Tiny House attraverso la visione di testi di riferimento.
Gli studenti, dopo aver scelto la casa che volevano riprodurre, ne hanno riportato in scala la planimetria per poter comprendere meglio lo spazio che volevano rappresentare in 3 dimensioni.
Infine, hanno realizzato un modellino in scala della casa scelta, riproducendo anche l’arredo interno e personalizzando il modello di riferimento attraverso elementi liberi di creatività.

Il concetto di muoversi liberamente con la propria casa ha suscitato riflessioni profonde sugli insegnamenti dell'Articolo 13 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo.
Le Tiny house sono diventate in un certo qual modo l’emblema dell’art. 13 perché riassumono insieme il diritto di residenza e di movimento: la libertà di residenza non si limita alla semplice possibilità di scegliere dove vivere, ma comprende anche il diritto di essere mobile e di non essere vincolato da ostacoli materiali o geografici.
La tiny house è così emersa come un simbolo poetico di questa libertà, incarnando l'idea di un viaggio senza confini fisici e di una vita semplice ma autentica.

I modellini realizzati sono esposti nella mostra “Le nostre memorie d’emigrazione”, abbinata al Progetto “Testimoni dei Diritti” (15-24 aprile 2024) e di nuovo a fine anno scolastico, presso l’ex palestra della Scuola, verranno presentati all’interno dell’esposizione generale d’Istituto “Mi metto in mostra” che coinvolgerà tutte le classi e tutte le discipline.

1 - Padlet proposto dal docente per stimolare idee e riflessioni:
https://padlet.com/andreagrendele/tiny-house-la-casa-che-porterei-in-viaggio-izvko8bvns8q45w5/wish/2953706004

2 - Padlet che mostra i disegni in scala delle planimetrie delle tiny house scelte dagli studenti
https://padlet.com/andreagrendele/tiny-house-la-casa-che-porterei-in-viaggio-izvko8bvns8q45w5/wish/2953706400

3- Padlet che raccoglie le immagini dei modellini finali delle Tiny House
https://padlet.com/andreagrendele/tiny-house-la-casa-che-porterei-in-viaggio-izvko8bvns8q45w5/wish/2953712964
https://padlet.com/andreagrendele/tiny-house-la-casa-che-porterei-in-viaggio-izvko8bvns8q45w5/wish/2953713036

4. Presentazione di sintesi
https://www.canva.com/design/DAGCZXmvE48/RLAEslNJzc1ruN6_3abyEQ/view?utm_content=DAGCZXmvE48&utm_campaign=designshare&utm_medium=link&utm_source=editor

LINGUE STRANIERE: “OSPITIAMO LA SCUOLA DI VALENCIA”

Durante la settimana del 15 aprile il nostro Istituto ha accolto una scuola di Valencia, impegnata in un Progetto Erasmus. Nel nostro plesso abbiamo accolto questo gruppo di alunni spagnoli con i loro due docenti martedì 16 e giovedì 18. Non si tratta di un’attività organizzata per il Concorso “Testimoni dei Diritti”, ma l’occasione è stata importante per sviluppare quell’idea di libertà di movimento che significa scoperta di tradizioni, lingua e cultura diverse, per mettere in atto azioni di ascolto reciproco.
Vincente l’interscambio linguistico e culturale che ha permesso a tutti gli alunni di potenziare la lingua di provenienza attraverso laboratori ed attività varie:
- lab. ed. fisica con tag rugby e pelota valenciana;
- lab. inglese con la presentazione della pizza, piatto tipico italiano;
- lab. spagnolo ludico-didattico dal titolo “Alla scoperta di Venezia”;
- lab. lettura animata del testo bilingue “TI farò crescere” con Alessandra Biasi e Maria Paz Garcia Finch;
- lab. artistico sul riciclaggio.

https://padlet.com/evelinvardanega3/ospitiamo-la-scuola-di-valencia-992ze82fdzf7hsf9

STORIA: “CARO MIGRANTE…”

In ambito storico si è voluto approfondire il fenomeno dell’emigrazione italiana attraverso infografiche, video, testimonianze scritte ecc. (vd. padlet)
Come parte finale del lavoro, i ragazzi hanno immaginato di dover parlare a quelle storie come testimoni reali di quello che loro hanno vissuto. Si è cercato di stimolare la parte empatica e relazionale.
Sulla base di quanto rielaborato, hanno scritto una lettera dal titolo “Caro migrante…” che cerca un po' di portare il loro punto di vista nelle vicende a cui hanno indirettamente assistito.
https://padlet.com/diegomazzarolo/caro-migrante-szqnntwl62u2vux9

ITALIANO
vedi post n. 2

ARTE E IMMAGINE
vedi post n. 3