Dell'abrogazione dei Percorsi per le competenze trasversali e l'orientamento

  • Pubblicato il 25 Marzo 2025
  • da IIS "Vittorio Emanuele II", Napoli (NA)
Dell'abrogazione dei Percorsi per le competenze trasversali e l'orientamento

Con il presente disegno di legge, si intende abrogare il PCTO nel triennio delle scuole secondarie superiori. La legge n.107/del 2015 ha introdotto l'alternanza scuola lavoro, successivamente denominata PCTO dalla legge 145/2018. L'intento del legislatore è quello di avvicinare i giovani studenti al mondo del lavoro e di orientarli nelle scelte lavorative future, fornendo loro, attraverso l'esperienza "sul campo" quelle competenze pratiche da spendere una volta diplomati. Si è tanto parlato dell'impresa che, entrando nella scuola, formava i propri lavoratori futuri. Questa esperienza si è rivelata essere un fallimento. Studenti impegnati in attività spesso non attinenti al percorso di studi; studenti che hanno perso la vita nelle fabbriche ove svolgevano l'attività di PCTO e che per prepararsi al futuro, sono rimasti senza futuro. Gli infortuni sul lavoro ogni anno mietono numerose vittime, per la mancata osservanza delle leggi sulla sicurezza e per i mancati controlli. Nel numero dei lavoratori morti per infortunio, dove sono annoverati gli studenti? Essi non sono lavoratori, perché non inquadrati, né assicurati; non percepiscono alcuna retribuzione e sono però utilizzati in attività lavorativa. I giovani diplomati attraverso il tirocinio o l’apprendistato hanno già la possibilità di avvicinarsi al mondo del lavoro. E' nostra intenzione abolire il PCTO e sostituirlo con attività che dovrebbero essere inserite nelle scuole di ogni ordine e grado e che arricchiscono lo spirito dei giovani: arte, cinema, teatro, potrebbero rientrare in una materia che potrebbe chiamarsi "educazione alla bellezza e alla gentilezza". La nostra società è cambiata, ma la scuola deve continuare a trasmettere le conoscenze che formano l’uomo, il cittadino e il futuro lavoratore. La globalizzazione e la tecnologia che ci tiene perennemente connessi, paradossalmente ci ha reso più social, ma anche più soli. Sono inspiegabili gli innumerevoli episodi di violenza che, sempre più frequentemente leggiamo nella cronaca, in cui sono coinvolti giovani che non esitano ad aggredire, ferire e purtroppo togliere la vita ad altri giovani, per futili motivi; anche il femminicidio di Giulia Cecchettin e quello della tredicenne Aurora sono emblematici di un comportamento malato; per non parlare del linguaggio aggressivo utilizzato sui social anche da figure istituzionali che alimenta e funge da esempio per i giovani.  E’ per questo che abbiamo pensato di introdurre l’insegnamento dell’educazione alla bellezza e alla gentilezza che può invertire la rotta in questo inaridimento delle relazioni umane. Essere gentili par quasi un valore antico, fuori moda, controcorrente. Forse per tale ragione era un tema molto caro a un instancabile testimonial come papa Francesco. Nell’enciclica Fratelli tutti vi dedica un intero paragrafo: «È ancora possibile scegliere di esercitarla. Ci sono persone che lo fanno e diventano stelle in mezzo all’oscurità». Un «rivoluzionario gentile» che, durante l’udienza del 13 maggio 2015, suggerì pure poche e buone «istruzioni per l’uso». «Permesso?», «Grazie» e «Scusa» sono tre parole semplici, ha spiegato il Papa, «ma non così semplici da mettere in pratica». E racchiudono una grande forza: «La forza di custodire la casa, anche attraverso mille difficoltà e prove; invece, la loro mancanza a poco a poco apre delle crepe che possono farla persino crollare». In questo mondo dal futuro incerto, per le guerre, le discriminazioni, la violazione dei diritti fondamentali dell’Uomo, dove la pace e la fratellanza sembrano essere diventate parole vuote, parafrasando Dostoevskij: “La bellezza  e la gentilezza salverà il mondo”   

 

 

 

DISEGNO DI LEGGE

Dell’abrogazione dei percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento

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Art. 1

 

Finalità e oggetto

 

1.  La  presente  legge  persegue  la  finalità  di  abrogare i Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento (PCTO) e di  riorganizzare le risorse destinate alla formazione scolastica, al fine di garantire agli studenti percorsi educativi sicuri, equi e di qualità.

