Interviste alla cittadinanza: come sarebbe stata la tua vita se non fossi andata/o a scuola?
- Pubblicato il 22/03/2025
- da D. M. - Cisternino
Venerdì 7 Marzo , abbiamo iniziato la nostra giornata preparando domande e ottenendo permessi per l'uso dei dati personali. Questo era particolarmente importante poiché avevamo pianificato di condurre interviste in giro per il paese proprio quel giorno. Ci siamo divisi in due gruppi per professore e ci ha colpito scoprire che il paese era piuttosto deserto. Le poche persone che abbiamo incontrato si trovavano spesso nei parrucchieri o in altri negozi, rendendole un po' difficili da raggiungere.
Nonostante le sfide, le poche persone che abbiamo trovato si sono dimostrate sorprendentemente disponibili a rispondere alle nostre domande, anche mentre erano al lavoro. La loro disponibilità a condividere ha reso il nostro compito molto più facile e ci ha fornito preziose informazioni.
Siamo tornati intorno alle 16:15 e abbiamo immediatamente iniziato a trascrivere le interviste. Durante le nostre discussioni, ci è stato suggerito di continuare il nostro processo di interviste oltre il corso, contattando familiari, amici e chiunque altro potessimo intervistare. Questa estensione delle nostre interviste ha permesso una comprensione più ampia delle prospettive e delle esperienze della comunità.
L'esperienza complessiva è stata davvero arricchente. Per me, è stata una boccata d'aria fresca uscire dall'aula, che trovavo a volte un po' soffocante. Siamo stati in grado di apprezzare la bellezza di Cisternino durante quelle ore silenziose, momenti che credo siano essenziali per il pensiero riflessivo. Anche se la situazione poteva sembrare banale, ci sono ricerche condotte da psicologi britannici che suggeriscono che la noia può stimolare significativamente la creatività. Come disse saggiamente Albert Einstein: "La creatività nasce dall'osservazione della realtà, dal silenzio e dalla riflessione. In un mondo frenetico, la calma ci permette di ascoltare la nostra mente e scoprire nuove possibilità."
Le interviste non erano solo un compito; erano una porta d'ingresso per comprendere la comunità a un livello più profondo. Ogni storia condivisa aggiungeva uno strato unico alla nostra comprensione della vita e della cultura locale, rivelando opinioni e esperienze diverse che potremmo non aver incontrato in un ambiente più strutturato. Questa interazione con la comunità non è stata solo benefica per il nostro progetto, ma ha anche favorito un senso di connessione ed empatia tra di noi come ricercatori.