Avvio progetto: conoscenza delle associazioni presenti sul territorio e realizzazione di un questionario su Google Moduli

  • Pubblicato il 05/02/2022
  • da S. M. A. D. - San Ferdinando di Puglia (Barletta-Andria-Trani)

Come previsto dalla prima fase del progetto, gli alunni della classe II E sono stati chiamati a "fare la conoscenza" delle associazioni che si occupano di accoglienza e solidarietà sul territorio di San Ferdinando.
Così, mediante la proiezione di una serie di slide in powerpoint alla LIM (frutto di una ricerca), agli alunni sono state presentate le seguenti realtà operanti attivamente nella comunità:

Caritas
Protezione Civile
Sos
Sprar
UNITALSI
Centro Diurno Disabili

Agli alunni è stato quindi chiesto, dopo aver dibattuto sulle finalità di ciascuna di esse, di scrivere una domanda con risposte multiple da far confluire in un questionario da inviare a ciascuna associazione, con lo scopo di creare una base di dati su cui successivamente riflettere in vista dell'organizzazione di una conferenza conclusiva.
Ogni alunno ha approntato, dunque, una o due domande che, dopo esser state riviste insieme sulla piattaforma classroom della classe, sono state "approvate" dal docente in accordo con gli alunni per la loro pubblicazione.
Il questionario è stato successivamente approntato sulla piattaforma google moduli e inviato alle associazioni.
La classe è ora in attesa di ricevere le risposte dei soggetti rappresentanti delle varie associazioni al fine di tabulare i dati ricavati.

Commenti (17)

  • il 10/03/2022
    S. M. A. D. - San Ferdinando di Puglia (Barletta-Andria-Trani)
    ha commentato:

    La prima fase del progetto può dirsi conclusa: dopo aver inviato il questionario approntato dai ragazzi su Google moduli alle sei associazioni che si occupano di accoglienza e solidarietà sul territorio di San Ferdinando, sono giunte le risposte da parte di Presidenti e Responsabili delle associazioni stesse che sono diventate quindi oggetto di analisi da parte della classe.
    Gli studenti, infatti, hanno lavorato in piccoli gruppi di tre persone per cercare di approntare una relazione con le possibili riflessioni ricavate da tali risposte.

    Le risposte fornite dalle associazioni sono visionabili al seguente link: https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSeFmbRVDHe4S87kkgHBIVNzjolURtqm4lrmLYEwB7Fs4ZFFJQ/viewanalytics

    Sulla base di queste risposte, ecco la relazione approntata dai ragazzi dopo il lavoro di gruppo:

