Sarà vero che in Finlandia i compiti non ci sono?

  • Pubblicato il 04/02/2023
  • da R. B. - Roma

Ciascuno stato dell’Unione europea ha il controllo quasi totale sulle politiche legate all’ambito dell’educazione. Istruzione ed educazione sono due materie in cui l’Unione europea ricopre solo un ruolo secondario, intervenendo quasi esclusivamente per incentivare la collaborazione tra Paesi. Inevitabilmente, ciò produce grandi differenze all’interno dell’Unione a livello di qualità dell’istruzione.

Puntualmente vengono fuori notizie della Finlandia che non prevede compiti per casa, degli studenti italiani descritti come i più “somari” d’Europa agli ultimi posti per competenze scientifiche e comprensione del testo, del declino dell’istruzione italiana a causa delle mancate bocciature o, ancora, della pigrizia dei giovani in Italia che ormai non leggono più, e tante altre notizie analoghe…

Ma queste notizie sono vere o sono “bufale”? Come possiamo capirlo?

La prima cosa da evidenziare è che la qualità di un sistema educativo è composto da tante variabili, troppe forse per poter proporre classificazioni così spicciole.

È però possibile analizzare, singolarmente, i diversi fattori che contribuiscono alla qualità dell’istruzione, avendo così un quadro generale dei Paesi "promossi" e di quelli "bocciati", utilizzando i tanti studi statistici ufficiali sull'argomento.

Da dove vogliamo partire? Dal confronto degli investimenti dei singoli Stati europei destinati all’istruzione? Oppure dalla comparazione dei dati sulla dispersione scolastica (cioè il mancato conseguimento del livello di istruzione previsto come obbligatorio)? Oppure vogliamo capire quale sia il grado di preparazione degli alunni italiani in fatto di comprensione del testo? O ancora, sarà vero che l’Italia è prima in Europa per numero di giovani che non studiano, non lavorano, non si formano (per i quali da un po' di tempo di usa l'acronomo NEET)? (b.r)

Commenti (12)

  • il 22/02/2023
    V. D. M. - Roma
    ha commentato:

    In Italia la scuola viene sottovalutata dallo stato, il quale potrebbe investire di più nelle scuole pubbliche per garantire agli studenti anche attività più particolari dallo stare sempre seduti in classe ad ascoltare le lezioni; infatti potrebbe inserire nelle scuole dei laboratori per mettere in pratica ciò che è stato studiato, far svolgere agli alunni lavori di manualità, promuovere incontri con traduttori di libri, scrittori e grandi professori italiani; ciò permetterebbe agli alunni di apprendere con più interesse degli argomenti che magari possono risultare più noiosi.

  • il 09/02/2023
    A. S. - Roma
    ha commentato:

    Purtroppo, forse dato dal poco aiuto da parte del governo, l'Italia, secondo le statistiche, fa parte dei paesi con più bocciature all'anno. Con sempre meno ragazzi che leggono o che si informano su ciò che li circonda. Non saprei dire se avere compiti per casa sia meglio o peggio, perché: avere compiti a casa può essere più estenuante per i ragazzi, ma sicuramente li tiene allenati nello studio. Mentre non avere i compiti per casa potrebbe essere meglio sotto un punto di vista di impegno, ma sicuramente, se i ragazzi non ascoltano in classe, sarà più difficile arrivare ad un'ipotetica verifica, senza essersi impegnati a casa. In Finlandia, forse, potrebbe essere che gli alunni sono relativamente più attenti alle lezioni e quindi non devono fare molti sforzi per studiare a casa. :)

  • il 06/02/2023
    A. G. - roma
    ha commentato:

    i dati dei confronti con gli altri paesi europei sono tristi ma purtroppo veri,per colpa dei pochi investimenti del governo nella scuola e nell'istruzione:servirebbero spazi più confortevoli e grandi per non formare classi da 30 alunni dove spiegare e insegnare diventa estremamente difficile,ridurre i costi del materiale per rendere l'istruzione più accessibile anche ai ragazzi in situazioni difficili,rivedere i sistemi di assunzione dei professori per evitare di rendere la scuola un luogo difficile e complicato per i ragazzi togliendoli la voglia di studiare e di apprendere

  • il 06/02/2023
    S. L. - Roma
    ha commentato:

