NESSUNO SI SALVA DA SOLO!

  • Pubblicato il 27/02/2022
  • da G. R. - Castelvetrano (Trapani)

Pigiando sul link seguente, avrete modo di prendere in visione l'attività di role play sviluppata in classe.
https://drive.google.com/file/d/12LsDzbfDp20fUGNcSbwtEykfW-FmT3n1/view?usp=drivesdk
I Momento: Domanda - stimolo: "Cos'è l'empatia?". Raccolta dei pensieri e conoscenze dei discenti. Successiva ricerca sul dizionario e analisi del lemma "Empatia" .
Il termine empatia deriva dal greco, en-pathos “sentire dentro”, e consiste nel riconoscere le emozioni degli altri come se fossero proprie, calandosi nella realtà altrui per comprenderne punti di vista, pensieri, sentimenti, emozioni.
L’empatia è la capacità di “mettersi nei panni dell’altro” percependo emozioni e pensieri.
La capacità di connettersi empaticamente agli altri, sentirsi vicini a loro, prendersi cura del loro benessere e condividere i loro sentimenti, è fondamentale per le nostre vite. Solo se si INCARNA questa prospettiva la società nel suo complesso riesce a crescere.
II momento: Violazione dell'articolo 12: focus sulle vittime di cyberbullismo.
Al fine di sviluppare empatia, comprendere le emozioni della vittima di bullismo e cyberbullismo, riflettere sulle responsabilità degli osservatori, i ragazzi sono stati invitati a scrivere un breve testo (successivamente trasferito in PPT)in cui raccontano un episodio di prepotenza che hanno subito, al quale hanno assistito come osservatori o che hanno immaginato. I testi sono stati letti ai compagni dei diversi gruppi, successivamente ne è stato scelto uno. I ragazzi hanno elaborato un copione teatrale da interpretare con un role playing. Sono stati invitati i discenti a scegliere liberamente di rivestire i diversi ruoli: bullo, vittima e osservatori; Si è chiesto agli "attori" che cosa hanno provato quando “fingevano” di essere il bullo, la vittima o gli osservatori:
- come mi sono sentito?
- come mi sentirei se mi succedesse davvero?
Successivamente gli alunni si sono suddivisi in gruppetti di 4-5 per provare a delineare una possibile soluzione che potesse consentire alla vittima di trovare aiuto. A turno ogni gruppo ha proposto una soluzione immediatamente rappresentata dagli “attori” per verificare cosa sarebbe potuto succedere nei vari casi; i gruppi hanno riflettuto sull’efficacia o meno delle soluzioni proposte.
La discussione è stata guidata con le seguenti domande:
- Che cosa si prova quando si subiscono prepotenze?
- Quali possono essere le conseguenze per un ragazzo vittima di prepotenze?
- Qual è la soluzione più efficace? Perché?
- Cosa dovrebbe fare un ragazzino se subisce prepotenze?
Si è riflettuto sul ruolo degli osservatori:
- Cosa provi quando vedi un compagno che subisce una prepotenza?
- Come ti comporti? Perché?
- Il tuo comportamento può migliorare o peggiorare la situazione della vittima?
- Cosa potresti fare per aiutare la vittima?
III Momento: Interpretazione delle diverse parti e montaggio video
Al seguente link troverete il copione teatrale realizzato dai ragazzi; da quest'ultimo è stato sviluppato il prodotto multimediale "Nessuno si salva da solo": https://docs.google.com/document/d/1ejUGQxWWbgeY4gbvI4dHkeoblUW0UHM9nwi0ljrKX1Y/edit?usp=sharing. NESSUNO SI SALVA DA SOLO COPIONE TEATRALE .
Pigiando sui link che seguono troverete due prodotti multimediali in cui vengono raccontate due storie di cyberbullismo: https://docs.google.com/presentation/d/1LBO9aoe6C-1QJaMiNfjFJXXKC_gNOB1Z/edit?usp=sharing&ouid=115780588473782889850&rtpof=true&sd=true. ANDREA: UN RAGAZZO TRANQUILLO;
https://docs.google.com/presentation/d/1iPb0KPfIwtqxXiW36EVedkll0wDEGRRd/edit?usp=sharing&ouid=115780588473782889850&rtpof=true&sd=true LA STORIA DI GIULIA .

