CLASSIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICI IN ALTA VALLE CAMONICA

  • Pubblicato il 21/03/2024
  • da M. P. - Edolo (BS)

La classe energetica indica la qualità energetica dell’edificio e quindi permette di conoscere il fabbisogno di energia necessario per il riscaldamento, la produzione di acqua calda, l’illuminazione e di conseguenza i consumi e i costi; per questo motivo è fondamentale per comprendere quanto un immobile consumi energia e quanto sia sostenibile dal punto di vista ambientale.

Nel 2005 è stato introdotto l’obbligo della certificazione energetica degli edifici che consiste nel valutare le prestazioni energetiche per poi produrre l’APE, l’Attestato di Prestazione Energetica. Questo documento indica il livello di efficienza energetica degli edifici tenendo conto di diversi parametri come l'isolamento termico, la posizione e la presenza di impianti che garantiscono comfort all'interno dell’ambiente domestico.

Da questo punto di vista gli edifici vengono suddivisi nelle 10 classi A4, A3, A2, A1, B, C, D, E, F, G, tra le quali la classe A4 è la più performante e la classe G è quella meno efficiente. Un edificio rientra in una determinata classe energetica in base al consumo annuo energetico al m2, costituito dall’energia elettrica, dal consumo di acqua e di combustibile per il riscaldamento.

La nostra indagine è basata sull’analisi delle classi energetiche degli edifici presenti nell’alta Valle Camonica. Nello specifico saranno oggetto di analisi i comuni di: Ono San Pietro, Cimbergo, Paspardo, Capo di Ponte, Sellero, Saviore dell’Adamello, Cevo, Cedegolo, Berzo Demo, Paisco Loveno, Malonno, Sonico, Corteno, Edolo, Monno, Incudine, Vezza d’Oglio, Vione, Temù, Ponte di Legno.

In base alla nostra ricerca possiamo notare come la maggior parte degli edifici presenti nei comuni presi in considerazione fanno parte delle classi meno efficienti, ovvero la F e la G:

Ono San Pietro: 10% classe A, 42% classe F e G, 48% altre classi;

Cimbergo: 4% classe A, 67% classe F e G, 29% altre classi;

Paspardo: 16% classe A, 65% classe F e G, 19% altre classi;

Capo di Ponte: 3% classe A, 56% classe F e G, 41% altre classi;

Sellero: 5% classe A, 58% classe F e G, 37% altre classi;

Saviore dell’Adamello: 1% classe A, 81% classe F e G, 18% altre classi;

Cevo: 2% classe A, 75% classe F e G, 23% altre classi;

Cedegolo: 5% classe A, 55% classe F e G, 40% altre classi;

Berzo Demo: 11% classe A, 60% classe F e G, 29% altre classi;

Paisco Loveno: 5% classe A, 76% classe F e G, 19% altre classi;

Malonno: 9% classe A, 51% classe F e G, 40% altre classi;

Sonico: 6% classe A, 61% classe F e G, 33% altre classi;

Corteno Golgi: 7% classe A, 62% classe F e G, 31% altre classi;

Edolo: 4% classe A, 60% classe F e G, 36% altre classi;

Monno: 13% classe A, 51% classe F e G, 36% altre classi;

Incudine: 11% classe A, 61% classe F e G, 28% altre classi;

Vezza d’Oglio: 21% classe A, 50% classe F e G, 29% altre classi;

Vione: 8% classe A, 46% classe F e G, 46% altre classi;

Temù: 29% classe A, 39% classe F e G, 32% altre classi;

Ponte di Legno: 19% classe A, 49% classe F e G, 32% altre classi.

Facendo una media di questi dati, gli edifici dell’Alta Valle Camonica appartengono per il 9.4% alla classe A, il 58.3% alle classi F e G e il 32.3% alle altre classi energetiche. Inoltre abbiamo approfondito la nostra ricerca: analizzando i dati della Lombardia notiamo che solo il 5% degli immobili lombardi sono in classe A ed il 59.4% in classe F e G; in Italia invece abbiamo mediamente il 12% in classe A, il 13.5% in classe F e G e il 74.5% in altre classi.

La scarsa efficienza energetica nei nostri paesi è principalmente causata dal fatto che quasi tutti gli edifici sono stati costruiti tra il 1950 e il 2000, con metodi efficienti dal punto di vista strutturale ma non da quello energetico e sostenibile. Questo si può notare nelle case più datate, dove l’involucro non è isolato, gli infissi non sono abbastanza performanti, gli impianti di riscaldamento sono dei fattori inquinanti per l’ambiente e quindi dove ci sono elevati consumi di energia ed elevati costi.

Possiamo infatti notare, basandoci sui grafici trovati, che tra il 1950 e il 2006 (gli anni in cui si è costruito maggiormente) la maggior parte di APE depositati rappresentano nuove costruzioni con classi energetiche molto basse. Dal 2006 a questa parte nell’edilizia vengono seguiti i criteri della bioedilizia, infatti dai grafici vediamo che tutte le nuove costruzioni li rispettano e possiamo dedurre che ormai tutti i nuovi edifici vengono costruiti nel modo più efficiente possibile in termini energetici.

Come migliorare l’efficienza energetica di questi immobili già esistenti? Uno degli interventi più efficaci per migliorare l’efficienza energetica di un’abitazione è l’installazione di infissi e serramenti di alta qualità. Le finestre e le porte efficienti riducono le perdite di calore in inverno e limitano l’ingresso del calore esterno in estate. Ciò significa che è possibile mantenere una temperatura confortevole all’interno senza dover fare affidamento su costosi sistemi di riscaldamento o raffreddamento. Un altro aspetto fondamentale è l’isolamento termico dell’edificio, lavorando sull’intero involucro. La scelta del materiale dipende dagli obiettivi dal progetto e dal tipo di soluzione tecnologica scelta, anche in base ad uno studio di fattibilità. In ogni caso, lo scopo principale è quello di eliminare le dispersioni di calore e risolvere i ponti termici. Passando agli impianti, è consigliabile sostituire gli impianti obsoleti con soluzioni più efficienti, come pompe di calore, caldaie a condensazione o sistemi di riscaldamento a pavimento. L’installazione di pannelli solari fotovoltaici può contribuire significativamente a migliorare la classe energetica di un’abitazione. I pannelli catturano l’energia solare per la produzione di elettricità, riducendo la dipendenza dalle fonti energetiche tradizionali.