2. Per i fini di cui al comma 1, la  presente  legge  introduce l’insegnamento dell’educazione alla bellezza e alla gentilezza.

L'educazione alla bellezza stimola l'attenzione ai dettagli, la curiosità e la capacità di apprezzare la realtà circostante, mentre l'educazione alla gentilezza insegna l'empatia, il rispetto e l'attenzione verso gli altri.

 

 

Art.2

 

1. Sono abrogati i commi 33, 34, 35, 36 e 37 dell’articolo 1 della Legge 13 luglio 2015, n. 107, e ogni altra disposizione incompatibile con la presente legge.

Art.3

I Fondi stanziati dal Ministero dell’Istruzione e del Merito destinati ai percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (PCTO), a decorrere dall’anno 2025, sono destinati al finanziamento di interventi a favore dell'insegnamento dell'educazione alla bellezza e alla gentilezza negli istituti scolastici di ogni ordine e grado, finalizzato alla crescita e alla maturazione psicoaffettiva e socio relazionale delle alunne e degli alunni, delle studentesse e degli studenti, improntato alla conoscenza e al rispetto di sé e dell’altro, alla responsabilità sociale all'osservazione e all’apprezzamento della bellezza nell'ambiente, nell'arte, nella natura e nelle persone.

2. Il Fondo di cui al comma 1 è finalizzato a promuovere:

a) la formazione di cittadini responsabili e attivi nel rispetto delle regole, dei diritti e dei doveri della comunità;

b) lo sviluppo di rapporti affettivi improntati ai valori del rispetto di sé e dell'altro, della solidarietà nonché del riconoscimento e dell'affermazione delle rispettive personalità e differenze;

c) la capacità di riconoscere il bello, di apprezzare la diversità e di interrogarsi sul significato della bellezza;

d) lo sviluppo dell’empatia e la capacità di ascolto;

e) la promozione del rispetto e della tolleranza;

f) l’insegnamento della comunicazione non violenta, promuovendo l’uso di parole e gesti gentili e rispettosi; 

g) percorsi formativi idonei a favorire il corretto sviluppo dell'affettività e dell'intelligenza emotiva, destinati alle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado;

3. I percorsi di cui al comma 2, lettera g), sono volti:

a)all'individuazione di buone pratiche relative alle metodologie e ai processi di insegnamento che favoriscono la diffusione dell’educazione alla bellezza e alla gentilezza, nonché dei criteri e degli strumenti per la loro rilevazione e valutazione, al fine di prevenire e fronteggiare, in particolare, comportamenti a rischio quali bullismo, cyberbullismo e qualsiasi forma di prevaricazione e violenza;

b) alla verifica degli effetti diretti e indiretti sul miglioramento del successo formativo e sulla riduzione della dispersione scolastica e della povertà educativa.

4. I percorsi di cui al comma 2, lettera g), sono organizzati dalle istituzioni scolastiche.

Art. 4.

 

1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella  Gazzetta Ufficiale.

 

Disposizioni transitorie

 

1. Gli studenti che, alla data di entrata in vigore della presente legge, risultano già inseriti in percorsi PCTO, possono completarli entro la conclusione dell’anno scolastico in corso.

