Fase 2 - Ricerche online

  • Pubblicato il 16/04/2024
  • da T. P. - Rosarno (RC)

Partendo dalla riflessione fatta in classe sulle integrazioni e modifiche apportate all’articolo 9 della nostra Costituzione, che puntano i riflettori sul tema della difesa dell’ambiente, della natura, degli animali e chiamano a raccolta tutti i cittadini per la promozione di azioni volte a preservare la natura nella sua complessità;
in considerazione di quanto studiato in merito agli obiettivi dell’Agenda 2030 e del protocollo di Kyoto ;
in ottemperanza al Piano di RiGenerazione Scuola e ai temi legati alla transizione ecologica e culturale per uno sviluppo sostenibile, che risponde ai bisogni delle generazioni presenti e non compromette quelle future;
considerato che l’impegno ,ufficiale e inderogabile, deve essere finalizzato alla promozione di azioni volte a preservare la natura nella sua complessità;
visto che con l’articolo 41 la difesa dell’ambiente, della natura e degli animali viene declinata anche sul piano economico, diventando un obbligo, non solo più morale ma anche costituzionale, che le attività economiche pubbliche e private siano realizzate nel rispetto dei beni ambientali, per non creare danni alla salute, alla libertà, alla dignità e all’ambiente nel presente e futuro;
poiché tutto quello che facciamo oggi ha un impatto sulla vita futura di ognuno di noi;
alla luce di quanto evidenziato, gli studenti delle classi III C - IV E del “Piria” hanno voluto effettuare un’ indagine conoscitiva sulla fattibilità dell’aumento della raccolta differenziata, del riciclo e del riuso sul territorio calabrese, in particolare, nelle città di Rosarno e Gioia Tauro, tenendo anche conto dell’esistenza di un inceneritore che la Regione Calabria vuole raddoppiare e dell’opposizione al raddoppio dell’impianto di sindaci, associazioni, comitati e cittadini.
Fase 2 - Ricerche online
Effettuato un circle time in classe per decidere i temi delle ricerche, gli studenti sono arrivati alla conclusione che occorre avere dati sui livelli di raccolta differenziata raggiunti nelle città di Rosarno e Gioia Tauro, in Calabria, sugli effetti degli inceneritori nell’ambiente, sull’ aumento delle patologie tumorali nella Calabria in generale e nella zona tirrenica in particolare.
Da una prima analisi dei dati è emerso quanto segue:
DATI RACCOLTA DIFFERENZIATA IN CALABRIA 2023
“Report Rifiuti – edizione 2023” dell’Arpa Calabria che raccoglie ii dati 2022 sulla produzione di rifiuti urbani e sulla raccolta differenziata nei comuni della Calabria:
Raccolta differenziata
La percentuale di raccolta differenziata, in Calabria, registra un totale del 54,4%, con un incremento del 2,40% rispetto all’anno precedente. La provincia di Catanzaro ha raggiunto il 65% di raccolta differenziata, la provincia di Vibo Valentia il 61,03%, la provincia di Cosenza resta stabile con il 60,73%, le province di Reggio Calabria e Crotone, con un incremento, rispettivamente del 5,22% e del 3,52%, raggiungono il 41,40 ed il 39,42 %.
Tra i 5 comuni più virtuosi nella raccolta differenziata troviamo Soveria Simeri (CZ) (88,45 %), seguito da Frascineto (CS) (86,82%) e poi, in ordine, Tiriolo (86,60%), Jacurso (85,57%) e Curinga (84,92%) (CZ).
Emerge, dunque, un trend regionale positivo, di continua crescita, seppure a ritmi non elevati.
Per quanto riguarda la situazione della percentuale di raccolta differenziata dei capoluoghi di provincia, Vibo Valentia si colloca al primo posto con il 69,89%, avendo registrato un incremento del 2,98%, e Catanzaro segue a breve distanza con il 69,23%. Entrambi i capoluoghi superano l’obiettivo del 65% indicato dalla normativa. Reggio Calabria registra il maggior incremento percentuale (10,20%), che per Crotone risulta essere del 4,39%.
Esistono quindi rilevanti margini di miglioramento che devono vedere un costante e maggior impegno ambientale allo scopo di mantenere un trend che risulta indubbiamente positivo. Ogni cittadino calabrese differenzia, mediamente, su base provinciale, in un anno, 270,49 Kg (CZ), 244,90 Kg (CS), 387,12 Kg (VV), 174,97 Kg (KR) e 154,70 Kg (RC).
Dal confronto con le altre regioni del Sud e con la media italiana, sommando la produzione di Raccolta differenziata e indifferenziata, emerge che, mediamente, ogni abitante della Regione Calabria produce, ogni anno, quasi 400 Kg di rifiuti: 53 Kg in meno della media che si registra in Sud Italia (453,80 Kg) e ben 93 Kg in meno rispetto alla media italiana (493,60 Kg) (Fonte ISPRA). Per quanto riguarda la composizione delle frazioni merceologiche su base regionale avviate a raccolta differenziata, la macrocategoria calcolata sul totale della raccolta differenziata, che risulta avere maggiore peso, è quella “forsu (Frazione Organica del Rifiuto Solido Urbano) +verde”, con circa 175 mila tonnellate annue. Le altre frazioni merceologiche che hanno una maggiore consistenza sono rappresentate, in ordine, dalla carta e cartone, dal multimateriale e dal vetro.
Rifiuti urbani, in calo la produzione dell'1,8% rispetto al 2021. La raccolta differenziata nazionale supera il 65%.
Il 49,2% dei rifiuti urbani è riciclato ma ancora ampia la differenza rispetto alla raccolta.
Nel 2022, la produzione nazionale dei rifiuti urbani - poco più di 29,1 milioni di tonnellate - non è allineata all’andamento dei principali indicatori socioeconomici: a fronte di incrementi del PIL e delle spese delle famiglie (rispettivamente, del 3,7% e 6,1%), i rifiuti urbani diminuiscono in tutte le macroaree geografiche. Nei 14 comuni con popolazione residente al di sopra dei 200 mila abitanti, tra 2021 e 2022 si registra invece un lieve incremento dello 0,4%.
Questo dato emerge dal Rapporto Rifiuti Urbani dell’ISPRA, presentato il 21 dicembre insieme al Rapporto sul Recupero Energetico da rifiuti in Italia, predisposto da UTILITALIA in collaborazione con Ispra, che contiene informazioni sugli impianti di digestione anaerobica e di incenerimento con recupero di energia dei rifiuti in Italia.