Conclusione del progetto: 31 marzo 2022, realizzazione del convegno "Alla ricerca della solidarietà".

  • Pubblicato il 05/04/2022
  • da S. M. A. D. - San Ferdinando di Puglia (Barletta-Andria-Trani)

Lo scorso giovedì, 31 marzo l’Aula Magna dell’Istituto Comprensivo “Giovanni XXIII” di San Ferdinando di Puglia ha ospitato il convegno dal titolo “Alla ricerca della solidarietà”.
Il convegno (il momento conclusivo dell'intero progetto) è stato anche oggetto di un servizio del "TR-News", il telegiornale dell'emittente TELEREGIONE (si veda qui: https://www.youtube.com/watch?v=LjmoQfJ_7gM ).
Durante il convegno gli studenti hanno esposto le osservazioni in merito alle risposte ricevute al questionario da loro approntato su Google moduli e hanno avanzato proposte e quesiti ai relatori intervenuti in rappresentanza delle associazioni che si occupano di solidarietà e accoglienza sul territorio:
Dott.ssa Vania Rosalaura consigliere Volontari San Ferdinando di Puglia 3 Protezione Civile;
Sig. Giacinto Cacamo, UNITALSI; Dott. Nicola Armenise, coordinatore progetto SIA e Ibrahim El Sheikh, presidente APS ETNIE ONLUS;
Don Domenico Marrone, Casa della Carità “Madre Teresa di Calcutta”;
Dott. Carlo Rubino, Consorzio di Cooperative Sociali – OPUS;
Sig. Angelo Galantino, SOS città di San Ferdinando.
Al convegno sono intervenuti anche il Commissario Prefettizio, Dott. Alberto Monno che ha rivolto un saluto ai presenti soffermandosi proprio sul tema centrale della solidarietà e dello stretto legame tra istituzioni e agenzie di formazione, e il Dirigente Scolastico, Prof. Pasquale Napolitano.
Le attività del convegno sono state introdotte da un momento canoro con l'interpretazione di "Credo negli esseri umani" di Marco Mengoni da parte di due alunne.
Durante gli interventi grande emozione dei ragazzi nel presentare il lavoro svolto al pubblico presente, ma nel contempo, al termine di tutto, una enorme soddisfazione e felicità per quanto realizzato dipinta sui loro volti.
Il progetto, ideato e curato dai docenti prof.ssa Silvia Maria Dipace e prof. Maurizio Giacomantonio, rientra nel piano dell’offerta formativa dell’Istituto al fine di veicolare l’acquisizione delle competenze trasversali di Educazione Civica e di perseguire in particolare l’obietto 10, “Ridurre le disuguaglianze”, dell’Agenda 2030.

Commenti (7)

  • il 11/04/2022
    A. P. V. - San Ferdinando di Puglia
    ha commentato:

    Io e la mia classe ci siamo preparati per il convegno a lungo, prove su prove, anche durante le ore scolastiche, per cui alla fine abbiamo ottenuto un gran risultato a cui tutti abbiamo contribuito. Le risposte ricevute dai relatori sono state concrete, hanno avuto senso e non si è trattato di interventi minimi per dire giusto qualcosa. Tra gli interventi per me più interessanti c'è stato quello in cui si è parlato delle persone che scappano dalla guerra. Persone che non è facile accogliere, perché oltre di cibo, hanno bisogno ache di un posto dove dormire. Inoltre non conoscendo la nostra lingua, le difficoltà crescono. Dopo il servizio che abbiamo realizzato sullo SPRAR e il convegno, sarebbe bello se altre scuole riuscissero a fare la stessa cosa così da espandere e ingrandire il messaggio di solidarietà che abbiamo voluto lanciare e far capire quanto siano importanti i diritti umani per tutti.

  • il 08/04/2022
    S. R. - San Ferdinando di Puglia
    ha commentato:

    Partecipare ad un convegno non mi era mai successo! Quindi, come mia prima esperienza la partecipazione al convegno è stata per me emozionante sotto ogni profilo. Non solo per l'ansia di poter sbagliare nel mio intervento, ma soprattutto per il valore dei vari relatori intervenuti che hanno sottolineato, con le loro risposte e a mia conferma, la "bellezza della solidarietà, dell'associazionismo è del volontariato"; è stato veramente affascinante organizzare e partecipare con la mia classe e con le Istituzioni a questo evento. Personalmente la risposta che maggiormente mi ha colpito è che, riflettendo, ho condiviso, e stata quella del parroco Don Mimmo il quale ha evidenziato che la parola "volontario" è inappropriata e sminuisce molto il ruolo nell'aiutare i bisognosi, proprio perché sembra voler significare che "se mi, va lo faccio!" e pertanto la parola non fornisce la vera importanza di un obbligo morale nell'aiutare la gente bisognosa. Spero che in un futuro prossimo tutte le criticità emerse dal convegno siano compensate con maggiore partecipazione alla vita associativa sia di giovani che di pensionati e che ci sia altresì molta più attenzione e riconoscimento a queste meravigliose persone che dedicano il loro tempo nell'aiutare il prossimo in qualsiasi modo e forma. Penso che concetti come: solidarietà, uguaglianza ed accoglienza siano concetti molto difficili da capire ed interpretare nella loro grandezza, anche se penso che siano di una bellezza unica ed infinita tanto da affermare che se ognuno di noi riuscisse a farle sue, nel proprio vivere, consentirebbero di rendere ogni luogo del pianeta un Paradiso dove ci sarebbe solo fratellanza, pace senza più cattiveria, odio, guerra, tanto da farci vivere realmente come un'unica famiglia.