Commenti (9)

  • il 09/04/2022
    A. C. - Castelvetrano
    ha commentato:

    Mettersi nei panni del bullo, della vittima o dello spettatore mi ha reso consapevole degli atteggiamenti sbagliati che possiamo avere nei confronti degli altri.

  • il 08/04/2022
    G. N. - Castelvetrano
    ha commentato:

    Non so se il pubblico che ha osservato il nostro video, "Nessuno si salva da solo", si è soffermato sul fatto che alla fine a salvare la ragazza vittima di bullismo è proprio una delle aguzzine. Questo dimostra che è possibile recuperare le azioni sbagliate tramite l'empatia, il mettersi nei panni altrui. Noi dobbiamo trovare il coraggio di tornare sui nostri passi e non lasciare mai nulla al caso. Noi possiamo sempre cambiare il mondo: IN MEGLIO!

  • il 25/03/2022
    L. F. - Castelvetrano
    ha commentato:

    Questa attività è stata molto interessante e stimolante per noi ragazzi, che abbiamo
    notato un grande coinvolgimento e una grande passione in tutte le fasi. Abbiamo constatato che possiamo essere attenti e pieni di idee e consapevoli che determinati fenomeni, come il bullismo ed il cyberbullismo, sono presenti e non son solo racconti. Abbiamo realizzato “scenette” improvvisate da noi, situazioni che potremmo realmente incontrare nella vita quotidiana. Poi abbiamo sviluppato un vero e proprio copione per elaborare un video che sensibilizzasse gli altri. Lo scopo è stato quello di sviluppare in noi l’empatia, comprendere cioè le emozioni della vittima e riflettere sulle responsabilità degli osservatori.

  • il 20/03/2022
    A. S. - castelvetrano
    ha commentato:

    Voglio rivolgere un messaggio ai compagni delle altre scuole: se siete vittima di azioni ingiuste nei vostri confronti o di persone che conoscete, di persona o on line, non abbiate timore di parlarne con i professori o con i vostri genitori! Non siete soli, ricordatelo!!!

  • il 20/03/2022
    D. B. - Castelvetrano
    ha commentato:

    Interpretare i diversi ruoli mi ha fatto riflettere sulle modalità corrette di propormi nella relazione con l'altro e nella comunicazione.

  • il 16/03/2022
    G. L. C. - Castelvetrano (TP)
    ha commentato:

    L'empatia,la capacità di mettersi nei panni degli altri, soprattutto a livello emotivo,serve a noi ragazzi a capire cosa si può provare ad essere vittime di bullismo,quindi cerchiamo di comprendere i deboli e di non cadere negli errori commessi dal bullo!

  • il 15/03/2022
    A. G. - Castelvetrano
    ha commentato:

    Adesso comprendo meglio come il silenzio degli spettatori può contribuire al mantenimento dei fenomeni di prevaricazione

  • il 15/03/2022
    C. R. - Castelvetrano
    ha commentato:

    Scoprire il significato di questa bellissima parola,"empatia",mi ha arricchito e mi ha fatto comprendere che mettersi nei panni altrui può aiutarmi a comportarmi bene con il prossimo.

  • il 15/03/2022
    S. G. - Castelvetrano
    ha commentato:

    Per me è stato entusiasmante svolgere ruoli distanti dal nostro modo d essere. Mettersi nei panni del bullo, della vittima o dello spettatore mi ha reso consapevole degli atteggiamenti sbagliati che possiamo avere nei confronti degli altri.