S.A.S. - Sorgenti, Acqua, Siccità: conoscenza, gestione e soluzioni per le risorse idriche ad Ortona (Chieti)
- Anno scolastico 2024-2025
- Presentato da IIS Alessandro Volta, Ortona (Chieti)
L’Abruzzo, considerato il "serbatoio d'acqua" d’Italia, sta affrontando una crisi idrica senza precedenti, aggravata dal perenne problema delle infrastrutture obsolete e i cambiamenti climatici: il 60% dell’acqua trasportata, infatti, viene dispersa, causando gravi disagi ai cittadini e mettendo a rischio oltre 2.400 imprese regionali. A Ortona, in provincia di Chieti, così come nel resto della Regione Abruzzo, urgono interventi sostanziali che integrino sostenibilità e innovazione per gestire al meglio le risorse idriche.
La nostra indagine si propone di comprendere le cause della crisi idrica attraverso dati, normative e colloqui informativi con i gestori di servizio idrico integrato e la popolazione stessa. Svolgeremo attività di ricerca bibliografica e documentale, audizioni con esperti e stakeholders, raccolta di dati sul campo e analisi di casi internazionali.
Intendiamo indagare sulle strategie applicabili a livello locale per la riduzione delle perdite idriche e per una gestione idrica sostenibile che possano diventare esempio regionale, evidenziando l'importanza di un approccio integrato e laico nella gestione dei bacini idrografici e idrogeologici, e studieremo eventuali soluzioni alla crisi idrica che bilancino costi ambientali e sociali, salvaguardando geodiversità, biodiversità e paesaggio.

PREMESSA: L’Abruzzo, considerato il "serbatoio d'acqua" d’Italia, sta affrontando una crisi idrica senza precedenti, aggravata dal perenne problema delle infrastrutture obsolete e i cambiamenti climatici: il 60% dell’acqua trasportata, infatti, viene dispersa, causando gravi disagi ai cittadini e mettendo a rischio oltre 2.400 imprese regionali. A Ortona, in provincia di Chieti, così come nel resto della Regione Abruzzo, urgono interventi sostanziali che integrino sostenibilità e innovazione per gestire al meglio le risorse idriche.
OBIETTIVI
Il progetto mira a: comprendere le cause della crisi idrica attraverso dati, normative e colloqui informativi distesi tra la popolazione e i gestori di servizio idrico integrato.
Sensibilizzare la comunità sull’uso consapevole dell’acqua. Proporre strategie sostenibili basate sulla resilienza nella gestione delle risorse idriche
METODOLOGIA dell’INDAGINE CONOSCITIVA
Attività di ricerca bibliografica e documentale ed attività di riflessione sui dati acquisiti. Audizioni di Stakeholder locali: ACA, SASI gestori del servizio idrico integrato del territorio. Visite ad impianti di depurazione e distribuzione idrica (servizi essenziali). Percorsi geomorfologici con Esperti accademici: Professor Enrico Miccadei e Dott. Giorgio Paglia dell’ Ud'A di Chieti, per comprendere l'importanza della tutela delle doline che alimentano il patrimonio idrico dell'Abruzzo con uscite sul campo alle sorgenti del Verde e del Pescara all'interno del Geo Parco Maiella e del Gran Sasso. Incontri con esperti, raccolta dati sul campo e analisi di casi internazionali, tra cui il sistema di desalinizzazione di Malta (RO, della Water Center Corporation) da visitare durante un viaggio studio guidato dal Professor Julian A. Mamo (University of Malta). Convegni con esperti universitari impegnati nell'individuazione di falde acquifere off shore e ricerche di giacimenti di acque sotterranee profonde, come il professor Lorenzo Lipparini docente e ricercatore Ingv dell'Università degli studi Roma TRE.
Visita tecnica agli impianti di captazione e opere di presa delle sorgenti per l'approvvigionamento idrico del territorio.
Interlocuzione con Enti di ricerca, quali ISPRA, per analisi tecniche e normative per “completare il quadro” nel campo dell'indagine conoscitiva come previsto dall’articolo 48 del regolamento del Senato.
