La terra e la gente. Indagine conoscitiva sull'emorragia demografica nelle 'Piccole Italie' abruzzesi e sulle prospettive di rigenerazione
- Anno scolastico 2024-2025
- Presentato da Liceo Scientifico Statale Corradino D'Ascanio, Montesilvano (Pescara)
L’Abruzzo “Regione Verde d’Europa” rappresenta con i suoi parchi e le sue aree protette un primato a livello europeo; ma oltre alle maestose montagne e alle splendide spiagge, un riconoscimento generale da parte di chi scopre la regione va anche al “modo di vivere” che le persone assumono, caratterizzato da un’elevata qualità della vita che riflette il rispetto degli usi e costumi del passato, delle tradizioni e dei valori più radicati nelle comunità locali.
Tuttavia, nonostante le sue grandi potenzialità, l'Abruzzo è sempre più terra di spopolamento, con il 40% delle abitazioni che risulta non occupato in modo permanente. L’indagine conoscitiva che proponiamo è pertanto finalizzata all’analisi delle condizioni attuali di una serie di borghi abruzzesi in forte calo demografico e del problema dell'abbandono dei centri minori, fenomeno che inevitabilmente incrocia ambiente e società.
Insieme ai nostri docenti e attraverso un programma di incontri e iniziative da realizzare nel territorio, analizzeremo il fenomeno e costruiremo un quadro delle condizioni attuali delle realtà in depressione, individuando le cause specifiche dell'emorragia demografica. E grazie al contributo di Enti, Amministrazioni e Associazioni attive sul territorio, potremo conoscere le politiche e i progetti atti a contrastare il fenomeno per riabitare in maniera nuova il patrimonio abbandonato.

- Scheda progetto iniziale
- Scheda progetto finale
L’Abruzzo “Regione Verde d’Europa” rappresenta con i suoi parchi e le sue aree protette un primato a livello europeo; ma oltre alle maestose montagne e alle splendide spiagge, un riconoscimento generale da parte di chi scopre la regione va anche al “modo di vivere” che le persone assumono, caratterizzato da un’elevata qualità della vita che riflette il rispetto degli usi e costumi del passato, delle tradizioni e dei valori più radicati nelle comunità locali. Tuttavia, nonostante le sue grandi potenzialità, l'Abruzzo è sempre più terra di spopolamento, con il 40% delle abitazioni che risulta non occupato in modo permanente. Il fenomeno regionale rispecchia, in maniera accentuata, ciò che è riscontrabile a livello nazionale: la crescente concentrazione della popolazione nelle aree metropolitane e nelle zone costiere, uno sviluppo preoccupante a sfavore dell’entroterra e del destino delle cosiddette “Piccole Italie”, porzioni del territorio interno che rischiano di avviarsi verso un processo irreversibile di impoverimento, soprattutto perché la riduzione e l’invecchiamento della popolazione non assicurano un sufficiente ricambio generazionale. L’indagine conoscitiva che proponiamo è pertanto finalizzata all’analisi delle condizioni attuali di una serie di borghi abruzzesi in forte calo demografico (Gagliano Aterno, Bolognano, San Valentino in Abruzzo Citeriore, Castelbasso) e mutua il titolo dallo scritto dello scrittore abruzzese Ignazio Silone “La terra e la gente”, all'interno di una sorta di guida turistica in cui l’Abruzzo è descritto non solo nel paesaggio, ma soprattutto attraverso l’anima delle persone incontrate in un lungo viaggio, dalla montagna al mare, in un periodo di passaggio dalla ruralità al tentativo di modernità. Allo stesso modo la nostra indagine vuole affrontare il problema dell'abbandono dei centri minori, fenomeno che inevitabilmente incrocia ambiente e società, appunto la terra e le persone, il “genius loci” dei paesaggi dell’Abruzzo interiore e il cuore di chi ci abita, analizzando le condizioni attuali in una prospettiva di riscoperta, valorizzazione e rigenerazione del nostro territorio e della sua gente. Insieme ai nostri docenti e attraverso un programma di incontri e iniziative da realizzare nel territorio, con la partecipazione di docenti universitari, attivisti, amministratori, studiosi e abitanti, analizzeremo il fenomeno e costruiremo un quadro delle condizioni attuali delle realtà in depressione, individuando le cause specifiche dell'emorragia demografica. E grazie al contributo di Enti, Amministrazioni e Associazioni attive sul territorio, potremo conoscere le politiche e i progetti atti a contrastare il fenomeno per riabitare in maniera nuova il patrimonio abbandonato. Le fasi di lavoro per portare a termine la nostra indagine conoscitiva saranno tre come di seguito schematizzato: Fase 1_ Attraverso le lezioni e la bibliografia di riferimento, studieremo il fenomeno nella sua complessità per costruire una mappa della “geografia dell'abbandono”, quantificando in numeri l'emorragia demografica e identificandone le cause. Fase 2_ In gruppi da 4 o 5, “adotteremo” un comune tra quelli individuati (Gagliano Aterno, Bolognano, San Valentino in Abruzzo Citeriore, Castelbasso) e ne approfondiremo la storia: attraverso le fonti a disposizione e il confronto diretto con gli attori del territorio, studieremo e analizzeremo le politiche e i progetti in corso, anche verificando il possibile contributo dei fondi PNRR nella costruzione di azioni di rigenerazione e di rivitalizzazione. Per questa fase di lettura delle condizioni dei comuni, saranno fondamentali i sopralluoghi e le interviste in loco. Fase 3_ Un'ultima fase sarà quella della restituzione del progetto finale, ovvero la fase in cui elaboreremo i prodotti richiesti in forma scritto-grafica e video.