Le ricerche online

  • Pubblicato il 11/03/2024
  • da A. D. V. - Salerno

Seduta n.2 di giovedì 22 febbraio 2024
Sede: aula classe III AL
Presidente: Jacopo MIGLIARO (Rappresentante d’Istituto), in sostituzione di Claudia Fusco, assente.
Resoconto a cura di: Giorgia PENZA (Rappresentante di classe).
Resoconto
I lavori hanno inizio alle ore 9,15.
Ordine del giorno: I dati raccolti nelle ricerche online.
Documenti presentati: link ai siti web di IDROGEO, Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali di Ravello (SA), Normattiva, Ministero della cultura, Regione Campania, Provincia di Salerno, Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste.
Interventi: FUSCO Adriana, GIGI Pietro, COLABENE Paola, IACULLO Jane, LONGO Michela.
PRESIDENTE
Il Presidente apre la seduta e invita ognuno dei gruppi di lavoro costituitisi a riferire su quanto posto all’ordine del giorno, come da pianificazione nella scheda progetto.
FUSCO Adriana
Il gruppo di lavoro composto da Adriana Fusco, Claudia Fusco, Giorgia Penza, Jane Iacullo e coordinato da Claudia Fusco si è dedicato alla raccolta dei dati sulla distribuzione e caratterizzazione dei fenomeni di dissesto nell’area di indagine ed a tal fine ha esaminato i contenuti del sito Idrogeo dell’ISPRA e l’IFFI (Inventario Fenomeni Franosi in Italia). In tale sito sono presenti una mappa navigabile, di agevole consultazione, e vari pannelli informativi, con dati di pericolosità e indicatori di rischio, molto utili per individuare e programmare secondo una scala di priorità gli interventi di prevenzione necessari.
Nel sito web è comunicato che la copertura temporale degli Eventi IFFI è 2018-2022 e che da maggio 2020 è stata promossa una campagna nazionale, “Segnala la frana”, per favorire l’arricchimento dell’Inventario con la collaborazione di geologi e altri professionisti della Rete delle professioni tecniche, funzionari regionali e delle amministrazioni pubbliche in possesso di dati utili.
Quanto ai dissesti riguardanti i muri a secco dei terrazzamenti, finora non vi è ancora un’organica raccolta dati, sebbene sia stata auspicata e sia presente online una prima ipotesi di Inventario, da creare su base volontaria, promossa nell’ambito di un progetto denominato LoKMeFiND, Local Knowledge and Media to Fight Natural Disasters, condotto dal Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali di Ravello con il supporto del Programma del Consiglio d’Europa EUROPA Risques Majeurs.
Immagini 2.1 – 2.2 – 2.3 – 2.4
https://drive.google.com/file/d/1G-FPtcev54rMp3hqn6frrnem3q3LOG51/view?usp=sharing
https://drive.google.com/file/d/1PIECyx9CaNpYH7frqkRu9Lo7KIZSdR5a/view?usp=sharing
https://drive.google.com/file/d/1j198MAPnjEkdTX8nwnxPmHyc-ixS8tmr/view?usp=sharing
https://drive.google.com/file/d/193LuaeFg8X-toa-tBuk4EkkrpPaqikqv/view?usp=sharing

GIGI Pietro
Il gruppo di lavoro coordinato da Pietro Gigi e composto da Pietro Gigi, Jacopo Migliaro, Angela Carbone, Edoardo Mazzoni ha preso in esame le disposizioni normative riguardanti la tutela dei muri a secco dei terrazzamenti.
Questi manufatti ricadono nel campo di interesse di più settori, che sono quello dei beni culturali e paesaggistici, quello delle politiche agricole e forestali, quello dell’ambiente e della tutela del territorio e sono oggetto di disposizioni sia giuridiche sia relative ad aspetti tecnici edilizi.
I muri a secco e i terrazzamenti sono beni culturali che la Convenzione Europea del Paesaggio include tra gli elementi da proteggere e valorizzare.
A livello nazionale, la tutela del paesaggio è sancita dalla Costituzione nell’art.9.
I sistemi di contenimento dei terrazzamenti sono inseriti dal D.M 6/10/2005 del Ministero della Cultura tra le tipologie tutelate dal Codice dei beni culturali e del paesaggio, D.Lgs.n.42/2004, e tra quelle interessate dalla Legge n.378/2003, contenente “Disposizioni per la tutela e la valorizzazione dell'architettura rurale”. Il Ministero della Cultura ha emanato nel 2008 una Direttiva sugli interventi in materia di tutela e valorizzazione dell'architettura rurale, dando in particolare disposizioni sulla loro programmazione.
Se si considerano i muri a secco e i terrazzamenti sotto l’aspetto paesaggistico-agronomico, i Limoneti terrazzati della Costiera Amalfitana sono inseriti nel Registro nazionale dei paesaggi rurali storici, istituito presso il Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste.
Riguardo agli aspetti di gestione del territorio la Legge regionale n. 35/1987, "Piano urbanistico territoriale dell'area sorrentino-amalfitana", dà indicazioni tecniche sugli interventi di rifacimento dei muri di sostegno dei terrazzamenti agricoli. Sempre a livello regionale, l’intero territorio della Costiera amalfitana è inserito nel “Catalogo e Atlante delle dichiarazioni di notevole interesse pubblico”, approvato nel 2022 dalla Giunta regionale della Campania ai fini della stesura del Piano Paesaggistico Regionale, previsto dal Codice dei Beni Culturali.
I terrazzamenti sono oggetto di norme anche per il ruolo idrogeologico svolto. Sotto tale aspetto per gli interventi di sistemazione idraulico-agraria e idraulico-forestale dei muri a secco e dei terrazzamenti vige a livello nazionale il Testo unico in materia di foreste e filiere forestali, D. Lgs. n.34/2018.
A livello provinciale il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale della provincia di Salerno prevede la promozione di programmi di manutenzione, risanamento conservativo e/o ripristino dei terrazzamenti agricoli e opere di regimazione idraulica con interventi di prevenzione e/o mitigazione dei rischi idrogeologici dei versanti.
Quanto agli aspetti tecnici riguardanti i lavori sui muri a secco dei terrazzamenti il riferimento è il Testo unico dell’edilizia, DPR n.380/2001.
Immagine 2.5
https://drive.google.com/file/d/1Zhb5Usaatr23gaoIFDmQjVhqKD9FFrWB/view?usp=sharing