    "Ci ha colpito da subito il fatto che ciò che spinge le persone ad aiutare gli altri è il voler offrire loro una speranza di vita migliore. Ben l’83,3% delle associazioni interpellate, infatti, dichiara di aver come scopo prioritario quello di aiutare, in generale, tutte le persone bisognose, senza particolari distinzioni. Allo stesso modo emerge che il 100% delle persone che hanno risposto alle nostre domande ritiene che chi chiede di entrare a far parte dell’associazione, lo faccia proprio perché avverte il bisogno di dare una mano agli altri in difficoltà. Inoltre benché non ci sia un limite al numero di persone che possono far parte delle associazioni (il 100% delle associazioni non ha questo vincolo), emerge che appena il 50% di esse dispone di locali per accogliere più di 30 persone tutte insieme. Ne ricaviamo l’idea che questi spazi fisici meriterebbero di essere aumentati.
    Dalla nostra analisi emerge, poi, che ben il 66,7% delle associazioni chiamate in causa è operativa dal 1990 e che la loro azione è svolta principalmente da adulti che svolgono questo servizio mettendo a disposizione il proprio tempo per aiutare chi è in difficoltà (solo il 16,7%, infatti, dichiara di avere un numero di associati “giovani”). Peraltro nessuna associazione afferma di avere tra i suoi soci, dei pensionati. Quindi sia la fascia giovane che quella anziana della popolazione di San Ferdinando sembrano essere inattive da questo punto di vista. Non ci sono chiare le motivazioni, dato che chiunque potrebbe avere il desiderio di aiutare qualcun altro che ne avesse bisogno. Tuttavia dato che una percentuale del 100% delle associazioni dichiara di puntare abbastanza o molto sulla comunicazione di Internet, possiamo immaginare che le modalità con cui i canali digitali vengono utilizzati, potrebbero variare la loro comunicazione per renderla più in grado di avvicinare le categorie che meno partecipano alle attività di volontariato. Inoltre forse sarebbe il caso che le associazioni di volontariato si presentassero maggiormente in ambienti come quello scolastico proprio per sensibilizzare noi giovani… Per quanto riguarda gli adulti pensionati, invece, si potrebbero forse promuovere attività aggregative che li spingano ad avvicinarsi al mondo del volontariato.
    Per quanto riguarda l’organizzazione interna abbiamo scoperto, mediante le nostre domande, che i direttivi delle associazioni vengono eletti democraticamente, per lo più dall’assemblea plenaria dei soci e in particolare il Presidente eletto resta in carica da 1 ai 5 anni. Solo il 33% delle associazioni dichiara di avere un Presidente che resta in carica per più di 5 anni. Inoltre nel 50% dei casi i ruoli dei soci nelle associazioni sono differenziati e ciò ci fa capire che al loro interno esiste una suddivisione di compiti che crediamo possa significare una organizzazione in grado di funzionare meglio. Abbiamo osservato, tra le altre cose, che il 50% delle associazioni dichiara che non è sempre e necessariamente obbligatoria la collaborazione tra tutti i soci, noi crediamo che un'associazione debba essere molto unita per portare avanti il proprio progetto. In genere non è quantificato il tempo che i soci dedicano alle associazioni anche se alcune sostengono che i soci ne sono impegnati mediamente circa 2 ore al giorno. Le associazioni organizzano, per il 66,7%, incontri a scopo informativo e per il restante 33,3% eventi di beneficenza. Crediamo che siano entrambi momenti importanti, il secondo, forse, andrebbe potenziato, ma non possiamo non osservare che la formazione è esattamente quello che serve per avvicinare persone alle attività promosse di assistenza ai bisognosi.
    Abbiamo poi scoperto che il punto debole maggiormente dichiarato dalle associazioni sono i pochi iscritti (lo dichiara il 60%) mentre il punto forte è la capacità di far Rete con altre Associazioni (lo afferma ben l’83,3%). Si aggiunga che c’è un’ampia collaborazione anche con gli Enti pubblici: Comune e Forze dell’ordine, in particolare. La maggior parte delle associazioni afferma che, nell'arco di un anno, meno di 30 persone si occupano di aiutare i bisognosi, vuol dire che poche persone vengono aiutate a loro volta: osserviamo, infatti a riguardo, che pochi iscritti potrebbero coincidere con un minor numero di persone aiutate, ma l’idea che le associazioni siano ben connesse tra loro e con gli Enti pubblici, d’altra parte, risulta essere fondamentale per aumentare costantemente il numero di bisognosi da aiutare. Le attività delle associazioni sono sovvenzionate da enti pubblici ma anche da donazioni di privati, inoltre i fondi possono essere raccolti anche tramite vendita di oggetti per beneficenza. A questo proposito ci risulta interessante registrare che il 33,3% delle associazioni non effettua raccolte o vendite per beneficienza e che il restante 66,7% le effettua utilizzando i fondi ricavati anche per le proprie spese sensibili di gestione e, comunque, documentandole.
    Osserviamo, ancora, che le associazioni non hanno sede solo a San Ferdinando (il 60% di esse opera anche, mediante altre sedi, in Puglia e in Italia; il 20% di questo 60% ha addirittura sedi sparse nel mondo). Questa cosa ci ha molto colpito, perché è bello sapere che esistono delle reti di aiuto alle persone in difficoltà che non si limitano ad agire nei contorni del nostro Comune, ma che funzionano in maniera più o meno capillare. Quasi tutte le associazioni hanno come obbiettivo primario quello di fornire assistenza ai malati, aiutando non solo loro, ma anche chi gli sta vicino. Risulta interessante notare che l’83,3% delle associazioni (il 50% totalmente e il 33,3% come attività collaterale a quella principale) si occupa in qualche modo di coinvolgere i ragazzi "difficili" e, in un certo senso, aiutarli a evitare di "perdersi". Riteniamo molto significativo questo dato, perché crediamo che aiutare un ragazzo significa soprattutto contribuire a formare un adulto integrato nella comunità.
    Ci ha molto colpito il dato che riguarda l’approccio delle associazioni ai fenomeni migratori: una delle sei associazioni interpellate, ne fa il suo obiettivo primario, mentre il 50% delle associazioni se ne occupa, seppur marginalmente rispetto alle altre attività principali. Questi dati ci fanno capire che, anche se trasversalmente, il tema dell’immigrazione tocca un po’ tutte la realtà e crediamo che sia davvero importante confrontarsi su di esso. Anche perché un altro dato sembra dire esattamente che questo tema va un po’ più focalizzato, infatti nessuna associazione lo pone come obiettivo primario preferendo al 60% fornire assistenza a diversabili e malati (attività certamente comunque molto meritorie). Tuttavia a tal riguardo ci chiediamo se non fosse possibile creare una sezione specifica che si occupi di immigrazione in ciascuna delle associazioni presenti sul territorio. Lo diciamo anche in ragione del fatto che quando abbiamo chiesto quale attività, i responsabili delle associazioni che hanno risposto al nostro questionario, ricordassero maggiormente in riferimento alla promozione concreta dell’art.1 della DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI DELL'UOMO ("Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza"), ben 4 su 6 hanno fatto riferimento proprio ad aiuto e assistenza fornita a profughi, immigrati e richiedenti asilo. Inoltre la questione risulta essere di grandissima attualità: molti Ucraini stanno fuggendo dalle loro case per scappare in altri Stati e trovare rifugio. Sappiamo che la nostra scuola dovrebbe ospitare alcuni ragazzi provenienti da questa immane tragedia umanitaria… Ci domandiamo in che modo le associazioni si stiano ponendo di fronte a un’emergenza del genere.
    Ci sentiamo di concludere affermando che le associazioni che si occupano di solidarietà e accoglienza sul nostro territorio si "caricano" di moltissime responsabilità. Il volontariato è un'azione bellissima che possiamo fare nei confronti di qualcuno che ha bisogno di aiuto oppure è malato o semplicemente per tenergli compagnia e dargli cibo acqua e trovargli un lavoro per renderlo felice. Restiamo convinti che il ruolo di noi giovani in questa chiave non può essere limitato e che anzi si devono assolutamente trovare strade che agevolino il nostro coinvolgimento e la nostra comprensione dell’importanza umana e personale di fornire assistenza ad altre persone in difficoltà. Crediamo, in questo senso, che occorra coinvolgere anche la scuola e magari organizzare degli eventi di beneficenza frequentemente. A sostegno di questa idea il fatto che il 66,7% dei responsabili interpellati afferma che sarebbe opportuno creare una Rete con le altre associazioni del territorio al fine di organizzare eventi che possano essere tenuti con una cadenza almeno mensile. Affermiamo questa idea anche in ragione del fatto che alcune associazioni intendono progettare nuove attività rispetto alle attuali (il 40% sul breve periodo solo per eventi e il 20% sul lungo periodo), aiutando in più campi. Una cosa molto importante da fare per avere più iscritti potrebbe essere, infine, "pubblicizzare" sui social le attività e i progetti e portare contenuti innovativi per far appassionare le persone al mondo del volontariato. Ricaviamo questa idea dal fatto che il 33,3% delle associazioni non ha ancora un sito internet o una propria pagina social da cui comunicare o grazie alla quale interagire. E inoltre un altro dato a riguardo sembra indicare proprio questo bisogno: infatti ben il 50% delle associazioni per coinvolgere più persone vorrebbe puntare su conferenze aperte al pubblico, contro un 33,3% che effettivamente sembra più orientato a puntare sulla potenza mediatica della Rete. Si potrebbe forse pensare di creare un unico sito su cui riunire tutte le associazioni del territorio attraverso cui raccontare le proprie attività e promuovere i propri progetti.
    Un ultimo dato ci fa piacere sottolineare: nell'ultimo anno, grosso modo, le associazioni sono riuscite a soddisfare più dell'80% delle persone, aiutando quasi tutti coloro che lo hanno richiesto. Crediamo sia un ottimo auspicio per il futuro e, dopo la nostra analisi, non possiamo che concludere che almeno una volta nella vita bisogna fare volontariato per far crescere la comunità e diventare tutti una sola e unica famiglia!"