PROPOSTE STRATEGICHE
Riqualificazione delle reti idriche: identificazione delle perdite attraverso la digitalizzazione delle infrastrutture (Digital Twin).Riutilizzo delle acque sorgive: es. il torrente Saraceni per usi non potabili. Campagne educative: rivolte a scuole e cittadini per comportamenti virtuosi. Sistemi innovativi nelle imprese locali: incentivando tecnologie per il risparmio idrico. Definizione e ricerche di acque fossili. Dragaggio dei sedimenti degli invasi e delle dighe, per recuperare la capacità di stoccaggio di acque non potabili per utilizzo irriguo, al fine di ridurre l'impatto della siccità sul settore primario. Implementazione di sistemi duali per la distinzione nell'utilizzo dell'acqua potabile. Sistemi di raccolta delle acque piovane per abitazioni isolate, mirati a ridurre il consumo di acqua potabile.
RISULTATI ATTESI
Cittadini più consapevoli e responsabili. Strategie applicabili a livello locale per la riduzione delle perdite idriche e per una gestione idrica sostenibile che possano diventare esempio regionale. Decalogo per la protezione della risorsa idrica.
Il progetto promuove la consapevolezza delle nuove generazioni sulla gestione sostenibile delle risorse idriche, evidenziando l'importanza di un approccio integrato e laico nella gestione dei bacini idrografici e idrogeologici. Si propone di superare i limiti amministrativi per affrontare la crisi idrica con soluzioni che bilancino costi ambientali e sociali, salvaguardando geodiversità, biodiversità e paesaggio. L'obiettivo è costruire un equilibrio sostenibile tra uomo e natura!
BIBLIOGRAFIA RAGIONATA
-STIGLIANO P., ALTIERI A., BARBERI R., DE CATERINI G., MASSOLI-NOVELLI R.,MICCADEI E., PETITTA M., PIACENTINI T. & SALVATI R. (2000) – Studi per un
monitoraggio idrologico del massiccio del Gran Sasso (Abruzzo). In: Il ciclo dell’acqua:
problemi e prospettive. Workshop nazionale sulle acque; Teramo, 24-10-1997. Studi Geologici Camerti, v.s. 1999, 153-170, Camerino.
-“Le nuove sorgenti: risorse idriche e aree protette”. Ente Autonomo Parco Nazionale d'Abruzzo, Roma, 1998. Studio del regime di magra del fiume Aterno in relazione ad un’ipotesi di derivazione in alveo Autori: Giuseppe Capelli e Marco Petitta. -Il fiume Sangro: ieri, oggi… e domani? Il misfatto dei fiumi di cemento: il caso emblematico del fiume Sangro
Autori: Aldo Di Benedetto e Alessandro Ursitti -Le risorse idriche della Piana di Castel di Sangro (Italia centrale) Autori: Giuseppe Capelli, Franco Farina e Roberto Mazza
La bibliografia ragionata proposta esplora diversi aspetti della gestione delle risorse idriche, con particolare attenzione al contesto geologico e idrologico dell'Abruzzo, una regione con importanti problematiche relative all'approvvigionamento idrico.
Normative di riferimento
Le normative europee, nazionali e regionali svolgono un ruolo fondamentale nel garantire una gestione integrata delle risorse idriche.
Normative Europee:
La Direttiva Quadro sulle Acque (2000/60/CE) è centrale, stabilendo un quadro per la protezione delle acque superficiali e sotterranee. A questa si aggiungono le normative sulla qualità delle acque reflue e potabili, cruciali per la gestione delle risorse idriche a livello europeo.
Normative Nazionali: La Legge Galli (n. 36/1994) introduce la gestione integrata delle risorse idriche, mentre il Decreto Legislativo n. 152/2006 (Codice dell'Ambiente) stabilisce gli obiettivi di qualità ambientale per le acque e promuove la gestione sostenibile attraverso strumenti come i Piani di Gestione dei Distretti Idrografici. La legge impone anche la protezione delle acque sotterranee e regola l'uso delle acque per evitare sprechi.
Normative Regionali (Abruzzo):
Il Piano di Tutela delle Acque della Regione Abruzzo è uno strumento strategico per il controllo delle risorse idriche, mentre la Legge Regionale n. 16/2011 regola la gestione integrata delle acque attraverso consorzi idrici. Accordi di Programma Quadro (APQ) tra Stato e Regione supportano il potenziamento delle infrastrutture idriche.
