È capitato anche a me: quelle volte che…

  • Pubblicato il 09/02/2022
  • da M. C. - Porto Viro (Rovigo)

Oggi, durante l’ora di italiano, abbiamo svolto un’interessante attività che abbiamo chiamato “È capitato anche a me: quelle volte che ho sofferto oppure ho fatto soffrire qualcuno a scuola…”. È stato un momento di riflessione collettiva svolto secondo la metodologia del circle-time. Con estrema sincerità e senso critico, abbiamo meditato sulle volte in cui abbiamo compiuto azioni -volontarie o involontarie- che hanno fatto soffrire i nostri compagni, sulle volte in cui abbiamo giudicato in maniera affrettata e superficiale qualcuno, senza effettivamente conoscerlo. Abbiamo discusso liberamente descrivendo le nostre esperienze e mostrando il nostro punto di vista, dimostrando di essere, a volte, intrappolati nella logica del pregiudizio nei confronti di chi ha un diverso colore di pelle, un diverso abbigliamento, una diversa taglia. Siamo arrivati a scrivere il nostro pensiero come fosse una traccia indelebile sulla quale torneremo a ragionare alla fine del nostro percorso di conoscenza e non solo, di presa di coscienza!

https://youtu.be/YpF2mxQNyfw

Commenti (13)

  • il 04/04/2022
    R. C. - Porto viro
    ha commentato:

    io credo che nessuno dovrebbe emettere sentenze su altre persone, ancora di più se non si conoscono. Nessuno può sapere cosa provano e pensano gli altri.

  • il 14/02/2022
    A. H. - PORTO VIRO
    ha commentato:

    Mettersi davanti allo specchio e dire "sono bella" non è facile, e il mio viso com'è ? è largo ?è rotondo ? E gli occhi ? Il naso? Non so ben definire me stessa. I miei difetti sono tanti ma nel mio disegno non ne ho mostrato neanche uno perchè sono insicura di me e ho paura del giudizio altrui, che mi giudichino se ho le lentiggini, una cicatrice o qualunque difetto possibile. Certo, anche i miei pregi sono tanti, ma di difetti ne ho di più. Grazie alle mie amiche ho capito che anche io sono bella e perfetta così come sono. I miei difetti non sono più i miei difetti, sono diventati i miei pregi e sono perfetta così come sono

  • il 14/02/2022
    M. D. - Porto Viro
    ha commentato:

    Nel rappresentarmi, non ho voluto nascondere alcun difetto fisico, anche perchè io penso che i miei difetti siano un modo per differenziarmi.

  • il 14/02/2022
    A. H. - PORTO VIRO
    ha commentato:

    Alle elementari,durante l'ora di motoria,stavamo giocando a buttare giù dei birilli.Io dissi a un mio amico che non era capace di giocare ,lui si sentì molto offeso e lo riferì alla maestra, però dopo abbiamo fatto pace e siamo diventati migliori amici.

  • il 14/02/2022
    T. B. - Porto viro (RO)
    ha commentato:

    Alla scuola elementare mentre c' era lezione di matematica, l' insegnante mi ha sgridato perchè non riuscivo a svolgere i problemi, in quel momento mi sono sentito molto ferito e inferiore agli altri.

  • il 14/02/2022
    T. B. - Porto viro (RO)
    ha commentato:

    Una volta mi è capitato di dire una frase scorretta, brutta ad un mio amico, però poi mi sono accorto che ho sbagliato, perciò gli ho chiesto scusa.

  • il 12/02/2022
    M. C. - Porto Viro (Rovigo)
    ha commentato:

    Oggi abbiamo discusso liberamente descrivendo le nostre esperienze e mostrando il nostro punto di vista, dimostrando di essere, a volte, intrappolati nella logica del pregiudizio nei confronti di chi ha un diverso colore di pelle, un diverso abbigliamento, una diversa taglia. Non è stato facile aprirsi davanti a tutti, alcuni di noi non hanno trattenuto le lacrime ripercorrendo alcuni dolorosi ricordi. Siamo arrivati a scrivere il nostro pensiero come fosse una traccia indelebile sulla quale torneremo a ragionare alla fine del nostro percorso di conoscenza e non solo, di presa di coscienza!

  • il 10/02/2022
    S. A. - Porto viro
    ha commentato:

    Quella volta che mi hanno fatto star male è quando mi hanno preso in giro perché non ci vedo. Una mia compagna muoveva il dito in aria e mi diceva di prenderlo, dicendo che anche un bambino appena nato poteva riuscirci. Poi concludeva con il dire “Ah scusa, è vero tu non ci vedi, è inutile che parli con te, poi non capisco come fai ad avere una amica.” Ma io penso che anche se non ci vedo non devo considerarmi ‘sbagliata’, anche perché anche la vista può avere degli svantaggi, per esempio in alcune occasioni ti può distrarre, ma lei questo forse non lo ha capito mai lo capirà.

  • il 10/02/2022
    M. Z. - Porto Viro
    ha commentato:

    In passato sono stato preso in giro da chi guardava solo le mie origini. C'era un ragazzo che mi attribuiva nomignoli. Ero piccolo, ma capivo e ci rimanevo male perchè lui voleva escludere solo me e invitare tutti gli altri. Una volta ha superato il limite e io l'ho detto alla maestra. Lei ci ha parlato, lui poi non mi ha neanche chiesto scusa, ma io mi sono sentito comunque più libero. Questa esperienza mi ha fatto capire che parlare con qualcuno dei nostri problemi è sempre una cosa positiva e ci può liberare di un grosso peso.

  • il 10/02/2022
    M. Z. - Porto Viro
    ha commentato:

    Non credo di aver mai fatto soffrire qualcuno in particolare e se lo ho fatto chiedo scusa , perchè non vorrei che nessuno subisse cattiverie gratuite da parte mia o di altri.

  • il 10/02/2022
    A. H. - PORTO VIRO
    ha commentato:

    Quella volta che ho fatto star male un amico è stato quando mi sono messa a ridere di lui facendogli uno scherzo, ma mi sono messa a ridere senza pensare che uno scherzo è quando entrambe le persone ridono, non solo una.

  • il 10/02/2022
    A. H. - PORTO VIRO
    ha commentato:

    Quella volta che sono stata male a scuola è quando mi sono arrivati bigliettini su cui scritto "sei magra", "sei malata", "sei tutta pelle e ossa" e io ho deciso di cambiare me stessa per gli altri, finendo in ospedale e soffrendo di disturbi alimentari. Adesso ho imparato a farmi valere e a non dar peso alle parole.

  • il 10/02/2022
    S. A. - Porto viro
    ha commentato:

    Una volta,mi ricordo, ero andato al campo da calcio, vicino a casa mia per giocare con i miei amici, però ad un certo punto arrivò un ragazzo più grande e, visto che ero un po' in carne, mi prese in giro perchè ero lento e grasso e quindi mi sono chiesto che cosa non andava in me, però adesso ho imparato a non dare troppo peso alle parole delle persone.