    Tale relazione sarà la base per una conferenza che si intende approntare e che coinvolga i rappresentanti delle associazioni.

  • il 13/02/2022
    L. V. - Zevio (Verona)
    ha commentato:

    Buon lavoro, alunni e insegnanti di San Ferdinando di Puglia. Ben trovati su questo spazio che ci aiuta a confrontarci e ad annullare le distanze.
    Complimenti per il vostro progetto!

  • il 12/02/2022
    C. V. - San Ferdinando di Puglia
    ha commentato:

    Che bello scoprire che anche nella mia città ci sono delle associazioni che si occupano di volontariato, danno un'opportunità di vita migliore al prossimo e danno un buon esempio alle nuove generazioni.

  • il 11/02/2022
    E. L. - San Ferdinando di Puglia
    ha commentato:

    Mi fa piacere sapere che dei volontari di associazioni sanferdinandesi facciano davvero tanto per noi e per gli altri, per la sicurezza e per la salute della nostra comunità. Sicuramente per fare ciò, dietro ci sarà molto lavoro, ma anche molta collaborazione e questo mi fa pensare che certi ostacoli possono essere affrontati con maggior forza se si resta uniti verso obiettivi importanti per favorire l'uguaglianza e la fratellanza.

  • il 11/02/2022
    N. L. - San Ferdinando di Puglia
    ha commentato:

    Le associazioni che sto conoscendo hanno nomi diversi, ma alla fine sto scoprendo che fanno tutte la stessa cosa cioè aiutare gli altri. Ciò mi fa pensare che ci siano modi diversi di fare il bene e credo che ognuno sia ugualmente importante, dato proprio questo obiettivo.