Documenti e Rapporti Utili: il rapporto ISPRA sullo stato delle risorse idriche in Italia e il Piano Strategico Nazionale per l'Adattamento ai Cambiamenti Climatici (PNACC) sono risorse fondamentali per comprendere l'uso e la gestione delle acque in relazione alla siccità e al cambiamento climatico. Il rapporto ISTAT sull'uso delle risorse idriche in Italia fornisce inoltre un quadro dettagliato sul consumo e la distribuzione delle risorse in Abruzzo. Il contesto normativo e tecnico è ulteriormente arricchito da documenti internazionali come la Convenzione delle Nazioni Unite sulla Lotta alla Siccità e alla Desertificazione (UNCCD), che offre linee guida per affrontare problemi legati alla siccità, e le Linee Guida del Ministero dell’Ambiente per l’adattamento climatico, che forniscono indicazioni su come affrontare lo stress idrico a livello nazionale e locale. Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 4 febbraio 1996, che stabilisce i requisiti di pressione per garantire un adeguato approvvigionamento. Il Decreto-Legge 14 aprile 2023, n. 39 riguarda misure urgenti per affrontare la scarsità idrica e migliorare le infrastrutture idriche in Italia. Questo provvedimento, convertito con modificazioni nella Legge 13 giugno 2023, n. 68, rappresenta una risposta alla crescente crisi idrica che colpisce il Paese. Decreto siccità DL 39/23 come modificato dalla L 68/2023 Stabilisce una cabina di regia per la crisi idrica. Disposizioni urgenti per la realizzazione, il potenziamento e l'adeguamento delle infrastrutture idriche.
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29 Aprile 2025
P. F. - Ortona (Chieti)CineLab – Sguardi sull’Acqua: raccontare il progetto S.A.S. attraverso il linguaggio audiovisivo
Il CineLab è stato un laboratorio di linguaggio audiovisivo condotto dal regista Luca D'Ortenzio, all’ interno del progetto “Senato & Ambiente”, dal 20 marzo all' 8 aprile 2025.
Gli studenti hanno utilizzato gli strumenti del cinema e della narrazione visiva … -
18 Marzo 2025
P. F. - Ortona (Chieti)Il Futuro dell'Acqua a Ortona: Soluzioni per la Siccità e il Riutilizzo delle Acque- Conferenza con ERSI, ACA, SASI – 13 marzo 2025
Il 13 marzo 2025, il Liceo di Ortona ha ospitato un’importante conferenza sulla gestione sostenibile dell’acqua, parte del progetto S.A.S. (Sorgenti, Acqua, Siccità), candidato al concorso nazionale Senato & Ambiente.
Hanno partecipato esperti del settore idrico:
Ing. Valentina Moca (ERSI, … -
26 Febbraio 2025
P. F. - Ortona (Chieti)Alla Scoperta delle Sorgenti Acquevive: Un Viaggio Geologico tra Natura e Risorse Idriche 26/10/2024
Il 26 ottobre 2024, le classi 3A e 3B del Liceo Scientifico di Ortona hanno partecipato a un'uscita sul territorio presso le Sorgenti Acquevive, situate nel comune di Taranta Peligna, nell’ambito del progetto “S.A.S. - Sorgenti, Acqua, Siccità: Conoscenza, Gestione …
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26 Febbraio 2025
P. F. - Ortona (Chieti)Le Rocce Calcaree di Gozo: Custodi Naturali delle Falde Acquifere 21/02/2025
L'escursione del 21 febbraio 2025, con le classi 3A e 3B, sull'isola di Gozo, sempre sotto la guida del geologo , professore Julian Mamo dell'Università di Malta, ha permesso un'approfondita esplorazione della sua geologia e idrologia, con particolare attenzione alle …
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25 Febbraio 2025
P. F. - Ortona (Chieti)Zone umide di Malta: biodiversità e conservazione nella Riserva Naturale di Għadira con BirdLife 19/02/2025
Dopo la prima giornata dedicata alla gestione delle risorse idriche, sempre guidati dal professore Julian A. Mamo ( Lecturer PhD "Environmental Management & Planning Division Institute of Earth" ) docente di idrogeologia dell'Università di Malta, il 19 febbraio 2025 gli …
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25 Febbraio 2025
P. F. - Ortona (Chieti)Gestione Sostenibile dell'Acqua a Malta: Visita al Centro di Conservazione Għajn & Chadwick 18/02/2025
Il 18 febbraio 2025, le classi 3A e 3B hanno partecipato a una visita educativa presso il Centro di Conservazione dell'Acqua Għajn & Chadwick, focalizzandosi sulla gestione delle risorse idriche a Malta. Durante questa visita, gli studenti hanno avuto l'opportunità …
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25 Febbraio 2025
P. F. - Ortona (Chieti)A caccia di giacimenti di acqua fossile con il prof. Lorenzo Lipparini 19/12/2024
Il 19 dicembre 2024, le classi 3A e 3B del Liceo Scientifico Alessandro Volta di Ortona hanno avuto l'opportunità di incontrare il professor Lorenzo Lipparini, docente di geologia presso l'Università Roma Tre e collaboratore con l'Università di Malta. Il professor …
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25 Febbraio 2025
P. F. - Ortona (Chieti)Resilienza e gestione sostenibile delle risorse idriche in Abruzzo: il punto con Giovanna Brandelli 29/11/2024
Le classi 3A e 3B del liceo scientifico di Ortona sono state in visita presso la sede dell' ACA di Pescara in data 29/11/2024.