    Secondo me in Italia si investono troppi pochi soldi per l'istruzione, facendo si che il sistema scolastico non sia tra i più efficenti, però per migliorarlo non basta solamente il denaro, anche la scelta dei professori è importante, perché a volte capita che gli studenti non studino certi argomenti a causa degli insegnanti che non li fanno appassionare alla propria materia ( anche se gli studenti potrebbero fare un piccolo sforzo e impegnarsi un po' di più ).
    Poi non mi sembra corretto etichettate tutti gli studenti italiani come "somari", sarebbe invece più preciso riferirci alla maggior parte degli studenti e non a tutti, dicendo che non hanno capacità di studio efficaci invece di chiamarli somari evitando di farli sentire inadeguati e di conseguenza invogliare loro a studiare.
    Ritornando sul fatto che in Finlandia non diano i compiti per casa mi sembra da una parte giusta perché in questo modo gli studenti possono dedicarsi ad altro, ma dall'altra difficile da fare funzionare perché bisogna lavorare tanto in classe e gli studenti devono stare sempre concentrati e in totale silenzio . Però non essendo informata non posso scrivere molto a riguardo.

  • il 06/02/2023
    S. L. - Roma
    ha commentato:

    Secondo me in Italia si investono troppi pochi soldi per l'istruzione, facendo si che il sistema scolastico non sia tra i più efficenti, però per migliorarlo non basta solamente il denaro, anche la scelta dei professori è importante, perché a volte capita che gli studenti non studino certi argomenti a causa degli insegnanti che non li fanno appassionare alla propria materia ( anche se gli studenti potrebbero fare un piccolo sforzo e impegnarsi un po' di più ).
    Poi non mi sembra corretto etichettate tutti gli studenti italiani come "somari", sarebbe invece più preciso riferirci alla maggior parte degli studenti e non a tutti, dicendo che non hanno capacità di studio efficaci invece di chiamarli somari evitando di farli sentire inadeguati e di conseguenza invogliare loro a studiare.
    Ritornando sul fatto che in Finlandia non diano i compiti per casa mi sembra da una parte giusta perché in questo modo gli studenti possono dedicarsi ad altro, ma dall'altra difficile da fare funzionare perché bisogna lavorare tanto in classe e gli studenti devono stare sempre concentrati e in totale silenzio . Però non essendo informata non posso scrivere molto a riguardo.

  • il 06/02/2023
    S. L. - Roma
    ha commentato:

    Secondo me in Italia si investono troppi pochi soldi per l'istruzione, facendo si che il sistema scolastico non sia tra i più efficenti, però per migliorarlo non basta solamente il denaro, anche la scelta dei professori è importante, perché a volte capita che gli studenti non studino certi argomenti a causa degli insegnanti che non li fanno appassionare alla propria materia ( anche se gli studenti potrebbero fare un piccolo sforzo e impegnarsi un po' di più ).
    Poi non mi sembra corretto etichettate tutti gli studenti italiani come "somari", sarebbe invece più preciso riferirci alla maggior parte degli studenti e non a tutti, dicendo che non hanno capacità di studio efficaci invece di chiamarli somari evitando di farli sentire inadeguati e di conseguenza invogliare loro a studiare.
    Ritornando sul fatto che in Finlandia non diano i compiti per casa mi sembra da una parte giusta perché in questo modo gli studenti possono dedicarsi ad altro, ma dall'altra difficile da fare funzionare perché bisogna lavorare tanto in classe e gli studenti devono stare sempre concentrati e in totale silenzio . Però non essendo informata non posso scrivere molto a riguardo.

  • il 06/02/2023
    S. L. - Roma
    ha commentato:

    Secondo me in Italia si investono troppi pochi soldi per l'istruzione, facendo si che il sistema scolastico non sia tra i più efficenti, però per migliorarlo non basta solamente il denaro, anche la scelta dei professori è importante, perché a volte capita che gli studenti non studino certi argomenti a causa degli insegnanti che non li fanno appassionare alla propria materia ( anche se gli studenti potrebbero fare un piccolo sforzo e impegnarsi un po' di più ).
    Poi non mi sembra corretto etichettate tutti gli studenti italiani come "somari", sarebbe invece più preciso riferirci alla maggior parte degli studenti e non a tutti, dicendo che non hanno capacità di studio efficaci invece di chiamarli somari evitando di farli sentire inadeguati e di conseguenza invogliare loro a studiare.
    Ritornando sul fatto che in Finlandia non diano i compiti per casa mi sembra da una parte giusta perché in questo modo gli studenti possono dedicarsi ad altro, ma dall'altra difficile da fare funzionare perché bisogna lavorare tanto in classe e gli studenti devono stare sempre concentrati e in totale silenzio . Però non essendo informata non posso scrivere molto a riguardo.

