Nel nostro Paese continua a crescere il flusso immigratorio, mentre in Gran Bretagna non si fermano tentativi di blindare le frontiere e nuove tragedie del mare.

  • Pubblicato il 11/03/2023
  • da A. B. - Catania

Momenti di riflessione in classe non sono mancati in riferimento ai fatti accaduti nella notte tra Venerdì e Sabato del giorno 26 Febbraio in cui circa 500 migranti sono stati salvati dalla Guardia costiera a 70 miglia a sud di Crotone e trasferiti nel porto calabrese ma purtroppo per 63 vite umane non c’è stato nulla da fare.
Il viaggio della speranza finito in tragedia era partito 4 giorni prima da Izmir, Turchia, nella nuova rotta usata dai trafficanti di esseri umani verso le coste dell’Europa.
I soccorsi, coordinati dalla Centrale Operativa della Guardia Costiera di Roma in area di responsabilità SAR italiana, sono risultati particolarmente complessi per il numero elevato di persone presenti a bordo delle imbarcazioni alla deriva.
L'imbarcazione che ha attraccato a Crotone poco prima dell'una era un peschereccio in pessime condizioni che stava navigando in un mare forza 6. In totale 487, di questi quaranta minori e nessuna donna. Dal Pakistan provenivano in 370 migranti, 85 dall'Egitto e il resto da Siria e Afghanistan.
I migranti, soprattutto uomini e tanti minori provenienti prevalentemente dall'Afghanistan, sono stati portati all'alba al Cara di Isola di Capo Rizzuto.
L’organizzazione umanitaria italiana in prima linea anche questa volta.
Non si ferma però l’ondata di nuovi sbarchi sulle coste italiane infatti giungono notizie di nuovi arrivi anche a Lampedusa dalla rotta del Mediterraneo centrale, essenzialmente da Libia e Tunisia: 205 i migranti che sono stati soccorsi ieri sera (Venerdi 10 Marzo) dalla Capitaneria su cinque barconi.
Oltre 480 persone sono state trasferite nella struttura di contrada Imbriacola, dove ci sono 2.700 profughi a fronte dei 400 posti ufficialmente disponibili.
In due giorni, solo nell’isola siciliana sono arrivate 2.900 persone. E sono proprio gli arrivi massicci, concentrati in poco tempo, a mettere in difficoltà sia il sistema di soccorso in mare che quello dell'accoglienza mentre intanto, da oggi, entra in vigore il nuovo Decreto Flussi, pubblicato ieri sera in Gazzetta Ufficiale.
ll Consiglio dei Ministri infatti ha approvato all'unanimità il decreto sui migranti con pene più severe per i trafficanti e il potenziamento dei centri di permanenza.

Se da una parte l’Italia lotta per il diritto all’asilo e trova nuove soluzioni senza discriminare dall’altra il Regno Unito ha annunciato una stretta senza precedenti contro l’immigrazione illegale: il premier Sunak ha spiegato che chiunque arriverà in maniera irregolare attraversando la Manica sarà rimpatriato, senza considerare il diritto di asilo. Il Regno Unito ha annunciato così, con il suo primo ministro Rishi Sunak, una nuova legge sull'immigrazione.
Con la nuova norma, di fatto, il governo britannico vuole cancellare il diritto di asilo se i migranti entrano o provano a entrare nel Paese attraverso un canale illegale come appunto gli sbarchi.
Si chiama “Illegal Migration Bill” cioè la legge prevede che chiunque approdi nel Regno Unito in maniera illegale attraversando la Manica venga immediatamente arrestato e rimpatriato nel Paese di origine, senza considerare le condizioni della Nazione di provenienza, né un eventuale diritto di asilo o di protezione delle persone migranti.
Nessuna soluzione "più umana" e un effettivo "divieto di asilo" La legislazione, se approvata, equivarrebbe a un divieto di asilo, estinguendo il diritto di chiedere protezione ai rifugiati nel Regno Unito per coloro che arrivano irregolarmente contravvenendo all’’articolo 14 dei diritti umani.

Commenti (2)

  • il 15/04/2023
    G. C. - Catania
    ha commentato:

    Certamente noi ragazzi non possiamo capire le dinamiche che regolano le leggi del mondo, resta il dispiacere nell'apprendere notizie come il disastro di Crotone che probabilmente si poteva evitare

  • il 15/03/2023
    C. C. - Catania
    ha commentato:

    Noi come scuola facciamo la nostra parte, spieghiamo il valore della Dichiarazione universale nei suoi risvolti concreti... Che ognuno faccia la sua piccola o grande parte, per rendere reale l'insieme delle parole più belle del mondo su pace e diritti umani...