ACA, acronimo di Azienda Consorziale Acquedottistica, è un ente che gestisce e distribuisce l'acqua potabile nella … -
25 Febbraio 2025
P. F. - Ortona (Chieti)Esplorazione delle Doline alle Sorgenti del Pescara: il ciclo dell'acqua 16/11/2024
Il 16/11/2024 nell’ ambito del progetto "S.A.S. - Sorgenti, Acqua, Siccità: Conoscenza, Gestione e Soluzioni per le risorse idriche ad Ortona (Ch)", le classi 3A e 3B del Liceo Scientifico A. Volta di Ortona hanno partecipato a un’indagine conoscitiva presso …
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25 Febbraio 2025
P. F. - Ortona (Chieti)Alla Scoperta delle Cascate del Verde: Geologia, Acqua e Cambiamenti Climatici 26 ottobre 2024
Nell'ambito del progetto "S.A.S. Sorgenti, Acqua, Siccità: Conoscenza, Gestione e Soluzioni per le risorse idriche ad Ortona", le classi 3A e 3B del Liceo Scientifico di Ortona hanno partecipato, il 26 ottobre 2024, a un'escursione formativa presso la Riserva Naturale …
"S.A.S. Sorgenti,Acqua e Siccità: Conoscenza, Gestione e Soluzioni per l'approvvigionamento idrico di Ortona(CH)”
Premessa: Analisi della crisi idrica e le strategie di intervento
L’acqua è una risorsa essenziale e insostituibile, ma la sua disponibiltà è sempre piu’ compromessa da fattori naturali e antropici.
La crescente scarsità idrica, legata ai cambiamenti climatici, all’incremento della popolazione e a una gestione non sempre efficiente, impone l’adozione di strategie integrate, sostenibili e condivise.
In quest’ottica, diventa fondamentale osservare e confrontare modelli gestionali differenti, sia a livello locale che internazionale, al fine di sviluppare una cultura dell’acqua consapevole e resilente.
Il progetto “S.A.S. - Sorgenti, Acqua e Siccità: Conoscenza, Gestione e Soluzioni per l'approvvigionamento idrico di Ortona (CH)” nasce dalla consapevolezza di una sfida cruciale che interessa l’Abruzzo, una regione ricca di risorse idriche, tanto da essere considerata il “serbatoio d’acqua” d’Italia. Tuttavia, questa regione si trova ad affrontare una crisi idrica senza precedenti, aggravata dai cambiamenti climatici e da infrastrutture obsolete che causano la dispersione del 60% dell’acqua trasportata, con gravi ripercussioni sui cittadini e mettendo a rischio oltre 2.400 imprese regionali. A Ortona, in provincia di Chieti, così come nel resto della Regione Abruzzo, urgono interventi sostanziali che integrino sostenibilità e innovazione per gestire al meglio le risorse idriche.
L’esperienza maturata nell’ambito del progetto “S.A.S. - Sorgenti, Acqua e Siccità: Conoscenza, Gestione e Soluzioni per l'approvvigionamento idrico di Ortona (CH)”, avviato dal Liceo Scientifico A. Volta si inserisce in questo percorso di studio e di impegno civico.
