Disposizioni in materia di trasparenza degli algoritmi di profilazione di intelligenza artificiale e di formazione scolastica
- Pubblicato il 20 Dicembre 2023
- da LICEO SCIENTIFICO AUGUSTO RIGHI, Roma
Art. 1
(Finalità)
La presente legge si propone di aumentare la trasparenza degli algoritmi di profilazione di intelligenza artificiale (I.A.), al fine di tutelare la privacy degli utenti. La presente legge promuove altresì una conoscenza attiva e responsabile in materia di intelligenza artificiale, in particolare degli algoritmi di profilazione, al fine di formare cittadini attivi e consapevoli, attraverso l’introduzione di questi temi nell’insegnamento dell’educazione civica, a partire dalla scuola secondaria di secondo grado.
Art. 2
(Obblighi ulteriori per la profilazione degli utenti con strumenti di intelligenza artificiale)
Dopo l’art 2-septiesdecies del decreto legislativo 10 agosto 2018 n.101, è aggiunto il seguente:
Art.2-octiesdecies (Obblighi ulteriori per la profilazione degli utenti con strumenti di intelligenza artificiale)
Alfine di garantire la migliore comprensione della politica sulla riservatezza dei dati personali, i fornitori di servizi digitali che attivano meccanismi di profilazione degli utenti con strumenti di intelligenza artificiale hanno l’obbligo di spiegare all’utente quali dei suoi dati personali saranno trattati da algoritmi di intelligenza artificiale, e da quali algoritmi saranno utilizzati.
Per il fine indicato nel comma 1, i suddetti fornitori hanno l’obbligo di:
a) aggiungere al documento della politica sulla riservatezza dei dati personali una sintesi pari ad un massimo di 1.500 caratteri, con specifico riferimento alla profilazione con strumenti di intelligenza artificiale;
b) inserire una domanda di conferma dell’esatta comprensione ditale politica, al cui esito positivo è subordinata la prosecuzione della fruizione dei servizi.
Gli obblighi contenuti in questo articolo sono a carico di tutti i soggetti, pubblici e privati, erogatori di servizi digitali, per qualsiasi finalità.
Art.3
(Programmi scolastici di educazione all’intelligenza artificiale)
All’art. 5, comma 2, lettera a), della legge 20 agosto 2019 n. 92, dopo le parole «informazioni e contenuti digitali» sono aggiunte le seguenti: «, con particolare attenzione al riconoscimento di contenuti prodotti da algoritmi di intelligenza artificiale». All’art. 5 della legge 20 agosto 2019 n. 92, dopo il comma 2 è aggiunto il seguente:
«2-bis. Ai fini di cui all’articolo 2, si rendono obbligatori alcuni incontri in materia di formazione sull’intelligenza artificiale (I.A.), per la durata complessiva di sei ore per anno scolastico, incluse nel monte orario minimo delle 33 ore annue di insegnamento dell’educazione civica nelle scuole di cui all’articolo 2, comma 3. Tali incontri sono tenuti da specialisti della disciplina, in collaborazione con il Garante per la Protezione dei Dati Personali.»
Art.4
(Oneri finanziari)
Dall'attuazione del presente disegno di legge, non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. Le amministrazioni interessate provvedono agli adempimenti previsti con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente.
Art. 5
(Entrata in vigore)
Il presente disegno di legge entra in vigore il quindicesimo giorno dalla data di pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale.
Onorevoli Senatrici e Senatori!
Quotidianamente ci troviamo ad utilizzare siti web o applicazioni che ci richiedono di accettare informative sulla privacy dei nostri dati personali dalla non facile comprensione, soprattutto a causa della loro estensione e del lessico specifico presente al loro interno. Si tratta, tuttavia, di documenti fondamentali per l’utente, perché costituiscono una sorta di contratto tra il fornitore del servizio e il fruitore, al fine di garantire un utilizzo consapevole degli strumenti digitali. I gestori di tali servizi spesso, per fini di profitto, rendono tali informative articolate ed inutilmente complesse, facendo leva su meccanismi di pigrizia e disinformazione degli utenti. Il tema è particolarmente delicato nel caso in cui tali dati siano utilizzati da strumenti di intelligenza artificiale (I.A.).
