UN PASSO ALLA VOLTA, E TANTI PASSI INSIEME …CAMMINEREMO, MA STANDO ANCHE FERMI

  • Pubblicato il 03/04/2022
  • da T. Z. - Colli al Metauro (Pesaro e Urbino)

Nei mesi di Gennaio e Febbraio abbiamo consultato varie pubblicazioni, nonché le fonti più autorevoli di storia locale, per ripercorrere la storia di Saltara dalle origini ad oggi cominciando dalle varie ipotesi che circolano sull’etimologia del suo nome. Dopo accurata consultazione delle fonti, abbiamo cominciato a scrutare con occhi nuovi la magia del borgo e vi abbiamo riconosciuto la presenza tipicamente medioevale e ravvicinata del potere politico(Comune), economico(Mercati coperti) e religioso(Chiesa di S.Lucia).
LE SCALE VERSO IL CIELO
Stregati dal desiderio di appropriarci sempre più delle bellezze del territorio, abbiamo cercato informazioni sul centro storico e percorso idealmente le scale lunghe e incrociate che da piazza Garibaldi scalano le mura oblique e introducono nei Mercato Coperti dalla “singolare” architettura a portico e dagli ampi finestroni. Dai Mercati coperti ci siamo affacciati sul giardino pensile, uno spazio verde difeso dal drago rosso, simbolo della cittadina. Abbiamo poi proseguito per i vicoli che circondano la piazza e percorsi il Venerdì Santo dalla tradizionale “Processione del Cristo Morto”, suggestiva rievocazione che unisce religione e folklore. Camminando ancora, abbiamo raggiunto la piazza su cui si affacciano il Comune e la torre campanaria con il simbolo del drago.
IL DESIDERIO DI “APPARTENERE”
Dopo aver cercato informazioni sul cuore politico ed economico del borgo abbiamo concentrato la nostra attenzione sul centro religioso di Saltara che ha potuto vantare in passato il nome di “città delle cento chiese”, ormai in gran parte chiuse.
Abbiamo scoperto che la vita del borgo è sempre stata culturalmente molto attiva, ne è prova la presenza delle Confraternite, associazioni locali di laici cattolici riconosciute dai Vescovi ma fondate e gestite in modo autonomo dai loro membri. Queste associazioni, oltre ad occuparsi del buon funzionamento delle cerimonie religiose, erano impegnate anche nel sociale. Da antichi documenti risulta che a Saltara esistevano quattro Confraternite
A proposito di Confraternite abbiamo ricercato informazioni sulla ex Chiesa del Gonfalone, attualmente usata in occasione degli eventi culturali e fiore all’occhiello della città. Sede della Confraternita omonima, la più antica ed illustre del paese, la chiesa è stata riaperta nel 2014 dopo un attento lavoro di restauro che ha riportato alla luce l’affresco del “Giudizio Universale”, posto sopra l’ingresso che raffigura la pesa delle anime che alla fine dei tempi decreterà la salvezza o la dannazione.
Nella Chiesa sono presenti anche la “Deposizione di Cristo dalla Croce” bellissima tela della scuola del Perugino e un “San Antonio” da Padova attribuito a Francesco Guerrieri di Fossombrone, il tutto è arricchito da un soffitto a cassettoni di particolare bellezza con decorazioni in oro e fiori.
All’interno della chiesa, sono inoltre conservati dei bellissimi mosaici appartenenti ad un’antica domus romana. Si tratta di tre frammenti musivi ( II-III sec. d. C.) di 3mx1m ognuno, rinvenuti nel 1928 in via Gambarelli, non molto lontano dalla “mutatio ad Octavo”, nei pressi di Calcinelli. I tre frammenti costituivano il pavimento di una domus e raffigurano scene di caccia. Il primo mosaico circoscritto in tutti e quattro i lati da fasce di inquadramento monocrome, poteva essere collocato nella soglia della domus. Questi mosaici rappresentano un esempio di arte musiva di buona qualità.
Successivamente il nostro interesse è stato catturato dalla Chiesa di San Pier Celestino, oggi Chiesa principale del borgo e riconoscibile dall’ imponente facciata arancione. In passato è stata la sede della Confraternita dell’Addolorata, unica confraternita composta unicamente da donne, presente in occasione della morte di qualcuno, dietro compenso.
Particolarmente interessante anche la Chiesa della Madonna della Fonte o del Sacramento, antica sede della Confraternita del Sacramento che ha come simbolo l’ ostensorio, conserva l’affresco della “Madonna della Misericordia” attribuito a Giovanni Antonio Bellinzoni. Nell’affresco la Madonna è raffigurata nella sua iconografia tradizionale, mentre accoglie al riparo dell’ampio mantello i fedeli in preghiera tra i quali è possibile individuare, quali possibili committenti, le due figure in primo piano, probabilmente due consorti.
Per approfondire le conoscenze sulla storia di Saltara proponiamo i seguenti video e ne consigliamo la visione.

