Riflessioni sull'Articolo 25

  • Pubblicato il 23/04/2024
  • da M. R. V. - Gela

Sii solidale per dare valore all’essenziale

Sono diverse le associazioni che abbiamo visitato, ognuna di questa ha un ruolo differente. Il comune non riesce a garantire il diritto alla salute a tutti i cittadini perché, come spiegavano alcuni assistenti sociali, ha pochissimi fondi da cui attingere, quindi le associazioni nascono proprio per questo.
L'Articolo 25 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani proclama il diritto fondamentale di ogni individuo a un tenore di vita che assicuri la salute e il benessere. Tuttavia, garantire questo diritto rimane una sfida complessa per molte comunità, come Gela, poiché coinvolge vari aspetti, tra cui l'istruzione, l'alimentazione, il vestiario, le cure mediche e l'inclusione sociale.
Nelle realtà locali, spesso sono le associazioni e i gruppi di volontari che si adoperano per colmare le lacune nel sistema e garantire che tutti i cittadini possano accedere ai servizi essenziali per mantenere la propria salute. Queste organizzazioni lavorano in prima linea, offrendo assistenza medica gratuita, distribuendo cibo e vestiario ai più bisognosi, fornendo programmi educativi sull'igiene e la prevenzione delle malattie e promuovendo l'inclusione sociale.
I volontari giocano un ruolo cruciale in questo contesto. Sono spinti dalla volontà di fare la differenza nelle vite degli altri e dalla consapevolezza che il benessere di una città dipende dal benessere di ciascun individuo al suo interno, diminuendo il disagio. La loro dedizione e il loro impegno permettono di ampliare il raggio di azione delle associazioni, raggiungendo più persone e offrendo un supporto indispensabile dove c'è bisogno.
Riflettendo su questo tema, è importante chiedersi cosa possiamo imparare da queste esperienze e come possiamo contribuire al benessere degli altri. Potremmo trovare modi per utilizzare le nostre abilità e risorse per sostenere le organizzazioni locali o per promuovere la consapevolezza sui problemi legati alla salute nella nostra comunità, come sta facendo la nostra scuola con la raccolta alimentare.
Possiamo anche impegnarci a essere più empatici e solidali con coloro che sono in situazioni di svantaggio, lavorando per ridurre il disagio. In fine, l'articolo 25 ci ricorda che garantire il diritto alla salute è una responsabilità condivisa e che ognuno di noi può fare la differenza nel promuovere il benessere e la dignità di tutti i membri della nostra società.