Carenza spazi - "Classi pollaio" - mancanza biblioteche

  • Pubblicato il 20/03/2023
  • da R. B. - Roma

Cari ragazzi/e,
nella stesura iniziale del nostro progetto abbiamo scelto di dedicare la nostra attenzione agli articoli 26 e 27 della "Dichiarazione universale dei diritti umani" confrontandoli con quanto contenuto nella nostra "Costituzione" in particolare gli articoli 21, 33, e 34, che affermano il diritto alla libertà di manifestazione del proprio pensiero, il principio della libertà di insegnamento e il diritto, per tutti i cittadini, di accedere al sistema scolastico. In questi mesi ci siamo dedicati alla necessità di avere accesso liberamente e gratuitamente alla cultura ed anche all’istruzione, quest’ultima colonna portante per la costruzione delle fondamenta della nostra cultura.
Abbiamo riflettuto tanto, letto e confrontato quotidiani recenti e passati, intervistato coetanei che frequentano scuole secondarie di secondo grado del nostro quartiere ed abbiamo rilevato alcune problematiche, fra queste “le classi pollaio” e l’impossibilità di alcuni istituti scolastici del nostro municipio di poter accogliere tutte le richieste di iscrizione da parte degli studenti (come accaduto l’anno scorso vedi https://www.romatoday.it/attualita/licei-roma-carenza-spazi.html del 19/02/2022 e l’articolo più recente del 25/01/2023 su La Repubblica in cui diversi istituti di Roma, dal centro alla periferia, ammettono che non riusciranno ad accogliere tutte le richieste di iscrizione).
Immaginate di dover scrivere una lettera al Presidente del nostro Municipio, cosa chiedereste in merito ai temi succitati insieme alla mancanza di biblioteche? Che soluzioni proporreste?

Commenti (9)

  • il 27/03/2023
    A. G. - roma
    ha commentato:

    se io dovessi scrivere una lettera al presidente del III municipio scriverei:
    egregio signore presidente,le scrivo questa lettera con l'intento di informarla del problema che preoccupa gli studenti italiani come me:l'articolo 34 della costituzione dice "La scuola è aperta a tutti. L'istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita. I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi.la repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio,assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso." Lei ora mi dica se, nell'anno 2022-2023 su 356 richieste d'iscrizione il liceo scientifico nomentano del III municipio ha rifiutato ben 210 domande, questo diritto,secondo lei, viene rispettato?
    questa problematica è causata dal fatto della crescità demografica del quartiere mentre i servizi restano indietro; per risolvere questo problema propongo di fornire fondi alle scuole per espandere il numero di aule e quindi di alunni.
    spero lei si accinga a risolvere questa problematica,cordiali saluti.

  • il 26/03/2023
    C. S. - Roma
    ha commentato:

    Se io dovessi scrivere una lettera al presidente del III Municipio, scriverei: Egregio Presidente del III Municipio,sono Claudia e sono una studentessa che frequenta il secondo anno della scuola secondaria di primo grado, volevo esporle una delle problematiche del III Municipio,e un’eventuale soluzione ad essa.
    Un problema frequente che però viene spesso trascurato è quello che affligge le scuole superiori,che ancora nel 2023 presentano classi pollaio,ovvero classi in cui gli studenti sono 28/30, questo comporta ad un difficile apprendimento ma anche a un difficile insegnamento per chi sta dietro alla cattedra.
    Anche l’iscrizione per i licei è trascurata, più della metà dei ragazzi che scelgono di andare in un liceo , non possono perché al completo oppure per mancanza di aule e si ritrovano a studiare in un liceo non da loro desiderato, e questa cosa è ingiusta; secondo me una soluzione potrebbe essere un’installazione di pannelli solari per risparmiare meno soldi nel costo della luce,dell’energia dato l’aumento dovuto alla guerra in Ucraina e con i soldi risparmiati magari ristrutturare aree dismesse del nostro Municipio,costruendo delle vere e proprie scuole dove distribuire in maniera più equa i ragazzi,in modo da avere un’istruzione migliore e una scelta più sicura per essi.
    Detto questo cordiali saluti.
    Claudia

  • il 26/03/2023
    S. L. - Roma
    ha commentato:

    Se io dovessi scrivere una lettera al Presidente del Municipio III ,scriverei: Egregio Presidente del Municipio III sono Sara e mi permetto di scriverle per metterla al corrente di un problema che affligge i licei: più della metà del ha iscrizioni viene respinta costringendo i ragazzi ad andare in un istituto di seconda scelta che si trova più lontano rispetto a quello scelto all'inizio (come nel caso del Nomentano). Oppure in certi licei chi è uscito dalla terza media con un voto inferiore a quello prestabilito non può nemmeno provare ad iscriversi, in quanto a "numero chiuso". Questo Provenzana è una conseguenza alla mancanza di aule. Adesso signor Presidente vorrei farla ragionare:" Come intende raggiungere gli obiettivi scritti nell'agenda 2030? Come intende "raggiungere" in punto n.4 di quest'agenda? Come fanno i ragazzi ad ottenere un'educazione equa ed inclusiva se a causa della scarsità di aule sono costretti ad andare in un liceo che dista 30/40 km da casa?". C'era della sua cortese attenzione porgo, distinti saluti.