  • il 11/02/2022
    R. D. - San Ferdinando di Puglia
    ha commentato:

    Conoscere meglio le associazioni del mio paese attraverso le domande che abbiamo preparato mi interessa molto, non vedo l'ora di sapere come risponderanno!

  • il 11/02/2022
    R. D. - San Ferdinando di Puglia
    ha commentato:

    Credi che questa esperienza insieme ai nostri insegnanti, sarà molto interessante, ma soprattutto sarà anche bello conoscere meglio associazioni di cui sapevo poco pur essendo presenti nel mio paese.

  • il 10/02/2022
    A. F. - San Ferdinando di Puglia
    ha commentato:

    Sono molto contenta di partecipare a questo progetto e mi sono divertita a inventare delle domande, insieme ai miei compagni, per le associazioni del mio paese, perché credo che saperne di più possa servire molto per il futuro.

  • il 10/02/2022
    C. V. - San Ferdinando di Puglia
    ha commentato:

    Sono molto contenta di vedere che anche nella mia città ci sono delle associazioni che si occupano di volontariato, danno un'opportunità di vita migliore al prossimo e danno un buon esempio alle nuove generazioni.

  • il 10/02/2022
    M. D. - San Ferdinando di Puglia
    ha commentato:

    Sono molto felice di aver preso parte a questo progetto con tutta la mia classe e di aver così scoperto delle associazioni che si occupano di accoglienza e solidarietà che non conoscevo. Non pensavo ci fossero così tante persone disposte a fare volontariato.

  • il 10/02/2022
    A. P. V. - San Ferdinando di Puglia
    ha commentato:

    L'attività sulle associazioni di volontariato presenti sul nostro territorio è una bella esperienza. Sono rimasto soddisfatto della domande rivolte ai Soci delle associazioni che ogni giorno salvano e aiutano molte vite e sono al servizio della nostra comunità con altruismo e solidarietà. Da grande vorrei essere un soccorritore/volontario dell 'S.O.S. per soccorrere le persone da professionista.

  • il 10/02/2022
    N. B. - San Ferdinando di Puglia
    ha commentato:

    Sono molto felice di partecipare a questo progetto, perché, anche se è appena cominciato, mi sta trasmettendo molte emozioni.
    Ad esempio sto capendo tutto l'impegno che c'è dietro un'associazione come quelle che stiamo conoscendo, ma sono anche molto colpito dal coraggio dei volontari di aiutare i bisognosi. In futuro vorrei anch'io aiutare persone bisognose per accrescere la mia umanità e la mia sensibilità.

  • il 10/02/2022
    F. P. L. - San Ferdinando di Puglia
    ha commentato:

    Io sono felice di partecipare al progetto perché queste sei associazioni che stiamo conoscendo sono molto importanti per il nostro paese e coinvolgono anche noi ragazzi.

  • il 10/02/2022
    M. M. - San Ferdinando di Puglia
    ha commentato:

    Il progetto che stiamo svolgendo mi ha fatto comprendere quanto lavoro c'è dietro le associazioni e queste persone si mettono a disposizione per aiutare tanta gente e sicuramente sono molto orgogliose di farne parte, tanto che un giorno vorrei farne parte anche io.

  • il 10/02/2022
    P. M. - San Ferdinando di Puglia
    ha commentato:

    Sono molto contenta di aver intrapreso questo progetto con tutta la mia classe, perché è un'iniziativa molto bella e utile anche per il futuro ed è un arricchimento per il nostro bagaglio personale e culturale.

  • il 10/02/2022
    S. R. - San Ferdinando di Puglia
    ha commentato:

    Tutto ciò che circonda le associazioni che operano nel sociale è, per noi adolescenti, non conosciuto. Pertanto l'iniziativa scolastica intrapresa: formulare domande alle associazioni della nostra San Ferdinando di Puglia, ritengo che sia stata molto utile, proprio perché ci ha fornito la possibilità di avvicinarci alla vita di queste meravigliose associazioni che si adoperano, mediante le loro abilità e competenze, per il bene altrui. Penso inoltre che questa bellissima iniziativa sia stata molto utile anche a livello di crescita personale di ognuno di noi. Infine a me ha anche fornito un motivo in più per confermare il sogno in futuro di essere un volontario. Non mi resta che ringraziare tutte le associazioni che prestano il loro servizio nella mia città!

  • il 10/02/2022
    G. F. - San Ferdinando di Puglia
    ha commentato:

    Sono stata felice di poter collaborare alla realizzazione di un questionario che faccia sapere a noi alunni come, quando e perché delle persone, all'interno di associazioni presenti in paese, si dedicano al volontariato. Mi sono domandata: ma perché non tutti facciamo del volontariato?