 

 

Approfondimento

APPROFONDIMENTO  

L’alternanza scuola-lavoro è una modalità didattica che permette di “alternare” periodi di formazione teorica in aula a periodi di formazione pratica sul campo, presso una o più aziende.
Lo scopo è quello di avvicinare i giovani al mondo del lavoro e orientarli per il loro futuro. Si tratta di un sistema che riguarda le scuole di tutta Europa.
In Inghilterra, ad esempio, si parla di “work-related learning”, un “apprendimento legato al lavoro” previsto sia per gli anni di istruzione obbligatoria sia per l’istruzione secondaria superiore non obbligatoria. Nel primo caso i ragazzi dai 14 ai 16 anni devono svolgere due settimane di stage all’anno. Nel secondo caso, invece, si svolgono delle attività volte al conseguimento di qualifiche professionali specifiche (le National Vocational Qualifications). Un’organizzazione diversa è presente in Francia. Qui ci sono due tipologie di alternanza: l’alternanza formativa, prevista per le scuole secondarie di I e II grado, e l’alternanza lavorativa o apprendistato. A quest’ultimo può accedere chiunque abbia assolto l’obbligo scolastico, quindi tutti i ragazzi tra i 16 e i 25 anni, che abbiano anche superato le visite mediche previste. L’apprendistato, infatti, è un vero e proprio contratto di lavoro basato su condizioni specifiche, che lega il datore di lavoro all’apprendista, il quale riceve uno stipendio proporzionato al lavoro svolto. Questo aspetto costituisce una novità, se si pensa al fatto che in Europa oltre agli studenti francesi solo quelli olandesi, austriaci, e tedeschi vengono retribuiti per questa esperienza formativa. Questa suddivisione in due tipologie di alternanza è stata ripresa dalla Germania, che offre opportunità sia alle scuole superiori professionali (Fachoberschule), sia a coloro che si formano nelle scuole non obbligatorie del sistema duale, ai quali è indirizzata un’istruzione in due luoghi di formazione: la scuola (Berufsschule) e l’azienda. In generale, la formazione professionale delle scuole tedesche è stabilita a livello di Land, cioè a livello regionale; mentre la formazione esterna alla scuola è regolamentata a livello nazionale dal Governo federale. Dalle esperienze europee è possibile comprendere perché è stata introdotta l’alternanza scuola-lavoro, anche nelle scuole del nostro Paese. In particolare, è stata la legge 107/2015 a renderla obbligatoria per tutte le scuole secondarie superiori a partire dal terzo anno. Inizialmente erano previste 200 ore di alternanza per gli indirizzi liceali e 400 per gli istituti tecnici e professionali, da svolgersi nell’arco degli ultimi tre anni di scuola superiore. Successivamente le ore sono state ridotte a 90 per i licei e a 150 per gli istituti tecnici e professionali, e ora comprendono non solo attività pratiche da svolgere sul campo, ma anche corsi riguardanti ogni aspetto dell’attività lavorativa. Purtroppo in Italia anche gli studenti si sono aggiunti ai già tanti morti sul lavoro: Lorenzo Parelli, studente di 18 anni, è morto di stage, è morto di scuola e di lavoro. Schiacciato da una trave d’acciaio il 21 gennaio 2022 mentre lavorava gratis alla carpenteria metallica Burimec di Lauzacco, in provincia di Udine. Un nome, il suo, che si aggiunge alla già lunga lista di persone che hanno perso la vita sul posto di lavoro. Nel 2021, 1404, quasi quattro lavoratori ogni giorno. Negli scorsi anni si sono già verificati incidenti gravi che hanno coinvolto studenti in stage e in Pcto, ciononostante non è stata presa alcuna misura per la loro tutela né si è messo in alcun modo in discussione il modello dell’alternanza scuola-lavoro nel suo complesso. Dall’introduzione dell’Alternanza Scuola Lavoro con la Legge 107 del 2015 gli incidenti di studenti e studentesse in questi percorsi sono aumentati considerevolmente. A maggio del 2018 sempre a Udine, sempre in uno stage un sedicenne si è amputato una mano e il polso mentre utilizzava una fresa. A giugno 2021 a Rovato in provincia di Brescia uno studente è caduto