Salvaguardiamo la “Cicogna Bianca”, in Val di Crati. Indagine conoscitiva e proposte di riqualificazione dell’eco-sistema nell’area territoriale rivierasca del fiume Crati.

  • Anno scolastico 2024-2025
  • Presentato da IIS Enzo Siciliano, Bisignano (Cosenza)

Il nostro progetto riguarda l’area della Valle del Crati, che si distingue per la presenza di diverse coppie di Cicogna bianca (Ciconia ciconia), specie iconica, che da sempre rappresenta lo stretto legame tra gli ambienti agricoli ben curati dall’uomo e la biodiversità.

La ricerca prenderà spunto dall'articolo 9 della Costituzione e dall’Agenda ONU 2030 che riconosce il rapporto tra il benessere umano e la salute dei sistemi naturali e fissa gli impegni per lo sviluppo sostenibile da realizzare entro il 2030. Indagheremo sull’ecosistema intorno al fiume più grande della Calabria, interessato da questioni come il ciclo illegale dei rifiuti, l'inquinamento delle acque fluviali, del suolo e delle falde acquifere causato dall’uso non corretto di prodotti fitosanitari, l'impatto delle attività antropiche su habitat e specie, con riferimento a specie protette d’interesse comunitario.

La nostra indagine si propone di ragionare sulle conseguenze dannose dell’inquinamento per la salute degli abitanti e i rischi per la sopravvivenza delle specie animali, in particolare della Cicogna bianca, e di sensibilizzare la cittadinanza sulla problematica ambientale della Valle del Crati.

 

Salvaguardiamo la “Cicogna Bianca”, in Val di Crati. Indagine conoscitiva e proposte di riqualificazione dell’eco-sistema nell’area territoriale rivierasca del fiume Crati.

Il progetto intende sensibilizzare gli studenti alla cittadinanza responsabile e alla tutela ambientale, nell’area della Valle del Crati (CS).La ricerca prenderà spunto dalla Costituzione, art. 9, e dall’Agenda ONU 2030 che riconosce lo stretto legame tra il benessere umano e la salute dei sistemi naturali e fissa gli impegni per lo sviluppo sostenibile da realizzare entro il 2030. Sarà preso in esame l’ecosistema intorno al fiume più grande della Calabria e trattate le seguenti tematiche: ciclo illegale dei rifiuti, inquinamento delle acque fluviali, inquinamento del suolo e delle falde acquifere causato dall’uso non corretto di prodotti fitosanitari, impatto delle attività antropiche su habitat e specie, con riferimento a specie protette d’interesse comunitario (Direttiva 79/409/CEE “Uccelli"- Direttiva 92/43/CEE "Habitat"), utilizzate spesso nel mondo scientifico come indicatori biologici.Tutte cause che, potrebbero mettere in grave pericolo le aree circostanti il bacino fluviale e compromettere sia gli habitat agricoli tipici che la fauna selvatica presente, fauna che solitamente utilizza tali ambienti come territori trofici.Tra le specie di particolare interesse conservazionistico, la Valle Crati si distingue per la presenza di diverse coppie di Cicogna bianca (Ciconia ciconia), specie iconica, che da sempre rappresenta lo stretto legame tra gli ambienti agricoli ben curati dall’uomo e la biodiversità, grazie al progetto “Cicogna bianca Calabria” promosso dalla Lipu Odv (Lega Italiana ProtezioneUccelli) di Rende in collaborazione con l’Enel. Gli studenti svolgeranno in classe e sul campo, attività di ricerca, anche attraverso rilevazioni di dati e misure sul tasso di illecito inquinamento che deturpa l’eco-sistema territoriale, e monitoraggi ornitologici, con particolare riferimento alle coppie di Cicogna bianca presenti in zona (ottimi bioindicatori, utili a valutare l’impatto delle modificazione ambientali sulla biodiversità), attività questa che prevede il conteggio delle nidificazioni, il tasso di natività e d’involo dei pulli e, l’inanellamento scientifico in collaborazione con i volontari della Lipu e dell’ISPRA. Azione quest’ultima, valida per lo studio delle migrazioni, l’approfondimento delle aree di foraggiamento, la definizione della longevità della specie e l’analisi dei cambiamenti climatici. Verranno effettuati sopralluoghi di studio insieme al dip.Ing. ambiente dell’Unical e della Lipu per finalizzare proposte inerenti la salvaguardia ambientale dell’area cratense. Questo progetto ha come fulcro il dettato Costituzionale e l’acquisizione di strumenti conoscitivi da divulgare nei giovani e sul territorio per responsabilizzare tutti, anche attraverso piccole azioni, a tutela della qualità della vita. Gli obiettivi formativi sono i seguenti: sensibilizzare sulla problematica ambientale attraverso interventi urgenti a tutela della Valle del Crati; ragionare intorno le conseguenze dannose dell’inquinamento per la salute degli abitanti e i rischi per la sopravvivenza delle specie animali, in particolare della Cicogna bianca; far acquisire agli alunni il coacervo di leggi che attiene alla tutela ambientale; ricercare i contributi e le attività svolte sul territorio nazionale e in ambito locale da parte di Enti, Associazioni, Istituti di ricerca al fine di ridurre i tassi di inquinamento; valorizzare negli studenti la cultura della cittadinanza attiva per la legalità, e la sostenibilità ambientale. A tal uopo progettiamo le seguenti attività: raccolta dati attraverso documenti certificati, testi normativi, contributi scientifici inerenti il tema in oggetto; Incontri-studio con rappresentanti delle Istituzioni, Associazioni,Università, LIPU, Legambiente, WWF, Arpacal, Forze dell’Ordine; Individuazione e sopralluogo dei siti di nidificazione della Cicogna bianca; Divulgazione dei dati raccolti attraverso iniziative nelle scuole e nei Comuni ricadenti nella Valle del Crati.

