La scuola in carcere

  • Pubblicato il 06/04/2024
  • da M. C. G. - Milano

Il giorno 29 febbraio 2024 è venuta presso la nostra scuola una docente della scuola in carcere, Michelle Usala. Michelle lavora nel carcere di Bollate e il suo istituto di riferimento è il CPIA 4 di Legnano, sezione carceraria. I ragazzi sono stati molto colpiti dal suo racconto e le hanno rivolto tantissime domande. Erano molto curiosi di conoscere più da vicino questa realtà, è stato difficile fermarli! Michelle ha raccontato come e dove si svolgono le lezioni; la scuola in carcere va "meritata", è una specie di premio (concetto difficile da capire per noi...). I suoi studenti non sono solo ragazzi, ma anche uomini e donne adulte che desiderano un riscatto che passi proprio per l'istruzione. A noi, che spesso pensiamo la scuola come un obbligo, a volte un po' pesante da assolvere, ha stupito sentire di persone che, magari anche già in là con l'età, si impegnano e desiderano fortemente ricevere un'istruzione!
Michelle ci ha spiegato che non sempre è facile: che in carcere molti strumenti che noi diamo per scontati nelle nostre aule (LIM, smartboard, pc, connessione ad internet), non si possono utilizzare e quindi si torna ad una scuola un po' antica, dove il centro sono le relazioni umane. Ci sono momenti di stanchezza, di fatica, di rabbia; il vissuto dei suoi studenti è complesso e capita che abbia un impatto sulle lezioni. Ma l'entusiasmo nei suoi occhi quando racconta dei suoi studenti e il sorriso che non la abbandona mai, ci fanno capire che deve essere un lavoro bellissimo e ricco di soddisfazioni!