  • il 23/03/2023
    M. S. - Roma
    ha commentato:

    Se io dovessi scrivere una lettera al Presidente del III Municipio, scriverei:
    Illustre Presidente del III Municipio,
    mi chiamo Martina, sono una studentessa che frequenta il secondo anno della scuola secondaria di primo grado.
    Vivo e vado a scuola nel territorio del III Municipio di Roma, uno dei più vasti, e proprio perché così esteso, è pieno di cose belle ma anche di tanti problemi. L'anno prossimo sarà il mio ultimo anno alla scuola secondaria e poi dovrò decidere per il liceo. Pensando a quel momento non posso non pensare a un grande problema: siamo tanti e non sempre c'è posto per tutti. Le spiego meglio. Molti ragazzi l’anno scorso non sono stati ammessi al liceo scelto, pur vivendo vicino all’istituto per colpa delle tante richieste e delle poche aule messe a disposizione. Lo scorso anno dal liceo scientifico Nomentano sono stati respinti più di 200 ragazzi e questa cosa è INACCETTABILE! Non sono abbastanza grande per il diritto al voto, ma voglio poter godere del diritto di poter andare nella scuola che io avrò scelto. L’art. 34 della Costituzione Italiana sancisce che la “scuola è aperta a tutti”, sceglierò la scuola più vicina alla mia casa per essere autonoma e non “pesare” ancora sulla mia famiglia. Per questo le espongo una mia soluzione: Si potrebbe aprire una raccolta fondi, anche online, e con i soldi ricavati riqualificare e dare una nuova vita agli edifici abbandonati sparsi per il quartiere. Così con un solo gesto si avrebbero tanti benefici: riqualificare il quartiere, impiegare nuovi insegnanti ma soprattutto, permettere a tutti i ragazzi di proseguire gli studi e di farlo in spazi degni di essere chiamati SCUOLA!

  • il 23/03/2023
    E. S. - Roma
    ha commentato:

    Questa è la mia lettera:
    Egregio Signor Sindaco del III municipio,
    volevo informarla del fatto che nel nostro municipio (e non solo) c'è un grande e grave problema che prima si risolve e meglio è.
    Il problema è che gli studenti quindi anch'io non sono più liberi di scegliere il liceo dove proseguire gli studi che gli garantisca di studiare quello che hanno scelto e soprattutto la vicinanza a casa. Questo avviene perché le classi disponibili sono sempre meno, ma questo non deve essere una scusa per voi perché come dice l' articolo 4 della Costituzione italiana" La repubblica riconosce a tutti il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto". Per promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto occorre lasciar liberi gli studenti di frequentare il corso desiderato nel luogo desiderato.Però attenzione non dovete ammucchiare nelle classi 25/30 persone perché sennò si crea un' altro problema quello delle classi pollaio.Per risolvere questo problema delle poche classi le chiedo di costruire più scuole e di riutilizzare case o altri edifici abbandonati e sistemarli per essere usati come scuole. Dato che la Repubblica italiana è fondata sul lavoro spero che queste proposte vengano messe in atto. Detto questo cordiali saluti.
    Emiliano

  • il 23/03/2023
    A. R. - Roma
    ha commentato:

    Se dovessi scrivere una lettera al Presidente del III municipio scriverei:
    Egregio Signor Presidente,
    vorrei richiamare la Sua attenzione sulle difficoltà che ci sono nel nostro municipio, inerenti l'accesso alla scuola secondaria di primo grado.
    Come Lei immagino sappia, nel nostro municipio ci sono dei licei dove è difficile, se non impossibile, iscriversi.
    Questo è dovuto, a detta dei dirigenti scolastici, al numero elevato d'iscrizioni rispetto all'effettiva capacità di alunni per classe.
    Purtroppo spesso alcuni studenti, tra cui una mia amica, si vedono rifiutare la possibilità d'iscrizione a quel preciso istituto (ad esempio il Nomentano o l'Archimede Pacinotti) per essere mandati ad una succursale creata appositamente per far fronte all'esubero senza poi tener conto della lontananza che a volte un alunno deve affrontare per poter raggiungere la scuola assegnatagli in sostituzione.
    Sappiamo che esiste un piano di dimensionamento delle scuole che prevede un numero di alunni non superiore a 1.200 per istituto e che bisogna limitare il numero d'iscrizioni in entrata.
    Però io penso che bisognerebbe affrontare il problema in modo diverso, far si che le prime classi (classi d'entrata) aumentino di numero utilizzando dei locali del plesso scolastico, riadattandoli a classi.
    Un numero maggiore di prime classi porterebbe anche all'assunzione di nuovi insegnanti, occupando più personale, combattendo così la disoccupazione.
    Nella speranza che Lei possa leggere la mia lettera, le porgo distinti saluti.
    Alice