  • 28 Aprile 2025
    R. T. - bisignano (cs)

    Lavori conclusivi della Commissione

    La Commissione si riunisce per analizzare e discutere le  proposte e i contenuti da inserire nel documento finale.
    Il Presidente Veronica Meringolo premette che il progetto realizzato ha riguardato un argomento fantastico cioè: quello di contribuire a tutelate la nidificazione …

  • 23 Aprile 2025
    R. T. - bisignano (cs)

    RISOLUZIONE
DELL’ISTITUTO IIS “E. SICILIANO” DI BISIGNANO (CS) d’iniziativa delle classi 3 A, 3 B, 4 A, 4 B

    SENATO DELLA REPUBBLICA
    SENATO&AMBIENTE, A.S. 2024-2025
    RISOLUZIONE
DELL’ISTITUTO IIS “E. SICILIANO” DI BISIGNANO (CS)
    d’iniziativa delle classi 3 A, 3 B, 4 A, 4 B
    approvata il 16 Aprile 2025

    ai sensi dell’articolo 50 comma 2 del Regolamento, a conclusione …

  • 18 Aprile 2025
    R. T. - bisignano (cs)

    Incontro della Commissione con il Dott. Salvatore De Bonis, biologo ambientale presso l’ARPA Lazio.

    8. Venerdì 4/04/2025

    L’incontro, tenutosi oggi nell’Aula di Storia Patria dell’Enzo Siciliano, ha cercato di analizzare le problematiche più importanti che riguardano il fiume Crati, la sua fauna ittica, le condizioni delle sue acque e di comprendere se queste presentano …

  • 08 Aprile 2025
    R. T. - bisignano (cs)

    Attività creativa

    7. Martedì 8/4/2025

    Oltre al lavoro di ricerca che stiamo conducendo, sia attraverso esercitazioni sul campo, sia attraverso fonti documentali, abbiamo ritenuto opportuno analizzare, studiandolo, il comportamento fisiologico della Cicogna Bianca che nidifica intorno alla riva del fiume Crati. A …

  • 04 Aprile 2025
    R. T. - bisignano (cs)

    Esercitazione sul campo.

    6. Sabato 15/03/2025

    In data odierna, la Commissione si è occupata dell’attività di monitoraggio della Cicogna Bianca in uno dei suoi habitat di nidificazione, sotto la guida dei rappresentanti della LIPU, sezione di Rende.
    Dopo essere stata condotta dagli esperti …

  • 17 Marzo 2025
    R. T. - bisignano (cs)

    Incontro della Commissione con il responsabile LIPU per la provincia di Cosenza, Roberto Santopaolo.

    Sabato 1/03/2025

    L’obiettivo dell’incontro, tenutosi oggi nell’Aula di Storia Patria dell’Enzo Siciliano,
    è stato quello di conoscere la ricerca scientifica alla base del “Progetto Cicogna
    bianca Calabria”, di cui Santopaolo è il responsabile.
    L’esperto ha spiegato che la ricerca consiste …

  • 13 Marzo 2025
    R. T. - bisignano (cs)

    Audizione al Sindaco della città di Bisignano.