Il presente disegno di legge ha un duplice scopo: da un lato rafforzare la trasparenza degli algoritmi di profilazione di intelligenza artificiale ai fini di tutelare la privacy degli utenti; dall’altro lato introdurre programmi di educazione e formazione dedicati agli studenti della scuola secondaria di II grado, a fini di metterli a conoscenza dei vantaggi e dei rischi provenienti dall’utilizzo di algoritmi di I.A. Tutto ciò considerando che le generazioni maggiormente coinvolte ed esposte all’utilizzo di questi strumenti digitali sono le più giovani.
Per raggiungere il primo scopo si introduce l’obbligo di inserire una sintesi di massimo 1.500 caratteri, per spiegare all’utente quali suoi dati personali, da quali algoritmi e per quali scopi saranno utilizzati, in un lessico comprensibile e discorsivo, con riferimento completo e semplificato alla normativa sulla privacy. Inoltre, si intende inserire una domanda obbligatoria di verifica da sottoporre all’utente, sulla comprensione dei contenuti della sintesi di cui sopra, allo scopo di incentivare una scelta maggiormente informata e consapevole. Tali previsioni sono inserite nel decreto legislativo 10 agosto 2018 n.101, di adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento GDPR (UE) 2016/679 .
Per raggiungere il secondo scopo, nell’ambito dell’insegnamento dell’educazione civica, a partire dalla scuola secondaria di II grado, si introducono programmi di formazione sul tema dell’intelligenza artificiale e sui suoi possibili effetti sulla privacy. Tali programmi di formazione sono organizzati dai singoli Istituti scolastici in collaborazione con il Garante per la Protezione dei Dati Personali e con la partecipazione di esperti proposti da quest’ultimo. A tal fine vengono apportate alcune modifiche alla legge 20 agosto 2019 n. 92 riguardante l’insegnamento scolastico dell’educazione civica.
All’art 1 del presente disegno di legge dopo le parole “La presente legge promuove altresì” sono aggiunte le seguenti: “...lo sviluppo di”.
- Voti totali: 1
- Favorevoli: 1
- Contrari: 0
- Astenuti: 0
All’ art 2, comma 2, lettera a) del presente disegno di legge dopo le parole “un massimo di 1.500 caratteri” sono aggiunte le seguenti: “...spazi inclusi”.
- Voti totali: 1
- Favorevoli: 1
- Contrari: 0
- Astenuti: 0
All’ art 2, comma 2, lettera b) del presente disegno di legge le parole “esatta” sono sostituite dalle seguenti: “effettiva”.
- Voti totali: 1
- Favorevoli: 1
- Contrari: 0
- Astenuti: 0
All’art 3, comma 2-bis del presente disegno di legge le parole “in materia” sono cancellate.
- Voti totali: 1
- Favorevoli: 0
- Contrari: 1
- Astenuti: 0
Art. 1
(Finalità )
La presente legge si propone di aumentare la trasparenza degli algoritmi di profilazione di intelligenza artificiale (I.A.), al fine di tutelare la privacy degli utenti. La presente legge promuove altresì lo sviluppo di una conoscenza attiva e responsabile in materia di intelligenza artificiale, in particolare degli algoritmi di profilazione, al fine di formare cittadini attivi e consapevoli, attraverso l’introduzione di questi temi nell’insegnamento dell’educazione civica, a partire dalla scuola secondaria di secondo grado.
Art. 2
(Obblighi ulteriori per la profilazione degli utenti con strumenti di intelligenza artificiale)
Dopo l’art 2-septiesdecies del decreto legislativo 10 agosto 2018 n.101, è aggiunto il seguente:
Art.2-octiesdecies (Obblighi ulteriori per la profilazione degli utenti con strumenti di intelligenza artificiale)
Al fine di garantire la migliore comprensione della politica sulla riservatezza dei dati personali, i fornitori di servizi digitali che attivano meccanismi di profilazione degli utenti con strumenti di intelligenza artificiale hanno l’obbligo di spiegare all’utente quali dei suoi dati personali saranno trattati da algoritmi di intelligenza artificiale, e da quali algoritmi saranno utilizzati. Per il fine indicato nel comma 1, i suddetti fornitori hanno l’obbligo di:
a) aggiungere al documento della politica sulla riservatezza dei dati personali una sintesi pari ad un massimo di 1.500 caratteri spazi inclusi, con specifico riferimento alla profilazione con strumenti di intelligenza artificiale;
b) inserire una domanda di conferma dell’effettiva comprensione di tale politica, al cui esito positivo è subordinata la prosecuzione della fruizione dei servizi.