  • il 08/04/2022
    N. B. - San Ferdinando di Puglia
    ha commentato:

    I rappresentanti delle varie associazioni hanno ascoltato le nostre domande e noi le loro risposte che sono state un modo per imparare di più su questo mondo. Il convegno è stato oggetto di un servizio su TELEREGIONE e per me è stata la tappa più importante di questo progetto che ha impegnato tutta la mia classe. Sicuramente è stato un modo per poterci migliorare, anche nella capacità di esprimere le nostre idee in pubblico. Abbiamo anche capito che per provare a concretizzare l'art.1 della Dichiarazione dei diritti dell'uomo, può servire solo qualche ora libera da donare a persone bisognose, nel tentativo di alleviarne le sofferenze e rispettarne la dignità.

  • il 08/04/2022
    R. D. - San Ferdinando di Puglia
    ha commentato:

    Questo progetto è stato davvero interessante, non solo è stata un'esperienza nuova, ma anche abbiamo allargato la nostra mente; sono molto contenta del lavoro che abbiamo svolto con impegno.

  • il 08/04/2022
    G. F. - San Ferdinando di Puglia
    ha commentato:

    In occasione del convegno eravamo tutti un po' agitati, tutti avevamo voglia di iniziare a parlare, ma allo stesso tempo avevamo paura di sbagliare e poi c'era un misto di emozioni che non so dire quali erano, ma un'esperienza così la rifarei senza nessun dubbio. Io provavo molta curiosità nell'ascoltare le risposte di chi vive per aiutare gli altri, chi dà la sua vita alle persone che più ne hanno bisogno e mi è rimasta impressa la risposta di Don Mimmo Marrone che narrava il fatto che appena sono arrivati gli Ucraini scappati dalla guerra, tutti a San Ferdinando erano pronti ad accoglierli nelle loro case, mentre per i ragazzi o le ragazze di colore tutti si rifiutano di accoglierli e trovo che tutto questo sia ingiusto, ma trovo anche che tutto questo sia solo una mentalità che dovrebbe essere più aperta, alla fine siamo tutti uguali.
    Io spero che in qualche modo grazie a questo convegno, ma anche a noi che siamo stati lì a fare domande e a ricevere risposte, si possa divulgare al massimo questo messaggio. Ancora troppo pochi si pongono il problema che ci sia gente, ma soprattutto bambini, che muoiono ogni giorno di fame, sete e freddo perché forse ci sono sempre state persone meno fortunate di altre e pensano che sempre ci saranno, ma è davanti a gente come questa che dobbiamo far valere realmente il principio della solidarietà. Abbiamo capito che per fare volontariato non serve chissà cosa, tutti quindi possiamo dare il nostro contributo.

  • il 07/04/2022
    P. M. - San Ferdinando di Puglia
    ha commentato:

    La fase conclusiva del nostro progetto, il convegno che abbiamo organizzato, è stata un'esperienza molto istruttiva perché abbiamo appreso che i rappresentanti delle associazioni puntano molto su noi giovani, essi infatti sono convinti che saremo noi in futuro ad intraprendere il percorso del volontariato, ma non dobbiamo sottovalutare la questione perché l'assistenza ai bisognosi richiede tempo e impegno, anche se poi, svolgendola, oltre a averne delle soddisfazioni personali, aiuteremo delle persone e questo non potrà che renderci felici. Sono molto contenta del lavoro che abbiamo svolto perché ci siamo impegnati tutti quanti al 100% e abbiamo capito e approfondito alcune questioni riguardanti la solidarietà e l'uguaglianza. Nel convegno ci sono stati molti interventi da parte delle associazioni che mi hanno colpito, ma tra tutte le cose dette, mi è dispiaciuto apprendere che purtroppo il numero degli adulti che si dedica ad attività di accoglienza è sempre risicato rispetto alla totalità della popolazione sanferdinandese. Vorrei che nella società in cui sarò io ad essere adulta, molti ragazzi di oggi, come me e i miei compagni, si impegnino per dare sostegno e dignità a chi sarà messo ingiustamente ai margini.

  • il 07/04/2022
    M. M. - San Ferdinando di Puglia
    ha commentato:

    Lo scorso giovedì 31 marzo si è svolto il convegno sul nostro progetto, lo abbiamo tenuto nell'aula magna del nostro Istituto. Naturalmente l'emozione era tanta perché si è svolto a conclusione di un percorso che ha coinvolto tutti i miei compagni di classe e ognuno di noi ha rivolto una domanda ai rappresentanti delle associazioni, in più era presente anche il giornalista di una TV locale, quindi eravamo molto emozionati, ma anche interessati alle risposte che ci avrebbero fornito i rappresentanti delle associazioni presenti. Tra gli interventi che mi sono rimasti più impressi c'è quello di Don Mimmo Marrone che ha avuto su di me un forte impatto perché ha spiegato che da pochi giorni un gruppo di quattro persone che non capiscono e non parlano l'Italiano, si è accampato per la notte nelle aiuole della rotonda davanti alla chiesa del Sacro Cuore. Questo racconto mi ha fatto riflettere di più sul problema, perché mi sono resa conto che alcuni bisognosi, forse per paura, fuggono da chi potrebbe dargli una mano, preferendo rimanere fuori al freddo piuttosto che nei centri di accoglienza. Il che vuol dire che non basta essere disponibili verso gli altri, ma occorre anche un gran cuore per coglierne le sensibilità. Spero che questo lavoro abbia mostrato a molti, anche a quelli che hanno visto il servizio in TV, che c'è bisogno di più persone disposte a mettere in gioco la propria mente, ma anche il proprio cuore, per aiutare chi è in difficoltà.