    3. Martedì 25/02/2025

    In data odierna, presso la sede municipale di Bisignano, una delegazione della nostra Commissione Parlamentare è stata ricevuta dal sindaco della città, Dott. Francesco Fucile, per ricevere delucidazioni circa la parte del territorio di Bisignano che è …

  • 27 Febbraio 2025
    R. T. - bisignano (cs)

    Incontro della Commissione, con i rispettivi Relatori, con il Brigadiere Capo Gianluca Congi, del Corpo di Polizia Ambientale - Provincia di Cosenza-

    L’obiettivo dell’incontro del 22 Febbraio 2025, con il Brigadiere Capo Gianluca Congi, è stato quello di conoscere il fenomeno del bracconaggio, fenomeno che interessa anche l’area oggetto del nostro studio.
    Il Brigadiere Congi, dopo aver fatto un magistrale richiamo inerente …

  • 26 Febbraio 2025
    R. T. - bisignano (cs)

    Audizione con l'ingegnere ambientale Salvatore Alfano nell'IIS E. Siciliano sull'area fiume Crati

    Sabato 15 febbraio 2025
    La Commissione, riunitasi in data odierna, ha intervistato l'ingegnere ambientale Salvatore Alfano sul "progetto Parco fluviale fiume Crati "
    L'esperto ci ha illustrato l'idea di un parco fluviale elaborata in collaborazione con l'assessorato ambiente della Regione …

  • 13 Febbraio 2025
    R. T. - bisignano (cs)

    Incontro nell’Aula Magna dell’Istituto “E. Siciliano con il Coordinatore regionale della Lipu BirdLife Giorgio Giovanni Berardi.

    In data odierna la Commissione, con i rispettivi Relatori, ha incontrato il Coordinatore regionale della LIPU BirdLife (Lega Italiana Protezione Uccelli), Giorgio Giovanni Berardi.

    L’obiettivo del convegno in oggetto, è stato quello di approfondire la biologia e le caratteristiche di …

Premessa

La decisione di affrontare l’ indagine sulla nidificazione della Cicogna Bianca in “ Val di Crati ” nasce dal  nostro amore per il territorio cratense ed evidenzia  l'importanza della ricerca scientifica e della sensibilizzazione ambientale.
Il legame con  la storia della Cicogna è particolarmente forte per chi vive in una piccola realtà di periferia a ridosso del più grande fiume della Calabria. La presenza della Cicogna non è solo una risorsa naturale, ma anche una parte fondamentale della vostra identità culturale e sociale. L’ iniziativa di studiarla è un passo importante per comprendere le problematiche che affliggono gli ecosistemi dell’area e per promuovere la loro salvaguardia.
Il riferimento all’art. 9 della Costituzione italiana sottolinea l'importanza della tutela del paesaggio e del patrimonio storico e artistico, nonché la necessità di promuovere lo sviluppo economico in modo sostenibile. 

La nostra indagine si allinea perfettamente con questi principi, poiché mira a sensibilizzare la comunità sulla necessità di proteggere la vita faunistica e, il nostro ambiente.
Infine, il collegamento con la dimensione socio-ecologica dell'Agenda 2030, che pone tra gli obiettivi prioritari: proteggere, ripristinare e favorire un uso sostenibile dell’ecosistema terrestre, contrastare la desertificazione, arrestare il degrado del terreno, fermare la perdita della diversità biologica, è stato un ottimo modo per contestualizzare il nostro lavoro all'interno di un quadro globale, che punta a conservare ed utilizzare in modo sostenibile tutta l’area,  promuovendo la consapevolezza e l'azione locale.
In sintesi, il nostro progetto non solo è un esempio di impegno civico e responsabilità ambientale, ma rappresenta anche un'opportunità per educare e coinvolgere la comunità nella protezione del nostro prezioso patrimonio ambientale.

Nota metodologica

Il materiale utilizzato per l’indagine conoscitiva è strato selezionato mediante carte topografiche, foto storiche, dialogo con le Autorità regionali, comunali, provinciali competenti e gli esperti della Lipu Odv. Esercitazione sperimentale sul campo per il monitoraggio dei siti di nidificazione, la raccolta dati sulla biologia della specie e l’identificazione di eventuali criticità ambientali.

