Incontro con i librai della città di Enna e indagine sul mercato dei libri
- Pubblicato il 03/03/2025
- da F. L. P. - Enna
Consapevoli che la lettura svolga un ruolo determinante nel contesto sociale, abbiamo pensato di somministrare ai librai della città di Enna un questionario sul mercato dei libri e sulla diffusione degli stessi.
E così, lasciata la nostra aula scolastica, ci siamo diretti presso le librerie della città, luoghi privilegiati di confronto culturale, del tutto immersi in una nuova realtà fatta di albi illustrati, narrativa, saggi, testi scientifici, etc.
Abbiamo avuto l'opportunità di fare, oltre all'intervista, anche una piacevole chiacchierata, girovagando tra gli scaffali che profumavano di carta, con coloro che quotidianamente sono immersi nella bellezza dei libri. Abbiamo incontrato i proprietari di due librerie indipendenti, Buscemi e Minerva, e una in franchising , la Mondadori.
Varcare le porte di quelle librerie è stato come valicare la soglia di un luogo magico. Sì, perché come ci ha detto il sig. Massimo Castellana, proprietario della Libreria Minerva, niente è più favolosa della magia di un libro, che dà senso alle emozioni provate. “Mi è capitato di leggere più volte lo stesso libro, ovvero Il Piccolo Principe, - continua il sig. Castellana - in diverse fasi della mia vita, e ogni volta ho trovato dei significati nuovi e insegnamenti diversi. Oppure mi è successo di leggere un libro intero in una sola notte, proprio perché spinto dalla curiosità di conoscere il prosieguo della storia”. La libreria Minerva è stata fondata nel 1962 e, come ci dice il suo proprietario, appartiene alle librerie storiche d’Italia. “Ecco perché si tratta di un vero patrimonio a Enna. Mio padre, che mise su questa libreria, mi fece giurare prima di morire di rimanere sempre una libreria indipendente”, continua il sig. Castellana. “Il mio è un mestiere molto strano; mio padre mi raccontava degli enormi sacrifici che si fanno quando si decide di vendere libri, e in effetti è stato così. Il concetto della cultura, soprattutto nei paesini del sud, credo non sia stato ancora ben recepito. L’anno scorso hanno chiuso più di 2000 librerie in Italia, perché purtroppo le vendite online hanno ostacolato il mercato delle piccole librerie. Io punto sui giovani, anzi vi invito ad entrare spesso nella mia libreria per conoscere le ultime novità. Le porte della mia libreria sono sempre aperte per voi, che siete dei semi e se coltivati bene, crescerete e leggerete per passione”.
Anche la libreria Buscemi è indipendente e ha origini molto antiche. “La prima attività è iniziata con mio bisnonno nel 1898, anche se all’inizio non era esattamente libreria. Poi negli anni è diventata libreria e cartoleria”. Il sig. Sebastiano Buscemi, proprietario dell'omonima attività, sottolinea come “la vendita sia fortemente condizionata da alcuni fattori. Innanzitutto le vendite online riducono il lavoro delle piccole librerie, a ciò si aggiunge la crisi economica che ha colpito molte famiglie e da non sottovalutare è certamente il fatto che purtroppo la gente legga molto meno. A tal proposito, il sig. Buscemi si è soffermato sull’importanza della “collaborazione con le scuole nell’educare e allenare alla lettura bambini e ragazzi, che spesso si appassionano a delle letture e se conoscono un autore hanno poi il piacere di acquistare e leggere i suoi libri”. Il libraio sottolinea inoltre come i social possano in qualche modo influenzare le vendite di un libro, grazie alle recensioni e alle classifiche che vengono fatti online, ad esempio su tik tok.
La terza persona intervistata è la sig.ra Valentina Rizzo, proprietaria in franchising della libreria Mondadori.
“Nella mia libreria ci sono tanti incontri: ho un circolo di lettura, dei laboratori per ragazzi, laboratori di scrittura, laboratori di sartoria con ragazzi che hanno costruito delle shopper e dei segnalibro. Tutte queste iniziative aumentano i lettori. Il primo problema nella vendita dei libri, invece, è la crisi economica perché i libri costano un po’, la media è di 15 euro a libro. Per un lettore forte l’ammontare è di qualche centinaia di euro al mese e quindi si preferisce acquistare l’ebook.
Le librerie hanno una rilevante funzione culturale, ma ciò che serve oggi per promuovere la lettura è soprattutto una biblioteca aperta, dove voi possiate andare per leggere e prendere in prestito dei libri. Se non ci sono le biblioteche è difficile che funzionino le librerie.”
Di seguito il link dell’intervista realizzata con google moduli, la presentazione del report (indagine sul mercato dei libri a Enna) e un breve video dell'attività svolta.
https://forms.gle/rEwXPxGTjNPrsgN58
https://docs.google.com/presentation/d/1HsuvYpPySOmOzS9XqtwOQZjrwB3Ye54zdHWwMYA0xZc/edit?usp=sharing
https://www.youtube.com/watch?v=5mrA6xGsjdE