Gli obblighi contenuti in questo articolo sono a carico di tutti i soggetti, pubblici e privati, erogatori di servizi digitali, per qualsiasi finalità .
Art.3
(Programmi scolastici di educazione all’intelligenza artificiale)
All’art. 5, comma 2, lettera a), della legge 20 agosto 2019 n. 92, dopo le parole «informazioni e contenuti digitali» sono aggiunte le seguenti: «, con particolare attenzione al riconoscimento di contenuti prodotti da algoritmi di intelligenza artificiale». All’art. 5 della legge 20 agosto 2019 n. 92, dopo il comma 2 è aggiunto il seguente:
«2-bis. Ai fini di cui all’articolo 2, si rendono obbligatori alcuni incontri di formazione sull’intelligenza artificiale (I.A.), per la durata complessiva di sei ore per anno scolastico, incluse nel monte orario minimo delle 33 ore annue di insegnamento dell’educazione civica nelle scuole di cui all’articolo 2, comma 3. Tali incontri sono tenuti da specialisti della disciplina, in collaborazione con il Garante per la Protezione dei Dati Personali.»
Art.4
(Oneri finanziari)
Dall'attuazione del presente disegno di legge, non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. Le amministrazioni interessate provvedono agli adempimenti previsti con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente.
Art. 5
(Entrata in vigore)
Il presente disegno di legge entra in vigore il quindicesimo giorno dalla data di pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale.
Approfondimento
APPROFONDIMENTO NORMATIVO IN MATERIA DI LEGISLAZIONE SUI SERVIZI DI INTELLIGENZA ARTIFICIALE
Essendo l’argomento dell’Intelligenza Artificiale estremamente recente e, quindi, ancora poco conosciuto e in via di scoperta, a livello mondiale non sono state ancora emanate leggi o disposizioni riguardanti questo tema.
L’Unione Europea ha fatto da apripista in questa direzione, essendo in tutto il mondo il primo e unico ordinamento, al momento della stesura di questo approfondimento, ad aver approvato un regolamento (AI Act) che stabilisca le prime regole al mondo sull’uso dell’Intelligenza Artificiale. Tale regolamento, che è stato già approvato nella sua versione definitiva dal Parlamento europeo e lo sarà a breve anche dal Consiglio, fissa alcuni paletti all’utilizzo di sistemi di I.A., rendendo obbligatorio, ad esempio, che i cosiddetti prodotti “deepfake” (immagini e contenuti video o audio artificiali o manipolati) vengano identificati come tali. Inoltre, sono previste delle limitazioni all’uso dei sistemi di identificazione biometrica da parte delle forze dell’ordine e delle norme di contrasto alle manipolazioni e allo sfruttamento delle fragilità degli utenti. Entrerà in vigore dopo venti giorni dalla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell’Ue e inizierà ad essere applicata nel giro di due anni, ad eccezione dei divieti relativi a pratiche vietate, che diverranno attivi dopo sei mesi.
Anche i paesi del G7, riunitisi nella riunione dei ministri su industria e digitale a Verona e Trento dal 13 al 15 marzo 2024, «confermano come prioritaria la necessità che l’intelligenza artificiale venga sviluppata e utilizzata in modo etico e in linea con i principi e i valori che sono alla base delle nostre democrazie».
APPROFONDIMENTO TEMATICO IN MERITO ALLE TECNOLOGIE DI INTELLIGENZA ARTIFICIALE
L’Intelligenza Artificiale è un campo cruciale dell’informatica che coinvolge la programmazione di sistemi capaci di imitare alcune capacità del pensiero umano, consentendo alle macchine di eseguire compiti complessi come la percezione visiva e decisionale attraverso un sistema di calcolo dinamico. Oltre all’intelligenza computazionale, l’I.A. include forme logico-intellettive come l’intelligenza spaziale, sociale, cinestetica e introspettiva.