da un’altezza di cinque metri mentre stava montando  uno striscione su una piattaforma. Il ragazzo di sedici anni è stato ricoverato in gravi condizioni ma è riuscito a sopravvivere. A Febbraio 2020 a Genola in provincia di Cuneo un ragazzo di 17 anni è stato schiacciato dall’improvvisa uscita dal binario di una pesante cancellata in ferro. Fu ricoverato in terapia intensiva e ne uscì dopo qualche giorno. A giugno del 2018 a Montemurlo in provincia di Prato un ragazzo di 17 anni si è tranciato col trapano una falange dell’anulare sinistro. Dimesso dopo qualche ora ma i sanitari non sono riusciti a riattaccare la falange. A dicembre del 2017 a Faenza in provincia di Ravenna una gru su cui stavano lavorando un uomo di 45 anni e uno studente 18enne è precipitata uccidendo sul colpo l’uomo e ferendo il ragazzo con lesioni e fratture alle gambe. Uscito dall’ospedale dopo qualche giorno di ricovero. Nel 2017 la ministra Valeria Fedeli introduce la Carta dei diritti e dei doveri delle studentesse e degli studenti in Alternanza Scuola Lavoro. La Carta prevede la possibilità agli studenti di esprimere valutazioni sia durante che al termine del percorso, l’obbligo di informazione sui percorsi e sulle sue finalità; è sancito il principio della coerenza tra percorso in alternanza e percorso di studio seguito e per quanto riguarda la sicurezza gli studenti e le studentesse vengono equiparati allo status di lavoratori con assicurazione INAIL e viene prevista una formazione generale di sicurezza sul lavoro. All’interno della Carta non vi è nulla rispetto alla discussione degli obiettivi formativi del percorso con le studentesse e gli studenti, un codice etico che escluda aziende inquinanti, che sfruttano i lavoratori o colluse con criminalità organizzata. Non vi è nulla per quanto riguarda la gratuità del percorso nonostante sia considerato parte integrante del percorso di studi. Non vengono inoltre previsti alcuni strumenti di prevenzione e sanzione di abusi sulle studentesse e sugli studenti in alternanza, così come non è previsto un registro nazionale degli Enti ospitanti che rispetti determinati parametri. Viene previsto solo un «bottone rosso» in caso di abuso e violazione della Carta, che però per l’iter che prevede, troppo spesso diviene inutile a causa dei tempi burocratici. Nel 2019, il ministro Marco Bussetti trasforma l’Alternanza Scuola Lavoro in Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento (Pcto). Il numero di ore che le studentesse e gli studenti dovranno svolgere nell’ultimo triennio di scuola diminuisce e passa a 90 ore per i licei, 150 ore per i tecnici e 210 ore per i professionali. La sostanza però non cambia. Gli obiettivi ministeriali come “flessibilità, adattabilità, precisione e resistenza allo stress” rappresentano a pieno l’idea di scuola azienda che legittima la precarietà e lo stress lavorativo. A partire dalla crisi pandemica i Pcto non sono stati sospesi, e in molti casi sono stati fatti in forma di telelavoro. Sommando quindi quelle ore delle studentesse e degli studenti davanti ai dispositivi elettronici a quelle per seguire le lezioni a distanza. Le problematiche principali, oltre al senso politico del Pcto, che si avvertivano e si avvertono sono la poca sicurezza sul lavoro, il costo ma anche l’impegno scolastico notevolmente aumentato, i programmi scolastici non sono stati infatti riequilibrati. Vi è poi la questione rispetto ai tempi di vita delle studentesse e degli studenti. La scuola diviene sempre più istituzione totale, ed è difficile coltivare interessi al di fuori di essa. Pure durante l’estate vengono infatti previste ore di alternanza scuola lavoro. È necessario abolire l’alternanza scuola lavoro (Pcto), revisionare i cicli di studi, immaginarsi un nuovo rapporto tra il sapere e il saper fare che insieme devono andare nella direzione di costituire l’istruzione integrata.  Sapere e saper fare devono potersi contaminare, mettendosi al servizio delle comunità e stimolando lo sviluppo e le capacità degli studenti.

