Vivere la solidarietà riflettendo sui diritti umani...

  • Pubblicato il 10/02/2023
  • da M. D. R. - Casali del Manco (Cosenza)

Le attività laboratoriali hanno inizio con un brainstorming che stimola gli alunni a riflettere sul significato del termine diritto, sulla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, in particolare l’articolo 23; segue il lavoro di ricerca di informazioni sulla storia dei diritti nelle varie epoche per rendere consapevoli gli studenti che l’evoluzione dei diritti è il frutto delle rivendicazioni, delle lotte di popoli e di classi sociali.
Attraverso alcuni video si visiona e analizza ciascun diritto per far conoscere ai ragazzi, in modo accattivante, l’argomento dei Diritti umani e delle associazioni locali, nazionali e internazionali in difesa di essi, purtroppo, ancora oggi negati. Gli studenti riflettono sul concetto di violazione dei diritti umani, in particolare, sulle problematiche inerenti il lavoro minorile, la disoccupazione, il lavoro nero e il dramma delle “morti bianche”.

Commenti (10)

  • il 15/04/2023
    A. G. - Casali del Manco
    ha commentato:

    Rita Pisano per il nostro territorio è stato un modello di lotta e di impegno politico da seguire. Aderí giovanissima al PCI, applicandosi anche negli studi, conseguì in poco tempo la licenza media e il diploma dell'Istituto Tecnico Femminile. Assunse gli incarichi di dirigente della federazione del partito a Cosenza, di segretario provinciale del CNA e consigliere comunale di Cosenza. Fu protagonista delle lotte per l'emancipazione della donna nella difficile situazione storico-sociale del dopoguerra. Subì processi ed arresti per violazione del vecchio Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza che più tardi la Corte Costituzionale abolì per incompatibilità con la Costituzione.Nel 1963 si presentò come candidata alle elezioni parlamentari.Fu consigliere comunale del comune di Cosenza. Nel 1966 venne eletta sindaco di Pedace. Avviò una politica di ammodernamento delle strutture urbane: edifici scolastici, viabilità, bagni pubblici, mercato coperto, impianti sportivi, restauro di edifici storici e religiosi. Realizzò gli obiettivi della scuola a tempo pieno.

  • il 17/02/2023
    C. B. C. - Casali del Manco
    ha commentato:

    Primo Levi è una figura straordinaria della storia italiana: è uno dei massimi scrittori della nostra letteratura contemporanea. Egli fu rinchiuso nei campi di concentramento. Nel lager, il lavoro era pianificato ed organizzato come strumento di annientamento dei lavoratori, rappresentava una delle più disumane violazioni della persona. In quel contesto la scritta che campeggiava sulla porta d’ingresso di Auschwitz “Arbeit macht frei” «Il lavoro rende liberi» finisce per diventare un dettaglio quasi irrilevante.
    Il libro “La chiave a stella”, è una ulteriore testimonianza del suo profondo amore per il lavoro. Lavoro che gli ha consentito di tornare a casa dai lager nazisti, di recuperare una libera dimensione umana e di riacquistare la libertà.

  • il 16/02/2023
    A. P. - Magli
    ha commentato:

    A. P.
    In Italia, nonché nella mia Calabria, le problematiche inerenti al mondo del lavoro, come discriminazione diretta o indiretta, sono basate su: genere,razza o origine etnica,religione,disabilità, età, orientamento sessuale, adesione ad associazioni sindacali, parteciazioni a scioperi, nero sommerso etc. Il lavoro nonostante sia tutelato e regolato dall'art. 23 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’ Uomo e da tante altre leggi, ancora oggi è motivo di molte discriminazioni.Purtroppo molto spesso capita che le persone che subiscono queste ingiustizie, per timore di possibili ripercussioni da parte del datore di lavoro e per impellenti motivi di natura economica, patiscono passivamente evitando di denunciare alle autorità preposte, nonostante siano offesi nella loro dignità. Auspicherei che tutti gli addetti a tutela delle varie forme di discriminazioni si attivassero con delle politiche ad hoc nell'opera di convincimento a denunciare queste ingiustizie, magari anche promuovendo campagne pubblicitarie in tv.

  • il 16/02/2023
    M. T. - Cosenza
    ha commentato:

    A mio parere, tutti gli Stati sono obbligati, “per dare piena attuazione al diritto al lavoro”, a fornire “programmi di orientamento e di formazione tecnica e professionale, nonché l’elaborazione di politiche e di tecniche atte ad assicurare un costante sviluppo economico, sociale e culturale ed un pieno impiego produttivo”. Tutti noi dobbiamo fare la nostra "parte".

  • il 13/02/2023
    G. D. L. - Casali del Manco(CS)
    ha commentato:

    Il lavoro dignitoso non è e non può essere un concetto astratto né ideologico, ma l’obiettivo di un percorso concreto per garantire a tutte le persone una vita decorosa. La mancanza di occupazione, la precarietà, la disuguaglianza retributiva finiscono per essere i presupposti dell’assenza di un lavoro dignitoso.
    A mio parere gli obblighi di solidarietà vengono prima dell’interesse individuale.
    Anche l’articolo 23 della Costituzione sintetizza l’avversione della Repubblica a qualsiasi forma di schiavitù: fisica o patrimoniale che sia.

  • il 10/02/2023
    K. P. - Cosenza
    ha commentato:

    Ogni individuo ha diritto al lavoro,alla libera scelta dell'impiego, a giuste e soddisfacenti condizioni di lavoro ed alla protezione contro la disoccupazione.

  • il 10/02/2023
    C. B. C. - Casali del Manco
    ha commentato:

    Per eliminare queste ingiustizie, l’Italia si è dotata di alcune leggi di cui le più importanti sono la legge n. 125 del 1991 e la legge 140 del 1999. La prima stabilisce ”azioni positive per la realizzazione della parità tra uomo e donna” istituendo alcuni vincoli che bisogna rispettare, nel mondo del lavoro, per assicurare alle donne un’adeguata formazione professionale e un giusto avanzamento di carriera. La legge 140 del 1999 istituisce “agevolazioni per le imprese a prevalente partecipazione femminile”, rendendo loro disponibili particolari finanziamenti e facilitazioni.

  • il 10/02/2023
    G. M. R. - Casali del Manco
    ha commentato:

    Benché sancita dalla Costituzione, la parità tra uomo e donna nel mondo del lavoro non è ancora pienamente realizzata. Anche i miei nonni mi hanno raccontato che per molto tempo la figura della donna è stata associata al ruolo di moglie e responsabile della cura della casa e dei figli.

  • il 10/02/2023
    R. P. - Magli
    ha commentato:

    Seppure oggi ci siano maggiore uguaglianza e parità di diritti, gli stereotipi che si sono consolidati nel tempo in merito alle donne e al mondo del lavoro faticano ad essere completamente superati.

  • il 10/02/2023
    C. B. C. - Casali del Manco
    ha commentato:

    L’accento posto sui diritti negati, sui pregiudizi e gli stereotipi più comuni presenti nel mondo del lavoro, spesso causa di violazione di alcuni diritti umani, porta la classe ad organizzare un “gioco di ruolo” per individuare quali sono gli stereotipi più comuni.
    Tutto il materiale prodotto sarà organizzato in un libro digitale.