In questo scenario allarmante, il Liceo Scientifico di Ortona ha avviato un’approfondita indagine conoscitiva con l’obiettivo di comprendere le cause profonde della crisi idrica, sensibilizzare la comunità sull’uso consapevole dell’acqua e proporre strategie sostenibili e resilienti per la gestione delle risorse idriche nel territorio di Ortona e, potenzialmente, dell’intera regione.
Le attività svolte: escursioni, viaggi studio e incontri con esperti
Il percorso di indagine ha preso il via il 26 ottobre 2024 con l’escursione “Alla scoperta delle Cascate del Verde: Geologia, Acqua e Cambiamenti Climatici”. Le classi 3A e 3B hanno esplorato il bacino idrografico del Torrente Verde, guidate dal Dott. Giorgio Paglia dell’Università “G. D’Annunzio” di Chieti. L’attività si è concentrata sull’analisi delle caratteristiche geomorfologiche e idrologiche del territorio, introducendo il concetto di permeabilità delle rocce.
Attraverso l’analisi di carte geomorfologiche e topografiche e l’uso di strumenti digitali come Google Earth, gli studenti hanno compreso l’interazione tra morfologia e idrologia. Nonostante la ridotta portata del torrente, causata dalla siccità, l’osservazione di fenomeni come erosione, frane e depositi alluvionali ha reso tangibili gli effetti della scarsità idrica. Il Dott. Paglia ha stimolato una riflessione sull' impatto dei cambiamenti climatici sulla disponibilità delle risorse idriche, anche attraverso il confronto con fotografie d’archivio delle cascate in periodi di maggiore portata.
L’osservazione dei calanchi, forme tipiche di erosione in aree argillose, ha evidenziato l’importanza della composizione del suolo nei processi di modellamento del paesaggio e nei fenomeni di dissesto idrogeologico.
L’escursione ha incluso anche un approfondimento sulla cartografia geologica e sugli strumenti utilizzati dai geologi per analizzare le rocce. La stratigrafia osservata lungo le pareti della cascata ha raccontato la storia geologica dell’area, distinguendo le formazioni più erodibili, come il calcare, da quelle più resistenti, come la marna. Questa attività ha permesso di analizzare le cause della crisi idrica attraverso dati geologici e geomorfologici.
La seconda parte dell’uscita del 26 ottobre 2024 ha portato le classi alle Sorgenti Acquevive, nel comune di Taranta Peligna. Sempre guidata dal Dott. Paglia, l’escursione si è focalizzata sugli aspetti geologici, idrologici e naturalistici legati alla formazione e alla gestione delle risorse idriche. La posizione delle sorgenti, al contatto tra i calcari del Cretaceo e le argille marnose del Pliocene inferiore, ha mostrato il ruolo della differente permeabilità degli strati nella fuoriuscita delle acque, un fenomeno tipico della geologia carsica.
Gli studenti hanno osservato come l’acqua, filtrata attraverso le rocce calcaree, riemerga spontaneamente, alimentando il fiume Aventino con una portata che può raggiungere i 2.500 litri al secondo. Gran parte di quest’acqua viene utilizzata per rifornire circa cinquanta comuni della provincia di Chieti.
L’esplorazione del Parco Fluviale delle Acquevive ha permesso di apprezzare un ambiente ricco di vegetazione e cascate naturali. L’esperienza ha offerto una visione concreta del ciclo dell’acqua e della gestione sostenibile delle risorse, sottolineando come la crisi idrica richieda una gestione efficiente anche in presenza di apparente abbondanza.
Il 16 novembre 2024, l’indagine si è spostata alle Sorgenti del Pescara, con un focus specifico sulle modalità di captazione delle acque. Il Dott. Paglia ha approfondito il ruolo delle doline come sistemi naturali di raccolta idrica, analizzando la differenza tra acquiferi (formazioni rocciose permeabili in grado di contenere e trasmettere l'acqua: sabbie, ghiaie, calcari fratturati) e acquicludi (formazioni impermeabili o quasi che possono contenere acqua ma non la trasmettono facilmente: argille, marne compatte)
Gli studenti hanno compreso le dinamiche idrogeologiche del sottosuolo e le sfide legate alla crescente domanda di acqua in Abruzzo. L’attività ha rafforzato la consapevolezza dell’importanza di una gestione sostenibile delle infrastrutture idriche.