Il progetto ha avuto inizio con un approfondimento sul tema in oggetto con il supporto di specialisti, nel rispetto dell’ art. 48 del Regolamento del Senato comma 1- Nelle materie di loro competenza, le Commissioni possono disporre, previo consenso del Presidente del Senato, indagini conoscitive intese ad acquisire notizie, informazioni e documentazioni- e approfondendo l'Agenda 2030. Gli studenti delle classi interessate hanno diviso i compiti apportando contenuti, per meglio sviluppare ricerche, analizzare fonti bibliografiche, articoli su riviste specializzate e organizzare incontri seminariali con tecnici, docenti e Istituzioni. 

In particolare, un gruppo ha esaminato le due direttive comunitarie fondamentali per la protezione degli habitat e delle specie: la Direttiva 79/409/CEE del Consiglio relativa alla “Conservazione degli uccelli selvatici”, conosciuta anche come “Direttiva uccelli”, e la Direttiva 92/43/CEE del Consiglio relativa alla “Conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche”, conosciuta anche come “Direttiva habitat”.

Un altro gruppo ha studiato il territorio nella parte rivierasca il fiume Crati, mentre il terzo gruppo ha raccolto dati urbanistici, materiale video, foto e documenti. In parallelo allo studio del problema ambientale gli studenti hanno effettuato indagini, sopralluoghi e discusso i risultati per ricercare proposte di riqualificazione e tutela dell’ area. 

L'audizione con rappresentati Istituzionali, Esperti e Associazioni ambientaliste ha confermato la possibilità di riqualificare il sito, con interventi di ripristino ambientale, produzioni agricole sostenibili e attività di sensibilizzazione, ed evidenziato come la protezione e l’arricchimento della biodiversità sia di sicuro giovamento alle funzioni ecosistemiche del territorio.

La raccolta di dati ha permesso di conoscere la storia della nidificazione della Cicogna Bianca in Val di Crati, di comprendere l’utilità biologica della specie e l’importanza di preservare e tutelare il suo ambiente trofico.

Infine i qualificati e approfonditi incontri con le istituzioni hanno rafforzato l'idea che il problema ambientale sul fiume Crati possa trasformarsi in un'opportunità di sviluppo e orgoglio per la comunità, riqualificando spazi abbandonati in luoghi vitali del territorio.

Fase preliminare

Abbiamo pianificato le attività e affidato i compiti a tutti gli studenti partecipanti.

La condivisione delle informazioni raccolte da ogni gruppo  ha riguardato i dati statistici, le notizie storiche, le rilevanze archeologiche e soprattutto i documenti che certificano la presenza della Cicogna Bianca sull’area cratense.

Poiché l’attività scientifica sulla presenza della cicogna bianca in Val di Crati ci è sembrata interessante abbiamo ritenuto opportuno scartabellare materiale di ogni genere riguardante l’area per osservare i cambiamenti avvenuti nel corso del tempo. 

Abbiamo contattato gli Enti preposti alla salvaguardia del sito in oggetto e le persone che hanno uno stretto legame con l’area predisponendo domande e interviste significative alle Autorità Amministrative per meglio definire la nostra proposta di tutela e promozione della fascia di territorio a confine tra i Comuni di Bisignano, e Tarsia. 

 Abbiamo svolto dei sopralluoghi e sperimentato sul campo i protocolli di monitoraggio utilizzati dalla Lipu per lo studio dell’ornitofauna, assistito alle diverse fasi di raccolta dati (occupazione del nido, corteggiamento, accoppiamento, cova e crescita dei pulli), valutato tempistiche e utilità dell’attività d’inanellamento scientifico condotta dalla Lipu in collaborazione con l’Ispra, visionato le varie attività zootecniche e produzioni agricole dell’area, ed evidenziato le diverse criticità ambientali (abbandono di rifiuti, non corretta depurazione dei reflui).