L’evoluzione delle tecnologie nell’Intelligenza Artificiale ha portato alla creazione di algoritmi che permettono alle macchine di imparare dall’esperienza, migliorando nel tempo il loro comportamento. Questo concetto, chiamato machine learning, è essenziale per sviluppare sistemi intelligenti in grado di adattarsi a situazioni impreviste, consentendo alle macchine di acquisire conoscenze al di là della programmazione originale. Il machine learning si suddivide in diverse modalità, come l’apprendimento supervisionato, non supervisionato e per rinforzo, ciascuna adatta a specifici contesti di applicazione.
L'Intelligenza Artificiale si divide comunemente in due categorie: l'intelligenza artificiale debole e l'intelligenza artificiale forte. L'intelligenza artificiale debole si concentra sulla risoluzione di problemi specifici senza la pretesa di comprendere appieno il funzionamento del cervello umano, utilizzando principalmente l'apprendimento automatico per assistere gli esseri umani e simulare scenari autonomamente. L'intelligenza artificiale forte mira a sviluppare sistemi autonomi capaci di agire indipendentemente dal contesto e dal compito assegnato, richiedendo un'elaborazione logica e l'utilizzo dei dati per prendere decisioni.
I quattro livelli funzionali dell'I.A. comprendono la comprensione, la correlazione, l'apprendimento e l'interazione. La comprensione coinvolge la capacità di riconoscere e elaborare informazioni specifiche da testi, immagini, video, audio e voce. La correlazione consiste nel collegare in modo logico i dati raccolti utilizzando algoritmi matematici. L'apprendimento è la capacità di analizzare dati in input per produrre un output adeguato. L'interazione riguarda la comunicazione tra l'I.A. e gli esseri umani, spesso tramite tecnologie come il Natural Language Processing, per scambiare informazioni verbalmente.
L’Intelligenza Artificiale ha rivoluzionato vari settori socio-economici come la logistica, la produzione industriale, l’ottimizzazione aziendale e la robotica. Ha permesso l’implementazione di sistemi avanzati in molteplici settori, come veicoli a guida autonoma, monitoraggio finanziario, servizi di trasporto e algoritmi dei social media. Nell’ambito educativo, l’I.A. ha introdotto strumenti innovativi come la valutazione automatica, la personalizzazione del materiale didattico e il tutoring automatizzato, utilizzando algoritmi di raccomandazione per adattare l’insegnamento alle esigenze individuali degli studenti.
Sistemi con una tale portata di elaborazione dati hanno aperto nuove frontiere persino nell’arte e nell’intrattenimento, attraverso tecnologie innovative come il Generative A.I., in grado di produrre contenuti creativi originali in modo autonomo. Questa combinazione tra la creatività umana e la capacità di elaborazione dell’intelligenza artificiale offre nuove possibilità di esplorazione e espressione artistica.
L'ampio utilizzo dell'Intelligenza Artificiale presenta rischi e sfide significative. Questi includono la perdita di posti di lavoro nei settori industriali a causa dell'automazione, potenziali utilizzi dannosi come la creazione di contenuti falsi o la manipolazione dei dati, e preoccupazioni riguardanti l'impiego dell'I.A. in contesti bellici, che potrebbero violare il diritto internazionale umanitario e minacciare la sicurezza dei cittadini.
Gli algoritmi informatici nell'ambito dell'Intelligenza Artificiale (I.A.) sfruttano il Machine Learning per risolvere una vasta gamma di problemi complessi. Questi algoritmi sono addestrati per estrarre schemi e correlazioni da grandi set di dati, consentendo di formulare decisioni e previsioni accurate. L'addestramento avviene attraverso l'analisi dei dati di input e la correzione degli errori, migliorando progressivamente la precisione del modello di apprendimento. L'obiettivo finale è creare previsioni ed elaborare informazioni in base a uno specifico scopo nel campo di applicazione della I.A.