Incontro della Commissione, con i rispettivi Relatori, con il Brigadiere Capo Gianluca Congi, del Corpo di Polizia Ambientale - Provincia di Cosenza-

  • Pubblicato il 27/02/2025
  • da R. T. - bisignano (cs)

L’obiettivo dell’incontro del 22 Febbraio 2025, con il Brigadiere Capo Gianluca Congi, è stato quello di conoscere il fenomeno del bracconaggio, fenomeno che interessa anche l’area oggetto del nostro studio.
Il Brigadiere Congi, dopo aver fatto un magistrale richiamo inerente le caratteristiche tipiche della Cicogna Bianca, nella sua relazione ha fatto riferimenti a sue pubblicazioni, sull’attività di caccia illegale, che fonda le sue radici negli anni Settanta, e viene perpetrata tutt’ora, sia su specie protette e sia sulle altre specie in periodi non consentiti.
Il Vicepresidente della Società Ornitologica italiana e coordinatore del GLC (Gruppo Locale di Conservazione) della LIPU Sila, Congi, ha illustrato nel dettaglio il fenomeno: le sue origini, le tecniche investigative di lotta, per combattere la caccia illegale, e le sentenze in merito.
Sono state, poi, esaminate e illustrate le varie specie vittime del bracconaggio in Calabria: alcuni roditori presenti nei boschi calabri quali il Ghiro, catturato con trappole e poi addirittura cucinato, il Moscardino, lo Scoiattolo meridionale, specie presente unicamente in Calabria, e, poi, il Lupo della Sila, preso di mira dai bracconieri poiché ritenuto pericoloso.
L’esperto ha, però, chiarito che la caccia illegale non è certamente una soluzione, in quanto questa distrugge la biologia e la gerarchia di alcune specie e, conseguentemente, provoca una dispersione della specie nei centri abitati.
E’ necessario, dunque, comprendere che la lotta al bracconaggio rappresenta una battaglia da combattere per preservare l’ecosistema, preferendo altri tipi di caccia, come la rodata, garantendo così la salvaguardia di tutte le specie, protette e non.
Ciò che è stato maggiormente sottolineato è il fatto che quando si parla di bracconaggio si parla di comportamenti illegali, di reati che danneggiano gravemente un bene dello Stato e, quindi, della collettività.
Il patrimonio prezioso di biodiversità italiano, di cui lo Stato e la collettività sono custodi e responsabili, anche nei confronti della comunità internazionale, deve essere conservato e difeso attraverso mezzi efficaci di contrasto e di repressione dei reati che colpiscono la fauna selvatica, ma soprattutto con massicce campagne di sensibilizzazione ed informazione, al fine di prevenire, piuttosto che punire, il fenomeno illegale del bracconaggio.
Al termine dell’incontro tutta la Commissione ha proseguito i propri lavori esaminando i documenti acquisiti, il materiale bibliografico e fotografico per iniziare la discussione al fine di redigere una Proposta di legge a tutela dell’area cratense.
A tal uopo, il Presidente della Commissione Veronica Meringolo propone ai presenti, che approvano all’unanimità, un’audizione al Sindaco della Città di Bisignano.

Di seguito il link relativo all’attività svolta: https://www.facebook.com/share/v/161TC87w3a/?mibextid=wwXIfr