Parallelamente, il viaggio studio a Malta (17-22 Febbraio 2025), inserito nello stesso percorso progettuale, ha offerto agli studenti un’occasione concreta per confrontare le problematiche territoriali con un modello internazionale di gestione idrica integrata, adottato in un contesto particolarmente critico: quello dell’arcipelago maltese.
L’approvvigionamento idrico a Malta si basa su una combinazione di fonti, tra cui le falde acquifere sotterranee, la desalinizzazione dell’acqua marina e il riutilizzo delle acque reflue trattate. Tuttavia, il sovrasfruttamento delle falde acquifere ha portato a una riduzione della loro qualità e quantità, rendendo necessario un approccio più strutturato e integrato alla gestione delle risorse idriche.
Nel 2022, la produzione totale di acqua potabile ha raggiunto circa 33 milioni di metri cubi, di cui circa il 60% proveniente da impianti di desalinizzazione e il restante 40% dalle falde sotterranee. Inoltre, nello stesso anno sono stati prodotti circa 7 milioni di metri cubi di acque reflue trattate per il riuso, principalmente a scopo agricolo.
Le principali sfide della gestione idrica:
Malta si trova ad affrontare diversi problemi idrici, tra cui:
• Scarsità d’acqua dovuta alla limitata ricarica naturale delle falde
• Inquinamento delle acque sotterranee derivante dall’uso agricolo e industriale.
• Elevato costo dell’energia per la produzione di acqua potabile tramite desalinizzazione.
• Domanda idrica crescente per usi domestici, turistici e industriali.
Nel periodo estivo, il consumo giornaliero di acqua può superare i 150 litri per abitante, a causa dell’influsso del turismo che rappresenta un ulteriore fattore di pressione sul sistema idrico.
La visita dei ragazzi della III A e III B del Liceo Scientifico di Ortona, al Centro di Conservazione dell’Acqua Għajn & Chadwick, il 18 febbraio, ha illustrato le soluzioni adottate sull’isola contro la scarsità di acqua dolce. Le tematiche trattate hanno incluso la storia della gestione idrica maltese, le tecniche di raccolta dell’acqua piovana, l’agricoltura in ambiente arido, il ricorso alla desalinizzazione e al riciclo delle acque reflue.
Sono state inoltre presentate soluzioni innovative come tetti verdi, dighe per la raccolta dell’acqua piovana e l’importanza del monitoraggio idrologico per una gestione efficace delle risorse.
Il 19 febbraio, la visita alla Riserva Naturale di Għadira con BirdLife Malta ha approfondito il tema della conservazione delle zone umide. Gli studenti hanno compreso il ruolo fondamentale di questi ecosistemi nella regolazione del ciclo idrico e nella tutela della biodiversità. Sono state discusse anche le minacce, come la bonifica, l’inquinamento e i cambiamenti climatici.
L’escursione successiva a Gozo (21 febbraio), guidata dal Prof. Julian A. Mamo dell’Università di Malta, si è incentrata su geologia e idrologia dell’isola. Il professore ha illustrato il ruolo delle rocce calcaree nella conservazione delle falde acquifere e i rischi legati all’intrusione salina. È stato approfondito anche il ruolo delle “widien” (valli) nella conservazione dell’acqua e del suolo. L’analisi geologica e idrogeologica della baia di Dwejra ha mostrato i processi di modellamento del paesaggio legati alla dissoluzione e al crollo delle rocce.
Un altro momento fondamentale per il confronto con i gestori del servizio idrico integrato è stato l’incontro con la Presidente dell’ACA (Azienda Consorziale Acquedottistica) di Pescara, ing. Giovanna Brandelli, il 29 novembre 2024. L’incontro ha offerto una panoramica sulla gestione sostenibile delle risorse idriche in Abruzzo, evidenziando le criticità legate all’uso inefficiente dell’acqua potabile e alla scarsità estiva.
La Presidente ha sottolineato la necessità di adottare misure strutturali per la raccolta delle acque piovane e il miglioramento delle reti di distribuzione, promuovendo la digitalizzazione con strumenti come il Digital Twin. È stato inoltre discusso il Decreto Siccità (D.L. 39/2023), che promuove un approccio integrato alla gestione dell’acqua.