Raccolta dati

Alleghiamo di seguito alcuni dati da noi raccolti e diverse tabelle informative,  inerenti il Progetto Cicogna bianca:

Specie di interesse comunitario (All.1 Direttiva 2009/147/CEE - Uccelli) la cui conservazione richiede misure urgenti di conservazione, fra le quali la designazione di Zone di Protezione Speciale (Z.P.S.); In Italia la Cicogna è compresa nella lista delle specie particolarmente protette (Art.2,L.157/92); In Europa Bird Life International classifica la specie SPEC 2, ossia vulnerabile (specie in cui la popolazione mondiale è concentrata in Europa con uno status sfavorevole di conservazione) a causa del  notevole declino registrato tra  il 1970 e il 1990 in 14 Paesi europei; La specie è attualmente concentrata in nord Italia, Puglia, Calabria e Sicilia, mentre alcune coppie sono presenti in Toscana e Sardegna; In Calabria dal 2002 la specie si riproduce regolarmente tutti gli anni con un incremento graduale del numero di coppie nidificanti; Problemi e minacce legati alla specie: perdita di habitat trofico per urbanizzazione; degrado dell’habitat per trasformazioni in agricoltura; Pesticidi; bracconaggio; disturbo antropico; elettrocuzione; impatto con autoveicoli; disponibilità di siti di nidificazione; Dal 2003 ad oggi (aprile 2025), sono state installate 105 piattaforme artificiali di cui: 61 su tralicci Enel, 38 su pali elettrici Enel, 6 su pali in ferro appositamente installati. Contestualmente all’installazione delle piattaforme si è anche proceduto alla messa in sicurezza degli stessi tralicci tramite isolamento dei cavi elettrici per evitare il rischio di elettrocuzione; Sono 9 i comuni calabresi (tutti in provincia di Cosenza) nei cui territori ricadono le nidificazioni da sud verso nord: Montalto Uffugo, Luzzi e Lattarico con 1 nidificazione per ciascun territorio, Bisignano (4 nidificazioni), Tarsia (3 nidificazioni), Roggiano Gravina (1 nidificazione), Corigliano-Rossano (3 nidificazioni), Cassano allo Jonio (18 nidificazioni); La stagione riproduttiva 2024 si è conclusa con 95 nuove nascite,15 in più rispetto al 2023, pur rimanendo stabile il numero di coppie che si sono riprodotte. Su 36 coppie presenti nei tre areali riproduttivi (Piana di Sibari, Vale del Crati e Valle dell’Esaro), 32 hanno portato a termine la riproduzione con involo delle giovani cicogne.

Tab. 1 Trend di nidificazione: relazione tra numero di coppie e numero di nati.
 

Tab. 2 Risultati dell’attività d’inanellamento dal 2019 al 2024

 

Tab. 3 Primi dati dell’attività di inanellamento scientifico.

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Colloqui con gli enti

Ci siamo interfacciati con l’Assessore all’ambiente della Regione Calabria riguardo i dati raccolti nel corso dell’attuazione del progetto per presentarli in una apposita iniziativa con tutti gli attori, Istituzioni e cittadini.

Con il sindaco della città la nostra Commissione ha illustrato i dati raccolti nell’ambito del progetto ponendo al centro della discussione domande sull’azione amministrativa di prospettiva per l’area intorno il fiume Crati e la  richiesta di tutelare con politiche attive i siti di nidificazione della Cicogna. Inoltre, nel corso dell’audizione è stata accolta la nostra proposta di apporre dei cartelli lungo i percorsi stradali per indicare la presenza della Cicogna Bianca.

Con il coordinatore Regionale della Lipu ci siamo soffermati sul valore ecosistemico della specie, la tutela del suo ambiente trofico, prettamente legato ad ambienti agricoli, e alle diverse criticità ambientali (abbandono di rifiuti, uso non corretto di prodotti fitosanitari, mancata depurazione delle acque reflue) e, approfondito sia le norme nazionali che comunitarie, riguardanti la protezione degli habitat naturali e delle specie faunistiche.

Con il rappresentante della Polizia provinciale, abbiamo discusso di bracconaggio e delle azioni messe in campo dalle istituzioni per contrastarlo, di aree naturali protette e di studi scientifici sull’ornitofauna.

Con il delegato della sezione Lipu di Rende, abbiamo approfondito tutti gli aspetti legati al progetto Cicogna bianca Calabria, dall’attività di monitoraggio ai risultati ottenuti in termini di coppie nidificanti, numero di nascite, involi e attività d’inanellamento.

