27 Febbraio 2025 – L’incontro con Istituzione ed Enti locali

  • Pubblicato il 22/04/2025
  • da P. S. - ARIANO IRPINO (AV)

Finalmente è arrivato il grande giorno! Questo incontro rappresenta un momento importante e ci aspettiamo porterà un grosso e decisivo contributo per la concretizzazione delle attività da noi svolte fino a qui, oltre ad approfondire e chiarire aspetti emersi nel corso della nostra indagine, rivolgendo domande ai responsabili di settore.
Ore 10:00. gli esperti fanno il loro ingresso in aula e l’evento ha inizio.
Apre i lavori il responsabile del Consorzio di Bonifica dell’Ufita, illustrando la storia e le funzioni dell’Ente. Fondato negli anni’50, il Consorzio ha realizzato numerose opere idrauliche finalizzate alla gestione e alla tutela delle risorse idriche, tra cui griglie di rallentamento per mitigare l’erosione del suolo nel tempo. Un intervento di particolare rilievo è stata la costruzione della diga Macchioni, un’infrastruttura fondamentale che permette agli agricoltori, muniti di una carta elettronica, di prelevare l’acqua necessaria nei momenti di effettivo bisogno. Egli ha poi parlato del sistema di tariffazione dell’acqua fornita agli agricoltori dal Consorzio, introdotto un ventennio fa, il cui costo è di 30 centesimi al metro cubo, una cifra significativamente inferiore rispetto ai 5 euro richiesti per il prelievo diretto da un corso d’acqua. In questo modo si è inteso porre un limite all’estrazione di acqua dalle falde sotterranee, regolamentando l’uso delle risorse idriche per garantirne una gestione sostenibile e prevenire fenomeni di subsidenza. La parola passa poi agli altri intervenuti, e l’attenzione si sposta, sull’inquinamento ambientale e conseguente degrado delle aree limitrofe ai corsi d’acqua, di cui ci stiamo occupando. Viene spiegata la stretta correlazione tra l’inquinamento idrico e l’inquinamento atmosferico. Infatti l’immissione di smog nell’aria può dar luogo a fenomeni come le piogge acide, che ricadendo sul suolo contaminano le risorse idriche; problema aggravato dalla presenza, nei fiumi, di materiali altamente inquinanti, tra cui plastica, vetro, elettrodomestici e sostanze chimiche, che contribuiscono a deteriorare la qualità dell’acqua e a compromettere l’equilibrio dell’ecosistema. Ne deriva un momento di riflessione sul gesto incivile e molto diffuso di “buttare qualsiasi cosa, ovunque ci si trovi”. Un gesto che, se compiuto senza consapevolezza, ha effetti disastrosi sull’ambiente. "Ogni rifiuto che buttiamo senza criterio si traduce in un prezzo che il nostro pianeta è costretto a pagare." Un monito chiaro e incisivo, che ci ha fatto comprendere quanta responsabilità ha ognuno di noi verso l’ambiente e anche nell'interesse delle future generazioni; e soprattutto quanto possiamo fare a sua salvaguardia. Inoltre gli interventi per contrastare l’inquinamento e i danni, che ne conseguono rappresentano un grosso impegno economico per la collettività. Proprio su tale aspetto si sofferma l’Assessore al Patrimonio e all’Ambiente spostando la discussione sul problema economico della depurazione delle acque. Maggiore è l’inquinamento, più elevati sono i costi per la depurazione. Solo per la costruzione degli impianti di depurazione sono stati investiti milioni di euro. Nel comune di Ariano Irpino, ad esempio, sono stati realizzati ben cinque impianti situati in diversi punti strategici: Viggiano-Cardito, Martiri-Cannella, Carpinelli, Pip e Cerreto, quest’ultimo destinato a essere dismesso nei prossimi anni per lasciare spazio a un nuovo depuratore, il cui costo ammonterà a 2,3 milioni di euro. A questi costi si aggiunge la spesa necessaria per la gestione e il mantenimento degli impianti, che può raggiungere i 30-35 milioni di euro annui solo per il consumo di elettricità. Per migliorare l’efficacia dei depuratori e ridurre l’impatto delle sostanze chimiche presenti nelle acque reflue, si stanno sperimentando metodi innovativi, tra i quali l’utilizzo di batteri capaci di degradare composti chimici complessi, come, ad esempio, i residui di shampoo e balsamo. Altra azione avviata di recente dall’amministrazione comunale, a contrasto dell’inquinamento idrico, conseguente al cattivo conferimento dei rifiuti è l’attivazione della tessera sanitaria per l’accesso a speciali contenitori intelligenti, in grado di registrare anche il peso dei conferimenti. Ciò nell’ottica di educare al corretto smaltimento dei rifiuti domestici e di responsabilizzare i cittadini.
A concludere l’intervento del geologo, responsabile dell’Ufficio Forestazione-Difesa del Suolo e Vincolo Idrogeologico della Comunità Montana dell’Ufita il quale ha parlato dei rischi collegati all’aumento della portata delle acque reflue. Tale aumento infatti può intensificare fenomeni di erosione e persino favorire l’attività sismica, a causa dalla subsidenza delle falde acquifere. In questa direzione vanno le opere di bonifica realizzate dal Consorzio e di qui la necessità di analisi preliminari prima di effettuare qualsiasi scavo nel terreno. In questo contesto si inserisce l’operato dell’ARPAC (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Campania) che ha un ruolo fondamentale nel monitoraggio e nella tutela ambientale, garantendo tra l’altro che ogni intervento venga eseguito nel rispetto delle normative vigenti e della sicurezza del territorio.
L’incontro ha rappresentato davvero un’occasione preziosa per approfondire tematiche di grande rilevanza ambientale e sociale; soprattutto ci ha resi consapevoli dell’importanza di una gestione sostenibile delle risorse naturali e della necessità dell’impegno di ognuno di noi per la tutela dell’ambiente.