Diario delle attività

Diario  delle attività

Mese di  novembre 2024: Lettura art. 1 commi 33,34,35, 36 e 37 della L.107/2015 e discussione.

Mese di dicembre 2024: Lettura L.145/2018;   lettura prime 10 pagine  del saggio “L’utilità dell’inutile” di Nuccio Ordine; assegnato agli studenti per le vacanze natalizie.

Mese di gennaio 2025: Lezione sul procedimento legislativo e consultazione materiali utili dal sito del Senato; divisione degli studenti  in gruppi di studio e lavoro; ricerca da sito Indire e istituzionali sul PCTO nelle scuole europee; ricerca articoli di giornale su morte studenti durante il PCTO.

Mese di febbraio: lettura enciclica di papa Francesco “Fratelli tutti”;  prima stesura del disegno di legge; prima stesura sull’approfondimento  della materia trattata; discussione in classe.

Mese di marzo: Revisione del lavoro svolto dai tre gruppi di studenti e discussione; redazione definitiva del disegno di legge.

Mese di aprile: lettura in classe di tutti gli elaborati e correzione.

 Alcuni dei link consultati:

https://www.google.com/url?sa=t&source=web&rct=j&opi=89978449&url=https://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls%3Furn:nir:stato:legge:2015-07-13%3B107!vig%3D&ved=2ahUKEwiKqKa53fGMAxXK8LsIHb_zDtsQFnoECEQQAQ&usg=AOvVaw0V5xEWDp58ds2qhJlnLGnt

 https://www.google.com/url?sa=t&source=web&rct=j&opi=89978449&url=https://alternanza.miur.gov.it/normativa.html&ved=2ahUKEwjk64f41vGMAxWVgv0HHUdeCMMQFnoECBgQAQ&usg=AOvVaw05YjleClU17XZxS0D3SGxg 

 

https://www.google.com/url?sa=t&source=web&rct=j&opi=89978449&url=https://www.indire.it/lucabas/lkmw_file/scuola_lavoro/Sistema_scuola_lavoro_FRANCIA.pdf&ved=2ahUKEwji1ZWT3vGMAxXEhf0HHctCBQMQFnoECBYQAQ&usg=AOvVaw0-ffFjjVREpu2jyLiSH3qg

 

https://www.google.com/url?sa=t&source=web&rct=j&opi=89978449&url=https://www.indire.it/lucabas/lkmw_file/scuola_lavoro/Sistema_scuola_lavoro_Germania.pdf&ved=2ahUKEwj1ku6w3vGMAxVU_7sIHS1rC8IQFnoECCEQAQ&usg=AOvVaw2rzDo6nnxqcfUHL2cuT2SF

 

https://www.google.com/url?sa=t&source=web&rct=j&opi=89978449&url=https://www.indire.it/lucabas/lkmw_file/scuola_lavoro/Sistema_istruzione_secondaria_SPAGNA.pdf&ved=2ahUKEwiAzIHE3vGMAxUmzwIHHRqLKUMQFnoECBYQAQ&usg=AOvVaw1W8jeS8isbdeV6ScbEk__W

 

https://www.google.com/url?sa=t&source=web&rct=j&opi=89978449&url=https://www.indire.it/lucabas/lkmw_file/scuola_lavoro/Sistema_scuola_lavoro_Inghilterra.pdf&ved=2ahUKEwiMorDW3vGMAxUr2QIHHcHyJCUQFnoECCQQAw&usg=AOvVaw0SiJAht_JD-MQ4JpxRCsEd

 

https://www.google.com/url?sa=t&source=web&rct=j&opi=89978449&url=https://www.vatican.va/content/francesco/it/encyclicals/documents/papa-francesco_20201003_enciclica-fratelli-tutti.pdf&ved=2ahUKEwj3x6uP3_GMAxVZ_7sIHeBBE6cQFnoECEEQAQ&usg=AOvVaw0tL__N8GmeOML9vSvEvspK