Conclusione e proposte

Stando alla situazione attuale, la presenza della Cicogna bianca esprime un valore aggiunto per il territorio cratense, legata per sue caratteristiche biologiche agli ambienti agricoli tradizionali, rappresenta un valido indicatore biologico, segno tangibile di un miglioramento ecosistemico dell’area in oggetto. Trattandosi di una specie di interesse comunitario, classificata come SPEC 2 da Bird Life International, cioè, specie con uno status sfavorevole di conservazione, essenziale sarà in futuro, garantire la sua tutela e conservazione tramite azioni di sensibilizzazione e collaborazione tra enti pubblici e privati addetti alla gestione e alla pianificazione del territorio, l’elaborazione di programmi di ricerca finalizzati alla definizione di interventi di salvaguardia della specie, la conservazione degli ambienti agricoli tradizionali e la sensibilizzazione dell’opinione pubblica generale, soprattutto alla corretta gestione dei rifiuti urbani.

Difatti sulla base degli esiti delle nostre ricerche, la prima criticità emersa è stata l’abbandono indiscriminato di rifiuti, soprattutto lungo strade ed aree periferiche del territorio, rifiuti che rappresentano un grave pericolo d’inquinamento sia per il suolo che per gli ambienti acquatici, nonché una seria minaccia per la nostra salute e quella della fauna selvatica. 

Sarebbe opportuno che le istituzioni preposte al controllo del territorio, oltre ad incrementare l’attività di sensibilizzazione, aumentassero la vigilanza e la frequenza degli interventi, soprattutto nelle aree in cui il fenomeno risulta essere più presente, facendosi supportare da altri enti quali la Polizia provinciale, le Guardie ambientali volontarie e i Carabinieri Forestali.

La partecipazione a questo progetto ha rafforzato in noi giovani la presa di coscienza sulla complessità dell'impatto ambientale in relazione alle attività produttive e ai soggetti  coinvolti. 

Abbiamo inoltre compreso l'importanza di essere cittadini attivi per difendere il dettato costituzionale, in particolare l’art 9 della nostra Costituzione.

Ci adopereremo in futuro ad adottare nell’area cratense, le opportune iniziative a sostegno dell’ambiente e della salute che possano conciliarsi con lo sviluppo economico del territorio e, ad avviare l’iter per l’istituzione di un distretto biologico o biodistretto, quale sistema produttivo locale condiviso dai produttori, dalle amministrazioni e dagli ambiti della società civile interessata (Enti di ricerca, Associazioni, Scuole), a spiccata vocazione agricola biologica, utile a diminuire l'impatto ambientale delle produzioni e salvaguardare il nostro territorio rurale.

L'indagine condotta ha fornito importanti chiarimenti riguardo alla situazione ambientale attuale del territorio cratense, evidenziando alcuni aspetti critici:

Inquinamento da rifiuti urbani ed edili (plastiche, materiale indifferenziato ecc).

Non corretta gestione dei reflui civili, con conseguente inquinamento delle acque superficiali;


L’abbandono dei rifiuti, così come precedentemente evidenziato, crea un grave danno per gli ecosistemi sia terrestri che acquatici, i cui effetti negativi potrebbero compromettere la vita e la sopravvivenza della Cicogna bianca e delle altre specie selvatiche, nonché avere effetti nocivi sulla nostra salute.

La non corretta depurazione dei reflui è problematica assai diffusa in tutto il territorio nazionale, la cui gestione e risoluzione necessità di sinergie a più livelli, soprattutto tra gli enti comunali e regionali.

Sarebbe necessaria un’attenta mappatura del territorio atta ad evidenziare le criticità e utile alla programmazione d’interventi mirati e strutturali.
Alla luce di queste considerazioni, sono state individuate diverse soluzioni praticabili per affrontare in particolare, il problema dell'inquinamento da abbandono indiscriminato di rifiuti indifferenziati, in aggiunta a quelle già elencate in precedenza:


1. Campagne di Sensibilizzazione: Avviare campagne di prevenzione e sensibilizzazione, incoraggiando la partecipazione attiva della comunità nella lotta contro l'inquinamento;

2. Promuovere la regola delle 4R: Riduzione, Riutilizzo, Riciclo e Recupero, come guida per comportamenti più sostenibili.

3. Modifica delle Abitudini: È essenziale lavorare per modificare le cattive abitudini individuali e familiari, incoraggiando stili di vita più responsabili e rispettosi dell'ambiente.


Queste proposte, se attuate con impegno e collaborazione, possono contribuire significativamente a ridurre l’inquinamento, a promuovere una gestione più sostenibile dei rifiuti, migliorando così la qualità della vita di tutto l’eco sistema del nostro territorio. 

 

Link video finale

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