COLABENE Paola
Il gruppo di lavoro coordinato da Paola Colabene e composto da Paola Colabene, Giulia Sguazzo, Michela Longo, Ilary Hanchi ha preso in esame le disposizioni normative emanate in favore dell’agricoltura eroica.
A livello europeo il Piano Strategico illustrativo della Politica agricola comune, PAC, prevede contributi per le superfici coltivate su terrazzamenti con muretti a secco e in favore dei paesaggi iscritti al Registro nazionale dei Paesaggi rurali storici. In particolare è riconosciuto un sostegno economico agli agricoltori che si impegnano nel mantenimento e recupero di oliveti, vigneti, castagneti da frutto e agrumeti ubicati in aree a valenza ambientale e paesaggistica con pendenze elevate, dove la scarsa redditività della gestione delle colture arboree ha causato abbandono e perdita del valore dei territori, spopolamento, diffusione di patogeni per gli oliveti e i vigneti.
A livello nazionale il Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste ha definito un Programma di sviluppo rurale nazionale, che può avvalersi dei contributi europei, resi disponibili attraverso il Fondo agricolo per lo sviluppo rurale, FEASR.
A livello regionale il Programma di sviluppo rurale PSR 2014-2020 ha previsto interventi nelle aree di grande pregio paesaggistico e ambientale, caratterizzate da un'agricoltura definita "eroica" perché svolta in condizioni estreme rispetto alla coltivazione tradizionale; con tali interventi si è voluto favorire anche il raggiungimento di un soddisfacente stato di conservazione della biodiversità, per consentire all’ambiente di reagire più attivamente alle repentine variazioni atmosferiche e climatiche.
Tali interventi a livello regionale sono previsti anche nel Complemento per lo Sviluppo Rurale CSR 2023-27.
Nell’ambito della norma nazionale relativa al settore vitivinicolo, il Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste ha emanato nel 2020 un Decreto, il n. 6899, che riguarda la salvaguardia dei vigneti eroici e storici, individuati anche in funzione della presenza di terrazzamenti storici o di particolare pregio.
PRESIDENTE
Terminati gli interventi, il Presidente chiede alla classe di esprimere eventuali considerazioni sulle informazioni raccolte.
IACULLO Jane
E’ necessario che i dati presenti nella piattaforma online IFFI siano continuamente e frequentemente integrati, digitalizzando le informazioni più recenti, in modo da fornire un quadro conoscitivo per quanto possibile aggiornato.
I dati da inserire prioritariamente sono quelli riguardanti aree che insistono sui luoghi abitati, sugli insediamenti produttivi e sulle strade principali, a partire dalla S.S.163 Amalfitana. Le amministrazioni locali devono essere sensibilizzate a segnalare gli eventi che si verificano nei propri territori, comunicando con rapidità i dati utili a rendere più completo il monitoraggio conoscitivo.
Sarebbe utile una sottosezione dell’Inventario, o un inventario a parte, riguardante solo i dissesti dei muri a secco, aperto a segnalazioni su base volontaria, in linea con il progetto Tutela il Tuo Territorio” promosso dal Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali di Ravello, già intrapreso; in questa sezione si farebbero confluire i dati sui dissesti dei muri a secco già raccolti nell’IFFI.
https://www.tutelailtuoterritorio.it/segnalazioni/
Immagine 2.6
https://drive.google.com/file/d/1j29cpxaXeD2B_OS6M2Dej3Vqc4T_bha9/view?usp=sharing

LONGO Michela
Per sostenere l’agricoltura eroica possono essere interessanti le agevolazioni per forme di turismo rurale ed esperienziale e le agevolazioni per l’installazione di sistemi di trasporto verticale.
Inoltre, come già proposto nel 2022 da Coldiretti Campania nel “Manifesto per l’Agricoltura Eroica”, sarebbe auspicabile un riconoscimento legislativo nazionale dell’agricoltura eroica e degli agricoltori eroici, in quanto tutori di un bene comune di valore ambientale, paesaggistico e culturale.

I lavori terminano alle ore 10,00.