Il progetto ha incluso anche incontri con esperti universitari, come quello del 19 dicembre 2024 con il Prof. Lorenzo Lipparini (docente di geologia presso l’Università Roma Tre), che ha illustrato i suoi studi sulle acque fossili e le risorse idriche sotterranee profonde, con particolare riferimento a una falda fossile scoperta in Sicilia meridionale.
Questa ricerca ha evidenziato il potenziale di risorse idriche non convenzionali in regioni costiere del Mediterraneo che affrontano problemi di scarsità d’acqua.
Il percorso si è concluso il 13 marzo 2025 con la conferenza “Il Futuro dell’Acqua a Ortona”, a cui hanno partecipato esperti di ERSI, ACA e SASI. Sono state discusse le strategie regionali, l’uso dei fondi disponibili (720 milioni di euro), con approfondimenti sulla distribuzione equa delle risorse, il monitoraggio degli interventi, la riduzione delle perdite idriche attraverso la digitalizzazione, il potenziamento degli impianti di depurazione,il coinvolgimento della comunità, la desalinizzazione per l’uso estivo e il riutilizzo delle acque del torrente Saraceni per usi non potabili.
Gli obiettivi raggiunti:
• Comprensione delle cause della crisi idrica attraverso l’analisi dei dati e della normativa vigente (Direttiva Quadro sulle acque 2000/60/CE, Legge Galli n. 36/1994, Decreto Legislativo n. 152/2006 -codice dell’Ambiente, Decreto-Legge 14 aprile 2023, n. 39 -“Decreto Siccità”, convertito nella Legge 13 giugno 2023, n. 68) e mediante il confronto con esperti e la popolazione.
• Sensibilizzazione sull’uso consapevole dell’acqua.
• Proposte di strategie sostenibili a livello locale.
Le proposte strategiche elaborate includono:
• Riqualificazione delle reti con Digital Twin per l’identificazione e la riduzione delle perdite idriche.
• Riutilizzo delle acque sorgive, come il torrente Saraceni, per usi non potabili
• Campagne educative rivolte a scuole e cittadini per promuovere comportamenti virtuosi nell’uso dell’acqua.
• Incentivi per sistemi di risparmio idrico nelle imprese locali.
• Definizione e ricerca di acque fossili.
• Dragaggio dei sedimenti degli invasi e delle dighe per ripristinare la capacita’ di stoccaggio di acque non potabili per l’irrigazione.
• Implementazione di sistemi duali per la distinzione tra l’utilizzo di acqua potabile e non potabile.
• Sistema di raccolta delle acque piovane per abitazioni isolate al fine di ridurre il consumo di acqua potabile.
• Proposta di integrazione normativa per un’acqua pubblica efficiente, accessibile e partecipata.
Nell’ambito del progetto SAS – Sorgenti, Acqua, Siccità, gli studenti hanno riflettuto sull’attuale normativa in materia di gestione delle risorse idriche, evidenziando alcune criticità burocratiche e organizzative, che possono ostacolare una risposta rapida ed efficace alle situazioni di siccità e stress idrico.
Si propone quindi un’integrazione al D.Lgs. 152/2006 (“Codice dell’Ambiente”), in particolare alla Parte III, attraverso l’introduzione del seguente articolo:
Art. 143-bis – Registro Digitale Unificato delle Risorse Idriche (RDURI)
Al fine di migliorare l’efficienza, la trasparenza e la tempestività delle procedure amministrative in materia di gestione delle risorse idriche, è istituito, presso il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, un portale unico digitale denominato “Registro Digitale Unificato delle Risorse Idriche (RDURI)”.
Il Registro raccoglie e integra le informazioni relative a:
a) concessioni idriche attive e richieste in corso;
b) stato di captazioni, sorgenti, pozzi e falde;
c) dati idro-meteorologici e di monitoraggio;
d) stato dei corpi idrici in situazioni di siccità o emergenza.
Il portale consente la presentazione di istanze mediante procedura semplificata per piccole derivazioni (inferiori a 10 litri al secondo), con risposta automatizzata o semplificata entro 30 giorni.
Le Autorità di distretto idrografico, le Regioni, gli enti locali, l’ISPRA, le ARPA e i Consorzi di bonifica cooperano alla gestione e all’aggiornamento del Registro.