https://youtu.be/UvysyWNVpqc MOS SALA DEI MOSAICI DI SALTARA

https://youtu.be/DzE6CnYTISk UN TERRITORIO DA RACCONTARE

Dopo attenta analisi delle fonti a cui hanno fatto seguito visite guidate virtuali e svolgimento di attività abbiamo provato ad esporre le informazioni acquisite come piccoli Apprendisti Ciceroni.
Nel progetto di miniguide ci siamo fatti guidare dalle domande di seguito proposte che ci hanno offerto l’occasione per riflettere sul patrimonio di arte e natura del territorio e ci hanno consentito di sentirci direttamente coinvolti nella vita sociale, culturale ed economica della comunità, diventando esempio per altri giovani in uno scambio educativo tra pari.

PROGETTO MINIGUIDE
Formazione rivolta a piccoli Apprendisti Ciceroni
IN PIAZZA
• Quali sono le varie etimologie del nome “Saltara”?
• Come nasce il castello di Saltara?
• Perché le mura hanno questa conformazione?
MERCATI COPERTI
• A cosa servivano i Mercati Coperti?
• Quali sono altri siti storici importanti nel castello?
CHIESA DEL GONFALONE
• Perché la chiesa è detta del Gonfalone?
• Cosa raffigura l’affresco nella chiesa?
• Qual è il significato del drago nell’affresco?
• Cosa raffigurano le scene in basso nell’affresco?
• Che cosa raffigurano i mosaici romani?
• Come furono rinvenuti i mosaici e dov’erano?
CHIESA DELLA FONTE
• Perché la Madonna ha le braccia aperte e il mantello sopra i fedeli?
• Chi sono i signori inginocchiati in primo piano?
• Chi sono i santi di fianco alla Madonna?
• Che croce è quella a fianco alla Madonna in trono?

Adesso siamo pronti per le visite guidate con gli esperti che ci proporranno una serie di stimolanti attività.

Commenti (4)

  • il 13/04/2022
    M. C. - Porto Viro (Rovigo)
    ha commentato:

    La cultura deve essere garantita a tutti come diritto assoluto. Essa è costituita da elementi variabili di valori, linguaggi, simboli, comportamenti diversi in relazione alle varie epoche storiche e anche alle diverse società. Gli uomini che abitano in luoghi diversi hanno culture diverse, ma le differenze sono importantissime per l’identità e vanno rispettate e valorizzate.

  • il 04/04/2022
    Y. Z. I. - Saltara (PU)
    ha commentato:

    Ciò che abbiamo fatto fino ad oggi è stato divertente e ci ha permesso di conoscere Saltara e la storia che ha da raccontare.

  • il 04/04/2022
    S. F. - Saltara (PU)
    ha commentato:

    Le attività  che abbiamo svolto sono state molto coinvolgenti. Non pensavo che Saltara  avesse un passato così affascinante!

  • il 04/04/2022
    A. P. - Colli al Metauro
    ha commentato:

    È un'esperienza unica passare del tempo a scoprire il nostro territorio assieme a tutti i miei compagni, soprattutto dopo questo sconfinato tempo di quarantena per questo nuovo virus. Fare delle uscite, rispondere a delle domande insieme alla classe, serve a farci conoscere i posti più belli, più misteriosi e più nascosti di Saltara.
    Abbiamo fatto tante ricerche e faremo tante iniziative anche con altri esperti del territorio oltre che con i nostri insegnanti.
    Saltara, può sembrare un piccolo paesino nelle Marche, ma non è affatto così. La sua estensione non sarà grande, ma la storia che ha da raccontare è straordinaria. Stiamo facendo un'esperienza bellissima per stare insieme agli altri e allo stesso tempo per imparare a conoscere il nostro territorio.