  • il 06/02/2023
    S. L. - Roma
    ha commentato:

    Secondo me in Italia si investono troppi pochi soldi per l'istruzione, facendo si che il sistema scolastico non sia tra i più efficenti, però per migliorarlo non basta solamente il denaro, anche la scelta dei professori è importante, perché a volte capita che gli studenti non studino certi argomenti a causa degli insegnanti che non li fanno appassionare alla propria materia ( anche se gli studenti potrebbero fare un piccolo sforzo e impegnarsi un po' di più ).
    Poi non mi sembra corretto etichettate tutti gli studenti italiani come "somari", sarebbe invece più preciso riferirci alla maggior parte degli studenti e non a tutti, dicendo che non hanno capacità di studio efficaci invece di chiamarli somari evitando di farli sentire inadeguati e di conseguenza invogliare loro a studiare.
    Ritornando sul fatto che in Finlandia non diano i compiti per casa mi sembra da una parte giusta perché in questo modo gli studenti possono dedicarsi ad altro, ma dall'altra difficile da fare funzionare perché bisogna lavorare tanto in classe e gli studenti devono stare sempre concentrati e in totale silenzio . Però non essendo informata non posso scrivere molto a riguardo.

  • il 06/02/2023
    E. D. F. - Roma
    ha commentato:

    In questa riflessione si fa riferimento alle scuole Finlandesi, mi sono documentata in merito leggendo degli articoli, ho scoperto che lo Stato investe molto sulle scuole, in particolare sulla preparazione dei docenti. Per poter insegnare devono sostenere e passare numerosi test. Secondo me lo Stato Italiano dovrebbe finanziare maggiormente le scuole, cambiare il metodo di selezione per docenti e soprattutto aumentare lo studio delle lingue straniere anche durante le scuole elementari e medie, anche se non è così facile alla fine ci potremmo anche riuscire.

  • il 05/02/2023
    A. R. - Roma
    ha commentato:

    Per me in Italia si investe poco nella scuola e in maniera sbagliata. I soldi stanziati per l'istruzione scolastica dovrebbero
    aiutare maggiormente gli studenti che non hanno molte possibilità di pagare i libri ed il materiale scolastico per evitare l'abbandono della scuola da parte delle famiglie più povere.
    Un'altra cosa che si potrebbe fare è istituire più borse di studio sempre per aiutare i ragazzi con più difficoltà economiche
    ma anche per dare modo agli studenti più meritevoli di avere uno stimolo in più per impegnarsi al massimo.
    R.A.

  • il 05/02/2023
    A. S. - Roma
    ha commentato:

    La scuola italiana ha solo bisogno di maggior sostegno economico per consentire la creazione di spazi adeguati per aule spaziose, laboratori, sale tealtrali e cinema, biblioteche e materiale didattico e per attività mutimediali.
    Siamo troppo indietro nello studio delle lingue straniere così come nell'utilizzo della tecnologia e dei mezzi di ultima generazione ; non ci è consentito fare scambi culturali e confrontarci con coetani delle scuole di altre Nazioni.
    La causa di questi problemi è la mancanza di fondi che non vengono destinati all'istruzione.
    E' facile fare il confronto con Nazioni che hanno una maggiore densità di popolazione rispetto all'Italia.
    L'Europa dovrebbe fornire gli aiuti economici per avere una scuola che garantisca un'adeguata istruzione a tutti i giovani.

  • il 05/02/2023
    G. C. - Roma
    ha commentato:

    Per me non è giusto etichettare gli studenti italiani come i più somari d' Europa ed di come siano ultimi per comprensione del testo e competenze scientifiche.Certo magari in Italia il sistema scolastico può essere migliorato sotto alcuni punti di vista ma rimane sempre un sistema scolastico che funziona abbastanza bene.