È previsto il coinvolgimento delle comunità locali e delle istituzioni scolastiche attraverso progetti di monitoraggio civico, educazione ambientale e tutela attiva delle risorse idriche, anche in collaborazione con enti universitari e centri di ricerca.
Motivazioni didattiche e civiche
Gli studenti propongono questa integrazione come riflessione finale del progetto, ritenendo che:
· la semplificazione digitale favorisca una gestione più agile delle emergenze idriche;
· la trasparenza dei dati aiuti cittadini, scuole e istituzioni a comprendere e partecipare;
· la gestione partecipata rafforzi il senso civico e la responsabilità collettiva verso l’acqua come bene comune.
Il progetto "S.A.S. - Sorgenti, Acqua e Siccità" ha rappresentato un percorso formativo completo e multidisciplinare, volto ad analizzare la complessa problematica della crisi idrica in Abruzzo attraverso uscite sul campo, come l'esplorazione delle Cascate del Verde, delle Sorgenti del Pescara e delle Sorgenti Acquevive
Gli incontri con esperti come il Dott. Giorgio Paglia, la Presidente dell' ACA, Ing. Giovanna Brandelli, il Professor Lorenzo Lipparini sulle acque fossili e il Professor Julian A. Mamo, durante il viaggio studio a Malta, hanno fornito approfondimenti scientifici e tecnici fondamentali sulla gestione delle risorse idriche, sulle sfide legate ai cambiamenti climatici e sulle possibili soluzioni innovative.
Il confronto con la realtà maltese ha offerto un modello concreto di come affrontare la scarsità idrica attraverso la desalinizzazione, il riuso delle acque reflue e la raccolta delle acque piovane.
Questo ha stimolato la riflessione sull'applicabilità di tali soluzioni nel contesto abruzzese, in particolare per la gestione della domanda idrica stagionale sulla costa adriatica.
Le discussioni e il dialogo con i gestori del servizio idrico integrato (ACA e SASI) e l’ERSI durante le audizioni e la conferenza finale hanno messo in luce le criticità infrastrutturali esistenti in Abruzzo, come le perdite idriche elevate, e le strategie in corso e future per migliorare l'efficienza e la sostenibilità del sistema idrico.
La digitalizzazione delle reti idriche (Digital Twin) è emersa come uno strumento chiave per l'identificazione e la riduzione delle perdite.
In conclusione il progetto "S.A.S." ha evidenziato la necessità di un approccio integrato e laico alla gestione delle risorse idriche in Abruzzo, che tenga conto delle specificità del territorio, delle sfide poste dai cambiamenti climatici e delle migliori pratiche a livello internazionale. Le proposte strategiche elaborate dagli studenti, che spaziano dalla riqualificazione delle reti al riutilizzo delle acque, dalle campagne di sensibilizzazione alla ricerca di fonti idriche non convenzionali, rappresentano un prezioso contributo per costruire un futuro idrico più sicuro e sostenibile per Ortona e per l'intera regione abruzzese.
Il progetto ha inoltre sottolineato l'importanza di superare i limiti amministrativi e di considerare i bacini idrogeologici come unità di gestione fondamentali con l'obiettivo di costruire un equilibrio sostenibile tra uomo e natura.
Dalle sorgenti carsiche dell’Appennino abruzzese fino ai paesaggi aridi del Mediterraneo, è emerso con chiarezza quanto sia urgente promuovere un nuovo paradigma culturale e politico sull’acqua, che la riconosca non solo come risorsa, ma come bene comune da tutelare e trasmettere alle future generazioni. La crisi idrica non può essere affrontata con soluzioni frammentarie: essa richiede visione sistemica, integrazione tra conoscenze scientifiche e tecniche, investimenti mirati, ma anche scelte quotidiane più consapevoli da parte dei cittadini.
Questa esperienza formativa rappresenta per gli studenti un punto di partenza per nuove esplorazioni, un seme di responsabilità civica e scientifica, e uno stimolo a diventare cittadini attivi e informati di fronte alle grandi sfide ambientali del nostro tempo.
Di seguito il LINK del VIDEO FINALE: https://youtu.be/zsOI4knwu9s?si=9K3CpvRojlsY6Rhh