  • il 23/03/2023
    L. G. - Roma
    ha commentato:

    La mia lettera è la seguente:

    Egregio presidente del III Municipio,
    a volte l’articolo 3 della nostra costituzione sembra quasi dimenticato. Secondo tale articolo: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche di condizioni personali e sociali.
    E` compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.”
    Pertanto la scuola dovrebbe prendersi “cura” di ogni singolo studente senza fare distinzioni, e prendendolo come soggetto concreto e non come tutti uguali ognuno con gli stessi bisogni. Circa 12 mila studenti non sono stati ammessi nelle scuole superiori per mancanza di classi, e di conseguenza, anche il sovraffollamento delle aule, non garantendo a tutti gli studenti pari apprendimento rispetto alle classi in cui gli alunni sono 18/20.
    Ci sono molti problemi che affliggono la nostra città, come ad esempio l’eccessivo costo per il riscaldamento delle aule, tanto che molti alunni sono stati “traslocati”, ossia li hanno spostati in un’altra sede, che a volte non è sempre una scuola superiore: ad esempio dei liceali sono stati trasferiti nella scuola elementare. Però invece di risolvere i problemi ne ha causati degli altri.
    Per risolvere questo problema io proporrei di:
    -ingrandire le aule.
    -costruire una nuova scuola completamente gratuita anche per chi non può permettersi di acquistare i libri.
    -aprire più biblioteche per città per far si che gli alunni che non se li possono permettere vadano in questi spazi aperti a tutti dove si possono noleggiare libri.
    -cercare fondi da investire.
    Se lei, caro signor sindaco, prendesse spunto da queste soluzioni, forse, riuscirebbe ad avere “sotto il suo comando” cittadini acculturati e con una mente sempre aperta. :)

  • il 22/03/2023
    D. P. - Roma (RM)
    ha commentato:

    Ecco la mia lettera:
    "Egregio Signor Presidente del Municipio III di Roma,
    mi permetto di scriverle per informarla della corrente situazione scolastica del Municipio III di
    Roma. In questi anni si è assistito in tutta Italia, e anche a Roma, al fenomeno delle classi pollaio: in
    una sola aula vengono raggruppati troppi alunni, con numeri che superano i 30 per classe. Ciò
    costituisce un grande problema per il sistema scolastico: la comprensione delle nozioni di ogni
    singolo studente è largamente ostacolata, dato l’affollamento delle aule e lo spaventoso rapporto
    alunni-insegnanti. Ma non solo: gli istituti scolastici stanno lentamente affrontando una mancanza
    di aule e di spazi interni! Questo può causare, e ha già causato, l’esclusione di un gran numero di
    studenti dall’istituto o liceo desiderato, limitando le proprie scelte e possibilità future, anche
    lavorative.
    Personalmente, sono sicuro che lei ne era già al corrente, ma vorrei proporle anche una soluzione
    per affrontare questo problema. A mio parere, oltre a segnalare il fenomeno alle autorità regionali e
    statali, bisognerebbe cominciare subito a prendere provvedimenti sul territorio. Il mio consiglio
    sarebbe quello di investire degli ingenti fondi per l’ampliazione delle scuole preesistenti e la
    realizzazione di nuovi istituti: con adeguate sovvenzioni, si potrebbe risolvere la problematica
    completamente in pochi anni. Inoltre, per spronare la scelta della professione di docente, suggerirei
    l’aumento dello stipendio degli insegnanti. Spero prenda in considerazione queste proposte;
    in attesa di un cortese riscontro,
    Le porgo distinti saluti."

  • il 22/03/2023
    C. M. - Roma
    ha commentato:

    Ecco la mia proposta per la mancanza di biblioteche nel mio Municipio:” Caro Presidente del III Municipio vorrei parlarLe di un problema che affligge da tempo il mio quartiere, cioè quello di avere tanti edifici dismessi che potrebbero essere riutilizzati come biblioteche. Per attivare questa mia proposta ho pensato di proporre nelle scuole un’ attività lavorativa di volontariato. Il lavoro svolto nella formazione di queste biblioteche potrebbe far ottenere a noi ragazzi crediti per l’ università. La ricostruzione di questi edifici avverrà grazie ai soldi messi a disposizione dal Comune”.