Il diritto alla riservatezza: un bisogno insito nell’uomo fin dalle sue origini.

  • Pubblicato il 06/02/2022
  • da G. R. - Castelvetrano (Trapani)

Già nel mese di ottobre, prima di apprendere di essere stati selezionati, abbiamo focalizzato la nostra attenzione sull'articolo 12 della Dichiarazione Universale dei diritti dell'uomo.
Per introdurre il diritto alla privacy è stato avviato un brainstorming con domanda- chiave: “ se qualcuno svela un vostro segreto, cerca di curiosare nel vostro telefonino o diario, qual è la vostra reazione e perché?”. Ne è scaturito un debate molto animato. I ragazzi di questa età, infatti, sono molto sensibili a queste tematiche. Dall’esigenza emersa di ogni ragazzo di voler mantenere integra la propria intimità, si è passati a fare un discorso generale sulla natura umana: il bisogno di riservatezza è insito nell'uomo. Fin dalle origini egli ha manifestato la necessità di crearsi uno spazio intimo e sicuro sia da un punto di vista materiale che relazionale. È stato utile fare un focus sul termine riservatezza, intesa come quell’insieme di azioni e contenuti che devono essere protetti e svelati solo alle persone davvero care. Partendo dalla riservatezza come bene primario ed unico da proteggere, è stato possibile quindi introdurre anche un discorso sulla rete, i suoi problemi, gli strumenti e il loro corretto utilizzo, creando una connessione tra l’opportuna modalità di uso dei mezzi di comunicazione e quel senso critico che occorre azionare in ogni individuo: solo allora avremo le basi per creare nativi digitali responsabili.
- Punto nodale su cui ci si è soffermati: i capisaldi normativi che tutelano il diritto alla privacy: l’evoluzione del concetto di privacy dalle origini all’avvento dell’era digitale. I ragazzi hanno appreso che dopo un lungo e travagliato processo di riconoscimento e di affermazione, l'iniziale diritto ad essere lasciati soli, di proteggere la propria intimità si è trasformato nel diritto alla protezione dei dati personali, il quale oramai assurge a diritto fondamentale della persona sia all'interno del sistema giuridico nazionale che nell'alveo di quello comunitario.
- È stato utile, oltre a richiamare l’attenzione sull’articolo 12 della Dichiarazione Universale dei diritti umani, soffermarsi sulla Costituzione italiana all’interno della quale il diritto alla tutela della privacy si ricava dal contenuto di diversi articoli.
- Analisi degli articoli 2, 3, 13, 14, 15, 21 della nostra Costituzione.

https://docs.google.com/presentation/d/12hQYewufBeQAdp18t6kTLKp_y1yMvBoC/edit?usp=sharing&ouid=115780588473782889850&rtpof=true&sd=true

Commenti (4)

  • il 25/03/2022
    L. F. - Castelvetrano
    ha commentato:

    Riservatezza, che parola meravigliosa! Credo che debba essere custodita come uno dei gioielli più preziosi che abbiamo!

  • il 17/03/2022
    G. L. C. - Castelvetrano (TP)
    ha commentato:

    È importante comprendere come la tutela della privacy sia uno strumento rilevante per il rispetto dell'identità e della sfera più intima della persona.
    L'uso delle nuove tecnologie, purtroppo oggi, oltre a rappresentare un processo innovativo,nel contempo ci espone a rischi e abusi di cui i giovani ne sono vittime ed è compito,anche della scuola che forma le generazioni del futuro, intraprendere questo percorso di tutela della privacy intesa come riservatezza.
    Sono davvero entusiasta di tutti questi progetti che stiamo affrontando con la nostra professoressa!

  • il 15/03/2022
    A. G. - Castelvetrano
    ha commentato:

    La riservatezza è un bene primario da custodire gelosamente!

  • il 15/03/2022
    A. G. - Castelvetrano
    ha commentato:

    Professoressa, è davvero straordinario il fatto che già gli uomini dell'antichità avvertissero l'esigenza di ritagliarsi uno spazio intimo e al sicuro dalle interferenze degli altri. Ci sono delle cose, dei sentimenti, emozioni dell'uomo che non cambiano mai! Cogliere questo aspetto per me è molto affascinante.