L'Ambiente come sistema di relazioni reciproche.

  • Pubblicato il 31/03/2020
  • da S. I. - Sarule (Nuoro)

L’incontro della classe I A con il Sig. G. Cheri, cittadino sarulese, classe 1939, sin da ragazzino impegnato nel lavoro dei campi, ha riguardato una fase importante del nostro “viaggio alla scoperta della “Casa-mondo”, finalizzato alla presa di coscienza, attraverso il metodo della comparazione, di quanto sia diventato sempre più “rapace e devastante” il comportamento umano nei riguardi dell’Ambiente, degli ecosistemi, dei biomi.
L'attività umana, in modo smisurato rispetto alle altre specie che popolano il pianeta Terra, ha “modificato” il paesaggio naturale, spesso sconvolgendo equilibri vitali nella catena vegetale ed animale, compromettendo la sopravvivenza di ogni forma di vita.
Attraverso la visione di vecchie foto del paesaggio agrario del territorio di Sarule (inserite nel blog della Scuola), che rispecchia, nel complesso, quello di tutta la Sardegna dei primi decenni del Novecento, la testimonianza del nostro ospite ha promosso negli studenti/sse l’apprendimento delle varie tipologie di arnesi agricoli, dei metodi e dei tempi utili alla lavorazione della terra, dell’importanza della “messa a riposo” dei campi attraverso la rotazione delle colture, di romana memoria, dei prodotti naturali usati nella concimazione, delle varie colture prodotte; non vi erano “prodotti di scarto”: tutto tornava utile e … veniva riciclato!!
Si arava, si seminava e si raccoglieva, ma senza depauperare l’Ambiente!!
Oggi, invece, lo sfruttamento intensivo del terreno , le colture “modificate”, le concimazioni chimiche stanno minando la sopravvivenza del pianeta.
Dalla discussione è emersa l’importanza, da parte dell’uomo, di “osservare” la Natura, comprese sia le specie animali sia quelle vegetali, di rispettare i suoi tempi e i suoi modi perché, al mantenimento dell’equilibrio ambientale, caratterizzato da un “sistema stretto di relazioni fra le specie”, contribuisce ogni essere vivente; per esempio, è emerso dalla discussione che ogni contadino era attento e rispettoso dei comportamenti dei propri animali, delle loro gerarchie, delle loro abitudini, dei loro rituali…vi era la consapevolezza per cui “ogni specie che viene a mancare determina squilibri, sprechi e disagi per la sopravvivenza delle altre specie”; un tale rapporto, basato sulla conoscenza reciproca, era, pertanto, importante per il mantenimento e per la produzione della biodiversità:
L’incontro si è concluso con un messaggio che ci deve portare a "cambiare rotta": “le risorse del Pianeta non esistono per soddisfare i bisogni dell'uomo, ma rappresentano l’opportunità di esistere per ogni specie vivente, fra cui anche quella umana!”

Commenti (3)

  • il 17/04/2020
    G. A. - Zevio (VR)
    ha commentato:

    Buongiorno! Mi ha colpito il vostro progetto poiché, soprattutto in questo periodo emergenziale, risaltano gli effetti dell'attività umana sull'ambiente. Il blocco del traffico e la riduzione degli spostamenti incidono positivamente sulla qualità dell'aria, l'inquinamento in atmosfera si è decisamente ridotto e anche le acque dei mari risultano più pulite. La natura si sta riappropriando dei suoi spazi: gli animali infatti vengono quotidianamente avvistati in situazioni e luoghi inusuali.

  • il 06/04/2020
    L. V. - Zevio (Verona)
    ha commentato:

    Benvenuta, scuola di Sarule! Molto attuale, il vostro percorso, ed emblematico, nella situazione che stiamo vivendo! Buon viaggio virtuale a tutti, in questo portale che ci consente di essere vicini!
    Prof.ssa L.V. - IC Zevio (Verona)

  • il 01/04/2020
    M. A. C. - sarule
    ha commentato:

    L'incontro con il Sig.G. Cheri e la classe 1A della scuola secondaria di primo grado ha destato in me,insegnante di Scienze della classe, facente parte della generazione vicina al Sig. Cheri,molte sensazioni e riflessioni che si separano ma si amalgamano nel mio doppio ruolo di insegnante e di testimone di quei tempi lontani e di tutto il cambiamento che negli anni è avvenuto,sia nella mia vita personale che in quella sociale. Figlia di un contadino di quei tempi poi diventato minatore sono cresciuta con questi sapori/valori, proiettata in un futuro di cambiamento sociale, economico ma sopratutto culturale.
    La lezione fatta è servita per ancorare il mio passato con il mio presente,i ricordi legati agli attrezzi dei contadini ma legati alla vita di trasformazione anelata e ottenuta dallo stesso sig.Cheri. Con queste premesse abbiamo messo il seme del lavoro che dovrà svolgere la classe :“viaggio alla scoperta della “Casa-mondo”, finalizzato alla presa di coscienza, attraverso il metodo della comparazione, di quanto sia diventato sempre più “rapace e devastante” il comportamento umano nei riguardi dell’Ambiente, degli ecosistemi, dei biomi;come recita il percorso del lavoro.
    Oggi più che mai,in tempo di CORONAVIRUS,questo domandde si fanno più pressanti ed urgenti.
    Prof.ssa M.C.